Stato condanna a morte la famiglia

20/12/2016 21:45:48

I terroristi islamici ci uccidono anche dentro casa nostra solo perché siamo cristiani

I terroristi islamici ci uccidono anche dentro casa nostra solo perché siamo cristiani

Palline e nastri, quelle ingenue cose che noi compriamo nei mercatini di Natale. Noi che apparteniamo a questa terra, noi che amiamo questa terra, noi che ne siamo figli, noi che abbiamo il diritto sacro di vivere in pace, di lasciarla ai nostri fi…

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Rockefeller il CRISTIANO MAIALE ] [ http://fed-hitler-isis-sharia-nwo-satana.blogspot.com/2017/01/rockefeller-il-cristiano-maiale.html

https://cecchinospadaccino.wordpress.com/2017/01/26/rockefeller-il-cristiano-maiale/

http://noahnephilim.altervista.org/wp-admin/post.php?post=7376&action=edit Rockefeller il CRISTIANO MAIALE ] [ Chi era il guru della liberalizzazione sessuale? Un maniaco pedofilo. I Rapporti Kinsey sono due volumi intitolati “Il comportamento sessuale, dell’uomo” e “Il comportamento sessuale della donna“, pubblicati rispettivamente nel 1948 e nel 1953 negli Stati Uniti da Alfred Charles Kinsey e dai suoi collaboratori. I due rapporti furono l’esito di una ricerca finanziata sin dal 1940 dalla Rockefeller Foundation (il FAKE cristiano ma Kabbalah 666 SpA FED FARISEO Enlightened)

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kingdom israel Network Unius REI ] io propongo la pena di morte! [ Quelli del PD e tutti gli alleati delle Banche Centrali: SpA, alto tradimento Costituzionale: il signoraggio bancario: TRUFFA SCIACALLAGGIO, FALSO IN BILANCIO, 1. SIGNORAGGIO, 2. DEBITO PUBBLICO, 3, RISERVA FRAZIONARIA (DEBITO PRIVATO): quindi, il costo del denaro è pari al 270% ( lo ha affermato lo scienziato: GIACINTO AURITI ) CI STANNO UCCIDENDO! SI ! ci stanno uccidendo! io propongo la pena di morte! Via Manzoni a BARI, è diventato un deserto nel cuore della Capoluogo Metropolitano di BARI! decaduta la strada dello shopping. su 148 locali disponibili 63 si sono chiusi. Quindi, tutte le altre realtà economiche possono essere soltanto peggiorative: abbiamo il 65% del prelievo fiscale, il 45% di disoccupazione, quindi con l’avvento della Europa noi abbiamo perso il 40% della ricchezza nazionale! Noi siamo orientati verso un disastro sociale che può essere guarito dalla Guerra Mondiale Nucleare, ed è questa la soluzione per rigenerare un nuovo ciclo monetario usurocratico: nel sistema monetario bancario: FED BCE SPA FMI BM NWO: tutti gli SpA Rothschild i Farisei padroni del mondo!

https://www.facebook.com/alessandro.castriota.7?fref=ufi&rc=p Alessandro Castriota Mecca, Mucca, Ka ‘Ba, Cubo, Cava, Barka (Barak), vacca in arabo baqara. ﺑَﻘَﺮﺓ. Bacca (Baccanti), barile ed altre :)[ answer ] Sharia Dhimmi Schiavo AKBAR in genere si citano gli eroi, mentre, tu citi Albert PIKE che è un criminale!

FED Rockefeller AIPAC ISIS shariah NWO satana1 secondo fa

holy church spirit power | cecchino spadaccino commented on DONBAS non è in EUROPA Tu sei schiavo impuro dhimmi in Sharia Law: teologia sostituzione genocidio

non avreste mai dovuto invadere la Siria con i …

non è in EUROPA

http://noahnephilim.altervista.org/donbas-non-e-in-europa/

https://uniusrei.wordpress.com/2016/12/24/donbas-non-e-in-europa/

http://pensiero-e-azione.blogspot.com/2016/12/donbas-non-e-in-europa.html

Salman 666 Erdogan ONU OCI LEGA ARABA ] SORRY [ se, voi non eravate la feccia dei criminali shariah: nazismo e genocidio sharia? io non mi sarei mai permesso di offendere il vostro Dio Demonio, e il vostro falso profeta: che tutti i peccati sono su di lui all’inferno! .. e poiché nel mondo ci sono molti musulmani santi.. io per rispetto di tutti loro? io faccio questi insulti con molta molta sofferenza personale! Quindi questi miei insulti ricadono tutti sulla vostra corrotta religione e vostra colpevole NWO SPA FMI responsabilità!

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Trump ad al-Sisi: Assad è un uomo coraggioso. di sitoaurora

al-Diyar, 23/01/2017 – Dimpecw10yy8wgaaeayiFonti vicine alla Presidenza di Cairo hanno fatto sapere che il nuovo presidente degli Stati Uniti, D. Trump, aveva telefonato al Presidente egiziano Abdalfatah al-Sisi e dichiarato il suo sostegno contro il terrorismo, che gli Stati Uniti vogliono combattere contro il terrorismo in Medio Oriente e che Washington è anche pronta a condurre operazioni militari in Iraq e Siria in coordinamento con la Russia. Si dichiarava pienamente d’accordo con la decisione del Congresso che i Fratelli musulmani sono un’organizzazione terroristica.

I due leader, nella conversazione telefonica, affrontavano la situazione in Iraq. Donald Trump aveva detto che gli Stati Uniti sostengono con i bombardamento aerei l’esercito iracheno per porre fine al terrorismo nel Paese. Sulla Siria, il presidente degli Stati Uniti diceva all’omologo egiziano che il Presidente siriano Bashar al-Assad è un uomo coraggioso che combatte e resiste al terrorismo, ma le circostanze non gli permettono di avere al momento contatti diretti con lui. Per contro, Trump ha detto che era in contatto con il Presidente russo Vladimir Putin per coordinare l’azione militare in Siria contro il terrorismo di SIIL e organizzazioni collegate.

Fonti presidenziali egiziane concludono che Abdalfatah al-Sisi deve contare su Bashar al-Assad, per via di ciò che Trump gli ha detto su Assad, e le parole di Trump sono un buon segnale per Bashar al-Assad.

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For just as we share abundantly in the sufferings of Christ, so also our comfort abounds through Christ.

(2 Corinthians 1:5) GLAMORISING PERSECUTION. Reg Reimer, a veteran missionary in Vietnam and with the World Evangelical Alliance counters the idea that some people express which glamorises persecution and conclude it is therefore good.

He says that deprivation, cruelty and dehumanisation suffered by victims of persecution are NOT good but from the enemy! He writes in the book Suffering, Persecution and Martyrdom: Theological Reflections:

In Vietnam, for example, it is well documented that in the past 30 years Christians have been harassed, discriminated against, arrested without cause, starved, beaten, imprisoned, raped, dispossessed and chased from home and fields, and even killed for Christ’s sake. Only the Evil One takes pleasure in inflicting these injustices on those made in the image of God!

In September 2005, a Vietnamese pastor was released from a terrifying 15-month imprisonment. He had been rotated to five different prisons, was sometimes in rooms with 100 criminals and other times in a solitary cell. He had been attacked by prisoners with HIV/AIDS. He confessed to feeling alienated from his family and his church after his release. The feeling worsened. Six months after release he uttered the words, “I only discovered real loneliness when I got out of prison. My colleagues, my own brother and even my wife don’t understand and won’t believe what I tell them.” Persecution is not good!

People much prefer the more positive reports of those who seem to flourish in persecution. It is truly amazing that for many, the persecution they suffer becomes a means of receiving grace! They testify of God’s strengthening presence in the harshest conditions. They report on God’s miraculous provisions in times of extreme need. And so persecution and suffering become an occasion for God’s comfort, often through others. [31]

RESPONSE:

Today I will resist the temptation to glamorise persecution and the persecuted. Instead I will pray unceasingly for those being traumatised.

PRAYER:

Lord please bring Your comfort to our brothers and sisters who are hurting from persecution today. And bless those who provide much needed trauma counselling for the persecuted Church.

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+lorenzoALLAH Mahdì leviathan Mohammed https://plus.google.com/u/0/+Talmud666Blogspot SALMAN SAUDI ARABIA ] no! non ti suicidare! TU MI SERVI VIVO! [ SE, fosse esistito un qualche Dio Vivo e vero, in una qualche religione di merda: di questo pianeta? poi, i FARISEI Talmud Rothschild: non avrebbero mai potuto diventare i padroni del FMI FED BCE BM: per 666 NWO, per portare a Satana tutte le cose!

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Meet the ‘War Criminals’ Praying at Western Wall; CLICK for Latest Israel News!

World Israel News     No Condemnation from Trump on New Construction in Judea and Samaria; CNN Commentator Urges Support for Palestinian Terrorist’s Crowdfunding Campaign

Trump Freezes Obama’s ‘Last Minute’ Cash Gift to the Palestinians

Giuliani Says Trump Supports Jerusalem Embassy Move but Delayed Decision

WATCH: Who are the ‘War Criminals’ Praying at the Western Wall?

No condemnation from Trump on new construction in Judea and Samaria

CNN Commentator Urges Support for Palestinian Terrorist’s Crowdfunding Campaign

WATCH: Palestinians march in suicide vests with raised knives

Palestinians Deny Trump Guaranteed Embassy will not Move to Jerusalem

EU, UN condemn plans for new Jewish homes in Jerusalem, Judea and Samaria

Israel will use ‘full force’ in next conflict with Hamas

WATCH: Women’s March organizer opposed film showing abuse of women

Council of Europe accuses Israel of ‘systematic unlawful killings’ in Gaza

Israel warns citizens to leave Sinai ‘immediately’

Obama reluctantly accepted by predominantly Jewish club

WATCH: Trump says he’ll bring manufacturing back ‘bigly’

Iraqi cleric: Moving US embassy to Jerusalem is ‘declaration of war’

IDF destroys Hamas target in response to fire from Gaza

 

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Musica e parole per la Memoria

“Legge e legalità – le armi della democrazia. Dalla memoria della Shoah ad una integrazione dei diritti dell’uomo nell’Unione Europea”. Questo il tema del convegno organizzato oggi a Roma (inizio ore 10) all’Istituto della Enciclopedia Italiana dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ospite d’onore, Shaul Ladany, già testimonial dell’iniziativa Run Fur Mem (nell’immagine a destra in un momento prima della corsa). Altra iniziativa promossa dall’UCEI, di scena questa sera al Auditorium della Musica della Capitale, il Concerto della Memoria, intitolato “Serata colorata”: a raccontare ampiamente l’iniziativa, dedicata quest’anno alle musiche composte nel campo di internamento di Ferramonti, Avvenire con un articolo intitolato “Shoah. La speranza in uno spartito”. La serata, come ricorda anche il Quotidiano Nazionale, sarà trasmessa in diretta questa sera alle 20.30 su Rai5.

L’Italia e il Giorno della Memoria. Sul Fatto Quotidiano Furio Colombo spiega, attraverso il lavoro sul tema dello storico Robert Gordon, perché lottò per l’istituzione per legge del Giorno della Memoria in Italia. Tra i motivi principali, il fatto che “l’ Italia non si è mai voltata a rivedere e giudicare il suo periodo fascista e non ha mai avuto una sua Norimberga. E infatti, dice Gordon nel suo libro, l’Italia è l’unico Paese europeo che non abbia un monumento alla sua Resistenza”. Sul perché del 27 gennaio, Colombo ricorda poi come la data sia stata suggerita da Tullia Zevi, allora presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, e “va al di la dell’orrore italiano e aiuta a capire la visione folle di un mondo di discriminazione e genocidio che ci sarebbe ancora se fascismo e nazismo non fossero stati abbattuti”. “Devo allo storico Robert Gordon di avere ricordato – sottolinea Colombo – che la ‘Legge che istituisce il Giorno della Memoria’ sfida un’Italia che vorrebbe solo celebrarsi”.

Sciesopoli, da vanto fascista a rifugio per 800 bimbi ebrei. Recentemente era stata lanciata una campagna per far diventare l’ex colonia di Sciesopoli “luogo del cuore del Fai”. Lo Yad Vashem lo ha definito “luogo della Memoria” perché qui, nel bergamasco, nella struttura che era stata il vanto del regime fascista, dopo la Liberazione trovarono rifugio 800 bambini ebrei. Qui vennero curati, studiarono e impararono un mestiere. Poi vennero fatti partire verso il nascente Stato d’Israele. “Oggi Sciesopoli è un luogo della memoria abbandonata. – scrive in un ampio articolo Repubblica – Il Comune di Selvino, duemila abitanti, sta facendo una battaglia per salvarlo assieme a uno storico milanese, Marco Cavallarin, e ad alcuni di quei bambini”.

Perché leggere Levi e fare attenzione alla retorica sulla Shoah. Tra i tanti contributi presenti sui quotidiani di oggi sul Giorno della Memoria, da segnalare le interviste a Wlodek Goldkorn, autore di Il bambino nella neve, su Repubblica Firenze e allo storico Marco Belpoliti, che ha curato la nuova pubblicazione di “Opere complete” di Primo Levi, su Il Giorno Milano. Goldkorn spiega il senso del suo libro che è “polemico con le forme che sono state date alla Shoah, a cominciare dal museo di Auschwitz, di cui riconosco l’assoluta importanza. Secondo Zygmunt Bauman la Shoah è una conseguenza della modernità illuminista ma, paradossalmente, è difficile da capire utilizzando proprio gli strumenti della razionalità. Di conseguenza, se ne danno versioni consolatorie, affermando che comunque ha vinto l’antifascismo o che comunque è nato lo Stato di Israele. Io dico, invece, che è andato perso un mondo, il mondo degli ebrei che parlavano yiddish. E non c’è nessuna possibile consolazione davanti a tutto questo”. Si concentra invece sull’opera di Levi l’intervista a Belpoliti che spiega come lo scrittore e Testimone torinese sia “studiato in tutto il mondo, ma deve uscire dalla cerchia degli studiosi. Quello che lui ha scritto non è pura testimonianza, ma un’elaborazione letteraria. E uno scrittore politico non umanistico, il testo più significativo è”Sommersi e salvati”, il racconto del suo rapporto con il potere”.

Il maestro. Su Rai 3, stasera alle 23.10 e domani alle 15.20 andrà in onda il film Il maestro dedicato alla storia del musicologo Francesco Lotoro, che ha dedicato la sua vita a recuperare la musica composta nei lager nazisti. “Maestro – racconta Avvenire – è una co-produzione Italia-Francia, prodotta dalle italiane Doclab e Intergea, e dalle francesi Intuition Films e Docs e Les Bons Clients, e si avvale dell’alto patrocinio dell’Unesco e la collaborazione dell’Ucei – Unione delle Comunità ebraiche italiane. Per sostenere la lotta di Lotoro, e della memoria contro l’oblio, è stata creata l’onlus Last Musik con l’obiettivo di permettere la nascita della prima grande enciclopedia di musica concentrazionaria (wwwlastmusikcom)”.

Firenze, memorie di famiglia. Sul Corriere Fiorentino Adam Smulevich racconta la sua storia famigliare e di come Renato Matti, futuro parroco, durante la guerra si prodigò per salvare “il nonno Alessandro, sua sorella Ester, i genitori Sigismondo e Dora, il cugino Leo” dalle persecuzioni nazifasciste. Sulla vicenda è stata aperta una pratica allo Yad Vashem per riconoscere don Matti Giusto tra le Nazioni.

Segnalibro. Anna Foa sull’Osservatore Romano analizza il libro di Carlo Saletti e Frediano Sessi Auschwitz. Guida alla visita all’ex campo di concentramento e del sito memoriale (Marsilio). “Sotto l’apparenza di una semplice guida – scrive Foa – si rivela un testo ricchissimo non solo di informazioni e mappe, ma anche di suggestioni, spunti interpretativi, analisi di eventi poco conosciuti, critica di preconcetti e generalizzazioni”. Sul Messaggero invece Mario Avagliano parla del libro I figli dei nazisti (Bompiani), dedicato appunto ai figli dei gerarchi nazisti e alle loro impressioni sui propri genitori.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

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Il Presidente al-Assad sui colloqui di Astana e i rapporti con il Giappone

di sitoaurora

Damasco, SANA 20 gennaio 2017

president-al-assad-interview-japan-tbs-channel-4Il Presidente Bashar al-Assad ha rilasciato un’intervista alla rete TV giapponese TBS in cui ha detto che i prossimi colloqui ad Astana tra governo e gruppi terroristici riguarderanno il cessate il fuoco e il permesso ai gruppi terroristici di aderire alla riconciliazione in Siria. Quanto segue è il testo integrale dell’intervista:

Domanda 1: Grazie Signor Presidente, la ringrazio di farci avvalere dell’opportunità di conoscere il vostro punto di vista su ciò che accade in Siria e il suo futuro. Prima di tutto, ho una domanda: ora che i colloqui ad Astana si avvicinano, cosa si cerca e si attende da questa conferenza?

Presidente Assad: Prima di tutto, siete i benvenuti a Damasco, e sono contento di parlare con il pubblico giapponese per la prima volta durante la guerra alla Siria. Non abbiamo aspettative, diciamo, abbiamo delle speranze su Astana, che sarà scenario dei colloqui tra le diverse parti della Siria su tutto, ma penso che riguarderanno fin dall’inizio, e sarà la priorità, come vediamo, il cessate il fuoco in diversi luoghi della Siria per proteggere vite, permettere agli aiuti umanitari di raggiungere diverse zone. Non è ancora chiaro se l’incontro darà un qualsiasi dialogo politico, perché non è chiaro chi vi parteciperà. Finora, si tratta di colloqui tra governo e gruppi terroristici sul cessate il fuoco e per consentire a tali gruppi terroristici di aderire alla riconciliazione in Siria, il che significa rinunciare alle armi e aderire all’amnistia del governo. Questa è l’unica cosa che ci si può aspettare nel frattempo.

Domanda 2: E accettate che si discuta la formazione del governo di transizione in questa conferenza?

Presidente Assad: Tutto ciò che sarà discusso dovrà basarsi sulla Costituzione, perché non si tratta di governo e opposizione o governo e gruppi terroristici; ma di ogni cittadino siriano ad avere diritto di definire il futuro della Siria. Quindi, nella nostra costituzione non c’è nulla chiamato governo di transizione. Si può avere un governo regolare che rappresenti le diverse parti e le diverse entità politiche in Siria. Questa è la nostra proposta. Quindi, sì, se qualcuno vuole aderire a questo governo, che chiamiamo governo di unità nazionale, è vitale per ogni interessato all’estero o in Siria, e dopo il governo si può parlare di, diciamo, elezioni legislative o parlamentari, che saranno seguite da un altro governo, secondo i risultati delle elezioni.

Domanda 3: Il neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump giurerà a breve. Cosa si aspetta da Trump, che tipo di cambiamento politico si aspetta da ciò?

Presidente Assad: Come Lei sa, lui è uno dei pochi presidenti statunitensi a non aver fatto politica prima. La maggior parte dei presidenti precedenti occupava certe funzioni o posizioni politiche. Adesso non è così. Se leggete i vari media, anche statunitensi, lo ritengono imprevedibile perché non conoscono le sue idee. L’unica cosa su cui basare il nostro giudizio è la sua retorica durante la campagna, e se si vuole prendere la cosa che riteniamo positiva di questa retorica, è la nostra priorità attuale, combattere il terrorismo, e questo è ciò che ha detto il presidente Trump, ha detto che la sua priorità è combattere lo SIIL. Naturalmente, lo SIIL è uno degli aspetti del terrorismo, una delle organizzazioni; quando si parla di SIIL si deve parlare di al-Nusra e così dei tanti gruppi affiliati ad al-Qaida in Siria, ma s’intende per SIIL, credo, il terrorismo, quindi penso che questa sua priorità sia molto importante. Quindi, ci aspettiamo e speriamo che la prossima amministrazione sia genuina nell’attuare questa retorica sul terrorismo e aiutare non solo la Siria, perché il terrorismo di oggi non è un problema siriano; è un problema del Medio Oriente e globale. Quindi, speriamo che sia sincero nel creare una vera e realistica alleanza per combattere i terroristi nella regione e che, naturalmente, includa la Siria prima di tutto.

Domanda 4: Ho letto un intervista in cui citava le lobby a Washington DC. Disturbano il cambio di politica, la pensa così?

Presidente Assad: E’ molto chiaro che i media mainstream, le dirigenze e le diverse lobby… siano una combinazione che non vuole alcun cambiamento, perché hanno i loro interessi nella politica degli Stati Uniti, nella politica distruttiva degli Stati Uniti che abbiamo visto, almeno negli ultimi 17 anni, da quando George Bush salì al potere nel 2000. Abbiamo solo visto gli Stati Uniti lanciare guerre, direttamente o indirettamente tramite ascari, e diverse aziende, lobbies, media interessati a tale tipo di problemi. Si tratterebbe d’interesse finanziario nella maggior parte dei casi. Quindi, è molto chiaro oggi che ostacoleranno ed impediranno ovunque la politica del nuovo presidente sulla lotta al terrorismo o sul rispetto della sovranità degli altri Paesi, o anche sulla distensione nel mondo con un buon rapporto con la Russia, o con qualsiasi altra grande potenza, come la Cina, per esempio.

Domanda 5: Nel corso della lotta contro il cosiddetto Stato islamico, ricercate un coordinamento con attori come Turchia, curdi e Stati Uniti?

Presidente Assad: Prima di tutto, se si vuole essere molto chiari, lo SIIL è stato creato sotto la supervisione degli Stati Uniti in Iraq nel 2006, prima che fosse SIIL era lo Stato islamico, solo in Iraq, limitato all’Iraq. Poi, quando il conflitto iniziò in Siria divenne SIIL, in Siria e Iraq, e poi la Turchia lo sponsorizzò, perché sfruttava i campi petroliferi siriani per esportare e avere il denaro per reclutare altri combattenti, e la Turchia era direttamente coinvolta nel contrabbando di petrolio, con coinvolgimento e complicità dello stesso Erdogan con lo SIIL. Quindi, non possiamo aspettarci una vera lotta contro lo SIIL da Turchia o Stati Uniti e, di recente, l’esempio più forte è stato l’attacco a Palmyra, un paio di settimane fa, quando poterono riprendere Palmyra sotto la supervisione degli statunitensi, sotto la sorveglianza dei loro droni; attraversarono il deserto e occuparono Palmyra. Oggi, mentre parliamo, lo SIIL ha attaccato Dayr al-Zur, nell’oriente della Siria, e gli statunitensi non hanno fatto nulla per impedirlo. Qui la cosiddetta alleanza internazionale contro il terrorismo ha operato per più di un anno e mezzo senza concludere nulla, perché non è seria. Sulla Turchia, Erdogan è un Fratello musulmano, ne ha una istintiva e innata simpatia, è collegato, vicino, allineato a SIIL e al-Qaida perché hanno la stessa ideologia, non può esserne lontano. Cerca di fare certe manovre, per dimostrare che è contro questi terroristi, SIIL e al-Nusra, ma in realtà ogni giorno sostiene tali organizzazioni, e senza il suo sostegno, non sopravviverebbero.

Domanda 6: Ad Aleppo, e altrove, le vostre Forze Armate e quelle russe sono state criticate per aver bombardato zone residenziali, quartieri e ospedali. Direbbe che queste tragedie erano inevitabili per liberare Aleppo?

Presidente Assad: In realtà, chi accusava Russia e Siria di bombardamenti e crimini e così via, erano gli stessi Paesi che hanno sostenuto i terroristi, a partire da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Turchia, Qatar e Arabia Saudita e altri Paesi simili. Coloro che hanno sostenuto i terroristi direttamente, attraverso i media, la politica o inviandogli armi, denaro e ogni supporto logistico, non hanno il diritto di piangere i cittadini siriani, perché sono la ragione per cui i civili siriani, persone inermi, sono stati uccisi negli ultimi sei anni. Questo è il primo punto. In secondo, il nostro ruolo, come governo, per costituzione e leggi, ed obbligo morale verso il popolo siriano e i cittadini siriani, è liberarli dai terroristi. Qualcuno accetta che un governo veda una qualsiasi area in qualsiasi Paese occupato da terroristi che uccidono e distruggono tutto per imporre la loro ideologia di odio, l’ideologia wahabita, sul popolo, e si aspetta che il governo stia a guardare? Naturalmente, se si vuole parlare delle vittime, ogni guerra ne ha, ogni guerra è brutta. Ogni guerra sparge sangue e uccide, ogni guerra, ogni tipo di guerra. Non si può parlare di guerra giusta, è evidente. Ma se si deve ricorrere alla guerra per combattere il terrorismo, si avranno delle vittime, purtroppo. Abbiamo fatto del nostro meglio per non averne, ma coloro che piangono per i civili, hanno presentato qualsiasi straccio di prova sull’uccisione di civili da parte della Siria o della Russia? L’altra domanda: come può un governo morale uccidere il proprio popolo? E se noi uccidiamo la nostra gente, i civili, come possiamo resistere per sei anni, come governo o esercito o presidente? Questo non è logico, non è realistico. Siamo qui perché abbiamo il sostegno del popolo. Ma alla fine, come ho detto, vi sono sempre vittime, e speriamo che si possa davvero far finire questa guerra al più presto possibile; è l’unico modo con cui possiamo risparmiare sangue siriano.

Domanda 7: Le sue Forze Armate sono state sospettate di utilizzare bombe contenenti gas di cloro. Lo smentisce?

Presidente Assad: In realtà, si parla di armi chimiche, armi chimiche significa uccidere migliaia di persone in tempi molto brevi, cosa che non è accaduta in Siria dall’inizio della crisi. Ma la cosa più importante è che moralmente, il governo non lo farebbe, come ho appena detto, non ucciderebbe il popolo, non userebbe armi di distruzione di massa contro il proprio popolo, è impossibile. Ma terzo, è più importante, è che nel 2013 firmammo il trattato per la messa al bando delle armi chimiche e cedemmo il nostro arsenale di armi chimiche nel 2013 e non ne abbiamo più. Ma in realtà, i terroristi utilizzano tali armi, la prima volta nel 2013, e nella primavera del 2013 chiedemmo alle Nazioni Unite d’inviare una delegazione per le indagini, e gli statunitensi l’impedirono, perché sapevano che se una delegazione arrivava in Siria, avrebbe trovato la prova concreta che i terroristi usavano il gas di cloro contro i nostri soldati. Quindi, smentisco categoricamente il senso di tale affermazione, che riflette la narrazione, il racconto occidentale, sulla Siria, nell’ambito della demonizzazione del governo siriano e dell’Esercito arabo siriano.

Domanda 8: Ci sono milioni di rifugiati e sfollati interni, compresi bambini, e centinaia di migliaia di morti. Che responsabilità pensa di avere come presidente?

Presidente Assad: Naturalmente, quando si parla di rifugiati, è una tragedia, in particolare di bambini, ragazzi, giovani, innocenti, non hanno nulla a che fare con questa guerra, a prescindere dall’appartenenza. In realtà, quando si parla di bambini, non hanno appartenenza politica; sono persone innocenti, ma sono coloro che subiscono prima di qualsiasi altro nella società. Quindi, si parla di una tragedia che viviamo ogni giorno. Ecco perché la sensazione di cui parlo, che viviamo ogni giorno, è un incentivo come funzionari a fare del nostro meglio per sbarazzarsi dei terroristi che hanno creato tale problema e portare pace e stabilità in Siria. Questo è ciò che i siriani chiedono al Presidente. Naturalmente, come siriano, sono in sintonia con ogni siriano che ha sofferto a causa della guerra, ma la loro domanda ora non è cosa sentono; la domanda è: cosa hai intenzione di fare? Quando ci sbarazzeremo dei terroristi? Ma l’aspetto più importante che molti in occidente e nel mondo non menzionano è che parte del problema dei rifugiati non riguarda solo i terroristi; è legato all’embargo attuato contro il popolo siriano dall’occidente e suoi alleati. Questo embargo non ha funzionato contro il governo; ha funzionato contro ogni cittadino siriano, ha interessato la vita di ogni cittadino siriano. È perciò che molti rifugiati hanno lasciato il Paese, non solo a causa della minaccia dei terroristi, ma in realtà perché i bisogni fondamentali della loro vita, della loro sussistenza, non sono disponibili per continuare una vita normale, se cibo, istruzione, assistenza sanitaria, qualsiasi cosa non è più disponibile, devono lasciare la Siria e sopravvivere da qualche altra parte, come chiunque cercherebbe di fare.

Domanda 9: Poi, nel processo di pace, prenderà in considerazione le dimissioni come opzione, se si pensa sia necessario per la riconciliazione?

Presidente Assad: Le dimissioni del Presidente o sua continuazione sono una questione nazionale, è legato a tutti i siriani, perché in Siria il presidente viene eletto direttamente dal popolo siriano, quindi questo non è il diritto del governo o dell’opposizione; è diritto di ogni siriano, quindi l’unico a decidere in proposito è il voto. Chi vuole che il Presidente se ne vada può andare alle urne e dire “no, non lo vogliamo”. Questa è la democrazia in tutto il mondo. Quindi, no, non è qualcosa che si discuta con l’opposizione o qualsiasi altro Paese. È una questione siriana, e fa parte della costituzione, è relativo alla costituzione. Quando avremo le elezioni, o ci fossero elezioni anticipate, ma non sono previste ora, è l’unico modo per dire se devo andarmene o meno. Ancora una volta, non sono la causa del problema. Come Presidente, devo aiutare il mio Paese durante la crisi, non fuggire, non dire “devo lasciare e lasciare il popolo a se stesso”. No, questa non è la soluzione. Nella crisi, il presidente dovrebbe essere al timone, badare alla crisi, poi, dopo che è finita, può dire forse se vuole rimanere o andarsene, e qui dove il popolo siriano gli direbbe di “rimanere” o “no, deve andarsene, non lo vogliamo più”.

Domanda 10: Che ruolo vi aspettate dal Giappone nella pace e nella ricostruzione della Siria?

Presidente Assad: Mi permetta di essere franco con un ospite giapponese in Siria: dalla nostra indipendenza, dall’avvio dei rapporti tra Siria e Giappone decenni fa, il Giappone ebbe un ruolo molto importante e vitale nello sviluppo di diversi Paesi, anche della Siria; sostenendo le infrastrutture, ecc. E il Giappone è sempre stato imparziale su diverse questioni relative al Medio Oriente. Ha sempre rispettato il diritto internazionale fino all’inizio di questa crisi, quando per la prima volta il Giappone violò questa tendenza, quando disse che il presidente siriano doveva andarsene. La domanda è, ciò si basava sui valori e la morale del popolo giapponese? Sicuramente no. Tutti sanno quanto moralmente siano motivati i cittadini giapponesi, lo sanno tutti. Si basava sul diritto internazionale? No, siamo uno Stato sovrano, un Paese indipendente, nessuno al mondo ha il diritto di dirci chi deve rimanere e chi deve andarsene. Purtroppo, seguiva la politica statunitense ed occidentale. Anche in questo caso, il Giappone aderiva all’embargo alla Siria, il Giappone non aiutava il popolo siriano. L’embargo al popolo siriano riguardava gli interessi del popolo giapponese o i suoi valori o leggi o costituzione o altro? Non credo. Quindi, come può il Giappone svolgere quel ruolo, mentre non ha un’ambasciata per poter vedere cosa succede qui? In realtà, politicamente, è cieco come tanti Paesi occidentali che non hanno alcuna relazione con il nostro governo o con il nostro Paese, quindi non possono giocare alcun ruolo, perché non sanno cosa succede. Le loro informazioni provengono dai Paesi occidentali, il che è assurdo. Della ricostruzione della Siria, non se ne può parlare mentre siamo sotto embargo; non si può dare il cibo con una mano e riprenderlo con l’altra. Quindi si tratta della politica del Giappone, deve tornare al diritto internazionale, siamo un Paese sovrano, ha sempre rispettato la Siria e ci aspettiamo torni alla linea che distingue il Giappone dalla maggior parte dei Paesi del mondo. È qui che il Giappone può, naturalmente, sicuramente, svolgere un ruolo importante e vitale su pace e salvaguardia delle vite, e ricostruire la Siria aiutando questo popolo. La maggior parte dei rifugiati non ha bisogno di qualcuno che gli dica “sei il benvenuto” in Germania o in Francia o in qualsiasi altro Paese; vogliono tornare in Patria, non vogliono essere aiutarli lì, vogliono essere aiutati qui. Ecco come vediamo il ruolo del Giappone in futuro, e speriamo che il Giappone ritorni ad essere il Giappone che abbiamo conosciuto nei decenni passati.

Giornalista: Come sapete, il Giappone sperimentò e gestì la ricostruzione della nazione, settanta anni fa, il Giappone può consigliare nella ricostruzione del Paese.

Presidente Assad: Sicuramente, naturalmente. Speriamo sia così.

Domanda 11: Come sapete il giornalista giapponese Jumpei Yasuda, molto capace, è mio amico, fu catturato in Siria nel giugno 2015. Avete qualche informazione su dove si trovi e la sua situazione?

Presidente Assad: Fino a questo momento no, non abbiamo alcuna informazione. Ci dispiace e, come siriani, possiamo capire l’angoscia della sua famiglia, perché abbiamo subito tante scomparse in Siria; molti siriani sono dispersi in questa guerra, e capiamo il sentimento della sua famiglia, e ci dispiace. Ma se ci sarà qualche informazione, ve la daremo.

Giornalista: Si è ostaggio di al-Nusra.

Presidente Assad: Penso che gli unici che possano aiutarvi sono i turchi, perché sono i supervisori di al-Nusra; devono avere ogni informazione da al-Nusra, presso la loro intelligence e il loro governo.

Giornalista: E il governo giapponese ha contatto il vostro governo?

Presidente Assad: Purtroppo, no. Non c’è stato un solo contatto tra il governo siriano e il governo giapponese su qualsiasi soggetto, tra cui il giornalista giapponese, cittadino giapponese alla fine.

Domanda 12: Lei definisce il ruolo giapponese attraverso… l’adesione, ritiene, alla coalizione degli Stati Uniti, pensa?

Presidente Assad: In Siria?

Giornalista: Sì.

Presidente Assad: Ma la domanda è: cosa ha ottenuto la coalizione, in realtà, nulla. Lo SIIL si espandeva fin dall’inizio degli attacchi aerei, che erano cosmetici; devo essere molto franco con voi, quando i russi intervennero contro lo SIIL, a fine settembre 2015, lo SIIL iniziò a ritirarsi. Così, quella coalizione non ha ottenuto nulla; ha ucciso solo dei soldati siriani che combattevano lo SIIL in quella zona, distrutto le infrastrutture che i siriani hanno costruito negli ultimi settanta anni, dall’indipendenza, ogni settore di queste infrastrutture, giacimenti petroliferi, scuole, ponti, raffinerie, tutto è stato distrutto da tale coalizione. Questo è l’unico successo di tale coalizione, purtroppo.

Domanda 13: Il piano per ricostruire questo Paese, quanto tempo richiede? Ha un calendario?

Presidente Assad: Abbiamo iniziato prima della fine della crisi, abbiamo stilato i piani e iniziato dalla periferia di Damasco e ora pensiamo ad Aleppo e altre città dove ricostruire le periferie distrutte, ma in chiave moderna. Quindi, non abbiamo aspettato e non aspetteremo la fine della crisi; possiamo iniziare subito, essendo il popolo siriano deciso a ricostruire il proprio Paese. Abbiamo costruito la Siria, la Siria non è stata costruita da stranieri; l’hanno costruita i nostri tecnici, le nostre fatiche, le nostre risorse, con l’aiuto di alcuni amici, finanziario, non tecnico. Quindi, abbiamo la capacità di ricostruire la Siria. Ci vuole tempo perché c’è bisogno di molti soldi. I siriani, ogni siriano costruirà la propria casa secondo le proprie risorse, anche se limitate, e con gli espatriati, i profughi che hanno lasciato la Siria, alcuni in buone condizioni, che vogliono tornare, e con il supporto dei nostri amici Russia, Cina e Iran. Molti altri Paesi hanno iniziato a discutere della ricostruzione della Siria, e aiuteranno con le proprie risorse finanziarie. Quindi, ci sono molte risorse per ricostruire la Siria. Si tratta di tempo; richiederà del tempo. Qualsiasi ricostruzione richiederà tempo, ma la cosa più importante è che si avrà la possibilità di ricostruire il Paese. Non ne siamo preoccupati. Quello che ci preoccupa è come possiamo ricostruire le menti delle persone dominate da SIIL e al-Nusra per anni; le loro menti sono state inquinate dall’ideologia instillata, questa, come ho detto, l’ho chiamata ideologia dell’odio o wahhabita. Hanno visto morte e assassinii, e alcuni bambini uccidere con le loro mani innocenti. Come possiamo ricostruire quelle menti, o riabilitarle? Questa è la nostra maggiore preoccupazione dopo la crisi.

Giornalista: Grazie, grazie mille.

Presidente Assad: Grazie.

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Ganas las batallas que libras.

Con ese asunto te envié un correo a primeros de diciembre: te contaba en él un buen número de campañas y acciones, de las que emprendimos a lo largo de 2016, que habían sido todo un éxito: gracias a ti.

O, si quieres decirlo de otro modo, nada de lo que hacemos, ninguno de esos éxitos, podríamos haberlo alcanzado sin tu ayuda.

Eso deja claro algo obvio: para hacer lo que hacemos, para conseguir victorias defendiendo la vida la familia y la libertad, te necesitamos. Te necesito.

Por eso te pido ayuda, que te hagas socio de HO.

¿lorenzo, puedes ayudarnos con una cuota mensual de, al menos, 12 euros para que podamos seguir llevando tu voz en 2017, siempre, donde haga falta, para defender la vida, la familia y la libertad?

https://go.hazteoir.org/hazte-socio-ahora.html (puedes modificar o cancelar tu aportación mensual en cualquier momento)

Empieza 2017…

Y la pregunta es: ¿repetiremos, podremos hacer este año al menos todo lo que hicimos en 2016? Más aún ¿podemos incrementar el esfuerzo, conseguir más cosas defendiendo la vida, la familia y la libertad?

Eso depende, en buena medida de lo que decidas cuando leas este correo.

Como te decía en comunicaciones anteriores, en unos días tengo que ‘cerrar’ el plan anual con la Junta Directiva de HO.

Dependerá de los recursos (la previsión de ingresos) con los que podamos contar.

Ojalá no tengamos que dejar de hacer nada. Ojalá podamos llevar a cabo todo lo que planeamos.

Ojalá puedas ayudarnos.

Mil gracias. Como siempre.

Ignacio Arsuaga y todo el equipo de HazteOir.org

P.D. Si lo prefieres, antes de tomar una decisión sobre esto… puedes llamarnos al número de teléfono: 91 554 7189.

Socio según la RAE es: Persona asociada (que acompaña a otra en alguna comisión o encargo) con otra u otras para algún fin.

¿Me acompañas, para defender la vida, la familia y la libertad? ¿Para hacer todo esto en 2017?

Familia (ataques a la familia). Adoctrinamiento Sexual de Menores: Lanzaremos campañas para continuar desvelando la manipulación de los niños en los colegios, los entramados económicos que hay detrás de los grupos de presión LGTB. Defenderemos a las víctimas políticas, mediáticas y judiciales que cause la aplicación de las leyes de adoctrinamiento sexual.

Ambulancia Vida: Tenemos ya una, durante algunas horas al día, frente a la Dator de Madrid (el abortorio más grande de España). Aumentaremos el horario de la ambulancia allí. Para eso necesitamos más médicos y conductores. También nos gustaría llevar la ambulancia (otras unidades) a otras ciudades de España.

ExpoVida-ExpoAborto: Presentaremos la exposición (itinerante) en más ciudades (al menos en 10 capitales de provincia). Queremos traducirla al inglés y actualizar algunos de sus contenidos.

Marcha por la Vida: Convocaremos la VII Marcha por la Vida, organizando actos paralelos de muy distinto tipo, en los días previos, en una nueva edición de la Semana por la Vida.

Redes Locales: Localizaremos nuevos y más voluntarios y delegados para aumentar la presencia y las actividades de HO y sus plataformas, sobre el terreno.

Asia Bibi: Mantendremos el tiempo que sea necesario todas las líneas de ayuda y movilización hasta conseguir la liberación de Asia Bibi.

Cristianos perseguidos por la Yihad: Seguiremos denunciando el genocidio religioso. Organizaremos actos y daremos conferencias por toda España. Mantendremos la ayuda directa que estamos proporcionando a familias, campos de refugiados, y los estudiantes y las instalaciones médicas de la diócesis de Kirkuk (Irak).

Congreso Todos Somos Nazarenos: Organizaremos el tercero. Estará dedicado, especialmente, a analizar y denunciar la situación de los niños y jóvenes perseguidos por el yihadismo, con testimonios de víctimas directas del islamismo.

Laicismo: Crearemos un Observatorio para denunciar los ataques a la libertad religiosa y de culto en España. Publicaremos estudios. Organizaremos actos y movilizaciones en defensa de nuestra libertad (la tuya, la mía, la de todos).

CitizenGO: Superaremos (es el objetivo) los siete millones de suscriptores. Siendo más, podremos ser más influyentes en todo el mundo defendiendo nuestros valores (los tuyos, los míos). Abriremos sedes de CitizenGO en Polonia (Varsovia) e Italia (Roma) para reforzar la presencia de las campañas en estos países y aumentar sus éxitos.

Actuall: Incrementaremos la producción de entrevistas audiovisuales para tener más impacto (tenemos ya un millón de lectores al mes), llegar a más personas y tener mayor presencia en las redes sociales, donde nos fijamos el objetivo de alcanzar los 300.000 seguidores (Facebook).

Contenidos Multimedia: Crearemos un segundo formato audiovisual dedicado a las entrevistas en profundidad sobre nuestros valores, de modo que emitamos cada semana: una semana “Encuentros Actuall” (ya en emisión) y otra semana el nuevo formato.

Tecnología: Mejoraremos los recursos tecnológicos de nuestra asociación con el objetivo de llegar a más gente, más rápido, con la mejor información, para conseguir más apoyos, más movilizaciones en todos los ámbitos, con más impacto.

etc.

https://go.hazteoir.org/hazte-socio-ahora.html

HO es una entidad de utilidad pública

 

HazteOir.org tiene la declaración de entidad de utilidad pública (ver B.O.E.). Esto significa que todos los donativos que nos hagas antes de final de año se podrán desgravar, en el ejercicio siguiente, en el pago del impuesto correspondiente. Un 75% por los primeros 150€ que nos dones y un 30% por el resto. Por ejemplo, si donas 200€ Hacienda te devolverá 127,5€ en 2018. Anualmente te enviaremos, por correo postal, el certificado de donación a efectos fiscales.

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Remember those earlier days after you had received the light, when you endured in a great conflict full of suffering.

(Hebrews 10:32) HELP IN INTERPRETING THE BIBLE

Our Open Doors colleague, Ron Boyd-MacMillan, shares the following insight from his teaching, “Why I Need to Encounter the Persecuted Church.”

Every pastor and Bible teacher works hard to understand the meaning of the Scriptures. They learn biblical languages, look up concordances, and consult commentaries, all in the hope of shedding more light on the key questions of interpretation:

Who wrote this text and what did they mean by it?

Who initially read this text and what did they make of it?

All good interpretation begins with the tools that answer these two primary questions. We are taught that these tools lie in the realm of scholarship, and most pastors take to their studies and their libraries accordingly. But there is another vitally overlooked tool that gives a key to the meaning of the Scriptures. The persecuted Church of today represents the closest we can come to the original writers and readers of the scriptures. You see, most of the Bible was written by persecuted people for persecuted people. By interacting with them, we gain unique insights into the original meaning of the Scriptures. We really need their help because what is obvious to a persecuted, biblical Christian, is no longer obvious to us. We inhabit a completely different universe. We need the persecuted to remind us of what life was like for the original New Testament community. The persecuted enable us in some small way to recover the “original eyes” of the first writers and readers of scripture, and that can impact interpretation.

I remember a dear pastor from the West preaching about Jesus stilling the storm (Mark 4:35-41). His whole talk was on how Jesus could still the storms raging in our lives. He named storms like loneliness, misunderstanding, humiliation, persecution even. And he said, “Jesus can deliver you from every one of these storms, just like he did the disciples of old.”

He was about to go on when an old man stood up. He was from a Middle Eastern country and had seen much suffering. He said gently and respectfully, “My dear brother, if you had been persecuted you would know the primary meaning of this passage. The point of this story is not that Jesus takes the storm away, but that there is no need to fear the storm if Jesus is in the boat.”

Everyone stared at him in silence. He added, “This passage is given to us for our comfort in the face of terrible storms, to know that Jesus is in the boat with us so that the storm will do us no harm.” So that persecuted Christian — because he was persecuted — knew the meaning of the passage better than the preacher, because he was one for whom the passage was written.

RESPONSE:

Today I will read my Bible through the eyes and perspective of the persecuted.

PRAYER:

Lord, may Your Word come alive as I interpret it with the help of the persecuted Church.

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Rockefeller il CRISTIANO MAIALE ] [ Chi era il guru della liberalizzazione sessuale? Un maniaco pedofilo. Molly Holzschlag. Gelsomino Del Guercio/Aleteia. 23 gennaio 2017 Chi era il guru della liberalizzazione sessuale? Un maniaco pedofilo, Alla base dell’ideologia del gender, e spesso usati come supporto scientifico, stanno i Rapporti Kinsey, dal nome dello scienziato americano Alfred Charles Kinsey, il quale condusse esperimenti sul comportamento sessuale delle persone. I DUE RAPPORTI. I Rapporti Kinsey sono due volumi intitolati “Il comportamento sessuale dell’uomo” e “Il comportamento sessuale della donna“, pubblicati rispettivamente nel 1948 e nel 1953 negli Stati Uniti da Alfred Charles Kinsey e dai suoi collaboratori. I due rapporti furono l’esito di una ricerca finanziata sin dal 1940 dalla Rockefeller Foundation (il FAKE cristiano ma Kabbalah 666 SpA FED FARISEO Enlightened). I dati furono raccolti essenzialmente con interviste, strutturate in modo da mantenere confidenziali i contenuti.

I RISULTATI. Le ricerche sostenevano che: i maschi, specialmente i ragazzi, si masturbavano con grande frequenza (92%); che il sesso prematrimoniale ed extraconiugale era molto comune; che il sadomasochismo è ritenuto stimolante da più della metà del campione; che un terzo degli uomini aveva avuto un rapporto omosessuale; che i bambini anche di età prescolare hanno la capacità di provare un orgasmo.

LA SCALA KINSEY

Kinsey introdusse una nuova scala di valutazione che sostituiva le tre categorie fino ad allora accettate di eterosessualità, bisessualità e omosessualità. La Scala Kinsey misura infatti il comportamento sessuale assegnando valori che vanno da 0 a 6, dove 0 sta ad indicare un comportamento totalmente eterosessuale e 6 un comportamento totalmente omosessuale. Con 1 considera un individuo in prevalenza eterosessuale e solo occasionalmente omosessuale. Con 2 un individuo di solito eterosessuale ma più che occasionalmente omosessuale. Con 3 un individuo equamente omosessuale che eterosessuale, e così via. Fu inoltre creata una particolare categoria, X, per indicare coloro che sono privi di desiderio sessuale.

“CAMPIONE MANIPOLATO”

Ma chi era Alfred Kinsey? Ce lo ricorda lo psicologo Roberto Marchesini che scrive: «Kinsey ha manipolato il campione di individui intervistato per ottenere quei dati. Il celebre psicologo Abraham Maslow, saputo delle ricerche che Kinsey stava conducendo, volle incontrarlo per confrontarsi con lui. Una volta compreso il metodo d’indagine di Kinsey, Maslow mise in guardia l’entomologo dal “volunteer error”, ossia dalla non rappresentatività di un campione composto esclusivamente da volontari per una ricerca psicologica sulla sessualità».

DETENUTI PER CRIMINI SESSUALI

«Kinsey decise di ignorare il suggerimento di Maslow e di proseguire nella raccolta delle storie sessuali di volontari. Oltre a questo, circa il 25% dei soggetti maschi intervistati nella sua ricerca erano detenuti per crimini sessuali; l’unica scuola superiore presa in considerazione per la ricerca fu un istituto particolare nel quale circa il 50% degli studenti avevano contatti omosessuali; tra i soggetti erano presenti anche un numero sproporzionato di “prostituti” maschi (almeno 200); tra gli omosessuali vennero contati anche soggetti che avevano avuto pensieri o contatti casuali, magari nella prima adolescenza; infine, nel calcolare la percentuale di omosessuali, Kinsey fece sparire – senza darne spiegazione – circa 1.000 soggetti» (lanuovabq.it, 11 febbraio 2013). Non un caso, sicuramente, dato che lo stesso Kinsey non disdegnava i rapporti omosessuali.

ESPERIMENTI SUI BAMBINI

Ma agli errori metodologici vanno aggiunti gli “orrori” materiali e teorici di cui Kinsey si rese responsabile. L’aspetto però più inquietante di questo personaggio riguarda gli esperimenti sessuali condotti su bambini: «Nel paragrafo intitolato “L’orgasmo nei soggetti impuberi” (pp. 105 – 112) del primo Rapporto Kinsey descrive i comportamenti di centinaia di bambini da quattro mesi a quattordici anni vittime di pedofili.

In alcuni casi, Kinsey e i suoi osservarono (filmando, contando il numero di “orgasmi” e cronometrando gli intervalli tra un “orgasmo” e l’altro) gli abusi di bambini ad opera di pedofili: “In 5 casi di soggetti impuberi le osservazioni furono proseguite per periodi di mesi o di anni[…]” (p. 107); ci furono anche bambini sottoposti a queste torture per 24 ore di seguito: “Il massimo osservato fu di 26 parossismi in 24 ore, ed il rapporto indica che sarebbe stato possibile ottenere anche di più nello stesso periodo di tempo” (p. 110).

SESSO TRA BAMBINE E ADULTi

Nel secondo Rapporto esiste un paragrafo intitolato “Contatti nell’età prepubere con maschi adulti”, nel quale vengono descritti rapporti sessuali tra bambine e uomini adulti, ovviamente alla presenza di Kinsey e colleghi. Le osservazioni condotte inducono Kinsey a sostenere che: “Se la bambina non fosse condizionata dall’educazione, non è certo che approcci sessuali del genere di quelli determinatisi in questi episodi [contatti sessuali con maschi adulti], la turberebbero. E’ difficile capire per quale ragione una bambina, a meno che non sia condizionata dall’educazione, dovrebbe turbarsi quando le vengono toccati i genitali, oppure turbarsi vedendo i genitali di altre persone, o nell’avere contatti sessuali ancora più specifici”» (www.uccronline.it, 22 aprile 2016)

RICERCHE SOTTO ACCUSA

L’opinione pubblica ed alcuni gruppi religiosi, scrive psicolinea.it, accusarono Kinsey di fare pornografia nel modo più subdolo possibile, per aggirare le norme condivise sul buon costume, chiamando queste produzioni oscene ‘scienza’. In particolare erano messe sotto accusa le sue ‘ricerche fisiche’ in cui le persone compivano atti sessuali, che venivano osservati, analizzati e registrati a livello statistico in tutti i loro particolari. Oltre tutto, Kinsey era un pervertito. Da come lo descrive James Jones, un collaboratore del gruppo di Bloomington, nella sua biografia, egli aveva anche tendenze sadomasochiste ed esibizionistiche. A detta di Jones, Kinsey aveva “una metodologia ed un modo di raccogliere casi che garantiva all’autore di trovare esattamente ciò che voleva trovare”.

NUDO DURANTE LE RIPRESE

Kinsey, si legge sempre su psicolinea.it, veniva accusato di essere preda delle sue compulsioni sessuali nel fare ricerca, poiché spesso partecipava direttamente alle riprese (nudo dal collo in giù) e filmava addirittura sua moglie mentre si masturbava (si dice contro il volere di lei).

Kinsey, si diceva, era ossessionato dai comportamenti omosessuali e per questo passava ore ed ore ad osservare documenti pornografici e rapporti sessuali, girati nelle zone malfamate di Chicago e New York, nei carceri e nelle case di appuntamento.

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prove astronomiche circa la esistenza di Dio CREATORE! ] un’altra delle numerose caratteristiche che rendono unico e incredibile il nostro pianeta. Purtroppo l’alzata di spalle di fronte a notizie del genere è scontata, lo ha fatto anche uno degli autori di tale studio, la cosmologa italiana Licia Verde, docente di Fisica e Astronomia alle università di Oslo e di Barcellona. «Se vediamo un Universo “a nostra misura”», ha commentato, «è perché, se non lo fosse, molto probabilmente non saremmo qui a osservarlo». E’ una risposta abbastanza comune, ma risulta inadeguata come ha spiegato il filosofo della scienza Richard Swinburne, professore emerito dell’University of Oxford. «E’ vero, soltanto se l’ordine è presente possiamo sapere ciò che è presente, ma questo rende ciò che è presente non meno straordinario e bisognoso di una spiegazione. Il punto di partenza non è che percepiamo l’ordine anziché il disordine, ma che sia presente l’ordine anziché il disordine» (R. Swinburne, Esiste un Dio?, Lateran University Press 2010, p. 73).

All this is from God, who reconciled us to Himself through Christ and gave us the ministry of reconciliation: that God was reconciling the world to Himself in Christ, not counting people’s sins against them. And He has committed to us the message of reconciliation.

(2 Corinthians 5:18-19) RECONCILIATION IN THE MIDST OF PAIN

The first of September is a memorial day for the people of Beslan in North Ossetia as they remember the awful events of September first 2004. More than one thousand children and adults were taken hostage in School Number One and two days later more than three hundred and thirty of them were killed in the violence.

Memorial services are held and memories of the nightmare overwhelm everyone in town. Beslan’s cemetery is unique; it has the youngest average age in the world (7-12 years old). The sight of so many graves of children deeply affects any visitor. One said, “People who do not live in Beslan have often forgotten the tragedy already, but as soon as you enter the city, you cannot escape the atmosphere of grief and deep mourning that is still enveloping the city.”When the tragedy occurred at School Number One, almost every family in Beslan was affected. A peculiarity in Ossetia is that nearly everybody is related to one another, so the catastrophe has affected many people in a personal way. Even those who were watching television during the event suffered diseases, heart attacks and strokes.

Pastor Taimuraz Totiev and his wife Ria had their five children at school; only the eldest daughter, Madina, survived the attack. Their four other children, Larissa, Luba, Albina and Boris, were buried on September 7, 2004.

The pastor’s brother, Sergey Totiev, also had children at the school. Sergey and his wife Bela buried two of their children on the same day: Dzerassa (15) and Anna (9). Their son Azamat lost his sight in one of his eyes and is having surgery to save his other eye.

Both men are pastors of the Beslan Baptist Church. At the children’s funeral Sergey spoke of forgiveness and advised people not to seek revenge, but to serve as peacemakers. His exact words were: “Yes, we have an irreplaceable loss, but we cannot take revenge. As Christians, the Bible teaches us that we must forgive. Vengeance is in God’s hands.” According to a Christian worker in the area, a demonic plan was broken when those words were spoken! Since that time they have been doing everything they can think of to minister to families of the victims. Other churches and ministries have also taken up the enormous task of counselling and helping the survivors and the bereaved. Others decided to reach out to Chechen people (nationality of the neighbouring terrorists) and are finding ways to minister God’s love to them.

RESPONSE:

Today I commit to being a messenger of God’s reconciliation through Christ—even to those who may cause harm to me or my family.

PRAYER:

Pray for the Church to be an instrument of reconciliation and restoration in this volatile area of Central Asia.

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Be faithful, even to the point of death, and I will give you the crown of life.

(Revelation 2:10) MARTYRDOM. In Ambon, Indonesia, a Christian youth camp was held in early 1999 with the theme “Soldiers of the Cross!” The camp was attacked by an angry group of Muslim extremists and a 15-year-old boy named Roy Pontoh was singled out for carrying his Bible and interrogated.

When asked, “Who are you?” he replied, “I am a soldier of Jesus Christ.” The angry mob chopped at his left arm with a machete. The questioning continued, “Who are you?” And again Roy answered, “I am a soldier of Jesus Christ.” Then they chopped at his right arm.

When they tried to force him to say, “Allahu Akbar,” he replied, “As far as I know, Jesus Christ is the only Lord.” Now the seething angry crowd cut open his stomach and demanded again, “Who are you?” With his last breath, Roy gasped, “I am a soldier of Jesus Christ.” The mob cut off his head and threw his body in a ditch.

Martyrdom may be the end result of those who endure. In addition to Jesus, three martyrs are named in the New Testament—John the Baptist, Stephen and James. Some of the unnamed heroes of the faith mentioned in Hebrews 11:37 were also martyred. .

Martyrdom is described as a legitimate response to persecution. This is not easily understood in our day and in our culture that specialises in personal “rights” and the avoidance of suffering. But a special crown is awaiting those who lay down their lives for their faith.

The appropriate response to persecution that one chooses depends on that person’s intimate relationship with God the Holy Spirit and openness to His direction.

No doubt if you and I had talked to Roy Pontoh before his death, we may not have detected such bravery and loyalty to Jesus. Roy passed the hot water test with flying colours. He graduated to a special place with his Lord as a victorious overcomer.

Overcomers are like tea bags. You have to put them in hot water to know how strong they are!

RESPONSE:

Today I will live in faith and assurance that even in the test and threat of death I can be a victorious overcomer.

PRAYER:

Pray that all those who may face physical death today for the cause of Christ will walk in faith and realise they will never die.

“But you will receive power when the Holy Spirit comes on you; and you will be my witnesses…”

(Acts 1:8a) THE WITNESSING POWER OF THE HOLY SPIRIT. Prior to her Christian husband being released from prison in Iran, Maheen, feared that she might be arrested too. So she seriously prayed, “Dear Lord, I am not ready to go to a solitary confinement because of my Christian faith. It is such a closed and dirty environment. As you know I was born and brought up in a wealthy family and had a comfortable life. Please don’t test me beyond my ability.” She told God she would not be able to handle being arrested and mentioned her fear that she might give the names of all believers in the house churches to the police or even deny Jesus. Three days later, the secret police knocked at her door. She said to God, “I have already asked you not to put me in this temptation. So whatever happens, it is not my fault. Because I had already told you that I am not a strong person and can’t stand against these security people and can’t tolerate persecution.” She said, “The police blindfolded me and took me to the solitary confinement. I was scared to death and felt sick as the place was very smelly.” They put her in a cell and a few hours later brought her in for interrogation. She added, “I sensed the presence of the Holy Spirit very strongly. And I felt that God’s peace came down on me and my fear went away.”

When Maheen stood before the high official, she courageously testified of her Christian faith. “It is an honour for me to talk to people about Jesus. I will be very happy to talk to you about Jesus and salvation too. Like all other people and Muslims, you also need Jesus in your life. Without Jesus a person does not have any peace and life is hopeless and without any purpose. Jesus laid his life down for you too so that you can have salvation and will not perish.” The official responded in anger, “Do you know what the consequence of all this will be for you? You can’t evangelise me. It will cost you a heavy price.” On the third night the official came to her cell. Maheen was frightened fearing that he came to abuse her sexually or to beat her up. But the official told her, “Don’t be afraid of me. I need your prayers. When you shared about Jesus with me, it had such a powerful impact on my life. I need to be saved. I need Jesus in my life. I believe God has sent you to come to this prison so that you can share about salvation with me. I am now completely aware of the fact that without Jesus I will be a miserable and hopeless person and I will perish. Please pray for me that I can be set free from this hell I live in.”

Maheen had the chance to share about Jesus for three hours with him and at the end he repented of his sins and committed his life to Jesus. The official testified that for the first time he experienced the real peace and love of God in his life.

Maheen and her husband were both released from prison and are in touch with this official and his wife secretly. The wife of the official has committed her life to the Lord too.

RESPONSE:

Today I will walk and talk in the power of the Holy Spirit and trust God to use me as a witness wherever He places me.

PRAYER:

Thank God for the power of His Holy Spirit among committed brothers and sisters in Iran.

“Carissimi amici,

se guardiamo a ritroso nella nostra storia, scopriamo che è cadenzata da una serie di casi che, tuttavia, dal momento che sono proprio questi casi a determinare tutto il prosieguo della nostra vita …”

ARTICOLI

24/01/2017 13:57:26

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Magdi Cristiano Allam

Diciamo “No” al Papa che paragona Trump a Hitler e dice che gli americani hanno perso “lucidità di ragionamento”

Buongiorno amici. Può un Papa arrivare a condannare il Presidente democraticamente eletto degli Stati Uniti d’America e screditare gli americani che l’hanno liberamente eletto? Ebbene Papa Francesco l’ha fatto sostenendo che Donald Trump è il nuovo… Continua la lettura

22/01/2017 18:35:34

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Magdi Cristiano Allam

Lo Stato non ci vuole bene: 30 milioni di euro per 30 mila italiani e 78 milioni di euro per 2800 stranieri “migranti”

Possibile che questo Stato stanzi 30 milioni di euro per soccorrere 30 mila italiani costretti a vivere in sistemazioni di fortuna nelle zone terremotate sotto la morsa di un gelo polare, mentre nello stesso tempo stanzia 87 milioni di euro per l’a… Continua la lettura

22/01/2017 17:13:42

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Magdi Cristiano Allam

Le zone terremotate sotto la morsa del gelo abbandonate dallo Stato: la denuncia del Sindaco di Montalto delle Marche Raffaele Tassotti

Vi rigiro la testimonianza del Sindaco di Montalto delle Marche Raffaele Tassotti, un caro amico, sulla tragica situazione in cui versano centinaia di migliaia di italiani nelle zone terremotate costrette a fronteggiare delle nevicate eccezionali c… Continua la lettura

22/01/2017 10:51:20

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Magdi Cristiano Allam

Il potere torna al popolo italiano sovrano”: cosa direbbe il Trump d’Italia

(Il Giornale, 22 gennaio 2017) – Cari italiani che avete resistito in Italia, cari italiani che siete stati costretti a emigrare all’estero, da questo momento il potere è nelle vostre mani. Oggi non stiamo semplicemente effettuando un trasferimento… Continua la lettura

17/01/2017 21:52:39

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Magdi Cristiano Allam

Congratulazioni a Antonio Tajani con l’augurio che sarà l’ultimo Presidente del Parlamento di un’Europa che ci ha danneggiato l’Italia

Cari amici, faccio le mie sincere congratulazioni ad Antonio Tajani, esponente di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo, per la sua elezione a nuovo Presidente del Parlamento Europeo. Al tempo stesso mi auguro che Tajani sarà l’ultimo preside… Continua la lettura

16/01/2017 20:49:12

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Magdi Cristiano Allam

Trump cambia la Storia: Basta Unione Europea, Nato e auto-invasione di clandestini

Cari amici, sembra proprio vero che con Trump cambierà la nostra Storia. In una intervista al Sunday Times ha bocciato l’Unione Europea come istituzione e la strategia europea di auto-invasione di clandestini, così come ha bocciato la Nato e attrib… Continua la lettura

16/01/2017 16:39:48

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Magdi Cristiano Allam

Per salvare l’Italia il nemico da sconfiggere è l’islam non i musulmani

(Il Giornale, 16 gennaio 2017) – Stiamo subendo un crimine epocale. La nostra ricca Italia si sta trasformando in italiani sempre più poveri, assoggettati alla dittatura finanziaria ed eurocratica, oppressi da uno Stato ladrone e aguzzino. Chi ci g… Continua la lettura

14/01/2017 12:44:52

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Magdi Cristiano Allam

Nonostante il fallimento di Grillo il M5S è il primo partito: mobilitiamoci per salvare l’Italia

Buongiorno amici. Fa riflettere un sondaggio pubblicato oggi sul Corriere della Sera che dà il M5S primo partito in Italia a dispetto del comportamento irresponsabile, avventato, fallimentare di Beppe Grillo e a dispetto del risultato catastrofico … Continua la lettura

13/01/2017 16:19:57

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Magdi Cristiano Allam

Gli scienziati italiani sono tra i migliori al mondo nonostante siano abbandonati dallo Stato

Cari amici, gli scienziati italiani sono tra i migliori al mondo nonostante l’Italia investa molto meno di altri Paesi nella ricerca scientifica. La conferma arriva dal fatto che 1 studio scientifico su 5 in Europa è opera di uno scienziato italian… Continua la lettura

12/01/2017 10:42:23

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Magdi Cristiano Allam

Salviamo la lingua italiana per salvare l’Italia e gli italiani

Buongiorno amici. Non solo l’Italia ha pressoché perso del tutto la propria sovranità nazionale, non solo noi italiani siamo a rischio di estinzione perché siamo tra gli ultimi al mondo per tasso di natalità, ma anche la lingua italiana sta scompar… Continua la lettura

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Sia il vostro parlare sì sì no no

di Magdi Cristiano Allam

Elezioni Europee 2014

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Vivere senza l’euro

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Democrazia all’italiana

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‘The time for empty talk is over. Now arrives the hour of action’

President Trump puts fight against ‘radical Islamic terrorism’ at heart of inauguration speech

In uncompromising address, new president promises to ‘reinforce old alliances,’ quotes Bible on ‘how good and pleasant it is when God’s people live together in unity’

By TIMES OF ISRAEL STAFF and AGENCIES

‘It’s going to be only America First’: Full text of President Trump’s inaugural speech

By TIMES OF ISRAEL STAFF

Donald Trump sworn in as 45th president, vows to put ‘America first’

By AP and TIMES OF ISRAEL STAFF

US Senate confirms James Mattis as Trump’s defense secretary

By AFP and TIMES OF ISRAEL STAFF

Rabbi highlights holy city’s centrality to Jews a month after Obama facilitated UN resolution branding E’ J’lem as occupied

In prayer at Trump’s inaugural, Marvin Hier tellingly cites Psalm remembering Jerusalem

Founder of Simon Wiesenthal Center blesses President Trump, America, its allies

By TIMES OF ISRAEL STAFF and JTA

Israel’s UN ambassador: ‘A true friend of Israel’ in the White House

Israel hails ‘new era’ of relations with President Trump

Officials vow to make alliance between two nations ‘greater than ever,’ even as security services prepare for possible unrest due to Trump policy changes

By GAVIN RABINOWITZ

Abbas congratulates President Trump, hopes to work together for peace

By TIMES OF ISRAEL STAFF

World jittery about Trump’s ‘America first’ inaugural speech

By AP

Analysis: Trump speech shows America getting what it ordered

By NANCY BENAC

Women descend on DC to push back against new president

Some 200,000 expected at march, where speakers will include Scarlett Johansson, Michael Moore; many protesters sporting pink ‘pussyhats’

By NANCY BENAC and BEN NUCKOLS

All the Jewish stuff happening around the Women’s March

By BEN SALES

‘Hideous’ Trump a ‘disgrace’ for European protesters

By AFP

90 arrested in clashes near Trump parade route

By JESSICA GRESKO, MICHAEL BIESECKER and JEFF HORWITZ

Holland’s Geert Wilders: ‘Yesterday a new America, tomorrow a new Europe’

Le Pen: Nationalism will sweep across Europe in 2017

At conference of far-right groups, French populist says continent will ‘wake up,’ following in the footsteps of Brexit and Trump’s victory

By MICHELLE FITZPATRICK

Related article: Merkel’s spokesman condemns populist’s Holocaust remarks

From Obama to Trump: A whole new style of American leadership

ANALYSIS In 2009, a new president highlighted ‘the tempering qualities of humility and restraint’; Trump, vowing ‘America will start winning again, like never before,’ could hardly be more different

By ERIC CORTELLESSA

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Jared Kushner, Ivanka Trump and the halacha police

ANDREW SILOW-CARROLL We should spend less time worrying about how this prominent couple, or any of us, observe Jewish rituals and more time asking how we or they affirm Jewish values

Raoul Wallenberg, hero of humanity

IRWIN COTLER The hero who rescued thousands of Jews during the Holocaust is a model for today’s principles of human rights law

Trump gives Oval Office a gold new look

Gold curtains, rug and trimmings installed in White House as president begins first day as commander-in-chief

‘Alt-right’ leader punched in face during DC protest

Richard Spencer assaulted on camera during interview in midst of anti-Trump demonstration; police say over 200 arrested for rioting

Jewish celebs share their thoughts on Trump inauguration

President-elect gets no love from overwhelmingly Democrat Jewish singers, actors and comedians

Male circumcision helps prevent all HIV, say researchers

New study in West African countries finds that procedure also helps against the more rare, but quickly spreading, HIV-2 virus

Israel condemns planned Belgian interrogation of ex-FM Livni

Citing personal reasons, Zionist Union MK cancelled Brussels trip, where she may have been questioned for ‘war crimes’

Trump Treasury pick blames ‘complicated’ forms for failure to report $100M in assets

Steve Mnuchin, a former Goldman Sachs executive, says the omission ‘was unintentional’

Autopsy on Bedouin driver may discredit claims of terrorism

Initial findings show police bullet to man’s knee may have caused him to floor gas, unintenionally hit and kill cop Erez Levi, according to TV report

By TIMES OF ISRAEL STAFF

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Opposition MKs claim cover-up as doubts grow over ‘terrorist’ car-ramming

Lawmakers say autopsy proves Abu Al-Qia’an was shot before he plowed into cops; accuse PM, Erdan of political point-scoring

By TIMES OF ISRAEL STAFF

4 die in bombing at refugee camp on Syria’s Jordan border

Explosion in car occurs at isolated makeshift site that UN says houses some 85,000 Syrians

By AFP

Hamas MP says Jews recruit prostitutes, AIDS-infected women, to lure Arabs

The ‘filthy,’ globally hated Jewish nation will soon be eliminated, Marwan Abu Ras tells worshipers in Gaza

By TIMES OF ISRAEL STAFF

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Sara Netanyahu had billionaire buy her expensive jewelry – TV report

Incident said to have occurred in 2004 and is not part of criminal investigation against Netanyahus, but points to pattern of behavior

By TIMES OF ISRAEL STAFF

Taking his exit, Obama says presidency proved hope wins out

Former president bids farewell to staffers, military members, as he and his family head to Palm Springs for vacation

By JOSH LEDERMAN and DARLENE SUPERVILLE

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How Obama won the Jewish vote without winning over the pro-Israel mainstream

The way Obama handled his relationship with the Jewish community could provide a blueprint for Trump — both his successes and his failures

By RON KAMPEAS

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ULTIME NOTIZIE – Bollettino n. 57 del 21 gennaio 2017

Il cantante Michele Bravi rivendica la sua “normale” fluidità di genere

Diversi quotidiani e siti web hanno riportato in questi giorni la “normalità gay” celebrata dal cantante Michele Bravi, conosciuto per essere il vincitore della settima edizione del popolare talent show X-Factor, all’interno di in un’intervista senza filtri pubblicata sulla rivista Vanity Fair.

Effetto Trump: dal sito della Casa Bianca sparisce la sezione LGBT

Donald Trump ha fatto del linguaggio e dei metodi politicamente scorretti l’elemento vincente della propria inarrestabile e trionfante ascesa politica. Un approccio confermato, non appena insediato ufficialmente come Presidente degli Stati Uniti d’America, con la rimozione dal sito della Casa Bianca dell’intera sezione dedicata ai “diritti” LGBT fortemente voluta e alimentata dall’uscente amministrazione Obama.

Gli appoggi di Arcigay e Pari Opportunità a don Giulio Mignani

La polemica circa le dichiarazioni di don Giulio Mignani, a cui già abbiamo fatto riferimento nel precedente articolo, non sono di certo rimaste inascoltate dall’Arcigay genovese, che prontamente è insorta a difesa del parroco di Bonassola dopo le sue sfacciate esternazioni a favore di omosessualità e gender.

Insediamento Trump: “queer party” sotto la casa del vicepresidente Pence

Venerdì 20 gennaio Donald Trump ha giurato a Capitol Hill, diventando ufficialmente il 45/mo presidente degli Stati Uniti d’America e, come promesso, non sono mancate le manifestazioni di protesta. Oltre a quelle violente dei soliti black block che hanno messo a ferro e fuoco le strade di Washington, vi è stata un’altra manifestazione organizzata dagli attivisti LGBT+ […]

Firenze: arriva Intercity Winter 2017 all’insegna della lotta all’omofobia

Di questi tempi, per assicurarsi copertine e visibilità mediatica, la parola d’ordine sembra essere divenuta “omofobia”. Sono sempre di più, infatti, le iniziative o gli spettacoli (con in primis Sanremo) che dedicano vetrine e passerelle a testimonial gay, lesbo o trans, riempiendosi la bocca di parole “politicamente corrette”.

Omofobia, l’Ordine dei medici processa le opinioni

Per aprire un procedimento presso l’Ordine dei medici basta una parolina magica: omofobia. Una parola che di per sé non rimanda ancora a nulla perché l’omofobia non è ancora reato. E neppure una malattia come ad esempio l’aracnofobia. Però è stata sufficiente la parolina magica per intimidire la dottoressa-scrittrice Silvana De Mari, che è finita […]

Il prof. di psicologia Jordan B. Peterson e la “guerra del gender”

La “guerra del gender” non conosce confini e non risparmia nessuno. Se in Italia. in queste settimane è il turno della psicologa torinese Silvana De Mari, ad ogni latitudine, chiunque si azzardi a proferire parola contro il “gender diktat” finisce immediatamente nel tritacarne LGBT.

Il parroco di Bonassola a favore del Gender

Da qualche giorno è in corso un’accesa polemica a Bonassola, piccolo comune in provincia di La Spezia, a seguito delle parole pronunciate dal parroco locale don Giulio Mignani su una chat di parrocchiani.

A Siracusa protocollo di intesa fra studenti e Arcigay

La Rete di studenti medi, succursale di Siracusa, ha appena firmato un protocollo d’intesa con l’Arcygay locale a tutela degli studenti LGBT. D’altronde non è nascosto l’approccio egualitarista di tale associazione studentesca, e basta aprire una qualsiasi pagina riguardante loro che si possono scorgere i seguenti motti: pacifismo, legalitarismo, laicismo, europeismo, ecc., ovvero tutti i […]

Il dinosauro del gender arriva a Cantù

Sarà Cantù, comune nella provincia di Como, la prossima tappa dello spettacolo teatrale di educazione al gender “Fa’afafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro” denunciato già più volte dall’Osservatorio Gender. Tra meno di un mese, l’11 febbraio alle ore 21 presso il Teatro San Teodoro di Cantù è previsto infatti lo spettacolo di Giuliano Scarpinato che racconta […]

Lgbt americani a raccolta: l’era Trump inizia con gli artigli affilati degli “orfani” di Obama

In un’intervista rilasciata l’8 gennaio a Fox News, uno dei più grandi leader della chiesa evangelica americana, Franklin Graham, ha ripetuto che “credo che sia la risposta di Dio (la vittoria di Trump, ndr) alle centinaia di migliaia di preghiere per un presidente che si batterà contro l’agenda umanista e ateista di Washington” . In effetti, […]

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