jewish temple III kingdom 13:00 24.04.2017 MrChanakkale youtu.be/wt8waf1PVu8 e che diritti umani Possiede la shariah genocidio di LEGA ARABA, idolo abominevole Vagina 9anni pecora in Mecca Kaaba: MANIACI RELIGIOSI SENZA RECIPROCITÀ I NAZISTI? TI SEI BEVUTO IL CERVELLO? tutti odiamo il NWO 666 FED SPA FMI regime Bildenberg, perché ci uccideranno tutti, ok, io ti seguo sui vari social, ed apprezzo anche molti tuoi interventi, ma
come: Giulietto Chiesa, tu diventi fazioso e screditi tutto il tuo lavoro: in questo modo: quando esso diventa fazioso unilaterale e geopolitico di parte! io credo che il senso della misura viene guardando ai martiri cristiani: in questo modo: chi fa del male a loro, fa del
male a tutti! Si arriva all’assurdo di Giulietto Chiesa, che fa il difensore di Kim Jong-un che si è fatto Dio in terra, e che porta nei lager a morire 3 generazioni per un cristiano che viene scoperto con un rigo del vangelo scritto su di un foglietto! .. però se Putin ti paga per questo e se tu devi portare a casa il pane: ai tuoi figli per questo, poi, tu sei autorizzato ad essere un pezzo di merda: anche tu: come tutti quelli della CIA 666 UK Gezabele queen second NWO
jewish temple III kingdom 24.04.2017 | TANTO per INCOMINCIARE: 1. le MINE su cui SALTANO in ARIA: gli STESSI SOLDATI UCRAINI SONO le LORO STESSE MINE: che le mettono per terra le mine, e poi si dimenticano loro stessi dove le hanno messe! 2. gli accordi di MINSK sono sabotati da Kiev: che non fa la preventivata riforma costituzionale federalista: tanto è la NATO che deve uccidere la RUSSIA! [[[ Poroshenko ha proposto a Tillerson di discutere l’invio di forze di pace in Donbass ]]] PER CONCLUDERE: … quindi Mogherini e Merkel hanno detto che è costituzionale un GOLPE quando è la NATO che lo fa con i cecchini della CIA a Maidan: dato che: non è vero che il popolo è sovrano nel Donbass perché questa della democrazia e della sovranità dei popoli? è una FAKE NEWS https://it.sputniknews.com/mondo/201704244399991-tillerson-poroshenko-osce-morto-sanzioni-guerra-donbass-mosca/
MrChanakkale ] [ forse non ti è chiaro ma io bevo il te con yhwh e tu non puoi andare oltre l’orbita bassa
Holy Holy Holy Jesus God Almighty Agnus Dei [ io sono una ENTITà metafisica e il tuo insulto contro di me? sarà punito! Dio ti potrà perdonare, ma, per la offesa che mi hai fatto? tu porterai la pena! https://youtu.be/wt8waf1PVu8
Hama 1982: i Fratelli Musulmani in Siria. di sitoaurora. La banda dei Fratelli Musulmani in Siria: Una storia di criminalità e collaborazione con i colonizzatori. Munir Ayham 1 – La nascita dell’organizzazione avvenne nel 1936. Il capo dell’organizzazione aveva rapporti con i servizi segreti inglesi, si chiamava Hassan al-Banna, l’istruttore di Mustafa al-Sibai in Egitto. Quando Mustafa tornò a Damasco, incontrò l’organizzatore dal nome di “giovane Maometto”, Mustafa al-Sibai, che aveva costituito l’organizzazione dal nome “Fratelli Musulmani”. L’organizzazione tenne numerose conferenze e nella terza conferenza tenutasi a Damasco, si decise di creare il comando centrale a Aleppo, perché era più vicina alla Turchia; la fratellanza musulmana considera il dominio ottomano una continuazione del califfato islamico. Mustafa Sibai, il primo osservatore dei fratelli musulmani, ne emerse come il fondatore. Un altro, Marwan Hadid che aveva studiato a Cairo negli anni cinquanta, tornò in Siria come Imam della moschea ed iniziò a diffondere “Il pensiero della mia colpa” dal pulpito della sua moschea. Nel 1973 Marwan Hadid contattò i criminali Hosny Abo e Mohammad Tamim al-Shaqfa e concordarono la costituzione di una sezione armata della fratellanza musulmana nominandola “i combattenti dell’avanguardia” autori dei crimini più indicibili in Siria, tra cui i massacri di Azbaqiah e della scuola di artiglieria. Il criminale Marwan Hadid aveva collaborato con molte bande ad Hama e contattò religiosi musulmani e associazioni islamiche in provincia, chiedendoli di emettere fatwa per la jihad contro il regime e la condanna a morte di chi si opponeva alle sue idee.
Nel 1976 il successore di Marwan Hadid fu Abd al-Satar, che nella sua prima operazione uccise il Maggiore Muhammad Gharra ad Hama. A Damasco altri criminali, Irfan Madani, Jamal Amari, Ayman Sharbatji, Basam Faraon, Abdulnasser Abasi e Riad Humul formarono un ramo dell’organizzazione dei fratelli musulmani, questa banda distribuiva volantini firmati come Partito comunista, in modo da ingannare le autorità; due settimane dopo fu assassinato il Dottor Mohammad Fadil dai criminali Amar Marqa e Faisal Ganama, poi fu assassinato il Dottor Ibrahim Naamah dai criminali Hisham Jumbaz e Ayman Sharbatji. Nell’organizzazione in Siria fu eletto Ali al-Byanuni, supervisore generale che, come ufficiale nelle istituzioni, era l’informatore dell’organizzazione. Ad Hassan Haluf fu assegnato il compito di arruolare i vari infiltrati nelle istituzioni, per operazioni criminali nelle province.
Ad Homs furono assegnati Abdel-Qadir Zahran e Ismail Jada
Ad Idlib furono assegnati Ahmad Salah Hasnawi e Said Qais
Ad Aleppo fu assegnato Hassan Agil
A Jisir al-Shughur fu assegnato Ali al-Jabi
A Lataqia furono assegnati Ahmad Nisana e Burhan Julaq
A Damasco, l’organizzazione prese di mira i circoli religiosi nelle moschee per reclutare i giovani. Uno dei luoghi più importanti per il reclutamento fu la moschea nella zona di Muhajirin e un’altra nella zona di Midan. I nomi dei funzionari dell’organizzazione a Damasco erano:
Jamil al-Jamil a Qafar Susah
Ali al-Sidawi a Duma
Muhammad al-Sfar a Quswah
Muhammad al-Qatib a Dara
Ahmad Az al-Din a Madaya
Shahdan al-Ammar e al-Din al-Bazilti nella zona di Ruqun al-Din.
Questi personaggi attirarono i giovani e li reclutarono nei combattenti dell’avanguardia. Questi giovani furono istruiti nelle tecniche per nascondere armi da fuoco e nello smontare e rimontare l’arma, nel pedinamento di personaggi politici e dei palazzi istituzionali, facendo ogni sorta di pressione psicologica in modo che fossero implicati nel loro gruppo, comunque. Un modo crudele di addestrarli consisteva nell’uccidere persone innocenti come gli spazzini che uscivano all’alba per pulire le strade.
2 – La banda di criminali dei fratelli musulmani
L’organizzazione segreta avviò le operazioni terroristiche in Siria, sotto forma di attentati, uccisioni, esplosioni, omicidi di figure governative, leader politici e religiosi, membri del partito, oltre ad una serie di brillanti professionisti, medici, ingegneri e funzionari. Le vittime più importanti furono i martiri:
1 – il colonnello Ali Haidar governatore di Hama assassinato nell’ottobre 1976
2 – il dottor Muhammad Fadil presidente dell’università di Damasco assassinato nel febbraio 1977
3 – Il comandante della brigata missilistica Abdul-Qarim Razuq che l’occidente considerava uno dei migliori al mondo nella tecnica missilistica, assassinato nel giugno 1977
4 – il professore Ali bin Abdul al-Ali dell’università di Aleppo, assassinato nel novembre 1977
5 – il direttore generale dei medici dentisti Dottor Ibrahim Naamah ucciso nel marzo 1978
6 – il colonnello Ahmad Qalil direttore della polizia nel ministero dell’interno, assassinato nell’agosto 1978
7 – Adel Mayina, procuratore della suprema corte per la sicurezza assassinato nell’aprile 1979
8 – il Dottor Shahadah Qalil specialista mondiale di neuro-chirurgia oltre ad essere medico privato del defunto presidente siriano Hafiz al-Assad, assassinato nell’agosto 1979.
Gli atti più eclatanti si verificarono ad Aleppo dal 16 giugno al luglio 1979, quando fu assassinato un grande numero di allievi ufficiali della scuola d’artiglieria di Aleppo, in seguito noto come massacro della scuola ufficiali, comandata dal criminale Ibrahim Yusif, complice dell’organizzazione dei Fratelli mussulmani, che fece riunire gli studenti nella sala da pranzo e che separò secondo la loro appartenenza religiosa, per poi dare l’ordine ad elementi dei fratelli musulmani di aprire il fuoco con fucili mitragliatori e granate, provocando 83 caduti, senza risparmiare dei tecnici russi, anche loro uccisi, inoltre ci fu il ferimento di dieci esperti in una serie di attentati nel gennaio 1980.
Agli inizi del 1980 il team dei Fratelli musulmani inviò dei cecchini per uccidere membri del governo e del partito, Abdul Aziz al-Adi della sezione di Hama fu ucciso brutalmente con sua moglie e i suoi figli, e il corpo gettato in strada; invece sopravvisse ad un attacco un membro del partito che si chiamava Ahmad al-Assad, dopo che fu gettata una bomba a casa sua, e nel giugno 1980 i terroristi della Fratellanza musulmana tesero un agguato al consigliere esecutivo della provincia di Aleppo, Ali Baghdadi, e ammazzarono uno dei suoi fratelli, invece l’altro fratello fu ferito allo stomaco. Ad Aleppo tra il 1979 e il 1981, i terroristi dei Fratelli musulmani uccisero 300 persone tra membri del governo e del partito, professionisti e una dozzina di religiosi musulmani che si opponeva ai loro crimini, il più importante martire fu l’imam Muhammad al-Shami, massacrato nella sua moschea di Sulaimania di Aleppo, il 2 febbraio 1980, inoltre il presidente siriano Hafiz al-Assad sopravvisse ad un attentato dei Fratelli musulmani che lanciarono due bombe e spararono mentre il presidente era in attesa di un diplomatico africano, presso la porta del Palazzo degli ospiti, il presidente Hafiz al-Assad si accorse di una delle bombe e la calciò allontanando il pericolo, mentre l’altra fu vista da una delle guardie la guardia del corpo, il martire Qalid al-Husain, che gettò il presidente a terra e fece uno scudo con il suo corpo per proteggerlo.
3 – Massacro della scuola di artiglieria di Aleppo
Alle prime ore dell’alba di domenica 17 giugno 1979, il generale Hiqmat al-Shihabi contattò il Capo di stato maggiore dell’esercito Hafiz al-Assad che era presente in quel momento a Baghdad e lo informò del massacro accaduto nella scuola di artiglieria di Aleppo per mano della banda dei Fratelli musulmani, alcune ore prima le truppe dei servizi segreti militari siriani erano entrati nella scuola di artiglieria dove trovarono i corpi dei martiri degli allievi ufficiali, nella sala del simposio piena di cadaveri, sangue e resti umani ovunque e dei molti allievi ufficiali feriti; le parole scritte sulla lavagna macchiata di sangue dagli attentatori: la Fratellanza musulmana, i combattenti dell’avanguardia firmarono il massacro. Nel cortile della scuola i servizi segreti militari trovarono un allievo ufficiale ferito, era fuggito dalla sala del seminario e aveva incontrato l’ufficiale in servizio chiedendo aiuto, dicendo: signore non vede cosa hanno fatto questi criminali, ma questi era traditore e complice della banda, il capitano Ibrahim Yusif che ordinò al commando degli attentatori di sparargli ferendolo gravemente. Riguardo la pianificazione dell’atroce massacro contro gli allievi ufficiali, alle 18.30 del sabato 1979 il capitano traditore Ibrahim Yusif aveva lasciato la scuola di artiglieria con un’auto guidata dal sergente, criminale anche lui, il traditore Abdul Rashid Husain, recandosi lì vicino dove li attendeva il commando dei criminali fratelli mussulmani, i più importanti dell’organizzazione di Aleppo, il capo egiziano Hosni Abo e il suo vice Adnan Aqla, Zuhair Qaluta, Ramiz Issa e Ayman al-Qatib. Diede loro uniformi con diversi gradi e si sparpagliarono attorno l’edificio del seminario, dicendogli di attendere il suo segnale dopo di che il traditore Ibrahim Yusif fece raccogliere tutti gli allievi ufficiali con il pretesto di una riunione con il direttore del collegio per dargli alcune istruzioni, erano 300 allievi ufficiali riuniti nella sala e una volta entrati il criminale Ibrahim Yusif, accompagnato da Hosni Abo e Adnan Aqla, lesse alcuni nomi e gli chiese di lasciare la sala, ma questi erano i criminali infiltrati Yahia Qamil al-Najar e Mani Mahmud al-Qalaf, che erano d’accordo con il criminale Ibrahim Yusif e tornarono a prendere posizione fuori dal seminario per l’esecuzione del delitto, che fu respinta dagli allievi ufficiali, i martiri Muhsan Amir e Muhammad al-Dawiya, anche loro usciti dal seminario. Dopo l’ordine dello sporco crimine, Ibrahim Yusif con alcuni ufficiali in ostaggio che dovevano essere in contatto con la dirigenza… andarono verso il quartiere generale della guardia accompagnati dai criminali Mustafa Qasar, Mahir Attar, Adel Dalal e uccisero la prima recluta Hosib Manuqian e quando vide il suo collega insanguinato la seconda recluta, che si chiamava Abdul Aziz Qalif, con il suo fucile tentò di sparare ma era scarico, perché il criminale Ibrahim Yousif aveva ordinato di non caricare i fucili prima delle otto, quando videro che prese in mano l’arma, lo uccisero subito.
Verso le otto, il criminale Ibrahim Yusif diede ordine ai criminali che avevano circondato l’edificio di aprire il fuoco intensamente e di lanciare granate da tutte le direzioni sugli allievi ufficiali, ne morirono 34 all’istante e altri morirono dissanguati, l’eroe martire capitano Ahmad Zuhairi prese in mano una bomba lanciata dai criminali, per proteggere i suoi colleghi e corse fuori dalla sala facendo da scudo con il suo corpo; un altro capitano, che si chiamava Sulaiman Rashid Ismail Amar, aveva affrontato la morte attaccando un aggressore che gli sparò in testa, nel frattempo molti feriti riuscirono a scappare dal seminario, i criminali cercarono di inseguirli, ma alcuni sopravvissero al massacro. Dopo l’operazione, i terroristi della fratellanza mussulmana uscirono dalla scuola accompagnati dal traditore Ibrahim Yusif con l’auto guidata dal traditore Abdul Rashid Husain, che tornò come se nulla fosse accaduto.
I militari dell’intilligence Abdul-Rashid al-Husain, Mani Qalaf e Yahya Najar furono consegnati immediatamente al tribunale su testimonianza degli ufficiali sopravvissuti. I criminali furono portati nel campo della scuola di artiglieria e condannati a morte. Nel novembre 1979 la sicurezza militare arrestò il criminale Hosny Abo, coapo del gruppo armato di Aleppo, e dopo essere stato processato fu anch’egli condannato a morte e giustiziato. Il 3 giugno 1980 le forze di sicurezza scovarono il criminale Ibrahim Yusif nel suo nascondiglio ad Aleppo, e dopo averlo circondato fu ucciso dopo un feroce scontro e si dice che il suo corpo fu trasferito nella scuola di artiglieria passando davanti le classi degli allievi ufficiali che sputarono sul cadavere e cercarono di farlo a pezzi. Nel 1982 le forza di sicurezza arrestò il criminale Hadnan Aqla e lo consegnarono alla corte di sicurezza dello Stato.
Dopo il massacro il popolo siriano manifestò in massa ad Aleppo, Homs, Idlib, Damasco Lataqia, Hasaqah, Dair al-Zur e altre località, chiedendo la cattura dell’intera banda.
4 – Il massacro dell’Azbaqiah
Il 29 novembre del 1981 la banda dei fratelli musulmani di Yasin bin Muhammad Sarij fece esplodere un’autobomba nel quartiere di Damasco di al-Azbaqiah, un’auto Honda caricata con 300kg di tritolo (TNT), uccidendo oltre 175 persone. Alcuni nomi dei martiri individuati dai resti dei corpi: Muhammad Iqsan al-Musaian, Umar Faruq al-Zubi, Burhan Shams al-Din, Qasim bin MUhammad Rustam, Id Maqario Qira, Zahi Lutfi al-Samin, Muhammad bin al-Abidin, Dia al-Laham. E alcuni nomi dei feriti: Muhammad Ziad Biram, Muhammad Nur, Muhammad Shahadah, Nasir Fashetqi, Muhammad Ahmad Sadiq, Antun Tahtuh, Abdul Nadir Qatib, Musa Mahmud, Marwan al-Salah, Mahmud Hamidi, Muhammad Dudi, Uzzo Shah al-Bustani, Najah Salim al-Hulu, Rana Ayub, Nada al-Sadiq, Ratibah al-Hajah, Ismail Abdo Abbud, Nazir Abdalla Hazim, Mustafa Najar, Ali Saqaf, Riad Bilal, Maliq Shahadah, Ahmad Qarim, Adnan Muhammad Tahan, Ahmad Awad, Muhammad Zaqaria Sharif, Mutanios Jabur Isbar, Yasin Sharara, Umaya Usman e altri. Questo attentato fu il più devastante della storia siriana. La maggior parte delle vittime erano civili, quest’esplosione avvenne nell’ora di punta delle 11,20 del mattino, e furono danneggiati gravemente anche i palazzi circostanti e parti di corpi volarono dappertutto, i soccorritori impiegarono parecchio tempo per estrarli dalle macerie. Alcuni testimoni oculari dissero di avere visto un autobus che passava in quel momento in via Baghdad, alzarsi da terra a seguito dell’esplosione e disintegrarsi, tutti i 31 passeggeri morirono; i feriti furono trasportati nei vari ospedali della capitale e alcuni furono trasportati con auto private, a seguito dell’esplosione 40 famiglie persero le loro abitazioni.
Racconta un testimone oculare del tragico attentato: ero giovane quando vi furono le esplosioni di Damasco, negli anni ottanta, ci eravamo spostati nella zona di Ruqun al-Din, in una casa in affitto per nostra sicurezza, ma non eravamo tranquilli, perché arrivarono a minacciarci nel nostro appartamento. Un ufficiale dice: non dimenticherò mai e rimarrà nella mia memoria come se l’orologio si fosse fermato il 29 novembre 1981, quando morirono 175 persone, dice l’amico, un ufficiale che era nella zona dell’esplosione e che per prima cosa vide, tra la polvere, un gatto stringere tra i denti una mano umano, e l’ufficiale prese in mano la sua pistola e sparò al gatto. Fino ad oggi non riuscirò a dimenticare quella scena e l’importanza della pace in Siria.
I fratelli musulmani si giustificarono dicendo che i combattenti dell’avanguardia che compirono l’attentato all’Azbaqiah, avevano agito indipendentemente. Una delle rivendicazioni dei Fratelli musulmani fu che non era stato sparato nemmeno un colpo contro Israele, e per questo si sentivano in diritto di terrorizzare la popolazione.
5 – L’inizio degli scontri con i Fratelli musulmani
Hama, la notte del 2-3 febbraio del 1982. Durante un pattugliamento, un’unità dell’esercito in città cadde in un’imboscata e dei cecchini dai tetti uccisero una ventina di soldati, i soldati trovarono il nascondiglio del leader dei terroristi (Muhammad Jawad) meglio conosciuto con il nome di guerra Abu Baqr, aveva nei quartieri densamente popolati una rete di cellule, e dopo una chiamata via radio, arrivarono immediatamente sul posto le forze governative che lo circondarono. Abu Baqr diede l’ordine di effettuare un attacco armato e lanciò un appello alla jihad contro il governo dagli altoparlanti delle moschee e a quel punto, centinaia di terroristi uscirono dai loro nascondigli uccidendo, saccheggiando e attaccando le case dei funzionari e dei leader del partito, forzarono i depositi delle armi nelle caserme della polizia e le rubarono per impadronirsi della città, aggredirono le ragazze paracadutiste che massacrarono mentre dormivano: due assassini erano scesi dai tetti. Un gruppo dei fratelli musulmani circondò l’abitazione del governatore Muhammad Harba chiedendogli di uscire con le mani alzate, ma lui difese se stesso e la famiglia, finché arrivarono le forze di sicurezza. Alla mattinata del 3 febbraio furono ammazzate 70 persone del governo e del partito, e i fratelli musulmani dichiararono l’occupazione della città. Il giorno seguente si riunirono il governatore Muhammad Harba, il segretario del partito Ahmad al-Asad e i membri delle autorità sopravvissuti al massacro della notte, ognuno di loro prese la propria arma presso la sede del partito per difendere la Patria, chiamando le forze del governo a ripulire Hama: dopo tre settimane di violenti combattimenti le forze governative riuscirono a ripulire la città dai fanatici.
6 – I rapporti all’estero
Nel 1980 il presidente Hafiz al-Assad accusò la CIA di incoraggiare e sostenere il terrorismo e il fondamentalismo in Siria; dopo due anni, il 10 febbraio 1982 furono rilasciate le dichiarazioni dal dipartimento di Stato USA e dai fratelli musulmani in Germania ovest (ufficio di Isam al-Atar) che annunciarono di essere i protettori dell’insurrezione terrorista, chiara prova della cooperazione tra la confraternita e gli statunitensi. La prova più significativa ad accusare gli statunitensi furono dei dispositivi elettronici che furono trovati in possesso dei fratelli musulmani, e che non potevano essere stati venduti da terzi senza il consenso e l’approvazione del governo degli stati uniti. I servizi dell’intelligence siriani erano convinti che questi strumenti fossero di produzione statunitensi e che venissero infiltrati in Siria da Israele, Beirut est, Amman e Baghdad. Il presidente siriano accusò gli statunitensi di complicità con i terroristi che negarono ogni interferenza dicendo che per sollevare quelle accuse bisognava avere delle prove concrete; a quel punto il presidente siriano mostrò le apparecchiature con i loro numeri di serie e chiese agli statunitensi d’informarlo a chi avessero fornito le apparecchiature corrispondenti a quei numeri, gli statunitensi rifiutarono di fornire quelle informazioni e infine il presidente siriano evidenziò il fatto che gli statunitensi erano complici dei terroristi.
Durante il funerale di Tito, nel maggio 1980, erano presenti il re giordano Hussein e il presidente siriano Hafiz al-Assad, quest’ultimo in quell’occasione lo accusò decisamente di essere complice dei massacri in Siria. Dopo cinque anni, quando i rapporti tra i due governanti migliorarono, il re giordano ammise la sua colpevolezza, e si seppe in seguito che il regime giordano aveva accolto esponenti dei fratelli musulmani in Siria, tra cui il criminale Ali al-Bayanuni che era riuscito a fuggire in Giordania con la complicità e l’assistenza dei servizi segreti giordani. Molte persone arrestate ammisero il loro tradimento e i loro rapporti con il regime di Saddam, ammisero il loro collegamento con gli ufficiali di Baghdad e il loro coinvolgimento nel contrabbando di armi attraverso il deserto del al-Sham. Erano iniziati i contatti tra il capo dei terroristi (del braccio armato dei fratelli musulmani) e il regime iracheno, dopo la fuga dei criminali Umar al-Wani e Mahdi al-Wani a Baghdad, nel 1979, che furono ricevuti dal regime iracheno con grande entusiasmo e considerarono Umar al-Wani il rappresentante ufficiale dei fratelli musulmani in Iraq. Inoltre Baghdad annunciò la volontà di equipaggiare completamente l’organizzazione, e il governo iracheno inviò 200.000 sterline con 10 mortai e 10 lanciarazzi RPG, con 100 colpi di ogni tipo e grandi quantità di munizioni per fucili russi. Questa consegna avvenne attraverso Dair al-Zur. Il governo iracheno addestrò elementi dell’organizzazione negli anni ’80, per un mese, e promise la piena apertura di un nuovo ciclo ogni primo del mese. I corsi del governo iracheno per i combattenti dei fratelli mussulmani consistevano nell’uso, nel montare e smontare pistole o fucili, oltre a usare granate, mortai, esplosivi, RPG e radio. Fu il comandante dei fratelli musulmani a chiedere al leader iracheno d’insegnare alla sua banda tutte queste cose, oltre a chiedere d’insegnare come usare i carri armati, e la richiesta fu accettata dal regime iracheno.
Il governo siriano sequestrò le armi ottenute dai terroristi della confraternita da parte dei guardiani della milizia dei cedri libanese, collegata direttamente ad Israele (era l’equivalente dell’attuale milizia del Futuro e di Samir Geagea in Libano), inoltre il capo prese ufficio in Egitto, per risolvere il sostegno della banda in Siria, e vale la pena ricordare che l’ufficio della guida è il massimo organo direttivo dell’organizzazione dei fratelli musulmani, e i più importanti capi furono: Rashid al-Gawash in Tunisia, Abdul Fatah abu Ghaddah e Adnan Saad al-Din in Siria, Yusif al-Qaradawi in Qatar, Yasin al-Abdel in Yemen, Faysal Mawlawi e Ibrahim Masri in Libano.Documento interno riservato
Il documento segreto trovato in un covo della fratellanza musulmana riguardo la sicurezza, il regolamento recita che il documento indica che coloro che Dio ha creato capi dei fratelli, avevano la responsabilità delle basi che, una volta aperte, non dovevano comprometterne la sicurezza, e per mantenere la propria sicurezza dovevano fare quanto segue:
– Un fratello è il comandante del gruppo, è il riferimento in tutte le questioni e non è mai permesso scavalcarlo.
– Conoscenza limitata del gruppo, basandosi sul fatto che non si devono conoscere posizione e regole di un’altra base.
– Divieto di portare qualsiasi amico nella base ed essere cauti e prudenti con gli altri.
– Parlare a voce bassa e ridurre gli incontri a uno o due giorni alla settimana.
– Avere estrema cautela quando si lascia la base rientrando nelle proprie abitazioni.
– Chi dona la base, ha la missione di dedicarsi ai servizi pubblici del gruppo.
– Conversare senza nominare il movimento.
– Distruggere tutto ciò che si riferisce all’organizzazione.
– Uscire di casa immediatamente se c’è un rischio, basandosi sul principio dell’arrangiarsi da solo (in arabo si dice Dabir rasaq)
– In caso di un ferito che ostacola il ritiro, deve essere ucciso dai suoi amici, l’auto-esecuzione è permessa con parere consultivo legittimo dell’imam (in arabo si chiama shaiq) Abdul-Aziz bin Baz direttore dell’università islamica di Madina al-Munawara e dell’imam Faysal al-Mawlawi. Un’altra fatwa su un elemento dei fratelli musulmani che si suicida per non cadere in mano ai nemici, per non danneggiare l’organizzazione, viene considerato un martire.
Gli obiettivi più importanti dell’organizzazione devono essere:
– caserme ed aeroporti
– abitazioni dei militari
– fabbriche della difesa
– stazioni delle poste e vie di comunicazione, silos dei cereali
– club e scuole degli ufficiali, il movimento dei convogli militari, specialmente quelli di ufficiali, e l’elenco potrebbe continuare.
Fonti
Al-Assad e il conflitto in medio oriente (Patrik Seale)
Il flagello della patria (Robert Fisk)
Lo specchio della mia vita (Mustafa Tlas)
I Fratelli musulmani e la nascita di un nero sospetto
Memorie di alcuni dei criminali della fratellanza musulmana, i combattenti dell’avanguardia.
| aprile 24, 2017 alle 09:35 | Etichette: agente d’influenza, agenti d’influenza, Al-Qaeda, anti-terrorismo, antiterrorismo, Arabia Saudita, Asia del sud-ovest, Asse della resistenza, atlantismo, black operation, Cairo, CIA, colonialismo, controterrorismo, Damasco, Egitto, esercito siriano, eurasia, Europa, Francia, fratellanza mussulmana, fratellanza musulmana, Fratelli mussulmani, Fratelli musulmani, guerra a bassa intensità, guerra asimmetrica, guerra coperta, guerra d’influenza, guerra di propaganda, guerra per l’energia, guerra per procura, guerra settaria, Imperialismo, infiltrazione, integralismo, integralisti, intelligence, invasione, invasioni, invasori, islamismo, islamisti, Israele, Jamahiriya Libica, legione islamista, Libano, Libia, mass media, Medio oriente, medioriente, Mediterraneo, mercenari, missioni segrete, neo-colonialismo, neocolonialismo, neocon, neoconservatori, neoimperialismo, North Atlantic Treaty Organization, operazioni belliche, operazioni coperte, organizzazioni terroristiche, penisola araba, politica della sicurezza, politica internazionale, politica occulta, politica regionale, Propaganda, Repubblica araba di Siria, Repubblica Araba Siriana, salafismo, settarismo, sfera d’influenza, Sionismo, Siria, società segrete, sovranismo, sovranità, sovversione, sovversivismo, spionaggio, strategia, taqfirismo, taqfiriti, terrorismo, terroristi, USA, vicino oriente, wahhabismo | Categorie: Covert Operation, Imperialismo, Storia | URL: http://wp.me/p1qi5U-7rg
https://aurorasito.wordpress.com/2017/04/24/hama-1982-i-fratelli-musulmani-in-siria/
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“…and teaching them to obey everything I have commanded you. And surely I am with you always, to the very end of the age.” (Matthew 28:20) DISCIPLESHIP FUNCTION OF THE CHURCH Another related function of the Church is discipleship. Once we have seen a friend or loved-one come to Christ we have a responsibility to see that they grow in the Lord. In some cultures, if a person saves another’s life, that person becomes responsible for the one saved. This is a good concept for the Christian. If we lead someone else into new life in Christ, we are responsible to see that person learns what the Bible teaches about the Christian life. The Bible is so important to Christian growth that many Christians want to immediately give a Bible to anyone they may lead to the Lord. In some countries, like China or North Korea, faithful Christians have carried on for years without Bibles, but it was very difficult. They had to depend on Scripture verses that one of their members memorised at some earlier time, or perhaps heard on a Christian radio broadcast. The almost desperate hunger for the Bible among Christians who have been cut off from it for an extended period, dramatically illustrates just how important the Bible is to the Christian life. If formal training centres have been closed, it is especially imperative that local churches take very seriously their responsibilities to teach (11 Timothy 2:2). This teaching may have to be done on a one-to-one basis whenever a mature Christian and a young Christian can get together. There are many examples in the Bible of leaders being trained in this way. Besides the clear example of Christ teaching His disciples, we see Barnabas teaching Mark (Acts 12:25; 15:39), Priscilla and Aquila helping Apollos (Acts 18:24-26), and Paul training Timothy (Acts 16:1-3). Paul gives us the most detailed approach to “disciple” a young believer. He taught first by example (I Corinthians 4:16), then he openly gave himself to his disciples, living with them and sharing all he had (Acts 20:34). His relationship with them was not just “student/ teacher.” Rather, he became very personally involved with them (I Timothy 1:1-2). He gave them responsibilities while they were still in training, and kept in close touch with them even after they had become leaders themselves (I & II Timothy and Titus). In a prison in Sudan, a pastor quietly discipled a young believer from Muslim background as they were forced to work together. After his release, the young Christian became a dynamic witness for Christ. RESPONSE: Discipleship is another function of the Church and is crucial in the life of a follower of Jesus. PRAYER: Pray for those in difficult circumstances — such as prison — trying to disciple new believers.
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“… e insegnandoli a obbedire a tutto quello che ti ho comandato. E certamente sono con voi sempre, fino alla fine dell’epoca ». (Matteo 28:20) FUNZIONE DI DISCIPOLLE DELLA CHIESA Un’altra funzione correlata della Chiesa è il discepolato. Una volta che abbiamo visto un amico o una persona amata vengono a Cristo Noi abbiamo la responsabilità di vedere che crescono nel Signore: in alcune culture, se una persona salva la vita di un’altra, quella persona diventa responsabile di colui che è salvato, questo è un buon concetto per il cristiano: se condurre qualcun altro in una nuova vita In Cristo, siamo responsabili di vedere che la persona apprende ciò che la Bibbia insegna sulla vita cristiana.La Bibbia è così importante alla crescita cristiana che molti cristiani vogliono dare immediatamente una Bibbia a chiunque possa portare al Signore.In alcuni paesi, Come la Cina o la Corea del Nord, i cristiani fedeli hanno continuato da anni senza la Bibbia, ma era molto difficile: dovevano dipendere dai versetti della Scrittura che uno dei loro membri aveva memorizzato in qualche tempo prima, o forse udito in una radiosveglia cristiana. Alm La fame disperata per la Bibbia tra i cristiani che sono stati tagliati da essa per un periodo prolungato, illustra drammaticamente quanto sia importante la Bibbia alla vita cristiana. Se i centri di formazione formali sono stati chiusi, è particolarmente indispensabile che le chiese locali prendano molto seriamente le loro responsabilità per insegnare (11 Timoteo 2: 2). Questo insegnamento può essere fatto su base individuale ogni volta che un cristiano maturo e un giovane cristiano possono riunirsi. Ci sono molti esempi nella Bibbia dei dirigenti che vengono formati in questo modo. Oltre al chiaro esempio di Cristo che insegna i Suoi discepoli, vediamo Barnaba insegnare Mark (Atti 12:25, 15:39), Priscilla e Aquila aiutando Apollos (Atti 18: 24-26), e Paolo allenando Timoteo (Atti 16: 1- 3). Paolo ci offre l’approccio più dettagliato al “discepolo” di un giovane credente. In primo luogo insegnò per esempio (I Corinzi 4:16), poi si offrì apertamente ai suoi discepoli, vivendo con loro e condividendo tutto quello che aveva (Atti 20:34). Il suo rapporto con loro non era solo “studente / insegnante”. Piuttosto, è stato molto coinvolto con loro (I Timoteo 1: 1-2). Egli ha dato loro responsabilità mentre erano ancora in allenamento e teneva stretti legami con loro anche dopo che erano diventati i leader (I & II Timothy e Titus). In un carcere nel Sudan, un pastore ha tranquillamente disciplinato un giovane credente dal background musulmano perché erano costretti a lavorare insieme. Dopo la sua liberazione, il giovane cristiano è diventato un testimone dinamico per Cristo. RISPOSTA: Il Discepolato è un’altra funzione della Chiesa ed è cruciale nella vita di un seguace di Gesù. PREGHIERA: Prega per quelli in circostanze difficili – come la prigione – cercando di discepire nuovi credenti.
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Salve Gerusalemme STOP GENDER Sodom Darwin monkeys scam, “2 Miracula Rei Unius Creation or evolution Jewish scam”
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shariah SALMAN Wahhabi Saudi salafis said: “How do I kill all Israelis if I do not destroy all Jews in Europe before?”
SALMAN wahhabita salafiti saudita ha detto: “come faccio ad uccidere tutti gli israeliani, se prima non distruggo tutti gli ebrei in Europa?”
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ISLAMS shariah nazi ARE HAPPENING EUROPE AND USES, And Jews nowhere know now, where to go! ISLAMICI STANNO OCCUPANDO EUROPA E USA, E gli ebrei adesso non sanno più dove andare! ENLIGHTENED Rabbi USURAIO MASSONE DEMO PLUTO JUDAIC MASSONE Russian Chief Rabbi Calls for French Jewish Exodus if Le Pen Wins Election
Il rabbino USURAIO MASSONE DEMO PLUTO GIUDAICO MASSONE capo russo, chiede l’esodo ebraico francese se Le Pen vince l’elezione
SALMAN SAUDI ARABIA ] io non ho una buona notizia [ io sto perdendo la speranza nelle potenzialità del dialogo! ] CHI È CHE BLOCCA LE COSCIENZE SCHIAVE DEGLI UOMINI? IL TUO DEMONIO DIO? IL DEMONIO DI ALTRO? VOI AVETE TRASFORMATO QUESTO PIANETA IN UN POSTO PER DEMONI!
Israel Air Force attacks pro-Assad militia in Syria April 23, 2017 Israel Air Force attacks pro-Assad militia in Syria An IAF fighter jet takes off. Comments Israel’s Air Force reportedly carried out a strike in Syria, killing members of a pro-Assad militia. Israel’s Air Force (IAF) carried out an attack against a terror cell operating in the Al-Quneitra Province, adjacent to Israel’s northern border, early Sunday morning, Arab media reported. According to the reports, three men were killed and two others were wounded in the strike. Al-Jazeera reported Sunday that the IAF attacked a pro-Syrian government group, the National Defense Forces (NDF). The NDF is a pro-Assad militia reportedly linked to the Hezbollah terror group. The London-based Syrian Observatory for Human Rights (SOHR) reported that Israeli warplanes targeted sites and vehicles belonging to the Assad regime forces in the vicinity of Al-Baath city, Khan Arnaba town and the Eastern Samadanya village, which destroyed and damaged vehicles. They had no information on casualties. A Syrian army Facebook page named the three casualties as Mohamed Ahmed Ibrahim, Sufwan Ahmed Salibi and Osama Hamed Faraj. The IDF did not officially comment on the reports, but Israeli defense officials stated off the record that the reports were inaccurate. Israel reportedly struck at the NDF in the past in an attempt to thwart terror attacks planned by the organization. Earlier this month, it carried out a drill simulating the takeover of an Israeli position. This strike comes two days after the IAF carried out similar strikes in the same region. The IDF stated on Friday that it had targeted military positions inside Syria in retaliation for mortar fire that hit the northern part of the Israeli Golan Heights – spillover from the heavy battles taking place between various Syrian factions in the area. A Syrian military source announced through the SANA news agency on Friday evening that the Israeli warplanes had fired two missiles from within Israel, causing material damage. The source claimed that the strike came after an attempt by terrorists to infiltrate military positions in Quneitra was foiled and the terrorists suffered heavy losses, “which proves that Israel provides direct support to terrorist organizations.” The source affirmed that “such desperate attempts will not dissuade the Army and Armed Forces from continuing to crush the terrorist groups that act as Israel’s proxy in the area.” There have been several previous reports of IAF airstrikes on targets in Syria, primarily against weapons shipments from Iran in route for the Hezbollah in Lebanon. By: Aryeh Savir, World Israel News
come: IRAN LIBANO E SIRIA … come questi criminali ISLAMICI: che negano una Patria a Israele: e negano una patria a tutti gli ebrei del mondo: come loro potranno sussistere? Egitto Sauditi Giordani hanno creato il finto popolo dei palestinesi: e quindi, loro HANNO NEGATO UNA PATRIA a tutti EBREI del mondo: e SONO: tutti SOTTO MALEDIZIONE! DIO SECONDO LA LORO BIBBIA, Parola di Dio in cui loro credono, HA PROMESSO UNA PATRIA ad Abramo e ai suoi successori: quindi gli EBREI sono stati dalla loro eredità: per colpa della LEGA ARABA (che a suo volta è un nazismo che ha fatto il genocidio shariah: dei popoli precedenti) e in ONU OCI, TUTTI NEGANO UNA PATRIA AGLI EBREI.. COME TUTTO QUESTO: NATO ONU ONI CINA RUSSIA INDIA, COME TUTTO QUESTO NON FINIRÀ IN TRAGEDIA: inumana: una carneficina mondiale? Israele attacca la milizia pro-Assad in Siria 23 aprile 2017 L’attacco aereo israeliano attacca la milizia pro-Assad in Siria Un jet caccia IAF decolla. Comments La forza aerea israeliana ha riferito di aver effettuato uno sciopero in Siria, uccidendo i membri di una milizia pro-Assad. La forza aerea israeliana (IAF) ha effettuato un attacco contro una cella terroristica che opera nella provincia Al-Quneitra, adiacente al confine settentrionale di Israele, la domenica mattina presto, hanno riferito i media arabi. Secondo i rapporti, tre uomini sono stati uccisi e altri due sono stati feriti nello sciopero. Al-Jazeera ha riferito di domenica che l’IAF ha attaccato un gruppo di governo pro-siriano, le Forze della Difesa Nazionale (NDF). L’NDF è una milizia pro-Assad riferita legata al gruppo terroristico Hezbollah. L’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR) a Londra ha riferito che i warplanes israeliani hanno destinato siti e veicoli appartenenti alle forze del regime di Assad nelle vicinanze della città di Al-Baath, della città di Khan Arnaba e del villaggio Samadanya orientale, che distrussero e danneggiarono i veicoli. Non avevano informazioni sulle vittime. Una pagina Facebook dell’esercito siriano ha definito le tre vittime come Mohamed Ahmed Ibrahim, Sufwan Ahmed Salibi e Osama Hamed Faraj. L’IDF non ha commentato ufficialmente le relazioni, ma i funzionari di difesa israeliani hanno dichiarato che i rapporti erano inesatte. Israele ha riferito di aver colpito l’NDF in passato nel tentativo di contrastare gli attacchi terroristici previsti dall’organizzazione. All’inizio di questo mese, ha svolto un drill simulando l’acquisizione di una posizione israeliana. Questo sciopero arriva due giorni dopo che l’IAF ha effettuato scioperi simili nella stessa regione. L’IDF ha dichiarato venerdì che aveva puntato le posizioni militari all’interno della Siria in rappresaglia per un fuoco di mortaio che ha colpito la parte settentrionale delle alture israeliane del Golan – spillover dalle pesanti battaglie che si svolgono fra le varie fazioni siriane della zona. Una fonte militare siriana ha annunciato venerdì sera, tramite l’agenzia di stampa SANA, che i warplanes israeliani hanno sparato due missili dall’interno di Israele, causando danni materiali. La fonte ha sostenuto che lo sciopero è venuto dopo un tentativo da parte dei terroristi di infiltrarsi nelle posizioni militari in Quneitra e che i terroristi subirono pesanti perdite “, il che dimostra che Israele fornisce un sostegno diretto alle organizzazioni terroristiche”. La fonte ha affermato che “tali tentativi disperati non Dissuadere l’esercito e le forze armate da continuare a schiacciare i gruppi terroristici che fungono da proxy di Israele nella zona “. Ci sono stati diversi rapporti precedenti degli attacchi IAF su bersagli in Siria, soprattutto contro le spedizioni di armi dall’Iran in cammino per l’Hezbollah in Libano . Da: Aryeh Savir, World Israel News
JNfrancis • imam Pope Francis has shown himself to be very careless when addressing sensitive subjects. It is unfortunate and I, as a Catholic, have been repeatedly disappointed.
garry pollack JNfrancis • & I as a Jew, M even more disapointed at his inability to say one word in supporrt of the vestigial Christian population in the ME being driven to extinction by frenzied by imams from the pulpit in those lands.
JNfrancis • IMAM Papa Francesco si è dimostrato molto trascurato quando affronta argomenti sensibili. È sfortunato e io, come cattolico, sono stati ripetutamente delusi.
• E io, come ebreo, ancora più sconvolto dalla sua incapacità di dire una sola parola nella supposizione della popolazione cristiana residua nel ME che fu spinto all’estinzione da frenetica di imam dal pulpito in quelle terre.
Ahead of the French national election, political commentator Lawrence Jones says Marine Le Pen is “the Donald Trump of France.” Is Marine Le Pen the Donald Trump of France? YES OF COURSE!
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Barry Burton • Thousands of years ago, G_d said to Abraham, “I’ll bless them that bless you and curse them that curse you.” The World has since been jealous of the Jewish people, because of G_d’s favour unto this day. No other people have survived the attempts of extremists like the Jewish people, because G_d protects them. Those folk have given inventions to the whole world innumerable, yet we are so jealous and ungrateful.
But, the same promise says, “G_d will bless those who bless Israel”. Too bad the world is so blind.
Martin Kaustena • Pope IMAM SHARIAH …. speaking his own personal mind that does not represent the followers of the Church..What is really wrong in this world?
Barry Burton • Migliaia di anni fa, G_d disse ad Abrahamo: “Io benedirò quelli che ti benediranno e malediranno quelli che ti maledicono”. Il mondo da allora è stato geloso del popolo ebraico, a causa del favore di G_d fino ad oggi. Nessuna altra gente è sopravvissuta ai tentativi di estremisti come il popolo ebraico, perché G_d li protegge. Quelle persone hanno dato innumerevoli invenzioni a tutto il mondo, ma siamo così gelosi e ingrati.
Ma la stessa promessa dice: “G_d benedirà coloro che benedicono Israele”. Peccato che il mondo è così cieco.
Martin Kaustena • Papa IMAM SHARIAH …. parlando della sua mente personale che non rappresenta i seguaci della Chiesa. Che cosa è veramente sbagliato in questo mondo?
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Percy Kotkis • I feel that he is loosing it. this is not the first time that he has made some stupid remarks
punch_corona • .. same Pope who said the abbas was like an angel…? not a good day to mention camps.. the pope during the war II. did not make an effort to criticize the extermination camps.. .. outside of Europe .. like Jordan.. Syria . Turkey with permanent camps much larger than those in europe..poor choice of words by tge pope..
Jeyapaul Samathanam • This man is a Nazi masquerading as the Pope iman. He expresses pro-Islam and pro-Arab terrorist sentiments frequently. Catholics have been fooled by him.
Hill Jeyapaul Samathanam I applaud you.
crazy masonic Pope Imam shariah Allah akbar ] https://worldisraelnews.com/pope-slammed-comparing-refugee-centers-concentration-camps/
April 23, 2017, Pope slammed for comparing refugee centers to concentration camps. Pope Francis was criticized for his comparison between refugee centers in Europe and Holocaust concentration camps.
Pope Francis came under fire on Sunday after he compared the refugee centers in Europe to the concentration camps during the Holocaust.
Speaking on Saturday, just two days before Israel marks its national Holocaust Day, Francis commented on the migrant situation in Europe, stating that “these refugee camps — so many are concentration camps, crowded with people… because international accords seem more important than human rights.”
Francis made the comments at Rome’s Basilica of St. Bartholomew during a ceremony to commemorate modern Christian martyrs.
The American Jewish Committee (AJC) was quick to decry the Pope for his comments, saying there was no comparison.
“The conditions in which migrants are currently living in some European countries may well be difficult, and deserve still greater international attention, but concentration camps they certainly are not,” stated AJC CEO David Harris.
“The Nazis and their allies erected and used concentration camps for slave labor and the extermination of millions of people during World War II. There is no comparison to the magnitude of that tragedy,” he clarified.
The AJC urged the Pope to “reconsider his regrettable choice of words.”
“Precision of language and facts is absolutely essential when making any historical reference, all the more so when coming from such a prominent and admired world figure,” said Harris.
By: Aryeh Savir, World Israel News
Il 23 aprile 2017, Papa ha sbattuto per confrontare i centri dei rifugiati nei campi di concentramento. Papa Francesco è stato criticato per il suo confronto tra i centri di rifugiati in Europa ei campi di concentramento dell’Olocausto.
Papa Francesco è venuto sotto fuoco domenica dopo aver confrontato i centri di rifugiati in Europa nei campi di concentramento durante l’Olocausto.
Parlando a Sabato, appena due giorni prima che Israele segna la sua giornata nazionale sull’olocausto, Francis ha commentato la situazione migrante in Europa, affermando che “questi campi profughi sono tanti campi di concentramento affollati di persone … perché gli accordi internazionali sembrano più importanti dei diritti umani . ”
Francesco ha fatto i commenti alla Basilica di San Bartolomeo di Roma durante una cerimonia per commemorare i martiri cristiani moderni.
Il comitato ebraico americano (AJC) è stato veloce a decretare il papa per i suoi commenti, dicendo che non c’era alcun confronto.
“Le condizioni in cui i migranti vivono attualmente in alcuni paesi europei possono essere difficili e meritano un’attenzione ancora maggiore internazionale, ma i campi di concentramento non sono certamente”, ha dichiarato David Harris, CEO di AJC.
“I nazisti ei loro alleati hanno eretto e usato campi di concentramento per il lavoro schiavo e lo sterminio di milioni di persone durante la seconda guerra mondiale. Non c’è confronto con la grandezza di quella tragedia “, ha chiarito.
L’AJC ha sollecitato il Papa a “riconsiderare la sua scoraggiante scelta di parole”.
“La precisione del linguaggio e dei fatti è assolutamente indispensabile quando si fa riferimento a un riferimento storico, tanto più quando arriva da una figura del mondo eminente e ammirata”, ha detto Harris.
Da: Aryeh Savir, World Israel News
Are Nazi shariah maomettans: ruthless serial killers and genocide, and in Syria a fierce settlement of accounts between mafiosi: for the control of Erdogan Saudi territory of the world’s Caliphate!
sono maomettani shariah nazisti: spietati assassini seriali e genocidio, e in Siria un feroce regolamento di conti tra mafiosi: per il controllo del Erdogan territorio saudita del Califfato mondiale! Netanyahu tells Hannity who’s fighting to be ‘king of the Islamist hill’. April 23, 2017, Prime Minister Benjamin Netanyahu explains to Shawn Hannity, after the Fox News commentator toured the Israeli-Syrian border, that ISIS and Iran are fighting over who will be ‘king of the Islamist hill.’
Netanyahu dice a Hannity che sta combattendo per essere “re della collina islamista”. Il 23 aprile 2017, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu spiega a Shawn Hannity, dopo che il commentatore della Fox News ha visitato il confine israelo-siriano, che ISIS e Iran stanno combattendo su chi sarà “re della collina islamista”.
Israel commemorates 6 million Jewish Holocaust victims ] “Hear my prayer, Lord; let my cry for help come to You…. In my distress I groan aloud and am reduced to skin and bones.” (Psalm 102:1, 5) [
https://worldisraelnews.com/israel-commemorates-6-million-jewish-holocaust-victims/
“Hear my prayer, Lord; let my cry for help come to You…. In my distress I groan aloud and am reduced to skin and bones.” (Psalm 102:1, 5) Shalom Lorenzo, Today is Yom HaZikaron laShoah ve-laG’vurah (Holocaust and Heroism Remembrance Day), which is also known as Yom HaShoah or Holocaust Remembrance Day. Although the Knesset (Israeli Parliament) set the date for this Israeli day of remembrance in 1951, Yom HaShoah has become an international day of mourning, and it is now commemorated throughout the world. The arrival of Hungarian Jews in Auschwitz in the summer of 1944. Here in Israel, it is a national day of mourning for the genocide of the Jewish People in Europe and the resistance fighters who stood up to the Nazis. Last night at sundown and again this morning at 11 a.m., in cities and communities throughout Israel, men, women, and children of all ages stood at attention as the woeful cry of the sirens blasted throughout the farthest reaches of the country, reminding us of the catastrophic number of Jewish dead in the Shoah (Holocaust). For two minutes the entire nation stood in silence in honor of the six million who were slaughtered by the Nazis and their collaborators. Shmuel, one of our ministry staff said, “As I read the newspaper last night, I saw the headline: ‘Let us Never Forget.’ I got angry thinking, how can I forget? My whole family was in the camps. “This year I will not be sad. I’m just kind of angry about what happened, but I’m certainly not sad. “This morning, I was in the front of a cafe, and there were about 50 people with hustle and bustle, talking, and the waitresses moving around, and then the siren went off … “We all came to standstill. I’m not sure how long it lasted but it seemed forever, as I thought of my parents who survived. But then my thoughts quickly went to my grandparents, uncle and aunt. “I recently saw a photo of that aunt for the first time. She was standing next to my father, and she was only five years old. … That same year they were put on the trains and taken to the camps. And that five year-old, who would be in her late 70s now, was put into the ovens with my grandparents. “As I was standing there in the cafe, and as the noise of the sirens went away, I found myself with tears running down my cheeks, I could not stop crying. I thought I could be angry, but I can’t be, I am just sad.” At a previous Yom HaShoah state ceremony at Yad VaShem (Holocaust Memorial Museum) in honor of the six million who perished in the Holocaust, Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu stated: “Why, in the years preceding the Holocaust, did the overwhelming majority of world leaders and Jewish leaders fail to detect the danger in time? “In retrospect, all the warning signs were there: the strengthening of the Nazi regime year after year; the horrific anti-Semitic propaganda which grew stronger with each passing month; and the murderous attacks on Jews which began as a trickle and transformed into a huge wave. “The bitter and tragic truth is this: it is not that they did not see it. They did not want to see it. And why did they choose not to see the truth? Because they did not want to face the consequences of that truth.” Israeli PM Benjamin Netanyahu at a state Yom HaShoah ceremony, vowing there would be no second Holocaust. Lorenzo, click now to show your support for the Jewish families who went through the Holocaust, as we help the poor and needy here in Israel Bless Holocaust Survivors, click now A Knesset law passed in 1959 obligates citizens to recognize the victims of the Holocaust and ghetto uprisings in public observance on this day. Programs are organized throughout the country in which survivors tell their stories, and both radio and TV programming is totally devoted to testimonies of survivors, as well as films depicting the atrocities. Even musical programs spotlight the theme of human suffering, maintaining the Yom HaShoah atmosphere. Throughout the country, all theaters, cafes, movie houses, and other forms of entertainment are closed. This effort by the government has done much to educate the population regarding the sufferings of the survivors, which extend beyond the Holocaust itself. Cell block 16 at Auschwitz Concentration Camp. The Shoah and Its Aftereffects Survivors have suffered not only from the effects of the Shoah itself, but in many cases from its aftereffects. Many who returned to their homes following life in the camps were met with pogroms (organized violence) and often killed. This occurred mostly in eastern European countries such as Poland where their property had been taken from them. Those who had taken that property, or purchased it from those had taken it, were determined to keep it. A great number of survivors found themselves as refugees in displaced persons camps. Others suffered the rigors of illegal immigration into pre-state Israel. A Holocaust survivor views a pile of bodies stacked in a shed in the Ohrdruf concentration camp in Germany. This led in many cases to a form of Konzentration Lager (German for concentration camp) Syndrome that is similar to many of the symptoms today associated with Post-Traumatic Stress Disorder (PTSD). For example, several studies following the war showed that survivors demonstrated higher scores on the index of emotional distress than comparable groups. In a study that was carried out in Israel and published in 2009 in the British Journal of Psychiatry, it was found that anxiety disorders, emotional distress and sleep disturbances were more frequent among Holocaust survivors than among a comparable group. The years since the Holocaust have remained challenging for survivors who deal with both emotional and mental scars, in addition to economic woes. In the Auschwitz concentration camp complex, incoming prisoners who were selected to work were tattooed with a serial number. Those who were sent directly to the gas chambers were not issued serial numbers and therefore, not tattooed. Please Stand with the Jewish people and Israel, click now During and after the Holocaust, some of the few remaining victims made it to Israel in the midst of its rebirth as an independent, modern-day state. Just hours after their arrival, many of them died while fighting for the survival of the new nation in the battle for a British police fort that had been turned over to the Arabs—Latrun. The Haganah (original Israeli military force from 1920–1948) formed a new unit, the 7th Brigade, which consisted mostly of Holocaust survivors, some of whom had never fired a weapon. They were given the task of taking the fort in order to break the blockade of Jerusalem held by Jordan’s Arab Legion. At that time, 20-year-old Ariel “Arik” Sharon, who still went by the name of Scheinerman, commanded the 1st Platoon of B Company of the 32nd Battalion, the only fighting force to have previously seen battle. Ariel Sharon, 19 In a letter written by Sharon to his parents before the battle, he describes a convoy of fresh troops arriving in the olive grove where they awaited orders to attack. “Suddenly a convoy of trucks stopped next to us and unloaded new, foreign-looking recruits,” writes Sharon. “They looked slightly pale, and were wearing sleeveless sweaters, gray pants, and striped shirts. A stream of languages filled the air, names like Herschel and Yazek, Jan and Maitek were thrown around. “They stuck out against the backdrop of olives, rocks, and yellowing grains. They’d come to us through blocked borders, from Europe’s death camps.” He chronicles how they fumbled with their new uniforms, trying to suit up. “They did this in silence, as though they had made their peace with fate. Not one of them cried out: ‘Let us at least breathe the free air after the years of terrible suffering.’ It is as if they’d come to the conclusion that this is one final battle for the future of the Jewish people.” At five in the morning, Sharon led his troops out of the olive grove and into a blaze of withering fire. By one that afternoon, half of his platoon was dead and most of the others were wounded. When Sharon was shot in the abdomen, another wounded soldier dragged him to safety. Later in the afternoon, Sharon’s unit was cut off and surrounded as the rest of the brigade retreated, leaving many wounded in the field who were butchered by the surrounding Palestinian villagers. (Times of Israel) Born in 1928 in pre-state Israel, Ariel Sharon participated in most of the crucial moments in modern Israel’s creation, defense, and leadership. He passed away in January, 2014. A Holocaust survivor bears witness to the Holocaust at a Yom HaShoah ceremony in Israel. “Comfort, comfort My people, says your God. Speak tenderly to Jerusalem and proclaim to her that her hard service has been completed, that her sin has been paid for, that she has received from the Lord’s hand double for all her sins.” (Isaiah 40:1–2) The Remarkable Resilience of Holocaust Survivors Pogroms, loss of property, and war against the Jews in Israel were not the only ways survivors suffered: they were looked down upon even in Israel. Initially, they were viewed as weak, since they “allowed themselves” to become victims. To combat this form of ignorance, Israel introduced curricula in the education system that emphasized the sufferings inflicted on millions of European Jews during World War II. Still, surveys from the late 50s showed that Israeli youth were not sympathetic toward Holocaust victims, believing that they had been “led like sheep to the slaughter.” In response, Israel’s curriculum began to show that European Jews maintained their humanity under unbearable conditions. They had resisted the Nazis through passive resistance, as well as through active resistance by fighting them in ghettos and joining with partisans who resisted the Third Reich in the occupied countries. “We will not allow them to take us like sheep to the slaughter” was the motto of the Fareynikte Partizaner Organizatsye (FPO/ United Partisan Organization), a Jewish resistance organization based in the Vilna Ghetto. You can help Bibles for Israel comfort the Jewish People with the Good News of Yeshua on this Yom HaShoah, click now Help Share God’s Word with Survivors Although it is true that surviving the Holocaust brings with it many challenges to life in general, a current study by researchers at the University of Haifa and Leiden University (the Netherlands) reveals that men who survived the Holocaust live longer than a similar group that did not go through the war. The study examined 55,000 Polish Jewish men who immigrated to Israel before and after World War II. Under the direction of Professor Avi Sagi-Schwartz of the University of Haifa’s psychology department and head of its Center for the Study of Child Development, the study found that the drive to survive among those that made it through seems to have resulted in a longer life expectancy. Sagi-Schwartz said, “Holocaust survivors not only suffered grave psychosocial trauma but also famine, malnutrition, and lack of hygienic and medical facilities, leading us to believe these damaged their later health and reduced life expectancy.” (JPost) But that may not be the case. Eight-year-old Yisrael Meir (Lulek) Lau is held by a fellow Buchenwald survivor, Elazar Schiff, as they arrive in Palestine Israel aboard the RMS “Mataroa.” According to Sagi-Schwartz, “Men who were 10 to 15 years old during the war and in their early adolescence showed a 10-months-longer life expectancy than the comparison group. Men who lived through the Holocaust when they were 16 to 20 showed an even greater difference in life expectancy—18 months longer—than their peers who didn’t experience the Holocaust.” The researchers believe that the psychological stress suffered by survivors following the war may have served as a stimulus for the development of personal and interpersonal skills and helped them to gain greater insight into the meaning of life. All of this, they argue, may have also contributed to their greater longevity. “The results of this research give us hope and teach us quite a bit about the resilience of the human spirit when faced with brutal and traumatic events,” Sagi-Schwartz concluded. (JPost) Some Jewish children who were orphaned in the Holocaust made their way to Israel. Tough Living Conditions in Israel About 200,000 survivors, at an average age of 85, currently live in Israel. Nearly 40,000 live below the poverty line, according to the Foundation for the Benefit of Holocaust Victims in Israel. With 1,000 passing away each day, it is estimated that all Holocaust survivors will have departed by 2030. Increasingly, these Holocaust survivors need financial and nursing assistance. While non-profits exist and government assistance is available, Israel’s State Comptroller recently published a report that shows millions of shekels allocated to survivors have not been dispersed. As well, they found that survivors have difficulty navigating websites and the government system to take advantage of their rights. Israeli seniors While we commemorate Holocaust Remembrance Day, let us also focus our hearts on helping those in need today: “Of course it’s profoundly important that we remember and memorialize the past. But we must also fulfill our moral obligation to the dwindling number of survivors who are living in the most unspeakable poverty,” said Rabbi Eckstein of the International Fellowship of Christians and Jews. “We must do whatever we can, while we still can, to bring compassion to those who endured one of the most horrific periods in our history. Sadly we are not. Instead of giving tens of millions of dollars for Shoah museums, testimonial libraries and the like, we ought to also focus on helping provide for these desperately poor Jews in the few years they are still alive.” (Arutz Sheva) Lorenzo, today, let us move from memory to action. You can assist those survivors who are still with us to live out their lives in relative comfort and dignity. You can also say Never Again by supporting our ministry. Make a difference by helping us to bring the Good News to Israel and the world. “In that day they will say, ‘Surely this is our God; we trusted in Him, and He saved us. This is the LORD, we trusted in Him; let us rejoice and be glad in His salvation.'” (Isaiah 25:9) Please help us proclaim Yeshua to Israel and the nations with your gift of $100, $50, $250, $500 or $1000 Lorenzo, Give a SPECIAL Yom Shoah Gift Today sponsor Bible Translation in 184 languages sponsor a Chapter of the Bible Give your Tithe Copyright © 2017 MessianicBible.com Articles cannot be copied without permission This message was sent to lorenzo_scarola@fastwebnet.it from: Messianic Bible | news@biblesforisrael.com | Bibles For Israel | P.O. Box 8900 | Pueblo, CO 81008 Update Profile
now, is nazi shariah His Shoah turn Olocaust genocide Akbar ] [ Six Holocaust survivors will light a memorial candle for 1 million Jewish Holocaust victims each at Israel’s Holocaust Memorial Ceremony on Sunday evening.
Top Israeli officials will mark Holocaust Martyrs’ and Heroes’ Remembrance Day (Yom Hashoah) on Sunday evening with a memorial ceremony at the Yad Vashem Holocaust Memorial Museum in Jerusalem at 8 PM.
Six Holocaust survivors: Moshe Ha-Elion, Moshe Jakubowitz, Jeannine Sebbane-Bouhanna, Moshe Porat, Max Privler, and Elka Abramovitz will each light a memorial torch, in memory of 1 million Holocaust victims respectively.
Israel’s Holocaust Remembrance Day is primarily scheduled around the date of the Warsaw Ghetto Uprising against the Nazis, which began some 13 days earlier in the Hebrew calendar. The commemoration is postponed due to the uprising’s launch on the eve of the Passover holiday, making a memorial on the exact day out of place.
Prime Minister Benjamin Netanyahu confirmed at his weekly Cabinet meeting that he would address Sunday evening’s ceremony at Yad Vashem.
“I will speak this evening at Yad Vashem about the great significance of the transition from the Holocaust to revival, from the people that were a driven leaf, helpless, to a sovereign people with a defensive force that is among the strongest in the world,” Netanyahu said. President Reuven Rivlin will also speak at the ceremony.
At the Cabinet meeting, Netanyahu also committed to making sure that the many Holocaust survivors in Israel live a “respectable existence.”
“On this issue I know that corrections and improvements can be made,” Netanyahu said, regarding support for Holocaust survivors. “Therefore, I have decided to personally head a ministerial team that will include the ministers of Finance, Health, Social Welfare and Social Services, Construction and Housing, and Justice.”
Sei sopravvissuti dell’Olocausto accenderanno una candela commemorativa per 1 milione di vittime dell’olocausto ebraico ciascuna alla domenica sera alla Cerimonia Memoriale di Olocausto di Israele.
I migliori funzionari israeliani segneranno la domenica sera la Giornata di Ricordo dei Martiri e degli Eroi dell’Olocausto (Yom Hashoah) con una cerimonia commemorativa presso il Museo Memoriale dell’Olocausto di Yad Vashem a Gerusalemme alle 8 di sera.
Sei sopravvissuti all’Olocausto: Moshe Ha-Elion, Moshe Jakubowitz, Jeannine Sebbane-Bouhanna, Moshe Porat, Max Privler e Elka Abramovitz, ognuno accenderà una torcia memoriale, in memoria di un milione di vittime dell’Olocausto.
La Giornata di Ricordo dell’Olocausto di Israele è prevista principalmente intorno alla data dell’insurrezione del Ghetto di Varsavia contro i nazisti, iniziata circa 13 giorni prima nel calendario ebraico. La commemorazione è rinviata a causa del lancio della rivolta alla vigilia della festa della Pasqua, facendo un memoriale nella giornata esatta.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha confermato alla sua riunione settimanale del Gabinetto che affronterà la cerimonia di domenica sera a Yad Vashem.
“Parlerò questa sera a Yad Vashem sul grande significato della transizione dall’Olocausto al risveglio, dal popolo che era una foglia guidata, impotente, a un popolo sovrano con una forza difensiva che è tra i più forti del mondo, “Ha detto Netanyahu. Il presidente Reuven Rivlin parlerà anche alla cerimonia.
Alla riunione del Consiglio dei Ministri, Netanyahu si impegnò anche per assicurarsi che i molti sopravvissuti dell’Olocausto in Israele vivano un’esistenza “rispettabile”.
“Su questo argomento so che possono essere fatte correzioni e miglioramenti”, ha detto Netanyahu, riguardo al sostegno ai sopravvissuti dell’Olocausto. “Pertanto, ho deciso di dirigere personalmente una squadra ministeriale che includerà i ministri delle finanze, della sanità, del welfare sociale e dei servizi sociali, della costruzione e dell’alloggiamento e della giustizia”.
yom hashoah – la relazione del supervisore dello stato. “Il governo non dimentichi i sopravvissuti,
servono aiuti per chi vive in difficoltà” Cade in queste ore Yom HaShoah, il giorno in cui Israele e il mondo ebraico commemorano le vittime del genocidio compiuto dai nazisti e dai loro collaboratori fascisti in tutta Europa. Poche ore prima del suono della tradizionale sirena che suona per ricordare quella tragedia (nell’immagine di Afp, il momento in cui gli israeliani si fermano per rispettare il minuto di silenzio), il supervisore dei conti Yosef Shapira ha reso pubblica una dura relazione riguardo alla situazione dei sopravvissuti alla Shoah in Israele. Nel documento Shapira punta il dito contro il governo rispetto all’aiuto messo in campo a favore di questa realtà: “più di 70 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, i sopravvissuti vivono oggi in Israele in condizioni che non sono degne o le loro varie esigenze non trovano risposte soddisfacenti”, l’accusa di Shapira. Secondo i dati riportati da diversi media israeliani, nel Paese vivono circa 180mila anziani sopravvissuti alla Shoah di cui un quarto vive sotto la soglia di povertà. Una situazione preoccupante che ha portato mesi fa la no profit Spring for Holocaust Survivors a lanciare una campagna per fare in modo di aiutare i sopravvissuti a confrontarsi con la burocrazia e ottenere i sussidi statali necessari ma anche a proteste organizzate da per chiedere al governo maggiore attenzione. “A causa dei ritardi nell’approvazione dei programmi e allo stanziamento dei fondi, ai sopravvissuti è di fatto impedito di ottenere servizi che potrebbero migliorare il loro benessere, compresi i pasti caldi, i trattamenti sanitari e soprattutto attività sociali che potrebbero ridurre la loro sensazione di solitudine”, ha scritto Shapiro.
il premio conferito dal presidente reuven rivlin
Dall’Italia a Israele, la scelta di Micol “medaglia d’eccellenza” di Tsahal
img headerE’ tra i migliori soldati dell’esercito israeliano e sarà premiata con la “medaglia d’eccellenza” dal presidente dello Stato d’Israele Reuven Rivlin. Ha 25 anni Micol Debash, che dall’Italia è andata a vivere in Israele per fare un’esperienza professionale. Poi ha deciso di restarci e di arruolarsi nell’esercito. Oggi è caporale e da ordini a cinque soldati della sua unità.
Così il 2 maggio, data in cui si festeggia il giorno dell’Indipendenza dello Stato d’Israele, Micol Debash sarà nella residenza di Rivlin assieme ad altri 120 ufficiali scelti come i più meritevoli per il loro contributo all’esercito e al Paese. Alla cerimonia saranno presenti anche il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della difesa Avigdor Lieberman, e il capo di Stato maggiore Gadi Eizenkot. “Mi hanno detto del premio il giorno del mio compleanno – dice la caporale –, non me lo aspettavo ed invece mi è arrivato questo regalo”. L’unità della Debash si occupa di relazioni internazionali nelle accademie militari. Nell’Israel National Defence College ogni anno arrivano a studiare alti ufficiali, esponenti del ministero degli esteri, della finanza e della difesa.
Ariela Piattelli, 21 aprile 2017
la visita del segretario mattis
“Iran, minaccia per tutti”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato negli scorsi giorni il Segretario americano alla Difesa James Mattis in visita ufficiale in Israele. Si tratta del primo funzionario dell’amministrazione americana a recarsi in Israele. “C‘è stato un grande cambio nella direzione politica americana: abbiamo ascoltato le parole molto chiare e sincere del Segretario sull’Iran. Già il presidente Trump si è espresso in maniera molto determinata contro l’uso di armi chimiche da parte della Siria”, ha detto Benjamin Netanyahu.
Il Segretario americano alla Difesa James Mattis ha avvertito che “l’Iran continua a minacciare Israele con i suoi missili balistici”. “Penso sia importante ricordare che se le persone buone non si uniscono, allora quelle cattive possono fare molti danni. Noi siamo impegnati a fermare questo e fare tutto quello che serve per assicurare la pace e la libertà alla prossima generazione”, ha detto James Mattis.
Non ci sono dubbi nella comunità internazionale rispetto al fatto che la Siria abbia conservato armi chimiche, in violazione degli accordi, ha sottolineato inoltre James Mattis nel corso dell’incontro avuto con il ministro della difesa israeliano Avigdor Lieberman.
il gruppo terrorista si rafforza
Come cambia Hezbollah
Tra i pochi vincitori delle guerre che si stanno combattendo in Siria c’è Hezbollah, un gruppo sciita libanese alleato dell’Iran e del regime del presidente siriano Bashar al Assad. Non succede spesso che si parli di Hezbollah in relazione alla guerra siriana. Nei trent’anni precedenti all’inizio del conflitto, nel 2011, Hezbollah era conosciuto soprattutto per la sua aperta ostilità verso Israele, ma la sua capacità di agire fuori dai confini nazionali era sempre stata piuttosto limitata. La guerra in Siria ha cambiato tutto: per Hezbollah – così come per altri gruppi, come lo Stato Islamico – la guerra è stata un’incredibile opportunità per rafforzarsi: per esempio gli ha permesso di formare la sua prima alleanza con una potenza globale, la Russia, e di mettersi a capo di una milizia in grado di fare operazioni militari all’estero. La trasformazione di Hezbollah, che è una delle conseguenze più importanti della guerra in Siria, è stata raccontata in un articolo sul Wall Street Journal della giornalista Maria Abi-Habib.
Hezbollah, che significa il “Partito di Dio”, nacque all’inizio degli anni Ottanta per combattere l’occupazione israeliana del Libano, che era cominciata dopo che alcuni militanti palestinesi provenienti dal Libano avevano compiuto degli attacchi in territorio israeliano.
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Ascolteranno e crederanno perché ordinati a vita eterna, di Haiaty Varotto. deserto-wadi-qeltPer certo coloro che sono ordinati a vita eterna sentiranno parlare del Signore Gesù Cristo nel tempo e nel luogo e nel modo stabilito da Dio, e crederanno in Lui. Essi infatti sono stati predestinati ad essere adottati come figliuoli di Dio per mezzo di Cristo Gesù, e per diventare figli di Dio è indispensabile credere in Gesù. Vi ricordate infatti l’eunuco? Dio gli mandò Filippo a parlargli di Gesù, ed egli credette e fu battezzato subito, secondo che è scritto: “Or un angelo del Signore parlò a Filippo, dicendo: Levati, e vattene dalla parte di mezzodì, sulla via che scende da Gerusalemme a Gaza. Ella è una via deserta. Ed egli, levatosi, andò. Ed ecco un Etiopo, un eunuco, ministro di Candace, regina degli Etiopi, il quale era sovrintendente di tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare e stava tornandosene, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia. E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e raggiungi codesto carro. Filippo accorse, l’udì che leggeva il profeta Isaia, e disse: Intendi tu le cose che leggi? Ed egli rispose: E come potrei intenderle, se alcuno non mi guida? E pregò Filippo che montasse e sedesse con lui. Or il passo della Scrittura ch’egli leggeva, era questo: Egli è stato menato all’uccisione come una pecora; e come un agnello che è muto dinanzi a colui che lo tosa, così egli non ha aperto la bocca. Nel suo abbassamento fu tolta via la sua condanna; chi descriverà la sua generazione? Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra. E l’eunuco, rivolto a Filippo, gli disse: Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di se stesso, oppure d’un altro? E Filippo prese a parlare, e cominciando da questo passo della Scrittura gli annunziò Gesù. E cammin facendo, giunsero a una cert’acqua. E l’eunuco disse: Ecco dell’acqua; che impedisce che io sia battezzato? Filippo disse: Se tu credi con tutto il cuore, è possibile. L’eunuco rispose: Io credo che Gesù Cristo è il Figliuol di Dio. E comandò che il carro si fermasse; e discesero ambedue nell’acqua, Filippo e l’eunuco; e Filippo lo battezzò. E quando furon saliti fuori dell’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo; e l’eunuco, continuando il suo cammino tutto allegro, non lo vide più” (Atti 8:26-39). Giacinto Butindaro
non potete chiedere a me di essere battezzati! io posso battezzare soltanto Kim Jong-un! [ SHARE THE GOOD NEWS. Eight men sat in a small dimly lit room in a rural Chinese village home. Seven were preachers and their eyes were glued to the Bible held by the eighth man. It was a leather-bound zippered Bible with gold-edged trim on the pages. The western visitor suddenly became aware that the seven men were staring intently at his Bible. One of them generated enough courage to say, “What a beautiful Bible. May I look at it for a moment?” “Those who accepted His message were baptised, and about three thousand were added to their number that day.” (Acts 2:41) “Of course,” he replied. The Bible was gently handed from person to person as though it was made of eggshells. They asked how much it cost. And their faces fell when they learned it was the equivalent of twenty dollars. Then the visitor received an inspiration. He decided to make this a personal ministry project. The qualification for receiving one of these Chinese Bibles should be so high that these leaders would be inspired to greater achievement. Yet, at the same time ensure that he would not need to provide a great number.
He told them, “If a person is mightily used by God, then I will bring him one of these Bibles.” “What do you mean mightily used of God?” the preachers queried eagerly.
Thinking fast he replied, “Those who have led at least 10,000 people to the Lord and discipled another 10,000.”
To his astonishment the preachers burst out laughing. They said, “Oh, this is too easy. There are five of us here who can now qualify for your zippered gold-edged Bible, and we know ten more.”
After his trip the visitor chuckled, “I’m bankrupt.” But more seriously he added, “I’ve been working in China with house church leaders for many years. But one thing never changes…I am literally taken by surprise during each visit at how fast the Church is growing.”
RESPONSE: Today I will take more seriously my responsibility in sharing the Good News of Jesus and fulfil the Church’s function of evangelism.
PRAYER: Thank you Lord that Your Church is continuing to grow quickly in China. May that be a reality in my country as well.
fondamentalismo islamico? ma, tutta la LEGA ARABA è shariah il nazismo!
domenica 23 aprile 2017
Forum Libertas
Santo Sepolcro: gli archeologi dicono che gli evangelisti avevano ragione
Cos’ha rivelato l’apertura della lastra di marmo dell’Edicola
Maria Paola Daud
Hai urgente bisogno di qualcosa? Recita questa preghiera a Sant’Espedito
Il suo culto tra miti e leggende
Philip Kosloski
Perché i cattolici fanno il segno della croce prima di pregare?
È una sorta di superstizione medievale?
Christine Stoddard
5 piccole preghiere per diminuire lo stress e avere pace
Se siete ansiosi, cercate di recitare queste preghiere per dare tranquillità alla vostra mente
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“La nostra fede cattolica ci definisce”, dice una famiglia con 18 figli
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Sei tentato dal diavolo? Recita la “preghiera dell’abbandono” di Charles de Foucauld
L’abbandono è la condizione in cui ci si lascia totalmente andare alla Provvidenza divina
J.P. Mauro
Il “Pater Noster” di Frate Alessandro vi sarà di grande ispirazione
Non avete mai sentito parlare di lui? Allora reggetevi forte!