Massacro multinazionali SPA

lamentarsi, respingere la mia proposta? è legittimo, se tu hai una TUA soluzione alla Guerra mondiale! E ALLORA TU VUOI SOSTITUIRE LA GUERRA MONDIALE CON CHE COSA?
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GLI USA NON HANNO NESSUN DIRITTO DI: CUSTODIRE IN LOCALITà SEGRETE: 1. ALIENI, 2. IBRIDI TRA ANIMALI ED ESSERI UMANI, 3. UOMINI IN STATO CATATONICO ZOMBIES, 4. ecc.. SENZA IL PERMESSO DEL GENERE UMANO! 5. altresì, è proibito appropriarsi del genoma umano, per venderlo ,o modificarlo, senza il consenso delle Nazioni, la violazione di una queste clausole comporta la dichiarazione di guerra, automatica, di tutte le Nazioni del Mondo contro gli USA, in maniera automatica!

E perché io dovrei dirti di “no!” se, la mia felicità, come lo scopo della tua vita è la felicità? TU DIMOSTRAMI DI NON COMMETTERE UNA QUALCHE INGIUSTIZIA, PIUTTOSTO! oppure tu pensi di fare risultare ingiusto Unius REI? [ SATANISTI ALIENI VAMPIRI ] SE I FARISEI NON VANNO SUBITO IN ARABIA SAUDITA? GIURO CHE VI UCCIDO TUTTI! PERCHé QUALCUNO TI VOGLIA DICHIARARE COLPEVOLE DI QUALCOSA? POI, DOVREBBE CHIEDERE IL PERMESSO A ME, mentre, io ho concesso la amnistia assoluta per tutti i delitti commessi prima del mio regno, in favore di tutti i miei alleati!
ma poiché Maometto è uno dei tanti antiCristI? poi, come lui potrebbe stare in Paradiso? MA COME la tua fede, ti ha plasmato come una bestia di satana?! E CHI NON CREDE DI ESSERE COSì? VENGA SUBITO DA ME! ma, chi crede di essere diventato una bestia di satana? PROPRIO LUI DEVE VENIRE SUBITO DA ME: PRIMA CHE LO COLGA ANCHE LA MORTE ESTERIORE! e tu non puoi venire da me fisicamente, perché io non sono 7miliardi di persone, ma, tu puoi leggere i miei articoli e, tu puoi trovare una comunione con i miei ideali! NON TEMERE: io non pretendo di modificare la tua religione o la tua identità!
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QUALI diritti umani SHARIA genocidio nazisti, LA LEGA ARABA PUò RAPPRESENTARE IN ONU? che Sauditi hannno detto sull’altare di satana della CIA: “abbiamo fatto bene noi, a rifiutare di entrare anche noi in ONU, con Unius REI in giro? era molto pericoloso!”
dubito che, si possa parlare di politica o di finanza, o di economia, adeguatamente, perché questa è tutta una maçonnerie Rothschild: ALTO TRADIMENTO COSTITUZIONALE ] e se, FARISEI non fanno in fretta a Realizzare il regno delle Tribù di Israele in ARABIA SAUDITA? finiranno COME I PEZZENTI, dopo avere rubato per secoli TUTTO il genere umano, finiranno tutti con il culo per terra: TUTTI questi satanisti farisei del Talmud!
MARIO MONTI BILDENBERG E LA POLITICA DELLO SCHIAVO: FELICE TASSATO: LA PRIMA SUPERCAZZOLA DEL 2016 [Video] COME SI DEVE ANESTETIZZARE UN PAESE NAZIONE, E PER CONVINCERLO A PAGARE IL PROPRIO DENARO AD INTERESSE! LA FILOSOFIA DELLA SCHIAVO FELICE E TRUFFATO! NULLA OTTERREMO DI MENO DELLA NOSTRA SOVRANITà MONETARIA, FINO ALLA FINE DEL MONDo! La prima supercazzola del 2016 di Mario Monti, ospite di Giovanni Floris. La spending review? “Un concetto dinamico evolutivo in qualche misura evanescente”. http://www.byoblu.com/post/video-dal-web/mario-monti-la-prima-supercazzola-del-2016
CIOè VOI MI DITE CHE AVETE FATTO MORIRE QUESTA RAGAZZA MENTRE LEI STAVA COMPIENDO UN PECCATO MORTALE? QUESTO SI CHE è TERRORISMO SESSUALE! DI QUESTO PASSO VOI STATE MANDANDO IN FUMO 50 ANNI DI PORNOCRAZIA! Ventenne muore durante un aborto al Cardarelli di Napoli
ma io non ho mai parlato di declino USA SpA Banche Centrali FED, infatti la vostra pirati bullismo predazione? è soltanto il declino di tutto il GENERE UMANO! SOLTANTO DIO VI PUò STERMINARE A TUTTI VOI, E NOI DEL REGNO DI DIO? CI STIAMO LAVORANDO! Obama: ‘Chi parla di declino America vende fantasia’
AFFERMATIVO! DIO NON VUOLE EMARGINARE NESSUNO, E LUI PARLA CONTINUAMENTE AL CUORE DI TUTTI I PECCATORI, E NOI SIAMO TUTTI PECCATORI! SOLTANTO CHE GUARDIAMO CON COMPASSIONE AI NOSTRI PECCATI, E CON DUREZZA AI PECCATI DEGLI ALTRI! Quello che è il delitto sociale e politico, per eccellenza, è un pensiero ideologico massimalista, e la pretesa dello Stato Massone Islamico Darwin GENDER: di parlare con categorie morali! “Corrotti perdono pudore e dignità, provino vergogna” Esce libro. “Mai emarginare i gay, ogni creatura è amata da Dio”
ORMAI è LA CATASTROFE! A COSA SERVONO 250 MILIONI DI MIGRANTI ENTRO IL 2060. Ci sono 24 milioni di disoccupati in Europa e 14 milioni di inattivi in Italia: servono davvero i migranti per pagare le pensioni?. Ecco le ragioni più plausibili dietro a un progetto scellerato: http://www.byoblu.com/post/notiziedalweb/a-cosa-servono-250-milioni-di-migranti
l’apparato militare industriale USA, senza un nemico? fallisce! ECCO PERCHé LORO SONO 50 ANNI CHE NON DORMONO LA NOTTE PER INVENTARE DEI NEMICI! … è in questo modo, che hanno convinto i sauditi a creare al-Qaeda! e poi, è tutta una storia di delitti.. questa è una storia infinita infernale!
BUSH Clinton sauditi, turchi, FED SPA FMI, CIA NATO, SPA FARISEI, SISTEMA MASSONICO? è soltanto una questione di penne dell’unico Baal OWL!
BOKO HARAM, AL-NURSA, QATAR, BAHRAIN, SAUDI ERDOGAN ISIS, ECC..? IS ONE ONLY SHARIA UMMAH LEAGUE ONU
LAGARDE in Ucraina? lei vi è andata insieme a MADRE TERESA DI CALCUTTA, e poi, per un fatale errore fortuito, al suo finco ha trovato la CIA i cecchini GOLPE a Maidan: e nessuno di loro è stato arrestato: perché avevano la immunità diplomatica!
OVVIAMENTE A MERKEL HOLLANDE, LE CONDOGLIANZE SONO DOVUTE, IN CASO DI TRAGICA FATALITà, MA QUESTO DISASTRO DI TERRORISMO EUROPEO è TUTTO IL SATANISMO SHARIA, CHE TU E IL TUO OBAMA GENDER, VOI AVETE PORTATO IN SIRIA TRA I MARTIRI CRISTIANI: PER LA LORO DISTRUZIONE! VOI SIETE I RESPONSABILI DI TUTTO IL TERRORISMO ISLAMICO NEL MONDO, E QUESTA TRAGEDIA SADDAM, ASSAD E GHEDDAFI, TUTTO ERA STATO PREVISTO, da loro, IN TEMPI NON SOSPETTI! E QUESTA STORIA TURCA E SAUDITA NATO SHARIA, PER VOI? SIAMO SOLTANTO ALL’INIZIO, MA PER VOI POTRà FINIRE SOLTANTO IN TRAGEDIA! Kamikaze tra i turisti a Istanbul, Almeno 10 morti. Otto vittime sono tedesche.
EIH MERKEL SPA BANCHE CENTRALI BILDENBERG, LA PROSSIMA VOLTA CHE TU VAI A TROVARE ERDOGAN SHARIA ISIS PETROLIUM? FATTI LA CINTURA DI CASTITà IN ACCIAIO INOX!
Colonia, 653 SONO le denunce per aggressione SESSUALE: IN UNA SOLA NOTTE! PRATICAMENTE, SI SONO PALPEGGIATE TUTTE LE TEDESCHE I MAOMETTANI SHARIA, POCO CI MANCAVA CHE DI LI PASSAVA ANCHE LA MERKEL!
Obama, ‘l’America è ancora il Paese più forte al mondo’ OK! MA DA QUALE PUNTO DI VISTA? 1. A FILMINI PORNOGRAFICI? è CERTAMENTE IL PIù FORTE! 2. A LEGIONI DI DEMONI E SATANISTI? è SICURAMENTE IL PIù FORTE? 3, AD ALLEATI NAZISTI PRAVY SECTOR E ISLAMICI TERRORISTI SHARIA? è SICURAMENTE IL PIù FORTE! 4. A STRAGI PER FUTILI MOTIVI? è SICURAMENTE IL PIù FORTE, 5. AD ABORTI E DIVORZI? è SICURAMENTE IL PIù FORTE! E L’ELENCO VERGOGNOSO? POTREBBE CONTINUARe Ancora a LUNGO! ma, se ci pensi? ha una buona protezione aerea, ma, nessuna nazione è così vulnerabile, per un corpo di marina da sbarco, che è la NAzione più facile da conquistare ed invadere!
islam sharia? è soltanto un genocidio ONU
http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2016/01/12/lady-gaga-nuda-con-boyfirend-taylor-kinney-dopo-aver-fatto-sesso_c1f44a42-bee3-4793-b8ea-585b270c9fdc.html COSA è TUTTA QUESTA CASCIARA di cagnara? Vi sembra questa una notizia di ANSA? Starebbe a suo agio, su un giornale specializzato per questo genere di cose: per ADULTI, non su un pubblico servizio sovvenzionato da contribuenti! VOI AVETE PERSO IL SENSO DELLA MISURA! MA, VOI PENSATE A COME, noi POSSIAMO DARE SCANDOLO AD UN PEDOFILO POLIGAMO DI ISLAMICO ORGIA DOMESTICA? IN QUESTO MODO? VOI MI FATE SALTARE LA FRATELLANZA UNIVERSALE! voi RENDETE IMPOSSIBILE IL DIALOGO TRA ORIENTE ED OCCIDENTE E ALTRO CHE AMORE: “VOI REALIZZATE PROPRIO LA GUERRA MONDIALE!”
questo si che è un evento culturale importante: degno di ANSA GENDER ideologia: per la ideologia religione evoluzione darwin sodoma: regime bildenberg, un rito liturgico fondamentale ed essenziale: per celebrare: il NUOVO ORDINE MONDIALE: new age SPA FED BCE: il Grande FRATELLO BUSH, ma, io ricordo che, una volta in mezzo ai cadaveri, si pregava, oggi, Satana si accontenta di altro, si fa letteratura pornogratica, perché, il nostro Stato? è un lenone! Lady Gaga nuda con boyfriend Taylor Kinney dopo aver fatto sesso, Il selfie shock: “Facciamo sesso per la pace, contro la violenza e il terrorismo”
Califfato Islamico ISIS LEGA takfiri galassia jihadista? è un terrorista erdogan hitler sharia, new ottomano impero!
Abd Allāh takfiro Saʿūd sharia hitler SAUDI ARABIA isis daesh is CIA NWO
mafia SPA BANCHE CENTRALI? è regime bildenberg massone, la più grande mafia occulta legalizzata della storia del genere umano!
ROTHSCHILD TU SEI IL PIù GRANDE SATANISTA ED ASSASINO DELLA STORIA! PER COLPA TUA ABBIAMO AVUTO MILIONI DI SUICIDI DA USUROCRAZIA
datagate UK GEZABELE SECOND enter in my ADSL
ALLAH king ABD serpente pene PEDO POLIGAMO APOSTATA IDOLATRA SATANISTA DELLA CIA? è SEMPRE UN TAKFIRO Allah sharia
[ ISRAEL VEDI CHE, UK SEGRET SERVICES HA INTERCETTATO LA MIA PRIMA CONNESSIONE CHIAVETTA E MI HA BLOCCATO! ] QUESTA è LA MIA SECONDA CONNESSIONE [SALMAN SHARIA SAUDI ARABIA TAKFIRO SUDAIRIO ] è vero che, io non ho Dio in tasca, ma, per quello che so io? lui di massacri su larga scala? ne ha già fatti parecchi!
DARWIN GENDER IS TALMUD JABULLON FREEMASONRY SPA FED NWO: THE BEST OF SATANA ALLAH KORAN
Illuminati Arab SHARIA conspiracy LEAGUE ENLIGHTENED NWO? WILL KILL ISRAEL!
AMEN ] CIA FED OWL BAAL PHARISEES CANNIBAL TALMUD AGENDA 666 NWO ENTITà, BABYLON TOWER SPA FMI BCE, NATO ARAB LEAGUE ONE ONLY ABOMINAZIONE OF ANTICHRIST SODOMA BLASFEMIA APOSTASIA TAKFIRI SUDAIRI SAUDITI TURCHI OTTOMANI MASSONI BILDENBERG FECCIA GENDER DARWIN PEDOFILIA POLIGAMIA ZAPATERO SESSO CON I CANI PORNO DOPPIA FICA JABULLON ALLAH SHARIA [ olo: AMEN
my holy JHWH ] li senti? soffrono come bestie, tutte le bestie di satana, ma, nessuno di loro ha il coraggio di farsi vedere, come sono tutti nascosti dietro i loro computer, sono tutti gli assassini! NON NE AVERE PIETà!
“CAPUT ISRAELE PER LA TERZA VOLTA!” lo ha detto Rothschild il fariseo, ed io lo ho sentito, mente lui lo diceva!
DARWIN HA IL CULO GENDER! SALMAN SAUDI SHARIA TACFIRO SUDAIRIO: DI UN TAGLIAGOLE BLASFEMO PAGANO APOSTATA IDOLATRA.. il NWO è stato fondato su di te, sui sodomiti e sui satanisti massoni! ORA DIMMI TU, COME PUò RIMANERE IN PIEDI UNA FECCIA COSA DI QUESTO TIPO?
DARWIN HA IL CULO GENDER! MERKEL ASSASSINA DI MARTIRI CRISTIANI: IN TUTTO IL MONDO! ANTICRISTO GENDER DARWIN OBAMA IMAM DI SATANA CIA NATO! E TUTTI COLORO CHE: NON CONDANNANO LA SHARIA? VEDRANNO DIVAMPARE IL TERRORISMO ISLAMICO SOTTO CASA LORO! 12.01.2016 ( PERCHé LA SHARIA è UN IMPERIALISMO DEMONIACO, PER LA CONQUISTA SAUDITA DEL MONDO, ED è PROPRIO QUESTO: IL VERO MOTIVO PER CUI TANTI ISRAELIANI SONO MORTI, IN QUESTI 66 ANNI, PERCHé NON ESISTE UN PROBLEMA PALESTINESE, INFATTI, I PALESTINESI NON ESISTONO, SE, è VERO CHE ESISTE LA UMMAH! QUINDI LA UMMAH NEGA LA ESISTENZA DEL GENERE UMANO! ) L’ordigno sarebbe stato innescato da un attentatore suicida. Una potente esplosione ha scosso la piazza centrale di Istanbul, causando un numero imprecisato di feriti, come riporta la tv turca NTV: http://it.sputniknews.com/mondo/20160112/1871705/turchia-terrorismo-bomba.html#ixzz3x38CdoPO
“TUTTI PER UNO E UNO PER TUTTI”, è UN CODICE DI ONORE DEI CAVALIERI CRISTIANI, CHE DEI FARABUTTI MASSONI, TRADITORI E COMPLICI DI TORRE DI BABILONIA OCCHIO PIRAMIDE, DI LUCIFERO ROTHSCHILD ENTITà DEMONIACA: REGIME BILDENBERG? LORO NON HANNO, NESSUN DIRITTO DI APPELLARE PER LORO! IO LO GIURO: “QUESTA PROFANAZIONE CONTRO LA MIA REGALITà? IO, IL RE DI ISRAELE? IO VE LA FARò PAGARE! ” L’Estonia vuole ottenere la dislocazione permanente delle forze NATO nel paese, 12.01.2016, Ne ha parlato il Primo Ministro estone Taavi Roivas in un suo articolo dedicato agli obiettivi del governo nel 2016. L’articolo è stato pubblicato sull’influente Postimees. “Considero molto importante per il summit estivo della NATO (che si terrà a Varsavia l’8 e il 9 luglio) prendere una decisione sulla presenza permanente degli Alleati in Estonia e nei paesi vicini. Questo potrebbe essere un chiaro segnale che con i paesi della NATO non bisogna litigare, in quanto noi seguiamo il principio “uno per tutti, tutti per uno”, ha scritto Roivas nel suo articolo. Alla fine dello scorso anno in Estonia è arrivato dagli Stati Uniti il primo convoglio di mezzi militari pesanti. Sono state consegnate 40 unità tecniche, compresi 4 carri armati M1A2 Abrams, 10 veicoli corazzati Bradley e 3 semimoventi d’artiglieria Paladin e due veicoli per usi speciali: http://it.sputniknews.com/mondo/20160112/1875802/estonia-nato-dislocazione-permanente.html#ixzz3x36UwSnd
SE NON FACCIAMO CROLLARE LA BANCA MONDIALE SPA? NON C’è NESSUNA SPERANZA DI OTTENERE DEI POLITICI OCCIDENTALI, CHE NON INGANNINO E CHE NON MENTINO SPUDORATAMENTE, PERCHé L’OBIETTIVO DEL FONDO MONETARIO PUò ESSERE SOLTANTO LA GUERRA MONDIALE! [ Obama, da messia a spia ] 17:04 12.01.2016 (What they say about USA. I giornalisti negli Stati Uniti si lamentano per il livello di repressione a cui sono stati sottoposti dall’amministrazione di Obama negli ultimi anni: CHI PRENDE IL CONTROLLO DELLA BANCA MONDIALE? IO, PROPRIO IO, UNIUS REI OVVIAMENTE! IO HO IL VOTO DI POVERTà, NON SO CHE FARMENE DEI SOLDI! http://it.sputniknews.com/mondo/20160112/1876616/obama-giornalisti-persecuzioni.html#ixzz3x358oIFj
ULTIME NOTIZIE:     16:57 L’Ucraina GOLPISTA E GENOCIDARIA, spenderà 500 milioni di dollari in armamenti [ E CHI LA MINACCIA? è LEI L’AGGRESSORE!
    15:38 Il premier giapponese invia a Vladimir Putin un messaggio personale [ PER OTTENERE I TERRITORI SETTENTRIONALI, TROPPO STRATEGICI IN IMMINENTE CONFLITTO MONDIALE! VI FAREMO DELLE BASI AEREE E NAVALI PER I CINESI, SE IL GIAPPONE NON RIVENDICHERà LA SUA SOVRANITà MONETARIA, E LA SUA INDIPENDENZA POLITICA!     15:04 La Russia ha deciso che non venderà più energia elettrica all’Ucraina AMEN!
    14:38 Istanbul, Erdogan SHARIA: kamikaze era siriano ISIS [ è TUTTO UN INCIUCIO SAUDITA SHARIA, PER DISTRUGGERE IL GENERE UMANO!
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Europa Unione, EU, ONU, USA, anticristo NATO ] voi state facendo il gioco sporco e mortale, della CIA NATO LEGA ARABA: per offendere umanesimo di Israele e Russia, CINA ecc.., ATTRAVERSO IL DELITTO UNIVERSALE DELLA SHARIA, ed ora dovete mettere sul piatto della bilancia i vostri cadaveri, perché, ISIS Daesh sono sauditi e turchi, i loro servizi segreti: E QUESTO NON è UN SEGRETO: per chiunque! VOI AVETE VISTO DILANIARE IL POPOLO IRACHENO E SIRIANO, avete assistito al soffocameto dei cristiani ATTRAVERSO IL TERRORISMO ISLAMICO DELLA CIA: in questi 30 anni, E VOI VI SIETE RALLEGRATI, anzi voi avete nascosto le notizie circa i martiri cristiani, per non offendere i vostri affari con gli islamici, e per disprezzo contro Gesù Cristo: perché voi siete la bestia di satana: voi siete l’anticristo! ISTANBUL, 12 GEN – Il Governo turco ha annunciato che almeno 9 vittime dell’attentato di un kamikaze questa mattina a Sultanamhet sono cittadini tedeschi.
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LEGA ARABA ISLAMICI SHARIA ] che poi questa storia penosa, che Maometto è salito al cielo da Gerusalemme, 7 anni dopo la sua morte? è una delle poche cose che, fa divertire tutte le anime: disperati infelici, tribolate e dannate all’inferno! VOI ISLAMICI, VOI AVETE PORTATO INFAMIA SULL’ISLAM e voi avete profanato la Santità di Dio! Nessun islamico ha un pur minima speranza, di poter entrare in paradiso, la vostra speranza? è inutile!
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LEGA ARABA ISLAMICI SHARIA ] perché, nella vostra iniquità, ed ipocrisia, voi pensate che io non devo lasciare vivere dietro di me, la esistenza di massoni farisei e satanisti, e poi, proprio io, io debba poter lasciare vivere degli assassini seriali, maniaci religiosi sharia come voi, convinti ancora di glorificare Dio per uccidere persone del tutto innocenti che voi chiamate infedeli.. CHE GLI INFEDELI? SIETE PROPRIO VOI CON IL VOSTRO MAOMETTO ALL’INFERNO!
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IL FONDAMENTO GIURIDICO DI INDIPENDENZA E SOVRANITà DEI POPOLI, è STATO BRUTALIZZATO, DAI MASSONI BILDENBERG EUROPEI REGIME ROTHSCHILD SPA BANCHE CENTRALI, CHE IN NESSUN MODO DOVEVANO FARE ATTI DI VIOLENZA E TERRORISMO CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE! EUROPA DEVE RISPONDERE PER QUESTI DELITTI DI NAZISMO, CONTRO IL DIRITTO UNIVERSALE E INTERNAZIONALE A PROTEZIONE DELLA SOCIETà CIVILE! ]  Deputati della Crimea chiedono di fermare le azioni da genocidio dell’Ucraina, 13.01.2016(Il blocco energetico ed agroalimentare sono “una flagrante violazione dei diritti umani”, hanno affermato i deputati del Parlamento della Crimea. Chiedono di punire i responsabili dopo essersi rivolti a diversi tribunali internazionali. I deputati del Parlamento della Crimea hanno chiesto di fermare le azioni da genocidio da parte di Kiev, come quelle relative al blocco della penisola, e di punire i responsabili, si legge in una dichiarazione adottata nel corso della sessione di oggi. La Crimea e Sebastopoli sono entrate a far parte della Russia dopo un referendum condotto nel marzo nel 2014. Per la riunificazione con la Russia ha votato il 96,77% degli abitanti della Crimea e il 95,6% di Sebastopoli. Kiev e i Paesi occidentali hanno rifiutato di riconoscere la volontà popolare espressa tramite le urne ed hanno introdotto sanzioni contro la regione. Allo stesso tempo le autorità ucraine hanno chiuso completamente con la regione i collegamenti aerei, ferroviari e stradali. Inoltre hanno chiuso gli acquedotti e sospeso le forniture di cibo ed elettricità. Dalla metà di gennaio entrerà in vigore l’embargo commerciale parallelamente a misure restrittive in campo finanziario e al blocco marittimo e della rete mobile di telefonia.
I deputati ritengono che il blocco energetico e alimentare della penisola “sono un chiaro esempio di gravi violazioni dei diritti umani, azioni d’odio e genocidio che danneggiano la popolazione civile della Crimea.” Relativamente a questa situazione il Parlamento della Crimea ha chiesto ufficialmente al ministero degli Esteri della Federazione Russa assistenza politica, diplomatica e operativa per presentare denunce e mozioni all’Assemblea Generale e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e agli organi interparlamentari della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE). I deputati ritengono che le autorità ucraine non facciano nulla per impedire il blocco della penisola ed abbiano violato i loro obblighi per impedire atti di genocidio, come si afferma nella Convenzione sul genocidio. La questione del blocco della Crimea, secondo loro, dovrebbe essere inclusa nell’ordine del giorno della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e diventare una priorità del Tribunale Internazionale. Inoltre i parlamentari hanno invitato la Procura Generale e il Comitato Investigativo della Federazione Russa a condurre un’indagine per atti di genocidio contro la Crimea da parte dei deputati del Parlamento ucraino Mustafa Dzhemilev e Refat Chubarov, promotori del blocco della penisola. I deputati hanno inoltre chiesto di indagare la creazione di gruppi terroristici al confine della Crimea con le regioni meridionali dell’Ucraina: http://it.sputniknews.com/politica/20160113/1880894/Russia-Blocco-Giustizia-ONU-OSCE-PACE.html#ixzz3x7q04zkj
gli islamici sharia sono così criminali ed ipocriti? che possono essere soltanto un incrocio tra i demoni e i farisei! Obama lavora, come la troia schiava, di un alieno demone di nome Bush il Gufo NWO
USA, ma, io dubito, che, io abbia potuto rovinare la vostra reputazione, più di come voi abbiate potato rovinarla da voi stessi! LA PROSSIMA VOLTA CHE, VOI METTERETE I PIEDI IN UNA NAZIONE? TUTTI CHIAMERANNO GLI ESORCISTI: PRIMA! QUINDI SONO I SACERDOTI DI SATANA CHE HANNO DIFFUSO IL VANGELO IN TUTTO IL MONDO E NON IL VATICANO!

17 gennaio, 18:59 #MOSCA, [  #salafiti, #ottomani, #wahhabiti, vogliono mettere la #sharia, anche, in #Russia?, per iniziare, meglio, il #califfato #mondiale? di questo io sono sicuro, gli #islamici (tutta la #Lega #ARABA ) combatteranno, la terza guerra mondiale, per se stessi, fingendo alleanze, contrapposte, ma, con lo scopo di aumentre territorialmente il loro imperialismo. gli islamici non hanno nessun rispetto, per, il valore della vita umana, fanno morire il loro popolo contro, al-Qaeda, che, poi. loro stessi finanziano segretamente! ] Due esplosioni hanno colpito un ristorante a #Makhatchkala, capitale del #Daghestan, nel #Caucaso #russo, causando diversi feriti ma nessuna vittima. L’attentato é stato compiuto con un lanciarazzi e #autobomba. #agenzia #Ria #Novosti ha parlato di nove persone ricoverate. Secondo una prima ricostruzione, un uomo e’ salito al primo piano del ristorante ‘Impero d’oro’ e ha sparato con un #lanciagranate. Poi, all’arrivo della polizia, e’ esplosa un’autobomba. [interessante, dove, un #cittadino #saudita, che, loro sono nazisti, può avere la possibilità, di comprare, un #lanciagranate? ]

17 gen.2014, #Datagate: #Ue, bene Obama, ci ha ascoltati. Ok anche da Germania, “tutela dati personali anche per non #Usa” [ #Obama vi ha ascoltati? e questo cosa significa? è #Bush #senjor e #Rothschild che, comanda la #America #USA, è con loro, che, dovete parlare, cioè, il satanismo ideologico e pratico! ]

18 gennaio, 09:23 #KABUL, [ perché i suoi #talebani, #boko #haram sanno riconosce i satanisti e il king saudi aarabia non li sa riconoscere? forse che lui nella #LEGA #ARABA hanno una agenda segreta? eeh furbacchione, perché, sei entrato, nella #massoneria anche tu? ] E’ salito a 21 morti l’ultimo bilancio delle vittime dell’attentato di ieri in un ristorante di Kabul. Lo riferisce #Afp il capo della polizia della capitale afghana, Mohammed Zahir, precisando che i morti sono 13 stranieri e 8 afghani. Cinque persone sono rimaste ferite. Tra le vittime, anche, 4 membri, dello #staff #Onu e uno #Fmi.

18 gennaio, 09:33, #India: moglie muore, ministro in ospedale ( è perché avete fatto di voi stessi, i traditori del popolo, e della costituzione, cioè, diventando i complici del #signoraggio #bancario, che, Rothschild ha rubato, che, prima, o poi, io vedrò la vostra faccia di merda, sulle notizie tragiche, della ANSA) Il ministro #indiano #Shashi #Tharoor è stato ricoverato stamani in ospedale con dolori al petto dopo che, ieri la moglie è stata trovata morta per un sospetto, caso di suicidio. Lo riferisce la #Bbc online citando un portavoce dell’ospedale. Il corpo di #Sunanda #Pushkar era stato trovato in un hotel di #New #Delhi dopo che su #Twitter, era apparsa la notizia di una presunta relazione tra il marito e una giornalista #pachistana. #Tharoor aveva negato la relazione sostenendo di essere vittima di #stalking.

chi di voi potrebbe dire: “noi vogliamo dare il nucleare ad Hitler!” nessuno! allora, gli islamici senza diritti umani, e con la #sharia? sono nazisti, peggiori di Hitler! loro uccidono, stuprano, violentano, cristiani, schiavi dhimmi, ogni giorno, sotto i vostri occhi. 18 gennaio, 09:36 #Nucleare:ispettori Aiea arrivati in Iran #TEHERAN, ispettori #Agenzia #internazionale per #energia #atomica ( #Aiea) incaricati di accertare che dopodomani venga attuato #accordo di #Ginevra negli impianti di arricchimento dell’uranio di #Natanz e #Fordo. Lo riferisce #agenzia #iraniana #Fars. L’intesa raggiunta a novembre prevede fra l’altro la sospensione semestrale delle attività di arricchimento dell’uranio al 20% in cambio della revoca di alcune sanzioni contro il #programma #nucleare iraniano. [IO NON SONO IL VOSTRO INGENUO, VOI AVETE BISOGNO DELLA GUERRA MONDIALE, PER DISTRUGGERE ISRAELE, E PER IMPORRE UFFICIALMENTE IL SATANISMO, CIOÈ, IL NUOVO ORDINE MONDIALE! ] dopo tutto, il momento presente, deve essere così schifoso, che, qualsiasi altra cosa, dovrà sembrare migliore!

#Lenin, 90 anni dopo sopravvive il fantasma. Neppure Putin ha il coraggio di rimuovere il mausoleo dal cuore di Mosca. 18 gennaio, 14:12 [ sono la feccia dell’inferno, anticristi! hanno fatto del male a persone innocenti, senza motivo, e per merda ideologica! ] il Paradiso non li conosce!

18 gennaio, 14:54, #Brasile: fulmine danneggia statua #Cristo #SAN #PAOLO, [ di una persona buona si dice: “lui è un parafulmine, cioè ha sofferto al posto nostro! “] Un fulmine ha colpito la statua del Cristo Redentore, uno dei simboli di #Rio de #Janeiro, danneggiando lievemente la punta del dito medio della mano destra. Un altro fulmine ha colpito e distrutto una targa di marmo ai piedi della colossale statua piazzata sulla #collina del #Corcovado. L’incidente si e’ verificato nel mezzo di un forte temporale, durante il quale si sono abbattuti su Rio, ben 1.109 fulmini. L’Arcidiocesi di Rio ha annunciato, che, il dito della statua sara’ restaurato martedi’. [ogni città dovrebbe tenere un “parafulmini così”]

18 gennaio, 14:31, #Hollande: oggi visita feudo elettorale #PARIGI, ] questo è interessante, lui, io, noi, voi, loro, 75%, e, 62%, risponderemo il giorno del giudizio, su come, noi abbiamo rispettato, la Torà ] [ Il presidente francese François Hollande, è oggi in visita ufficiale nella regione della Correze, il suo feudo elettorale, nel centro della Francia. Secondo un sondaggio pubblicato oggi il 75% dei francesi approva il silenzio di Hollande sulle sue vicende private durante la conferenza stampa di martedì scorso. Per il 62% degli intervistati ritiene inoltre che si tratti di “una vicenda privata”.

Papa a dipendenti Rai, servire la verità, Evitare disinformazione e calunnia, mantenere alto livello etico [ tutte stronzate! ] 18 gennaio, 13:23, #Papa a #dipendenti #Rai, servire la verità #CITTA’ #VATICANO, [ è impossibile, essere liberi ed onesti, nel #sistema #massonico, #monopolistico, #Banca #mondiale, #Spa, #bildenberg, del #signoraggio #bancario rubato, alla costituzione del popolo sovrano, quindi, l’informazione sensibile politicamente, deve essere necessariamente una truffa! io ho sudato: 7 camicie, per impedire la aggressione della #Siria, con il conseguente sterminio dei cristiani, residenti! è un vero peccato, che, il mio ministero, non era attivo, quando, fu aggredito lo Iraq. ] La Rai deve essere “un servizio alla verità, un servizio alla bontà e un servizio alla bellezza”. Lo ha raccomandato il Papa nell’udienza ai dirigenti e al personale dell’azienda radiotelevisiva italiana. “Evitare queste cose che fanno tanto male: la disinformazione, la diffamazione, la calunnia. Mantenere alto livello etico”. #Bergoglio ha ricordato anche la “responsabilità a cui chi è titolare del servizio pubblico non può per nessun motivo abdicare”.

18 gennaio, 10:01. #Mumbai, calca tra fedeli, 18 morti #NEW #DELHI, [sorry India, le mie più sentite condoglianze, io sono veramente dispiaciuto, per questo incidente, io faccio a te, le mie condoglianze, perché, il tuo islam è buono, mentre, l’islam di: Pakistan, Turchia, e Arabia Saudita, è un Islam criminale! ] Almeno 18 persone sono morte in nottata in una calca avvenuta a Mumbai nei pressi della casa di un leader di una setta musulmana, morto ieri mattina a 102 anni. Lo riferiscono i media locali. I fedeli sono accorsi a rendere omaggio a #Syedna #Mohammed #Burhanuddin, considerato un discendente del Profeta Maometto e famoso per i suoi insegnamenti spirituali e per l’amore per la natura. Non si sa cosa abbia scatenato il movimento di folla che ha causato anche una cinquantina di feriti.

18 gennaio, 15:15 #Michelle-Hillary, vita comincia a 50 anni #WASHINGTON, [ non credo, che, i cinquantenni, del sud del mondo, abbiano un altrettantta, positiva, visione della vita, visto che, è il sistema dei farisei anglo-americani, che, hanno creato queste ingiustizie sociali ] Michelle e #Hillary, due first lady, che, dimostrano come la vita possa ricominciare, a 50 anni. la moglie di #Bill #Clinton, appare lanciatissima [come, un #missile #intercontinentale, a #testata #nucleare]. perché, senza, la carneficina della guerra mondiale, poi, i popoli spinti in una recessione monetaria, fittizia, per scopi #speculativi, #usurocratici, faranno la rivoluzione, questa truffa, delle #Banche #Centrali, #Spa, #Fmi, e del #sistema #massonico, questa voltà verrà a galla, dopotutto, il destino della merda, è sempre quello di venire a galla! [ su dai satana, non fare il permaloso, tu non fare i capricci, tanto, tu lo sai, che, prima o poi?, io pubblicherò, questo articolo! ]

[ cazzo, coglione, #India, questo non è un processo, questo è un sequestro di persona! ] [ la tua posizione contro tutte le nazioni del mondo sta diventando una posizione troppo odiosa! tu rischi l’embargo, internazionale, e, mondiale! ] Marò: pr.cons. Puglia, disertare Indian Day. Invito a premier Letta, il 22/1 odg in assemblea regionale. 18 gennaio, 14:07. 14:24. Mauro, India rimandi marò a casa, “Doveva decidere in due mesi, sono passati due anni”

18 gennaio, 14:32  [ chi è che, lui pensa, che, questa #patologia #islamica, sia qualcosa, che, a noi non interessa? questa patologia islamica è stata fatta e concepita, da maniaci religiosi, della #sharia, per fare del male, a tutti i popoli del mondo! la ipocrisia, di questi criminali, del #Califfato, non potrà mai superare, la ipocrisia dei #farisei #anglo-americani, #Spa, #Fmi, #FED, #Bce, [è vero ] ma, comunque, viene, subito dopo quel satanismo, quindi, non è dai fatti giornalistici, che, voi potrete giudicare, le loro reali intenzioni, quelle sono un #depistaggio, invece! #farisei, #ideologi #salafiti, #islamisti, #satanisti, non hanno nessun rispetto, per il valore della vita umana! Senza di me, Israele non avrebbe potuto avere, nessuna speranza, di poter sopravvivere! ] Un #diplomatico #iraniano è rimasto ucciso in un attacco armato oggi a #Hadda, il quartiere dei diplomatici di #Sanaa. Lo ha reso noto al Jazeera, citando fonti sanitarie e di polizia. L’ambasciatore era rimasto colpito da raffiche di armi da fuoco provenienti da una camionetta mentre stava uscendo dalla sua residenza, vicino ad un centro commerciale nella capitale #yemenita. [cazzo, i miei commenti, stanno avendo un tale successo, che, mi bloccano la ADSL continuamente!]

perché, vi abbandonate, allo entusiasmo, così, ingenuamente? tutto quello, che, è terrestre, può essere fermato, con #raggi #laser dallo #spazio #cosmico! Quindi nessuna guerra, sulla terra, può essere vinta, se prima non vengono distrutte le strutture spaziali! ] Il nuovo progetto cinese seppellirà il sistema di difesa antimissilistica americano? La Cina ha testato la #testata #ipersonica per missile #balistico #intercontinentale. I test effettuati dimostrano, che, il dispiegamento dei missili balistici intercontinentali cinesi, con tali parti, è possibile già in un futuro prevedibile. I test effettuati della testata ipersonica per missile balistico intercontinentale, è il primo risultato pratico, del programma su vasta scala in via di realizzazione dei cinesi, volto all’elaborazione dell’arma ipersonica.

[ #AIEA vuole spendere $6 milioni per #Iran] [ idioti, e se, io metto una centrifuga, nello scantinato di casa mia, per arricchire l’uranio segretamente? Quindi è la Sharia, che deve essere abolita, in tutta la Lega Araba, dei nazisti, er dhimmi schiavi, ecco, come, il terrorismo finirà!  ] L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ( #AIEA) ha calcolato che occorrono 6 milioni di dollari per controllare la realizzazione degli accordi di Ginevra, raggiunti tra i mediatori internazionali e Teheran, comunicano i mass media. Il piano congiunto dell’Iran e del “sestetto” ( #Russia, #Cina, #USA, #Gran #Bretagna, #Francia e #Germania) entrerà in vigore il 20 gennaio. Teheran ha assunto gli impegni di non arricchire l’uranio oltre il 5 %, e di ridurre i tempi di sviluppo del programma nucleare. Da parte sua l’Occidente, ha acconsentito ad attenuare le sanzioni economiche. Oggi la delegazione dell’AIEA giunge in Iran.

[Libia, spariti due operai calabresi] [ la arroganza degli islamici, contro, i dhimmi schiavi è smisurata! tutto il razziso che è nato dalla sharia, e dall’islam pervertito, e imperialistico, dei salafiti, per il califfato, tutte cose già viste, in 1400 anni!  ] Due cittadini italiani sono dispersi in Libia, comunica il Ministero degli Esteri del Paese. Francesco Scalise e Luciano Gallo a ndavano con il loro solito furgone a fare i lavori per cui erano stati impiegati ma non sono più rientrati. Scalise e Gallo sono della provincia di Catanzaro, rispettivamente residenti nei comuni di Pianopoli e di Feroleto. Il furgone è stato ritrovato vuoto in una zona isolata della Cirenaica che fa pensare ad un sequestro. Angelo Scalise, fratello di Francesco, in Libia anche lui per lavoro, ha dato l’allarme, quando ha visto il mancato rientro dei due.

Gli scienziati #Università #Nazionale di #Tokyo, lavorano su un nuovo esperimento, nel quadro, del quale si prevede di creare un “uomo-maiale”. Si tratta del trapianto degli #organi #umani, al maiale. Come evidenziano i ricercatori, al momento si stanno svolgendo, le prime tappe, per #trapiantare ai #maiali #fegato e #pancreas. L’obiettivo principale dall’esperimento è ottenere l’attecchimento normale, dei tessuti trapiantati dall’uomo. In caso di successo, si potrà far crescere gli organi, per il trapianto nel corpo di un animale, questo aiuterà a risolvere il problema, della mancanza di organi in donazione. [ i titolo “uomo-maiale” è completamente fuorviante! perché questo: “uomo maiale” è già stato realizzato dai satanisti americani! ] quello, che, i giapponesi stanno facendo è eticamente lecito, anche, se, i satanisti del Nwo, sono in mezzo a loro anche!

18 gennaio, 18:05  #IL #CAIRO, [ nessun #popolo #arabo, #islamico, potrà mai accettare, i salafiti, al di fuori, del loro terrorismo nazista, la sharia assassina, del califfato mondiale, demolitrice della civiltà, progresso scientifico, negazione dei diritti umani fondamentali, della libertà di religione! la congiura contro Israele, e contro, tutti i popoli liberi! ] [ finirà in tragedia questa brutta storia, di erdogan ottomano e di Saudita Al Qaeda ] Il presidente della commissione elettorale centrale egiziana, Nabil Salib, ha annunciato i risultati ufficiali del voto sul referendum per la nuova Costituzione: affluenza al 38,6% (oltre 20mln votanti), con un 98,1% di ‘sì’ e i ‘no’ fermi all’1,9%. Dopo l’annuncio del risultato, sono iniziati i caroselli di auto a piazza Tahrir al Cairo. Alcune decine di sostenitori del governo, che inneggiano al generale al-Sisi, stanno cantando nella piazza simbolo delle rivolte contro Mubarak e Morsi.

18 gennaio, 15:17, [ io penso, che, tutti devono essere liberi di manifestare, anche, ad oltranza. Ma, il traffico urbano, gli uffici pubblici, non devono essere bloccati, cioè, al punto, di rendere impossibile, lo accesso a certe zone! Questi idioti, guarano alla #Europa #masonica, delle #lucertole #Bildenberg, come al paradiso, mentre, è sempre la truffa di #Rothschild e delle tasse, cioè, la #estorsione, anti-#costituzionale, per comprare il suo #denaro di satana! ] #Ucraina: scontri #europeisti-filogoverno #KIEV, 18 GEN – Scontri tra manifestanti ‘ #europeisti’ e #filogovernativi sono scoppiati oggi a Kiev, dove decine di militanti del partito delle Regioni del presidente #Viktor #Ianukovich si sono presentati in piazza Maidan chiedendo ai pro-Ue di smantellare le barricate. I due gruppi sono venuti alle mani e sono volati ceffoni e spintoni. Nella notte gli ‘europeisti’ hanno rafforzato le #barricate, alcune delle quali erano state realizzate con mucchi di neve che si e’ sciolta visto l’inverno particolarmente mite.

Nel 2010 se ne contavano almeno sei: Esercito di Liberazione del #Belucistan, Esercito Repubblicano del Belucistan, Fronte Popolare di Liberazione del #Belucistan, Fronte Popolare per la Resistenza Armata, Fronte per la Liberazione del #Belucistan e Fronte Unito per la Liberazione del Belucistan. 18 gennaio, 18:16 #ISLAMABAD, [certo, questi hanno diritto, ad ottenere la indipendenza ] Quattro persone sono morte e 35 sono rimaste ferite in un attentato a un treno nella provincia pachistana del Punjab. Il convoglio coinvolto e’ il Khushaal Khan Khattak Express, in viaggio nel sud fra Peshawar e Karachi. Quando il treno é arrivato in un’area rurale nella provincia di Rajanpur una bomba e’ esplosa vicino ai binari facendo deragliare quattro carrozze e distruggendo oltre 200 metri di binari. L’attentato e’ stato rivendicato dall’Esercito #repubblicano #Baloch ( #Bra).

    Il #Belucistan #pakistano: viaggio in una provincia, che, vuole diventare uno Stato [ ecco perché, loro hanno diritto alla indipendenza ] di Alessandro Pagano Dritto. Un giorno gli abitanti di Kohak, un paese vicino alla frontiera, scoprirono di essere diventati iraniani. Nessuno, se non dopo molto tempo, li aveva avvertiti che lo Stato in cui erano nati e avevano vissuto, il Pakistan, li aveva ceduti all’Iran. Ma tanto la maggior parte di loro non si sentiva né iraniana ne pakistana: il loro paese era un altro, il Belucistan.
La situazione del Belucistan è simile a quella del Kurdistan, perché i Beluci si sentono una nazione ma non sono quello che vorrebbero anche essere: uno Stato. «Ma a differenza del Kurdistan – spiegò una notte del dicembre 2007 Faiz Baloch al poliziotto inglese mentre gli perquisivano l’appartamento – il Belucistan era un paese libero fino a quando gli Inglesi non l’hanno diviso e poi l’Iran e il Pakistan non l’hanno occupato».
Dal 1947, anno dell’annessione, a oggi, Belucistan è stato il nome di una provincia molto povera e molto importante nel sud ovest del Pakistan. Un documento della Banca Mondiale del maggio 2003 calcola la sua popolazione in poco più di 7 milioni di persone per una superficie di quasi 350.000 Km2. Uno strato di terra rocciosa e aspra separa la ricchezza del sottosuolo dalla povertà dei suoi abitanti, che poco o nulla vedono dell’oro e del rame che vi viene estratto. In un suo articolo il beluco Sanaullah Baloch calcola che il 97% dei Beluci vive senza gas, il 78% senza elettricità, il 62% senza acqua potabile. I mezzi di comunicazione e le scuole sono realtà solo in poche città, la più importante delle quali e Quetta, capoluogo di provincia noto per essere la base dei Talebani del Mullah Omar. Per il resto intere aree vivono in condizioni assai precarie, tra gasdotti e impianti estrattivi controllati a vista dai soldati dell’esercito federale, dalle guardie di frontiera, dalla polizia o da gruppi paramilitari. Nel gennaio 2000 il neoeletto presidente pakistano, generale Pervez Musharraf, manda l’esercito a presidiare la provincia, dove da decenni è attiva una guerriglia armata di impronta laica e nazionalista composta da più gruppi. Nel 2010 se ne contavano almeno sei: Esercito di Liberazione del Belucistan, Esercito Repubblicano del Belucistan, Fronte Popolare di Liberazione del Belucistan, Fronte Popolare per la Resistenza Armata, Fronte per la Liberazione del Belucistan e Fronte Unito per la Liberazione del Belucistan. La nazione del Belucistan. Si estende tra Iran e Pakistan, in minima parte anche in Afghanistan. Nonostante sia la provincia pakistana più povera, il suo sottosuolo e le sue coste sul Mar Arabico ne fanno una regione vitale per Islamabad e importantissima per tutto il Medio Oriente. (Fonte: pakdefenceunit.wordpress.com) Quando questo avviene Faiz Baloch, nato nel villaggio di Kohak nel Belucistan iraniano, ha diciotto anni e sta studiando a Quetta. Abita però a Nuova Kahan e si sposta in città per studiare e insegnare come volontario. Passati i corpi dell’«Operazione Libertà», come l’ha chiamata il governo di Islamabad, Fraiz vede vetri rotti e tende strappate, «come se ci fosse stata la guerra». Nel paese rimangono solo donne, anziani e bambini: sono spariti gli uomini, 125 in un giorno solo, e nessuno sa che fine abbiano fatto. Esiste un’associazione specifica che si occupa dei casi di sparizione nel Belucistan: Voice For Baloch Missing Persons. Per molti di questi casi i Beluci sospettano proprio delle diverse forze militari attive sul loro territorio: nel luglio 2012 la giustizia pakistana sembra aver dato loro ragione condannando per falsa testimonianza un ufficiale di polizia che aveva negato di detenere sette Beluci della tribù Marri scomparsi quattro mesi prima nei dintorni di Quetta.
Anche Faiz aveva trovato una parte di quei 125 uomini scomparsi a Nuova Kahan proprio nelle stazioni di polizia e corrompendo un ufficiale era riuscito a parlarci e a farsi dire cosa era successo dopo l’arresto. Un detenuto gli aveva raccontato che erano stati separati in due gruppi e poi riuniti in dieci o quindici per volta in un locale di Quetta, interrogati e torturati. Le cose per il Belucistan sono peggiorate negli ultimi sei anni, dopo che il 26 agosto 2006 uno dei capi storici e più carismatici della resistenza locale, Nawab Akbar Khan Bugti, è stato ucciso nel corso di un’operazione dell’esercito. Ora pare che il suo antico feudo nel quale ha trovato la morte, la città di Bugti, sia diventato un centro di detenzione e tortura dell’opposizione Beluca. A causa della repressione militare la diffidenza dei Beluci nei confronti del governo di Islamabad rimane alta: quasi nessuno sembra credere al piano varato dal governo nel 2010 per un risanamento economico e sociale della regione. Solo la smilitarizzazione della zona e l’investimento di denaro pubblico in campi come l’istruzione possono risollevare le sorti del Belucistan. Dice a un giornalista di Al Jazeera un pescatore di Gwadar, importantissimo porto sul mar arabo nel sud della provincia: «Hanno promesso un lavoro per tutti i disoccupati di Gwadar. Ma chi abita qui è ancora disoccupato. Io non ho un’istruzione, ma molti altri sì. Alcuni hanno una laurea, ma nessuno di loro ha un lavoro. Sono tutti pescatori. Lavorano duro giorno e notte per pagare un’istruzione ai loro figli».
Di questa pluridecennale guerra tra il governo federale di Islamabad e il Belucistan sembra essersi accorto adesso anche il governo statunitense: nel febbraio 2012 il repubblicano Dana Rohrabacher ha presentato una risoluzione a favore delle rivendicazioni beluche. In un suo articolo apparso sul Washington Post lo scorso aprile spiegava i motivi della risoluzione sostenendo che gli Stati Uniti non possono collaborare con uno Stato che ha deciso di proteggere i Talebani: «E’ tempo che Washington smetta di aiutare il Pakistan e sviluppi un’amicizia più stretta con l’India e, forse, col Belucistan». L’esercito pattuglia le strade di una città del Belucistan. Dal 2000 in poi la presenza dell’esercito, della polizia e di gruppi paramilitari nelle città e nei punti nevralgici per l’economia della regione si è intensificata. In molti dei casi registrati di sequestri, torture e uccisioni è stata verificata la responsabilità dei militari. (Fonte: http://www.chakranews.com) Difficile non notare però – ha scritto in aprile Suba Chandran dell’Institute for Peace and Conflict Studies – che questa risoluzione arriva subito dopo il rifiuto del governo pakistano di prolungare la presenza di truppe americane a Karachi: truppe utili a combattere il terrorismo forse, ma certo troppo vicine al territorio dell’Iran perché questo non se ne lamenti. E il progetto comune tra Iran, Pakistan e Afghanistan sancito a Islamabad proprio nel febbraio di quest’anno rende sconsigliabili le lamentele. Nel frattempo molti Beluci cercano vita migliore altrove ed emigrano: si ritiene che il numero dei migranti si aggiri sul milione. Scelta che ha dovuto fare anche Faiz Baloch, che a un certo punto cominciò a sentirsi troppo osservato a causa delle sue ricerche. A Nuova Kahan avevano chiesto di lui a un commerciante che aveva mentito dicendo di non conoscerlo; inoltre uno dei detenuti visitati gli aveva detto, cercando di non farsi capire dagli agenti di sorveglianza, che era «un tipo interessante». A quel punto a Faiz non era rimasto altro che viaggiare, a piedi e in macchina, fino all’aeroporto più vicino, da lì volare a Londra e, appena atterrato, fare richiesta d’asilo. Per la vicenda di Faiz Baloch si veda la sua intervista a Karlos Zurutuza e Wendy Johnson del settembre 2010: http://thebaluch.com/090110_FaizBaluch.php
http://ilreferendum.it/2012/09/10/il-belucistan-pakistano-viaggio-in-una-provincia-che-vuole-diventare-uno-stato/
L’esercito pakistano, nazista, sharia imperialismo, pattuglia le strade di una città del Belucistan. Dal 2000 in poi la presenza dell’esercito, della polizia e di gruppi paramilitari nelle città e nei punti nevralgici per l’economia della regione si è intensificata. In molti dei casi registrati di sequestri, torture e uccisioni è stata verificata la responsabilità dei militari. (Fonte: http://www.chakranews.com)

Padre rock cinese, non si piega a censura, Rinuncia a galà fine anno, per veto a canzone studenti #Tiananmen. 18 gennaio, 15:30. #PECHINO, [mai tacere di fronte a nessuna ingiustizia, noi vogliamo un mondo migliere: tutto quì! ] Il #cantante #Cui #Jian, considerato il ”padre” del rock and roll cinese”, non si e’ voluto piegare alle richieste della censura ed ha rinunciato a partecipare al popolare ”gala” di fine anno, trasmesso dalla televisione di Stato, la #Cctv. Lo affermato la sua manager. Al cantante era stato chiesto nella serata del 31 gennaio, giorno del capodanno cinese, di non cantare ‘ #’Nothing #To #My #name” che era stata scelta come ” #inno” dagli studenti che nel 1989 avevano occupato piazza #Tiananmen.

king saudi arabia, se, un tuo alunno viene da te, e ti dice, “ecco professore questa è la ricerca, su “massacro di Tlatelolco”, che, voi avete chiesto”, ed in realtà, questo, non è vero, tu puoi pensare due cose soltanto, o il ragazzo ha battuto la testa ad un palo, oppure, è stato lo Spirito Santo, che, vuole stanare i satanisti americani, cioè, i veri mandanti di quella strage!

Massacro di Tlatelolco ] [ Da Wikipedia, l’enciclopedia libera] [ questi sono i assoni satanisti, farisei, che, ancora hanno il controllo di USa Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale, io li voglio morti! ma, se si arrendono a me, io li perdonerò ] Plaza de las Tres Culturas, Città del Messico, luogo del massacro del 2 ottobre 1968. Il massacro di Tlatelolco avvenne il 2 ottobre 1968 nella Piazza delle tre culture a Tlatelolco, Città del Messico. Non si è mai riusciti ad avere un numero preciso dei morti: alcune stime dicono più di 300 persone, ma quasi tutte le fonti governative riportano stime non oltre i 40 o 50 morti. Al momento della strage il governo parlò di 34 morti in gran parte militari. Il massacro avvenne dieci giorni prima dell’inizio dei Giochi della XIX Olimpiade che si svolsero a Città del Messico dal 12 ottobre al 27 ottobre 1968. Il massacro fu preceduto da mesi di inquietudini politiche nella capitale messicana, con manifestazioni e proteste studentesche per appoggiare gli eventi che succedevano nel mondo nel 1968. Il 27 agosto più di 200.000 studenti scesero in piazza e si accamparono nel Zócalo, per poi venir dispersi il giorno successivo dall’esercito messicano. Gli studenti volevano aumentare la propria visibilità grazie all’attenzione che c’era sulla città a causa dei Giochi olimpici del 1968. Il presidente di allora, Gustavo Diaz Ordaz, settimane prima del massacro ordinò all’esercito di occupare il #Campus dello #UNAM. In quest’occasione l’esercito indiscriminatamente picchiò molti studenti e il rettore Javier Barros Sierra si dimise per protesta il 23 settembre.Le proteste degli studenti non diminuirono. Le manifestazioni crebbero a tal punto che il 2 ottobre, dopo 9 settimane di sciopero studentesco, 15.000 studenti di varie università marciarono per le vie della città, protestando contro l’occupazione del campus. Al calare della notte 5.000 studenti e lavoratori, molti dei quali con la propria famiglia, si raccolsero nella Plaza de las tres Culturas di Tlatelolco.
Alla fine della giornata le forze militari e politiche con carri blindati e veicoli da combattimento circondarono la piazza e aprirono il fuoco, puntando sulle persone che protestavano o che semplicemente passavano di lì. In breve tempo una massa di corpi copriva tutta la superficie della piazza. Fra i feriti, anche la scrittrice fiorentina Oriana Fallaci, che si trovava in un grattacielo sovrastante la piazza per controllare al meglio le azioni fra manifestanti e forze dell’ordine. Ferita da un elicottero in volo, fu creduta morta e portata in obitorio, dove un prete si rese conto che era ancora viva. La giornalista riportò tre ferite d’arma da fuoco.
Il massacro continuò tutta la notte, i soldati si accamparono negli appartamenti vicini alla piazza. Testimoni riferirono che i corpi furono spostati con camion dell’immondizia. La spiegazione ufficiale fu che facinorosi armati iniziarono a sparare verso le forze dell’ordine che per difesa personale iniziarono a sparare. I media di tutto il mondo diffusero le immagini e pubblicarono la notizia che si era registrato lo scontro più violento tra studenti e forze dell’ordine.
Indagini sul massacro
29 anni dopo il massacro, nell’ottobre 1997, il congresso messicano formò un comitato per investigare sul massacro di #Tlatelolco. Il comitato raccolse vari testimoni e attivisti politici dell’epoca, incluso l’ex presidente #Luis #Echeverria #Alvarez, che all’epoca era Segretario del Governo. Echeverria ammise che gli studenti erano disarmati e che l’attacco militare fu pianificato precedentemente per distruggere il movimento studentesco.
Nell’ottobre 2003, 35 anni dopo il massacro, il #National #Security #Archive dell’Università George Washington pubblicò documenti della CIA, del Pentagono, del dipartimento di stato, del FBI e della Casa Bianca. I documenti rivelano che:
in risposta alle preoccupazioni del governo messicano per la sicurezza dei Giochi olimpici, prima e durante la crisi il Pentagono inviò in Messico alcuni istruttori di lotta antisovversiva, armi, munizioni e materiale per il controllo della protesta;
tra il luglio e l’ottobre 1968, numerosi agenti della CIA che si trovavano in Messico facevano quotidianamente rapporto su quello che accadeva nella comunità universitaria e all’interno del governo. Sei giorni prima del massacro il segretario di Governo e il direttore della sicurezza federale, comunicando con alcuni agenti della CIA, informarono che la protesta sarebbe stata controllata in breve tempo;
secondo la CIA il governo messicano sistemò le cose con il leader studentesco Socrates Campos Lemus.

Il massacro di Tlatelolco e Oriana Fallaci. [le multinazionali, Spa, il lavoro dei satanisti americani, USA, Fmi-Nwo, per depredare i popoli ] [come gli Usa, Sp, Farisei hanno depredato, il mondo e la america latina] Pubblicato il 2 ottobre 2012 da admin , A Città del Messico il 3 ottobre 1968 la piazza di Tlatelolco è ricoperta da centinaia di morti: sono quasi tutti studenti. A ordinare una feroce sparatoria è stato il presidente Gustavo Diaz Ortaz. L’esercito ha sparato dagli elicotteri e dai tetti del ministero degli Esteri.
Il 1968 messicano ha inizio il 22 luglio quando i “granaderos”, carabinieri messicani, intervengono a reprimere una rivolta scoppiata all’interno di due licei con cruda brutalità. Questa repressione viola il principio dell’autonomia delle università e delle scuole messicane, da sempre considerate luoghi dove polizia e esercito non potevano intervenire. Il 30 luglio per reprimere la protesta scoppiata all’Università di Città del Messico, la polizia si arma di bazooka. La risposta è la nascita di comitati di lotta in tutte le scuole e poi di un Comitato nazionale che raccoglie studenti e professori, le cui richieste sono varie e molteplici: liberazione di tutti i detenuti politici; scioglimento dei “granaderos”, dimissioni del capo della polizia, risarcimento alle famiglie delle vittime della repressione, punizione per i responsabili delle azioni repressive, abrogazione degli articoli del codice penale che limitano il diritto di manifestare. Il 1° settembre il presidente Diaz Ordaz chiude ogni possibilità di trattativa e accusa gli studenti di voler sabotare i giochi olimpici che si sarebbero inaugurati il 12 ottobre. Il 18 settembre l’esercito occupa l’Università: il rettore Javier Barrios Siena si dimette per protesta.
Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre gli studenti si danno appuntamento in piazza delle Tre culture (detta anche Piazza Tlatelolco). Polizia e esercito sparano all’impazzata, dopo avere bloccato le uscite della piazza: il bilancio in termini di morti è altissimo, anche se non se ne avrà mai un resoconto definitivo.
Molti sostengono che fu una strage pianificata a tavolino (l’operazione militare era infatti già partita alle 18 del 2 ottobre); passata alla storia come la più sanguinosa e crudele repressione del movimento studentesco.
Dopo aver bloccato le uscite della piazza polizia ed esercito spararono all’impazzata: le cifre ufficiali parlano di 15.000 proiettili (8.000 militari di vari corpi impegnati nell’azione, 300 mezzi fra carri armati, blindati vari e jeeps armate di mitragliatrici) che provocarono, non meno di 700 feriti ed un numero di morti che oscilla tra i 150 e i 300. Furono arrestati e detenuti 5000 studenti, alcuni dei quali sottoposti a torture e a finte fucilazioni, alcuni dei quali, 300, rimasero in carcere fino all’amnistia del 1971.
Il regime messicano, allora preoccupato di mostrare al mondo la propria faccia democratica e moderna attraverso le imminenti Olimpiadi, da subito insabbiò la strage di Piazza Tlatelolco; una strage provocata ad arte, che segnò in generale la società messicana e che dette un duro colpo al movimento studentesco, centrato soprattutto sull’attivismo degli studenti della UNAM (Universidad Nacional Autonoma de Mexico) e del Politecnico che rivendicavano un’apertura democratica nei confronti dell’autoritarismo del regime fondato sul Partido Revolucionario Insitucional (PRI)
http://www.infoaut.org/index.php/blog/storia-di-classe/item/2779-3-ottobre-1968-la-strage-di-piazza-tlateolco
Il massacro di Tlatelolco avvenne il 2 ottobre 1968 nella Piazza delle tre culture a Tlatelolco, Città del Messico. Non si è mai riusciti ad avere un numero preciso dei morti: alcune stime dicono più di 300 persone, ma quasi tutte le fonti governative riportano stime non oltre i 40 o 50 morti, al momento della strage il governo parlò di 34 morti in gran parte militari. Il massacro avvenne dieci giorni prima dell’inizio dei Giochi della XIX Olimpiade che si sono svolti a Città del Messico
Il massacro fu preceduto da mesi di inquietudini politiche nella capitale messicana, con manifestazioni e proteste studentesche per appoggiare gli eventi che succedevano nel mondo nel 1968. Il 27 agosto più di 200.000 studenti scesero in piazza e si accamparono nel Zócalo e il giorno dopo furono dispersi dall’esercito messicano.
Gli studenti volevano approfittare dell’attenzione che c’era sulla città per via dei Giochi olimpici del 1968. Il presidente di allora Gustavo Diaz Ordaz, settimane prima del massacro ordinò all’esercito di occupare il Campus dell’UNAM. L’esercito indiscriminatamente picchiò molti studenti e per protesta il rettore Javier Barros Sierra si dimise il 23 settembre. Le proteste degli studenti non diminuirono. Le manifestazioni crebbero a tal punto che il 2 ottobre dopo 9 settimane di sciopero studentesco, 15.000 studenti di varie università marciarono per le vie della città, protestando contro l’occupazione del campus. Al calare della notte 5.000 studenti e lavoratori, molti dei quali con la famiglia si raccolsero nella Plaza de las tres Culturas di Tlatelolco.
Alla fine della giornata le forze militari e politiche con carri blindati e veicoli da combattimento circondarono la piazza e aprirono il fuoco, puntando sulle persone che protestavano o che semplicemente passavano di lì. In breve tempo una massa di corpi copriva tutta la superficie della piazza. Fra i feriti, anche la scrittrice fiorentina Oriana Fallaci, che si trovava in un grattacielo sovrastante la piazza per controllare al meglio le azioni fra manifestanti e forze dell’ordine. Ferita da un elicottero in volo, fu creduta morta e portata in obitorio, dove un prete si rese conto che era ancora viva. La giornalista riportò tre ferite d’arma da fuoco. Il massacro continuò tutta la notte, i soldati si accamparono negli appartamenti vicini alla piazza. Testimoni riferirono che i corpi furono spostati con camion dell’immondizia. La spiegazione ufficiale fu che facinorosi armati iniziarono a sparare verso le forze dell’ordine che per difesa personale iniziarono a sparare. I media di tutto il mondo diffusero le immagini e pubblicarono la notizia che si era registrato lo scontro più violento tra studenti e forze dell’ordine.
http://www.controappuntoblog.org/2012/10/02/il-massacro-di-tlatelolco-e-oriana-fallaci/

[ oriana fallaci ferita nella strage in messico. ] Caricato in data 27/gen/2008 [il massacro del capitalismo USA, di farisei anglo-americani ] video  [ oriana fallaci ferita nella strage in messico. ] ferita nella strage nella piazza delle 3 culture.
Per reprimere la protesta che ha il suo fulcro nell’Università di Città del Messico la polizia usa i bazooka. migliaia i morti.
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    [ come il nazismo di: Nwo-Fmi, ha potuto soffocare le aspirzioni democratiche dei popoli, come, le democrazie massoniche, di associazioni segrete, vietate dalla Costituzione, sono state corrotte, allo stesso modo, le prmavere arabe hanno portato i salafiti! Questo è un solo Nwo, contro Israele, l’ultimo baluardo delle aspirazioni di libertà dei popoli ] O capitano! Mio capitano!… “Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.” [Oscar Wilde] 2 ottobre 2013. 2 ottobre 1968 Città del Messico Il massacro di Tlatelolco. [i am unius REI, king of Israel ] Città del Messico, 2 ottobre 1968. Nella piazza delle Tre Culture, nel quartiere Tlatelolco, migliaia di studenti e lavoratori messicani si danno appuntamento per manifestare pacificamente contro il Governo di Gustavo Diaz Ordaz, a capo di un partito che di rivoluzionario ha solo il nome. Mancano appena dieci giorni all’inizio della 19esima edizione dei Giochi Olimpici. Ma è dall’estate che il Paese è attraversato dalle tensioni che del resto caratterizzano l’intero anno, dalla protesta studentesca all’offensiva in Vietnam, dagli assassini di Martin Luther King e Bob kennedy ai carri armati russi che soffocano nel sangue la Primavera di Praga. Il 22 luglio 1968, nella capitale messicana, una banale rissa tra istituti studenteschi viene sedata con la forza dai granaderos, i carabinieri messicani. È la scintilla che nell’anno olimpico, fa scattare il corto circuito tra le due anime del Paese, come spiega Marco Bellingeri, docente di storia dell’America latina all’università di Torino e direttore del centro di cultura italiana a Città del messico.
Eddy Ottoz allora era un ragazzo di 24 anni. Quarto ai Giochi di Tokio nei 110 ostacoli, in Messico era pronto per puntare a una medaglia olimpica. Giovane attento, spirito libero, Ottoz aveva avuto occasione per conoscere da vicino le tensioni della società messicana, avendo più volte visitato il Paese negli anni precedenti, proprio in vista di quelle Olimpiadi, particolarmente attese per il clima politico, l’altitudine che avrebbe condizionato molti risultati, la diretta tv che per la prima volta avrebbe portato i Giochi nelle case di tutto il mondo. Quel 2 ottobre 1968 sono oltre 10mila i giovani che accorrono in Piazza delle Tre Culture per partecipare alla manifestazione antigovernativa. Il segnale della repressione arriva alle 17.30, dal cielo. Le vie di fuga della piazza vengono chiuse: all’improvviso, dai tetti del ministero degli Esteri e dagli elicotteri partono raffiche di mitra sulla folla: sono 62 interminabili minuti di fuoco. Tra i feriti anche l’inviata dell’Europeo Oriana Fallaci che rilascia al Tg Uno questa drammatica testimonianza dal suo letto d’ospedale il giorno dopo. Il bilancio della carneficina è di oltre 300 vittime, 1200 feriti, 1800 arrestati, 25mila colpi sparati. il silenzio di Ottoz, tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia, è più eloquente di qualsiasi parola. Molto si è scritto e detto su quello che rimane uno degli episodi più tragici della storia dell’olimpismo. Le trame sottostanti a quella strage sembrano ora più chiare ed evidenti, e solo di recente il Messico è riuscito a fare i conti con quel passato scomodo e tragico. Il sangue sparso a piazza delle Tre Culture non fermò, però, le Olimpiadi messicane. Le parole di Ottoz sembrano un monito prezioso anche sulla strada verso Pechino. Ma qual è oggi, l’eredità dei morti di Piazza delle tre culture?

2 ott 2012 [ http://www.gennarocarotenuto.it/21777-chi-ricorda-il-massacro-di-tlatelolco-in-messico/ ] [ maledetti americani satanisti Spa, Fmi-Nwo, massoni, i predatori del mondo! un demone lupo (satanismo massonico Spa, di farisei, Illuminati ) vestito da agnello (democrazia)]  Chi ricorda il massacro di Tlatelolco in Messico? [ i am Unius REI King of Israel ] Come sempre “2 de octubre no se olvida”, il due d’ottobre non si dimentica. È il massacro di Tlatelolco, piazza delle Tre Culture nel Nord di Città del Messico, 44 anni fa. Fermava nel sangue e nella repressione selvaggia a venire (ma in apparente pace e democrazia per l’occhio del mondo) il movimento studentesco messicano reo di voler essere come qualunque altro movimento studentesco in quell’anno al mondo in quel paese già allora troppo lontano da dio e troppo vicino agli Stati Uniti. Fu una strage di Stato stabilizzante e impunita come quelle italiane, da Piazza Fontana alla Stazione di Bologna, quella di Tlatelolco e fu anche il punto di inflessione nella storia del PRI e del paese da Gustavo Díaz Ordaz che istituzionalizzò una dittatura mascherata, verso il salinismo che vent’anni dopo liquidò il paese nel neoliberismo fino all’attuale stato di guerra civile a bassa intensità mascherata da lotta al Narco. Pochi giorni dopo, il 12 d’ottobre, cominiciavano i Giochi Olimpici che, come altre volte nella storia (il primo gennaio del 1994 col NAFTA e la contemporanea rivolta zapatista, o la modernità neoliberale delle maquiladoras) nella retorica ufficiale aprivano al Messico le porte del primo mondo. Il sangue di quelle centinaia di ragazzi era già stato lavato.

1_2. Oriana Fallaci da Città del Messico [ il massacro degli innocenti, come si soffoca le aspirazioni di democrazia, di un popolo, la predazione delle Corporazioni Spa, americane Spa, Fmi-Nwo ]. La notte di sangue in cui sono stata ferita
Oriana Fallaci, ferita mercoledì 2 ottobre a Città del Messico, durante i gravissimi incidenti di piazza delle Tre Culture, ci ha fatto giungere il suo racconto della stanza dell’ospedale in cui era ricoverata. Lo stato in cui si trovava, dopo le ferite e l’operazione subita, le ha impedito di mettersi alla macchina da scrivere. Essa ha però voluto ugualmente farci avere la propria testimonianza sui fatti di cui è stata anche protagonista: ha inciso su nastri tutto il racconto. La registrazione che è giunta da Città del Messico dura due ore e mezzo, con le inevitabili ripetizioni, gli indugi, e le interruzioni di una testimonianza resa a viva voce da una persona ancora sotto choc del rischio mortale che ha corso. Oriana Fallaci ci ha inviato i nastri raccomandandoci di usare la sua narrazione per ricavarne un servizio su ciò che era accaduto il 2 ottobre in Messico. Noi, dopo aver ascoltato queste bobine, abbiamo deciso di trascrivere esattamente ciò che vi è detto, senza cambiare niente. Nessun servizio avrebbe potuto essere più vivo, più drammatico di questo racconto fatto con la sua voce viva. Ogni tanto il discorso è interrotto da qualche lamento, da medici e infermieri che entrano ad escono dalla stanza, da pause di stanchezza della nostra collega. Il servizio di Oriana Fallaci che pubblichiamo è più di un racconto: è un eccezionale documento giornalistico. (All’inizio del nastro si sentono voci, c’è gente nella stanza d’ospedale dove si trova Oriana Fallaci. Un’infermiera le ordina, in spagnolo, di non agitarsi. Poi comincia il racconto di Oriana Fallaci.) Mi sento male, ho ancora la testa confusa. Vedi, c’è qualcosa che mi fa più male del dolore, di questo dolore tremendo alla spalla, al polmone, al ginocchio, alla gamba, mi fa più male del dolore fisico: mi fa male questo incubo che ritorna, che mi ossessiona. Il dolore fisico si sopporta, ma l’incubo no. Non è l’incubo della guerra del Vietnam, io nel Vietnam ho visto delle cose spaventose, ho seguito delle battaglie tremende, dei pericoli allucinanti, ma era diverso, perché sapevo di andare alla guerra. Uno va in Vietnam, e sa che va alla guerra e la guerra è una cosa dove ci sono dei signori armati da una parte e degli altri signori armati dall’altra: sai anche che si spara da tutte e due le parti. Ma quello che è successo là la sera in cui sono stata ferita, non era una guerra. Era atroce perché non era la battaglia di Dak-To, non era la battaglia ai confini con la Cambogia o che diavolo. E non aveva niente a che vedere con le guerre, che più o meno tutti, facendo questo mestiere, abbiamo visto come corrispondenti. Capisci? Non era una guerra. E non doveva essere una notte si sangue. Se insisto su questo punto, è perché voglio cercare di spiegare quest’incubo che mi torna e mi ritorna la notte. La storia dell’altra sera è questa: poi andrò indietro e ti racconterò il perché, come siamo arrivati a questo. Mercoledì alle cinque era stata indetta una manifestazione nella piazza delle Tre Culture a Città del Messico. Questa piazza, che credo sia una delle più grandi di Città del Messico e anche una delle più note, si chiama delle Tre Culture perché riunisce in un certo senso, simbolicamente, le tre culture del paese: quella azteca, quella spagnola, quella moderna: c’è una chiesa spagnola del 1500, c’è la base di una piramide azteca e ci sono gli edifici moderni, quelli costruiti ora. Gli studenti l’hanno sempre scelta per le loro manifestazioni, non soltanto perché si trova nel quartiere di Tlatelolco, vale a dire abbastanza vicino alla loro università, ma anche perché è molto grande, ha molte vie d’accesso e molte vie di fuga: è facile arrivarci ed è facile uscirne. E in questo paese è sempre meglio riunirsi in luoghi dove fai presto ad arrivare e fai presto a scappare. Io ero già stata testimone di una manifestazione del genere nella piazza delle Tre Culture, esattamente il giorno dopo in cui ero arrivata in Messico. Era lì infatti, in una manifestazione del genere, nella piazza delle Tre Culture, che avevo conosciuto i capi degli studenti e avevo cominciato a intervistarli. Ero arrivata la notte tra il giovedì e il venerdì, e al venerdì ci fu subito questa manifestazione. Era la prima alla quale assistevo, e mi fece subito un effetto profondo. Mi avevano impressionata queste grandi migliaia di ragazzi, perché sono ragazzi, sai, tredici, quattordici, sedici diciotto, al massimo ventitré o ventiquattro anni. Ragazzi poveri poi, perché degli studenti messicani solo una piccola parte sono figli di borghesi. La massima parte sono figlioli di contadini, di operai e appartengono in maggioranza al Politecnico. Al Politecnico ci vanno i figli degli operai, dei contadini: allora tu vedi questi ragazzini, che non sono come i nostri studenti, con le camicie pulite, il golf stirato di fresco, le scarpe pulite, ma sono brutti e sembrano i contadini che alla domenica vanno al villaggio, come si vedevano in Italia venti o trent’anni fa e forse anche oggi. E un po’ timidi, come sono i contadini. Mi ero commossa a vederli lì tutti ordinati, tutti insieme.
Questi ragazzi s’erano riuniti nella piazza delle Tre Culture, quello scorso venerdì, per commemorare i loro morti, perché avevano già avuto dei morti, un centinaio credo, dal ventisei luglio, il giorno in cui sono incominciate le repressioni della polizia. Quel venerdì c’era la polizia, soltanto la polizia, non l’esercito; era riunita però sulla terrazza della Scuola numero 7, ancora occupata dalla truppe governative. Questa scuola si affaccia proprio sulla piazza delle Tre Culture. Dalla parte moderna della piazza i ragazzi erano arrivati, con i loro cartelli, erano intervervenute le madri dei ragazzi ammazzati dalla polizia. Avevo conosciuto in quell’occasione alcuni capi del Comitato della huelga, il comitato dello sciopero, e li avevo intervistati. I discorsi erano tenuti (questo è importante perché è lì che poi è successo il disastro ieri l’altro) dalla terrazza di un edificio, una specie di grattacielo popolare, che guarda proprio la piazza delle Tre Culture. A ogni piano di questo edificio che si chiama Chihuahua Building, c’è una grande terrazza con una balaustra abbastanza bassa e lì i ragazzi mettevano degli altoparlanti e parlavano. Era stata una manifestazione, ripeto, commovente perché ad un certo punto c’era stata la commemorazione dei morti: pioveva, e tutti questi ragazzi stavano immobili sotto la pioggia, e le madri dei ragazzi morti stavano immobili sotto la pioggia. Finita la manifestazione, anzi durante il minuto di raccoglimento per i morti, qualcuno aveva acceso un accendino, poi un altro, un altro ancora e poi un altro ancora e s’eran formati in tutta questa piazza come dei fuochi, piccoli fuochi fatui, dappertutto c’erano queste fiammelle: fiammelle e fiammelle e fiammelle, di accendini e di fiammiferi che finivano per bruciarsi sulle dita. Finchè qualcuno aveva avuto l’idea di arrotolare dei giornali e farne delle fiaccole e allora tutti si erano messi ad arrotolare giornali e fare fiaccole e la manifestazione s’era sciolta oserei dire pacificamente con questa grande fiaccolata. Capisci, avevano arrotolato i giornali, erano andati via uno a uno, una fila lunga lunga verso il ponte, queste torce accese, cantando le canzoni degli studenti. Le canzoni dicono: «Goya, Goya. Cachu, cachu rara, cachu cachu rara, Goya Goya Universidad». Non vuole dire niente, sono dei suoni da bambini, questa è la canzone dell’università; la canzone del Politecnico è: «Gueu, Gloria a la cachi cachi porra, a la cachi cachi porra Gueu pin pon porra Politecnico Politecnico gloria». Pensa un po’ che canzoni pericolose. E cantando «pin pon porra cachu rara» questi ragazzi, con la loro fiaccolata, si allontanarono e questa era la pericolosa manifestazione che avrebbe dovuto mettere in pericolo la stabilità e l’attuazione delle Olimpiadi. Dopo questa manifestazione il governo messicano decise di togliere le truppe dall’università, che poi fu un’evacuazione parziale, gli studenti mercoledì indissero un’altra manifestazione, sempre nella piazza delle Tre Culture; gli studenti mi dissero che questa era una manifestazione importante e sarebbe stato bene se io l’avessi vista, e ci andai. (A questo punto nella registrazione si inserisce la voce di un medico che domanda a Oriana Fallaci come si sente. La risposta è: «Mal, doctor, muy mal. Mi duole tutta la schiena». Il medico dice che le farà un’iniezione per la notte. Il racconto riprende.) La manifestazione doveva avvenire alle cinque. A un quarto alle cinque io ero lì nella piazza delle Tre Culture e la piazza era già piena a metà. Nelle varie terrazze di questo edificio popolare che guarda la piazza, c’erano già vari capi degli studenti ma una gran parte si erano riuniti nella terrazza del terzo piano dove c’erano gli altoparlanti con le bandiere, le bandiere messicane e le bandierine dello sciopero che sono rosse e nere. Sono per noi colori anarchici, per loro no. Per i messicani la bandiera dello sciopero è una bandiera rossa e nera; non è né anarchica né non anarchica: è la bandiera dello sciopero. Gli operai quando sono in sciopero innalzano questa bandiera rossa e nera. Non sono anarchici più di quanto siano comunisti o cattolici, liberali o che altro. A un quarto alle cinque la piazza era già piena a metà, io sono arrivata, sono salita sulla terrazza del terzo piano e ho trovato Guevara che è uno dei capi, ho trovato Manuel un altro capo, un ragazzo che studia biologia ed è figlio di un contadino. Ho trovato Manuel che è figlio di un musicista e studia al Conservatorio, ho trovato Socrates, un altro dei capi, e ho trovato Maribilla una ragazza che studia, mi pare, medicina. Ho chiesto come si mettevano le cose, se c’era la polizia intorno, se si aspettavano un attacco e mi hanno detto di no, sembrava che la manifestazione fosse tranquilla. In realtà dalla terrazza della Scuola numero 7, dove la settimana avanti, durante l’altra manifestazione, quella della fiaccolata, avevo visto per tutto il tempo i granaderos con i mitra puntati, non c’era niente, non c’erano neanche i granaderos. Intanto la piazza si riempiva in un modo incredibile: guarda, nel giro di dieci minuti io credo che siano arrivate tremila, quattromila persone, perché ad un certo punto c’erano almeno seimila persone. Mentre la piazza si riempiva è arrivato Angel, un altro ragazzo dei capi del Comitato generale dello sciopero; sembrava molto turbato e mi ha detto: «Sai, sono in ritardo perché quasi tutta la piazza a tre o quattro chilometri da qui è circondata di autoblindo e di camion: a un certo punto c’è una strada sbarrata, mi sembra che fosse la strada Manuel Gonzales, sbarrata con ben trenta camion carichi di soldati con le mitragliatrici e non lasciano passare nessuno. Ho dovuto fare un lungo giro e per questo sono arrivato in ritardo». Ora sono confusa, faccio male il racconto. Dopo la manifestazione i ragazzi volevano andare a una delle scuole del Politecnico che è ancora occupata dall’esercito, capito? Volevano andare a fare una manifestazione lì. Quando Angel è arrivato, dicendo che c’era l’esercito e la polizia schierata dappertutto, i ragazzi tra di loro si sono riuniti e hanno deciso di non andare più perché, hanno detto, se andiamo tutti lì dove ci stanno aspettando con i bazooka sembra che vogliamo provocarli. Al che io gli ho detto per carità non andate, non lo fate, lasciate perdere, è inutile, è una bravata superflua, non ci andate. Allora il Socrates è andato al microfono, in questa piazza che continuava a riempirsi, e ha detto: «Compañeros, abbiamo cambiato idea, volevamo andare a manifestare davanti alla scuola. Non ci andiamo più, perché l’esercito ci sta aspettando con le autoblindo, con i bazooka. Andarci è una provocazione inutile, per cui mi raccomando, compañeros, appena la nostra riunione sarà conclusa disperdetevi e andate alle nostre case». La folla, i ragazzi rumoreggiavano un po’: erano un po’ delusi; ma era evidente che avevano deciso di rinunciare alla sfilata in direzione della scuola, mi pare fosse la scuola di Economia e Commercio. Hanno incominciato la riunione vera e propria. I discorsi sono stati aperti dalla ragazzina Maribilla la qualche ha detto: «L’esercito ha evacuato la nostra lotta fino all’applicazione di tutti i sei punti». La Maribilla è una ragazzina di circa diciotto anni, graziosina, un po’ sciupata da un labbro leporino, gentile, un po’ timida, parlava con una vocina che sembrava un uccellino: anche con l’altoparlante non si sentiva niente.
Dopo ha preso la parola Socrates, che sembra un bambino coi baffi, ha la faccia di un bambino, come quella di Emiliano Zapata, ha diciotto-diciannove anni e questi immensi baffi che è tutto quello che gli è rimasto dei capelloni lunghi perché i ragazzi fino all’agosto scorso avevano i capelli lunghi, non perché volessero fare gli hippies, non perché volessero imitare i Beatles, ma perché c’è una tradizione al Messico che i rivoluzionari hanno i capelli lunghi. Così fino a poco tempo fa, i ragazzi portavano tutti i capelli lunghi. Quando la polizia ha cominciato a fotografarli, a seguirli, ad arrestarli, c’è stata una ecatombe di capelli lunghi e di baffoni e l’unico che non ha voluto rinunciare ai baffi è stato il Socrates, poveretto, che con i suoi baffoni è andatati lì al microfono e ha detto: «Compagni, questa è una manifestazione pacifica, noi oggi l’abbiamo indetta innanzitutto per festeggiare l’evacuazione della nostra università da parte delle truppe governative, poi per chiedere che il resto delle scuole secondarie vengano anch’esse liberate dalla presenza dei soldati e infine per indurre i compañeros a cominciare, a partire da lunedì, uno sciopero della fame, per dimostrare che noi non vogliamo attaccare nessuno. Cerchiamo d’ora innanzi dei sistemi pacifici. Lunedì cominceremo, chiunque vorrà partecipare a questo sciopero della fame si sistemerà nella città universitaria dinnanzi alla piscina olimpica… che farà lo sciopero della fame fino alla fine delle Olimpiadi». Socrates aveva appena finito di parlare, che un elicottero ha cominciato a volare sopra la piazza, un elicottero verde dell’esercito, in cerchi concentrici, sempre più bassi, sempre più bassi. Io mi sono preoccupata e ho detto a Manuel: che cos’è questa storia? Lui mi ha risposto di non preoccuparmi; i ragazzi non erano eccitati, erano tranquilli, quieti. Mentre si discuteva della presenza dell’elicottero, l’elicottero ha lanciato due bengala verdi. Ora, venendo dal Vietnam, so benissimo che tutte le volte che un elicottero o un aereo butta giù un bengala, è perché vuole localizzare il punto da colpire. Allora io mi sono preoccupata e ho detto subito a questi ragazzi: guardate che sta buttando i bengala, se butta giù i bengala vuol dire che hanno intenzione di sparare. Ma loro non mi hanno preso sul serio. Siccome sapevano che ero stata in Vietnam hanno detto: «Eh, tù ves las cosas come en Vietnam». Non avevano finito di parlare che si è sentito un gran fracasso, un grande rumore di camion e di carri armati e la piazza è stata letteralmente circondata dalle quattro parti, perché l’edificio dove eravamo noi, questo terzo piano dove c’erano gli studenti, guarda la piazza, quindi da qualsiasi parte si guardasse, si vedevano arrivare camion e autoblindo. Sul fondo, di fronte all’edificio, c’è una specie di cavalcavia e si sono piantati su questo cavalcavia. I camion si sono aperti, cioè la parte posteriore dei camion, i soldato si sono buttati giù sparando. Ma non sparando in aria, sparando in basso, i fucili non li tenevano in alto, li tenevano in basso. Per due o tre minuti siamo rimasti sbalorditi, allibiti quasi, per questa cosa; questa cosa era un incubo, era al di là dell’assurdo perché non era successo niente che potesse giustificare l’arrivo di queste truppe. Stavano dicendo che volevano indire lo sciopero della fame lunedì! I ragazzi hanno cominciato a scappare. Socrates, non essendosi ancora reso conto che stavano sparando veramente alla folla, è andato al microfono e ha detto: «Compañeros, compañeros, calma calma calma, es una provocaciòn, es una provocaciòn!». Ma loro continuavano a scappare, volevano venire in avanti, E ad un tratto ho cominciato a vederli cadere, sai quando vai a caccia e le lepri corrono, come fanno le lepri quando le colpisci, fanno una specie di capriola e poi restano lì. Da lontano si vedevano piccoli, e si vedevano queste lepri, che correvano e facevano una capriola, bom! E restavano in terra. Io ero immobilizzata, letteralmente immobilizzata al balcone e guardavo la confusione violenta, tremenda che era scoppiata e sentivo Socrates che stava raccomandando alla folla la calma: ma non so che razza di calma potesse raccomandare a questo punto perché erano già cominciati a cadere i primi morti. Davanti a me c’era la piazza, la grande piazza rettangolare che dalla nostra parte, dove eravamo noi, finisce in una grande scalinata. Ora c’è una cosa ti voglio spiegare, ti ricordi nel film della corazzata Potiomkin quella scena della folla che scappa per quella scalinata e restano quelle donne, quei bambini, tutti ciondoloni, ecco sembrava la corazzata Potiomkin, questa scalinata ripida dove restavano tutti in giù, a testa in giù, era una cosa spaventosa. Noi eravamo chiusi in trappola, ci eravamo resi conto benissimo che stavano puntando verso di noi, verso il terzo «piso», il terzo piano, dove c’erano gli altoparlanti, ma ho capito anche che non c’era nulla da fare. Voglio dire ho fatto il movimento di andare verso l’ascensore, ma l’ascensore era stato bloccato, capisci, nello stesso momento la Maribilla che era scesa giù, è arrivata gridando, chiamando Angel, e Angel è sceso giù al piano terreno e quando è sceso giù al piano terreno ha trovato decine, decine, decine di poliziotti in borghese che hanno cominciato a gridare «figlio de chingada», «hijo de puta», «figlio di cane», «donde vas hijo de chingada», allora Angel e gli altri dicevano «Abajo, abajo!» e allora loro hanno detto «Arriva, arriba!» e li hanno mandati su. Io mi sono girata voltando le spalle al massacro che era cominciato nella piazza e ho visto piombare, come nei film, una quarantina, una cinquantina prima, poi una sessantina di uomini di mezza età in borghese, in camicia, avevano tutti la camicia bianca, la mano sinistra dentro un guanto bianco, oppure fasciata in un fazzoletto bianco, era per riconoscersi, perché erano in borghese.
http://www.oriana-fallaci.com/numero-42-1968/articolo.html

2_2. Oriana Fallaci da Città del Messico [ il massacro degli innocenti, come si soffoca le aspirazioni di democrazia, di un popolo, la predazione delle Corporazioni Spa, americane Spa, Fmi-Nwo ]. Sono entrati sparando, hanno cominciato a sparare con queste rivoltelle dappertutto, non addosso alla gente, devo dire, ma per terra dappertutto, e agguantando la gente. Socrates è scomparso, io non l’ho più visto Socrates, Angel era già scomparso prima, quando la Maribilla era venuta a dire che c’erano i poliziotti. Io mi sono ritrovata insieme a Moises, che è un ragazzino del Politecnico, figlio di un contadino, a Manuel, un amico mio, e ho guardato i poliziotto venire avanti, in uno stato di totale stupore, anche se per stupire me ce ne vuole parecchio e per stupirmi dopo che avevo visto quello che stava succedendo nella piazza, quel piombare senza ragione, ce ne voleva ancora di più. Ma era talmente pazzo il piombare di questi qua, che li guardavo sbalordita.
Una guardia mi ha preso pei capelli, io ho i capelli lunghi, mi ha agguantata per i capelli, sai come nelle vignette dell’uomo delle caverne che agguanta la donna per i capelli, e prendendomi pei capelli (io credo che gliene siano rimasti un bel po’ in mano), mi ha fatto fare mulinello, mi ha letteralmente scaraventata contro il muro. Sono rimasta qualche secondo stordita, naturalmente. Non so se avete capito com’era la terrazza. C’è questa terrazza grande, con le scale dalle parti, poi c’è il muro con i due ascensori e poi c’è la balaustra. Lui m’ha buttato contro il muro dalla parte dove ci sono gli ascensori. Quando mi sono ripresa mi sono trovata da Moises e Manuel, gli altri erano spariti, nello sfondo c’erano altri, giornalisti tedeschi, olandesi, c’era un giapponese, dei francesi, eccetera. E questo qui che gridava «Detenidos, detenidos, detenidos!», cioè arrestati, arrestati, arrestati. Io sono rimasta in piedi. Intanto continuava la sparatoria nella piazza, ma non era ancora una sparatoria violenta. Io ho detto una parola: «Yo italiana». Chissà perché ho detto italiana, mi è venuto così per istinto di sopravvivenza, non lo so. Quello ha preso e mi ha messo la rivoltella alla tempia. A questo punto, ti dico la verità, io avrei voluto dire periodista, giornalista, ma non sono riuscita a dirlo, con quella pistola puntata alla tempia e col pensiero che se avessi voluto tentare di dimostrarlo, non avrei neanche potuto, perché far vedere un documento, soltanto mettere la mano nella tasca della giacchetta (avevo i pantaloni e la giacchetta) e tirar fuori un documento voleva dire farti sparare, perché si dovevano tenere le mani quelli lì facevano partire un colpo. Ci hanno fatto mettere… Dunque sta’ a sentire: loro ci hanno fatto mettere al muro. Devo dire che fino a quel momento, malgrado la tremenda sparatoria fosse già cominciata, io non ero spaventata, un po’ perché c’era Manuel, questo ragazzo che continuava a dire: «Lo fanno per ragioni psicologiche», un po’ perché ero andata a intervistare il capo della polizia, quel generale Queto di cui gli studenti chiedono le dimissioni insieme allo scioglimento del corpo dei granaderos. Ero stata ricevuta da questo signore nel suo bellissimo ufficio ed egli aveva incominciato a intrattenermi a lungo sui vini italiani, sul fatto che a lui piace il Bardolino e il Chianti meno, che c’è un ristorante che si chiama Mamma Roma, Mamma Maria, non mi ricordo come a New York. Quando poi gli avevo posto delle domande precise, gli avevo chiesto spiegazioni sul fatto che la polizia attaccava gli studenti, sparava sulla popolazione, con aria tranquilla mi aveva detto: «Ma no, ma nada, no pasa nada, no pasa nada nunca, mentira, mentira». E aveva aggiunto: «Lei ha visto che anche l’ultima volta vi è stata la manifestazione alla piazza delle Tre Culture, non è successo niente».
Ed era vero che non era successo niente, capisci. Così io non ero eccessivamente spaventata. Il capo stesso della polizia mi aveva rassicurata. La mia sola preoccupazione era data, devo dire, dalla presenza di questi poliziotti in borghese con il guanto bianco per riconoscersi, con le pistole puntate. Intanto la sparatoria si era fatta ancora più intensa. Le raffiche partivano dalle mitragliatrici delle autoblindo, che circondavano la piazza, e dai mitragliatori e dai fucili automatici dell’esercito, e dai granaderos, i granatieri che qui chiamano granaderos, e infine da questo elicottero che si abbassava sempre di più, capisci, e sparava sulla folla ormai sparsa per tutta la piazza e sulla terrazza dove eravamo noi. Ho spiegato che su questa terrazza l’unico punto in cui si poteva cercare un pochino di protezione era sotto la balaustra, sotto il muricciolo, e sotto il muricciolo si sono messi tutti questi poliziotti col guanto bianco e le rivoltelle in pugno, puntate contro di noi e noi, che eravamo i detenidos, gli arrestati, siamo stati messi invece dalla parte del muro. Così eravamo un bellissimo bersaglio per quelli che sparavano dalla piazza, dall’elicottero, eravamo un bersaglio per tutti.
(A questo punto la voce di Oriana Fallaci si interrompe. Quando si riprende dice: «Scusami, ferma un momento il magnetofono che mi sento male, molto male. Mi sento morire…») Ecco, riprendiamo. Vedi, quando io dico che era peggio che nel Vietnam, voglio dire che nel Vietnam, quando sei dentro una battaglia, cerchi di ripararti, di salvarti, ti butti in un buco, ti butti in un bunker, ti ripari dietro qualche cosa e mentre fai questo non c’è mica un poliziotto con la rivoltella spianata che te lo impedisce. E non potevi trovare nessun rifugio, non potevi entrare in nessun buco, non c’era nessun bunker nel quale ti potevi rifugiare e tutte le volte che cercavi di muoverti di un millimetro da quel muro maledetto che costituiva il bersaglio principale e contro il quale ci avevano messi e cercavi di andare un pochino più in là dove c’era il muricciolo, questi poliziotti distesi per terra ti sparavano addosso, capisci? Sparavano contro il muro. Hanno sparato due o tre volte nel muro! Hanno sparato nell’ascensore due o tre volte. In questa sparatoria tremenda, mi cadevano i bossoli tutto d’intorno. A un certo punto io ho detto: «Por favor, por favor quiero me haga venir, me haga venir cerca, cerca!», gliel’ho detto anche in inglese: «Please, please let me come there, please please here is too dangerous, too bad, please»: per favore qui è troppo pericoloso, lasciatemi venire lì. Ma loro mi rispondevano puntandomi l’arma contro e sparando nel muro.
Quindi io non mi potevo muovere, comprendi, non mi potevo muovere assolutamente. L’incubo per cui io alla notte mi sveglio come impazzita è questo, è un incubo da racconto di Poe. C’è il fuoco da tutte le parti, sei inseguito come uno scorpione circondato dal fuoco, che non soltanto ti sparano da tutte le parti ma non puoi neanche metterti in salvo perché quando fai un movimento per metterti in salvo te lo impediscono e ti sparano addosso. Poi qualcuno deve avermi dato l’ispirazione per togliermi da quella posizione terribile, lì in piedi, a fare da bersaglio. A un bel momento ho finto di svenire, sicché sono calata giù come uno straccio, gli altri hanno fatto lo stesso e quelli ci hanno lasciato fare. Allora siamo rimasti in quel modo sdraiati a pancia a terra. Io mi trovavo fra questi due studenti, questo Moises e questo Manuel: Moises è rimasto subito ferito alla mano perché ho visto che la mano era tutta insanguinata. Manuel cercava di proteggermi e quando la polizia si è accorta che lui cercava di proteggermi un poliziotto ha incominciato a gridare perché ci staccassimo. Per quanto possibile cercava di proteggermi, mi teneva le mani sulla testa, e mi tenevo anch’io le mani sulla testa. La polizia allora, sempre puntando le rivoltelle, ha ordinato a lui di staccarsi e a tutti e due e anche a Moises di alzare le mani in modo che non ci potevamo neanche proteggere la testa dalle schegge. Niente, capisci: è questa la cosa meravigliosa.
Quando Manuel si è staccato da me e Moises si è staccato, io centimetro per centimetro, perché stavo tutta distesa bocconi sullo stomaco, perché mi sentivo più sicura, ho cominciato a scivolare lungo il muro e sono riuscita a spostarmi di un metro indietro mentre questo poliziotto gridava e mi puntava la rivoltella. Questo movimento è stato quello che mi ha salvato, perché se no la pallottola mi sarebbe arrivata nella testa anziché nelle spalle. La sparatoria era ininterrotta, ho detto che sparavano da tutte le parti mentre noi eravamo sempre sotto le rivoltelle della polizia. A un certo punto l’elicottero si è abbassato, si è sentita una grande raffica e io ho avvertito come due o tre pezzi di sasso che si abbattevano sopra di me e un coltello che mi entrava nella schiena. Il coltello era la scheggia della pallottola dell’elicottero che si è fermata a pochi millimetri dalla colonna vertebrale. Un’altra scheggia è entrata nel ginocchio sinistro e mi ha squarciato tutta la gamba in quel punto, però ho avuto questa fortuna incredibile che il professor Viale ha definito una fortuna scandalosa perché è andata a incastrarsi tra l’arteria principale e tutti i legamenti nervosi e la vena, senza tagliare né l’una né l’altra. Un’altra ancora è entrata nella coscia. È entrata da una parte ed è uscita educatamente da quell’altra, senza fare nulla, lasciando solo due o tre schegge che risultano dalla radiografia ma che non possono togliere. Resteranno sempre lì tanto non mi danno noia e io le tengo come ricordo. […]
http://www.oriana-fallaci.com/numero-42-1968/articolo.html

Massacro di Tlatelolco e le multinazionali americane

17 gennaio, 18:59 #MOSCA, [  #salafiti, #ottomani, #wahhabiti, vogliono mettere la #sharia, anche, in #Russia?, per iniziare, meglio, il #califfato #mondiale? di questo io sono sicuro, gli #islamici (tutta la #Lega #ARABA ) combatteranno, la terza guerra mondiale, per se stessi, fingendo alleanze, contrapposte, ma, con lo scopo di aumentre territorialmente il loro imperialismo. gli islamici non hanno nessun rispetto, per, il valore della vita umana, fanno morire il loro popolo contro, al-Qaeda, che, poi. loro stessi finanziano segretamente! ] Due esplosioni hanno colpito un ristorante a #Makhatchkala, capitale del #Daghestan, nel #Caucaso #russo, causando diversi feriti ma nessuna vittima. L\’attentato é stato compiuto con un lanciarazzi e #autobomba. #agenzia #Ria #Novosti ha parlato di nove persone ricoverate. Secondo una prima ricostruzione, un uomo e\’ salito al primo piano del ristorante \’Impero d\’oro\’ e ha sparato con un #lanciagranate. Poi, all\’arrivo della polizia, e\’ esplosa un\’autobomba. [interessante, dove, un #cittadino #saudita, che, loro sono nazisti, può avere la possibilità, di comprare, un #lanciagranate? ]

17 gen.2014, #Datagate: #Ue, bene Obama, ci ha ascoltati. Ok anche da Germania, \”tutela dati personali anche per non #Usa\” [ #Obama vi ha ascoltati? e questo cosa significa? è #Bush #senjor e #Rothschild che, comanda la #America #USA, è con loro, che, dovete parlare, cioè, il satanismo ideologico e pratico! ]

18 gennaio, 09:23 #KABUL, [ perché i suoi #talebani, #boko #haram sanno riconosce i satanisti e il king saudi aarabia non li sa riconoscere? forse che lui nella #LEGA #ARABA hanno una agenda segreta? eeh furbacchione, perché, sei entrato, nella #massoneria anche tu? ] E\’ salito a 21 morti l\’ultimo bilancio delle vittime dell\’attentato di ieri in un ristorante di Kabul. Lo riferisce #Afp il capo della polizia della capitale afghana, Mohammed Zahir, precisando che i morti sono 13 stranieri e 8 afghani. Cinque persone sono rimaste ferite. Tra le vittime, anche, 4 membri, dello #staff #Onu e uno #Fmi.

18 gennaio, 09:33, #India: moglie muore, ministro in ospedale ( è perché avete fatto di voi stessi, i traditori del popolo, e della costituzione, cioè, diventando i complici del #signoraggio #bancario, che, Rothschild ha rubato, che, prima, o poi, io vedrò la vostra faccia di merda, sulle notizie tragiche, della ANSA) Il ministro #indiano #Shashi #Tharoor è stato ricoverato stamani in ospedale con dolori al petto dopo che, ieri la moglie è stata trovata morta per un sospetto, caso di suicidio. Lo riferisce la #Bbc online citando un portavoce dell\’ospedale. Il corpo di #Sunanda #Pushkar era stato trovato in un hotel di #New #Delhi dopo che su #Twitter, era apparsa la notizia di una presunta relazione tra il marito e una giornalista #pachistana. #Tharoor aveva negato la relazione sostenendo di essere vittima di #stalking.

chi di voi potrebbe dire: \”noi vogliamo dare il nucleare ad Hitler!\” nessuno! allora, gli islamici senza diritti umani, e con la #sharia? sono nazisti, peggiori di Hitler! loro uccidono, stuprano, violentano, cristiani, schiavi dhimmi, ogni giorno, sotto i vostri occhi. 18 gennaio, 09:36 #Nucleare:ispettori Aiea arrivati in Iran #TEHERAN, ispettori #Agenzia #internazionale per #energia #atomica ( #Aiea) incaricati di accertare che dopodomani venga attuato #accordo di #Ginevra negli impianti di arricchimento dell\’uranio di #Natanz e #Fordo. Lo riferisce #agenzia #iraniana #Fars. L\’intesa raggiunta a novembre prevede fra l\’altro la sospensione semestrale delle attività di arricchimento dell\’uranio al 20% in cambio della revoca di alcune sanzioni contro il #programma #nucleare iraniano. [IO NON SONO IL VOSTRO INGENUO, VOI AVETE BISOGNO DELLA GUERRA MONDIALE, PER DISTRUGGERE ISRAELE, E PER IMPORRE UFFICIALMENTE IL SATANISMO, CIOÈ, IL NUOVO ORDINE MONDIALE! ] dopo tutto, il momento presente, deve essere così schifoso, che, qualsiasi altra cosa, dovrà sembrare migliore!

#Lenin, 90 anni dopo sopravvive il fantasma. Neppure Putin ha il coraggio di rimuovere il mausoleo dal cuore di Mosca. 18 gennaio, 14:12 [ sono la feccia dell\’inferno, anticristi! hanno fatto del male a persone innocenti, senza motivo, e per merda ideologica! ] il Paradiso non li conosce!

18 gennaio, 14:54, #Brasile: fulmine danneggia statua #Cristo #SAN #PAOLO, [ di una persona buona si dice: \”lui è un parafulmine, cioè ha sofferto al posto nostro! \”] Un fulmine ha colpito la statua del Cristo Redentore, uno dei simboli di #Rio de #Janeiro, danneggiando lievemente la punta del dito medio della mano destra. Un altro fulmine ha colpito e distrutto una targa di marmo ai piedi della colossale statua piazzata sulla #collina del #Corcovado. L\’incidente si e\’ verificato nel mezzo di un forte temporale, durante il quale si sono abbattuti su Rio, ben 1.109 fulmini. L\’Arcidiocesi di Rio ha annunciato, che, il dito della statua sara\’ restaurato martedi\’. [ogni città dovrebbe tenere un \”parafulmini così\”]

18 gennaio, 14:31, #Hollande: oggi visita feudo elettorale #PARIGI, ] questo è interessante, lui, io, noi, voi, loro, 75%, e, 62%, risponderemo il giorno del giudizio, su come, noi abbiamo rispettato, la Torà ] [ Il presidente francese François Hollande, è oggi in visita ufficiale nella regione della Correze, il suo feudo elettorale, nel centro della Francia. Secondo un sondaggio pubblicato oggi il 75% dei francesi approva il silenzio di Hollande sulle sue vicende private durante la conferenza stampa di martedì scorso. Per il 62% degli intervistati ritiene inoltre che si tratti di \”una vicenda privata\”.

Papa a dipendenti Rai, servire la verità, Evitare disinformazione e calunnia, mantenere alto livello etico [ tutte stronzate! ] 18 gennaio, 13:23, #Papa a #dipendenti #Rai, servire la verità #CITTA\’ #VATICANO, [ è impossibile, essere liberi ed onesti, nel #sistema #massonico, #monopolistico, #Banca #mondiale, #Spa, #bildenberg, del #signoraggio #bancario rubato, alla costituzione del popolo sovrano, quindi, l\’informazione sensibile politicamente, deve essere necessariamente una truffa! io ho sudato: 7 camicie, per impedire la aggressione della #Siria, con il conseguente sterminio dei cristiani, residenti! è un vero peccato, che, il mio ministero, non era attivo, quando, fu aggredito lo Iraq. ] La Rai deve essere \”un servizio alla verità, un servizio alla bontà e un servizio alla bellezza\”. Lo ha raccomandato il Papa nell\’udienza ai dirigenti e al personale dell\’azienda radiotelevisiva italiana. \”Evitare queste cose che fanno tanto male: la disinformazione, la diffamazione, la calunnia. Mantenere alto livello etico\”. #Bergoglio ha ricordato anche la \”responsabilità a cui chi è titolare del servizio pubblico non può per nessun motivo abdicare\”.

18 gennaio, 10:01. #Mumbai, calca tra fedeli, 18 morti #NEW #DELHI, [sorry India, le mie più sentite condoglianze, io sono veramente dispiaciuto, per questo incidente, io faccio a te, le mie condoglianze, perché, il tuo islam è buono, mentre, l\’islam di: Pakistan, Turchia, e Arabia Saudita, è un Islam criminale! ] Almeno 18 persone sono morte in nottata in una calca avvenuta a Mumbai nei pressi della casa di un leader di una setta musulmana, morto ieri mattina a 102 anni. Lo riferiscono i media locali. I fedeli sono accorsi a rendere omaggio a #Syedna #Mohammed #Burhanuddin, considerato un discendente del Profeta Maometto e famoso per i suoi insegnamenti spirituali e per l\’amore per la natura. Non si sa cosa abbia scatenato il movimento di folla che ha causato anche una cinquantina di feriti.

18 gennaio, 15:15 #Michelle-Hillary, vita comincia a 50 anni #WASHINGTON, [ non credo, che, i cinquantenni, del sud del mondo, abbiano un altrettantta, positiva, visione della vita, visto che, è il sistema dei farisei anglo-americani, che, hanno creato queste ingiustizie sociali ] Michelle e #Hillary, due first lady, che, dimostrano come la vita possa ricominciare, a 50 anni. la moglie di #Bill #Clinton, appare lanciatissima [come, un #missile #intercontinentale, a #testata #nucleare]. perché, senza, la carneficina della guerra mondiale, poi, i popoli spinti in una recessione monetaria, fittizia, per scopi #speculativi, #usurocratici, faranno la rivoluzione, questa truffa, delle #Banche #Centrali, #Spa, #Fmi, e del #sistema #massonico, questa voltà verrà a galla, dopotutto, il destino della merda, è sempre quello di venire a galla! [ su dai satana, non fare il permaloso, tu non fare i capricci, tanto, tu lo sai, che, prima o poi?, io pubblicherò, questo articolo! ]

[ cazzo, coglione, #India, questo non è un processo, questo è un sequestro di persona! ] [ la tua posizione contro tutte le nazioni del mondo sta diventando una posizione troppo odiosa! tu rischi l\’embargo, internazionale, e, mondiale! ] Marò: pr.cons. Puglia, disertare Indian Day. Invito a premier Letta, il 22/1 odg in assemblea regionale. 18 gennaio, 14:07. 14:24. Mauro, India rimandi marò a casa, \”Doveva decidere in due mesi, sono passati due anni\”

18 gennaio, 14:32  [ chi è che, lui pensa, che, questa #patologia #islamica, sia qualcosa, che, a noi non interessa? questa patologia islamica è stata fatta e concepita, da maniaci religiosi, della #sharia, per fare del male, a tutti i popoli del mondo! la ipocrisia, di questi criminali, del #Califfato, non potrà mai superare, la ipocrisia dei #farisei #anglo-americani, #Spa, #Fmi, #FED, #Bce, [è vero ] ma, comunque, viene, subito dopo quel satanismo, quindi, non è dai fatti giornalistici, che, voi potrete giudicare, le loro reali intenzioni, quelle sono un #depistaggio, invece! #farisei, #ideologi #salafiti, #islamisti, #satanisti, non hanno nessun rispetto, per il valore della vita umana! Senza di me, Israele non avrebbe potuto avere, nessuna speranza, di poter sopravvivere! ] Un #diplomatico #iraniano è rimasto ucciso in un attacco armato oggi a #Hadda, il quartiere dei diplomatici di #Sanaa. Lo ha reso noto al Jazeera, citando fonti sanitarie e di polizia. L\’ambasciatore era rimasto colpito da raffiche di armi da fuoco provenienti da una camionetta mentre stava uscendo dalla sua residenza, vicino ad un centro commerciale nella capitale #yemenita. [cazzo, i miei commenti, stanno avendo un tale successo, che, mi bloccano la ADSL continuamente!]

perché, vi abbandonate, allo entusiasmo, così, ingenuamente? tutto quello, che, è terrestre, può essere fermato, con #raggi #laser dallo #spazio #cosmico! Quindi nessuna guerra, sulla terra, può essere vinta, se prima non vengono distrutte le strutture spaziali! ] Il nuovo progetto cinese seppellirà il sistema di difesa antimissilistica americano? La Cina ha testato la #testata #ipersonica per missile #balistico #intercontinentale. I test effettuati dimostrano, che, il dispiegamento dei missili balistici intercontinentali cinesi, con tali parti, è possibile già in un futuro prevedibile. I test effettuati della testata ipersonica per missile balistico intercontinentale, è il primo risultato pratico, del programma su vasta scala in via di realizzazione dei cinesi, volto all\’elaborazione dell\’arma ipersonica.

[ #AIEA vuole spendere $6 milioni per #Iran] [ idioti, e se, io metto una centrifuga, nello scantinato di casa mia, per arricchire l\’uranio segretamente? Quindi è la Sharia, che deve essere abolita, in tutta la Lega Araba, dei nazisti, er dhimmi schiavi, ecco, come, il terrorismo finirà!  ] L\’Agenzia internazionale per l\’energia atomica ( #AIEA) ha calcolato che occorrono 6 milioni di dollari per controllare la realizzazione degli accordi di Ginevra, raggiunti tra i mediatori internazionali e Teheran, comunicano i mass media. Il piano congiunto dell\’Iran e del \”sestetto\” ( #Russia, #Cina, #USA, #Gran #Bretagna, #Francia e #Germania) entrerà in vigore il 20 gennaio. Teheran ha assunto gli impegni di non arricchire l\’uranio oltre il 5 %, e di ridurre i tempi di sviluppo del programma nucleare. Da parte sua l\’Occidente, ha acconsentito ad attenuare le sanzioni economiche. Oggi la delegazione dell\’AIEA giunge in Iran.

[Libia, spariti due operai calabresi] [ la arroganza degli islamici, contro, i dhimmi schiavi è smisurata! tutto il razziso che è nato dalla sharia, e dall\’islam pervertito, e imperialistico, dei salafiti, per il califfato, tutte cose già viste, in 1400 anni!  ] Due cittadini italiani sono dispersi in Libia, comunica il Ministero degli Esteri del Paese. Francesco Scalise e Luciano Gallo a ndavano con il loro solito furgone a fare i lavori per cui erano stati impiegati ma non sono più rientrati. Scalise e Gallo sono della provincia di Catanzaro, rispettivamente residenti nei comuni di Pianopoli e di Feroleto. Il furgone è stato ritrovato vuoto in una zona isolata della Cirenaica che fa pensare ad un sequestro. Angelo Scalise, fratello di Francesco, in Libia anche lui per lavoro, ha dato l\’allarme, quando ha visto il mancato rientro dei due.

Gli scienziati #Università #Nazionale di #Tokyo, lavorano su un nuovo esperimento, nel quadro, del quale si prevede di creare un \”uomo-maiale\”. Si tratta del trapianto degli #organi #umani, al maiale. Come evidenziano i ricercatori, al momento si stanno svolgendo, le prime tappe, per #trapiantare ai #maiali #fegato e #pancreas. L\’obiettivo principale dall\’esperimento è ottenere l\’attecchimento normale, dei tessuti trapiantati dall\’uomo. In caso di successo, si potrà far crescere gli organi, per il trapianto nel corpo di un animale, questo aiuterà a risolvere il problema, della mancanza di organi in donazione. [ i titolo \”uomo-maiale\” è completamente fuorviante! perché questo: \”uomo maiale\” è già stato realizzato dai satanisti americani! ] quello, che, i giapponesi stanno facendo è eticamente lecito, anche, se, i satanisti del Nwo, sono in mezzo a loro anche!

18 gennaio, 18:05  #IL #CAIRO, [ nessun #popolo #arabo, #islamico, potrà mai accettare, i salafiti, al di fuori, del loro terrorismo nazista, la sharia assassina, del califfato mondiale, demolitrice della civiltà, progresso scientifico, negazione dei diritti umani fondamentali, della libertà di religione! la congiura contro Israele, e contro, tutti i popoli liberi! ] [ finirà in tragedia questa brutta storia, di erdogan ottomano e di Saudita Al Qaeda ] Il presidente della commissione elettorale centrale egiziana, Nabil Salib, ha annunciato i risultati ufficiali del voto sul referendum per la nuova Costituzione: affluenza al 38,6% (oltre 20mln votanti), con un 98,1% di \’sì\’ e i \’no\’ fermi all\’1,9%. Dopo l\’annuncio del risultato, sono iniziati i caroselli di auto a piazza Tahrir al Cairo. Alcune decine di sostenitori del governo, che inneggiano al generale al-Sisi, stanno cantando nella piazza simbolo delle rivolte contro Mubarak e Morsi.

18 gennaio, 15:17, [ io penso, che, tutti devono essere liberi di manifestare, anche, ad oltranza. Ma, il traffico urbano, gli uffici pubblici, non devono essere bloccati, cioè, al punto, di rendere impossibile, lo accesso a certe zone! Questi idioti, guarano alla #Europa #masonica, delle #lucertole #Bildenberg, come al paradiso, mentre, è sempre la truffa di #Rothschild e delle tasse, cioè, la #estorsione, anti-#costituzionale, per comprare il suo #denaro di satana! ] #Ucraina: scontri #europeisti-filogoverno #KIEV, 18 GEN – Scontri tra manifestanti \’ #europeisti\’ e #filogovernativi sono scoppiati oggi a Kiev, dove decine di militanti del partito delle Regioni del presidente #Viktor #Ianukovich si sono presentati in piazza Maidan chiedendo ai pro-Ue di smantellare le barricate. I due gruppi sono venuti alle mani e sono volati ceffoni e spintoni. Nella notte gli \’europeisti\’ hanno rafforzato le #barricate, alcune delle quali erano state realizzate con mucchi di neve che si e\’ sciolta visto l\’inverno particolarmente mite.

Nel 2010 se ne contavano almeno sei: Esercito di Liberazione del #Belucistan, Esercito Repubblicano del Belucistan, Fronte Popolare di Liberazione del #Belucistan, Fronte Popolare per la Resistenza Armata, Fronte per la Liberazione del #Belucistan e Fronte Unito per la Liberazione del Belucistan. 18 gennaio, 18:16 #ISLAMABAD, [certo, questi hanno diritto, ad ottenere la indipendenza ] Quattro persone sono morte e 35 sono rimaste ferite in un attentato a un treno nella provincia pachistana del Punjab. Il convoglio coinvolto e\’ il Khushaal Khan Khattak Express, in viaggio nel sud fra Peshawar e Karachi. Quando il treno é arrivato in un\’area rurale nella provincia di Rajanpur una bomba e\’ esplosa vicino ai binari facendo deragliare quattro carrozze e distruggendo oltre 200 metri di binari. L\’attentato e\’ stato rivendicato dall\’Esercito #repubblicano #Baloch ( #Bra).

    Il #Belucistan #pakistano: viaggio in una provincia, che, vuole diventare uno Stato [ ecco perché, loro hanno diritto alla indipendenza ] di Alessandro Pagano Dritto. Un giorno gli abitanti di Kohak, un paese vicino alla frontiera, scoprirono di essere diventati iraniani. Nessuno, se non dopo molto tempo, li aveva avvertiti che lo Stato in cui erano nati e avevano vissuto, il Pakistan, li aveva ceduti all\’Iran. Ma tanto la maggior parte di loro non si sentiva né iraniana ne pakistana: il loro paese era un altro, il Belucistan.
La situazione del Belucistan è simile a quella del Kurdistan, perché i Beluci si sentono una nazione ma non sono quello che vorrebbero anche essere: uno Stato. «Ma a differenza del Kurdistan – spiegò una notte del dicembre 2007 Faiz Baloch al poliziotto inglese mentre gli perquisivano l\’appartamento – il Belucistan era un paese libero fino a quando gli Inglesi non l\’hanno diviso e poi l\’Iran e il Pakistan non l\’hanno occupato».
Dal 1947, anno dell\’annessione, a oggi, Belucistan è stato il nome di una provincia molto povera e molto importante nel sud ovest del Pakistan. Un documento della Banca Mondiale del maggio 2003 calcola la sua popolazione in poco più di 7 milioni di persone per una superficie di quasi 350.000 Km2. Uno strato di terra rocciosa e aspra separa la ricchezza del sottosuolo dalla povertà dei suoi abitanti, che poco o nulla vedono dell\’oro e del rame che vi viene estratto. In un suo articolo il beluco Sanaullah Baloch calcola che il 97% dei Beluci vive senza gas, il 78% senza elettricità, il 62% senza acqua potabile. I mezzi di comunicazione e le scuole sono realtà solo in poche città, la più importante delle quali e Quetta, capoluogo di provincia noto per essere la base dei Talebani del Mullah Omar. Per il resto intere aree vivono in condizioni assai precarie, tra gasdotti e impianti estrattivi controllati a vista dai soldati dell\’esercito federale, dalle guardie di frontiera, dalla polizia o da gruppi paramilitari. Nel gennaio 2000 il neoeletto presidente pakistano, generale Pervez Musharraf, manda l\’esercito a presidiare la provincia, dove da decenni è attiva una guerriglia armata di impronta laica e nazionalista composta da più gruppi. Nel 2010 se ne contavano almeno sei: Esercito di Liberazione del Belucistan, Esercito Repubblicano del Belucistan, Fronte Popolare di Liberazione del Belucistan, Fronte Popolare per la Resistenza Armata, Fronte per la Liberazione del Belucistan e Fronte Unito per la Liberazione del Belucistan. La nazione del Belucistan. Si estende tra Iran e Pakistan, in minima parte anche in Afghanistan. Nonostante sia la provincia pakistana più povera, il suo sottosuolo e le sue coste sul Mar Arabico ne fanno una regione vitale per Islamabad e importantissima per tutto il Medio Oriente. (Fonte: pakdefenceunit.wordpress.com) Quando questo avviene Faiz Baloch, nato nel villaggio di Kohak nel Belucistan iraniano, ha diciotto anni e sta studiando a Quetta. Abita però a Nuova Kahan e si sposta in città per studiare e insegnare come volontario. Passati i corpi dell\’«Operazione Libertà», come l\’ha chiamata il governo di Islamabad, Fraiz vede vetri rotti e tende strappate, «come se ci fosse stata la guerra». Nel paese rimangono solo donne, anziani e bambini: sono spariti gli uomini, 125 in un giorno solo, e nessuno sa che fine abbiano fatto. Esiste un\’associazione specifica che si occupa dei casi di sparizione nel Belucistan: Voice For Baloch Missing Persons. Per molti di questi casi i Beluci sospettano proprio delle diverse forze militari attive sul loro territorio: nel luglio 2012 la giustizia pakistana sembra aver dato loro ragione condannando per falsa testimonianza un ufficiale di polizia che aveva negato di detenere sette Beluci della tribù Marri scomparsi quattro mesi prima nei dintorni di Quetta.
Anche Faiz aveva trovato una parte di quei 125 uomini scomparsi a Nuova Kahan proprio nelle stazioni di polizia e corrompendo un ufficiale era riuscito a parlarci e a farsi dire cosa era successo dopo l\’arresto. Un detenuto gli aveva raccontato che erano stati separati in due gruppi e poi riuniti in dieci o quindici per volta in un locale di Quetta, interrogati e torturati. Le cose per il Belucistan sono peggiorate negli ultimi sei anni, dopo che il 26 agosto 2006 uno dei capi storici e più carismatici della resistenza locale, Nawab Akbar Khan Bugti, è stato ucciso nel corso di un\’operazione dell\’esercito. Ora pare che il suo antico feudo nel quale ha trovato la morte, la città di Bugti, sia diventato un centro di detenzione e tortura dell\’opposizione Beluca. A causa della repressione militare la diffidenza dei Beluci nei confronti del governo di Islamabad rimane alta: quasi nessuno sembra credere al piano varato dal governo nel 2010 per un risanamento economico e sociale della regione. Solo la smilitarizzazione della zona e l\’investimento di denaro pubblico in campi come l\’istruzione possono risollevare le sorti del Belucistan. Dice a un giornalista di Al Jazeera un pescatore di Gwadar, importantissimo porto sul mar arabo nel sud della provincia: «Hanno promesso un lavoro per tutti i disoccupati di Gwadar. Ma chi abita qui è ancora disoccupato. Io non ho un\’istruzione, ma molti altri sì. Alcuni hanno una laurea, ma nessuno di loro ha un lavoro. Sono tutti pescatori. Lavorano duro giorno e notte per pagare un\’istruzione ai loro figli».
Di questa pluridecennale guerra tra il governo federale di Islamabad e il Belucistan sembra essersi accorto adesso anche il governo statunitense: nel febbraio 2012 il repubblicano Dana Rohrabacher ha presentato una risoluzione a favore delle rivendicazioni beluche. In un suo articolo apparso sul Washington Post lo scorso aprile spiegava i motivi della risoluzione sostenendo che gli Stati Uniti non possono collaborare con uno Stato che ha deciso di proteggere i Talebani: «E\’ tempo che Washington smetta di aiutare il Pakistan e sviluppi un\’amicizia più stretta con l\’India e, forse, col Belucistan». L\’esercito pattuglia le strade di una città del Belucistan. Dal 2000 in poi la presenza dell\’esercito, della polizia e di gruppi paramilitari nelle città e nei punti nevralgici per l\’economia della regione si è intensificata. In molti dei casi registrati di sequestri, torture e uccisioni è stata verificata la responsabilità dei militari. (Fonte: http://www.chakranews.com) Difficile non notare però – ha scritto in aprile Suba Chandran dell\’Institute for Peace and Conflict Studies – che questa risoluzione arriva subito dopo il rifiuto del governo pakistano di prolungare la presenza di truppe americane a Karachi: truppe utili a combattere il terrorismo forse, ma certo troppo vicine al territorio dell\’Iran perché questo non se ne lamenti. E il progetto comune tra Iran, Pakistan e Afghanistan sancito a Islamabad proprio nel febbraio di quest\’anno rende sconsigliabili le lamentele. Nel frattempo molti Beluci cercano vita migliore altrove ed emigrano: si ritiene che il numero dei migranti si aggiri sul milione. Scelta che ha dovuto fare anche Faiz Baloch, che a un certo punto cominciò a sentirsi troppo osservato a causa delle sue ricerche. A Nuova Kahan avevano chiesto di lui a un commerciante che aveva mentito dicendo di non conoscerlo; inoltre uno dei detenuti visitati gli aveva detto, cercando di non farsi capire dagli agenti di sorveglianza, che era «un tipo interessante». A quel punto a Faiz non era rimasto altro che viaggiare, a piedi e in macchina, fino all\’aeroporto più vicino, da lì volare a Londra e, appena atterrato, fare richiesta d\’asilo. Per la vicenda di Faiz Baloch si veda la sua intervista a Karlos Zurutuza e Wendy Johnson del settembre 2010: http://thebaluch.com/090110_FaizBaluch.php
http://ilreferendum.it/2012/09/10/il-belucistan-pakistano-viaggio-in-una-provincia-che-vuole-diventare-uno-stato/
L\’esercito pakistano, nazista, sharia imperialismo, pattuglia le strade di una città del Belucistan. Dal 2000 in poi la presenza dell\’esercito, della polizia e di gruppi paramilitari nelle città e nei punti nevralgici per l\’economia della regione si è intensificata. In molti dei casi registrati di sequestri, torture e uccisioni è stata verificata la responsabilità dei militari. (Fonte: http://www.chakranews.com)

Padre rock cinese, non si piega a censura, Rinuncia a galà fine anno, per veto a canzone studenti #Tiananmen. 18 gennaio, 15:30. #PECHINO, [mai tacere di fronte a nessuna ingiustizia, noi vogliamo un mondo migliere: tutto quì! ] Il #cantante #Cui #Jian, considerato il \’\’padre\’\’ del rock and roll cinese\’\’, non si e\’ voluto piegare alle richieste della censura ed ha rinunciato a partecipare al popolare \’\’gala\’\’ di fine anno, trasmesso dalla televisione di Stato, la #Cctv. Lo affermato la sua manager. Al cantante era stato chiesto nella serata del 31 gennaio, giorno del capodanno cinese, di non cantare \’ #\’Nothing #To #My #name\’\’ che era stata scelta come \’\’ #inno\’\’ dagli studenti che nel 1989 avevano occupato piazza #Tiananmen.

king saudi arabia, se, un tuo alunno viene da te, e ti dice, \”ecco professore questa è la ricerca, su \”massacro di Tlatelolco\”, che, voi avete chiesto\”, ed in realtà, questo, non è vero, tu puoi pensare due cose soltanto, o il ragazzo ha battuto la testa ad un palo, oppure, è stato lo Spirito Santo, che, vuole stanare i satanisti americani, cioè, i veri mandanti di quella strage!

Massacro di Tlatelolco ] [ Da Wikipedia, l\’enciclopedia libera] [ questi sono i assoni satanisti, farisei, che, ancora hanno il controllo di USa Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale, io li voglio morti! ma, se si arrendono a me, io li perdonerò ] Plaza de las Tres Culturas, Città del Messico, luogo del massacro del 2 ottobre 1968. Il massacro di Tlatelolco avvenne il 2 ottobre 1968 nella Piazza delle tre culture a Tlatelolco, Città del Messico. Non si è mai riusciti ad avere un numero preciso dei morti: alcune stime dicono più di 300 persone, ma quasi tutte le fonti governative riportano stime non oltre i 40 o 50 morti. Al momento della strage il governo parlò di 34 morti in gran parte militari. Il massacro avvenne dieci giorni prima dell\’inizio dei Giochi della XIX Olimpiade che si svolsero a Città del Messico dal 12 ottobre al 27 ottobre 1968. Il massacro fu preceduto da mesi di inquietudini politiche nella capitale messicana, con manifestazioni e proteste studentesche per appoggiare gli eventi che succedevano nel mondo nel 1968. Il 27 agosto più di 200.000 studenti scesero in piazza e si accamparono nel Zócalo, per poi venir dispersi il giorno successivo dall\’esercito messicano. Gli studenti volevano aumentare la propria visibilità grazie all\’attenzione che c\’era sulla città a causa dei Giochi olimpici del 1968. Il presidente di allora, Gustavo Diaz Ordaz, settimane prima del massacro ordinò all\’esercito di occupare il #Campus dello #UNAM. In quest\’occasione l\’esercito indiscriminatamente picchiò molti studenti e il rettore Javier Barros Sierra si dimise per protesta il 23 settembre.Le proteste degli studenti non diminuirono. Le manifestazioni crebbero a tal punto che il 2 ottobre, dopo 9 settimane di sciopero studentesco, 15.000 studenti di varie università marciarono per le vie della città, protestando contro l\’occupazione del campus. Al calare della notte 5.000 studenti e lavoratori, molti dei quali con la propria famiglia, si raccolsero nella Plaza de las tres Culturas di Tlatelolco.
Alla fine della giornata le forze militari e politiche con carri blindati e veicoli da combattimento circondarono la piazza e aprirono il fuoco, puntando sulle persone che protestavano o che semplicemente passavano di lì. In breve tempo una massa di corpi copriva tutta la superficie della piazza. Fra i feriti, anche la scrittrice fiorentina Oriana Fallaci, che si trovava in un grattacielo sovrastante la piazza per controllare al meglio le azioni fra manifestanti e forze dell\’ordine. Ferita da un elicottero in volo, fu creduta morta e portata in obitorio, dove un prete si rese conto che era ancora viva. La giornalista riportò tre ferite d\’arma da fuoco.
Il massacro continuò tutta la notte, i soldati si accamparono negli appartamenti vicini alla piazza. Testimoni riferirono che i corpi furono spostati con camion dell\’immondizia. La spiegazione ufficiale fu che facinorosi armati iniziarono a sparare verso le forze dell\’ordine che per difesa personale iniziarono a sparare. I media di tutto il mondo diffusero le immagini e pubblicarono la notizia che si era registrato lo scontro più violento tra studenti e forze dell\’ordine.
Indagini sul massacro
29 anni dopo il massacro, nell\’ottobre 1997, il congresso messicano formò un comitato per investigare sul massacro di #Tlatelolco. Il comitato raccolse vari testimoni e attivisti politici dell\’epoca, incluso l\’ex presidente #Luis #Echeverria #Alvarez, che all\’epoca era Segretario del Governo. Echeverria ammise che gli studenti erano disarmati e che l\’attacco militare fu pianificato precedentemente per distruggere il movimento studentesco.
Nell\’ottobre 2003, 35 anni dopo il massacro, il #National #Security #Archive dell\’Università George Washington pubblicò documenti della CIA, del Pentagono, del dipartimento di stato, del FBI e della Casa Bianca. I documenti rivelano che:
in risposta alle preoccupazioni del governo messicano per la sicurezza dei Giochi olimpici, prima e durante la crisi il Pentagono inviò in Messico alcuni istruttori di lotta antisovversiva, armi, munizioni e materiale per il controllo della protesta;
tra il luglio e l\’ottobre 1968, numerosi agenti della CIA che si trovavano in Messico facevano quotidianamente rapporto su quello che accadeva nella comunità universitaria e all\’interno del governo. Sei giorni prima del massacro il segretario di Governo e il direttore della sicurezza federale, comunicando con alcuni agenti della CIA, informarono che la protesta sarebbe stata controllata in breve tempo;
secondo la CIA il governo messicano sistemò le cose con il leader studentesco Socrates Campos Lemus.

Il massacro di Tlatelolco e Oriana Fallaci. [le multinazionali, Spa, il lavoro dei satanisti americani, USA, Fmi-Nwo, per depredare i popoli ] [come gli Usa, Sp, Farisei hanno depredato, il mondo e la america latina] Pubblicato il 2 ottobre 2012 da admin , A Città del Messico il 3 ottobre 1968 la piazza di Tlatelolco è ricoperta da centinaia di morti: sono quasi tutti studenti. A ordinare una feroce sparatoria è stato il presidente Gustavo Diaz Ortaz. L\’esercito ha sparato dagli elicotteri e dai tetti del ministero degli Esteri.
Il 1968 messicano ha inizio il 22 luglio quando i \”granaderos\”, carabinieri messicani, intervengono a reprimere una rivolta scoppiata all\’interno di due licei con cruda brutalità. Questa repressione viola il principio dell\’autonomia delle università e delle scuole messicane, da sempre considerate luoghi dove polizia e esercito non potevano intervenire. Il 30 luglio per reprimere la protesta scoppiata all\’Università di Città del Messico, la polizia si arma di bazooka. La risposta è la nascita di comitati di lotta in tutte le scuole e poi di un Comitato nazionale che raccoglie studenti e professori, le cui richieste sono varie e molteplici: liberazione di tutti i detenuti politici; scioglimento dei \”granaderos\”, dimissioni del capo della polizia, risarcimento alle famiglie delle vittime della repressione, punizione per i responsabili delle azioni repressive, abrogazione degli articoli del codice penale che limitano il diritto di manifestare. Il 1° settembre il presidente Diaz Ordaz chiude ogni possibilità di trattativa e accusa gli studenti di voler sabotare i giochi olimpici che si sarebbero inaugurati il 12 ottobre. Il 18 settembre l\’esercito occupa l\’Università: il rettore Javier Barrios Siena si dimette per protesta.
Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre gli studenti si danno appuntamento in piazza delle Tre culture (detta anche Piazza Tlatelolco). Polizia e esercito sparano all\’impazzata, dopo avere bloccato le uscite della piazza: il bilancio in termini di morti è altissimo, anche se non se ne avrà mai un resoconto definitivo.
Molti sostengono che fu una strage pianificata a tavolino (l\’operazione militare era infatti già partita alle 18 del 2 ottobre); passata alla storia come la più sanguinosa e crudele repressione del movimento studentesco.
Dopo aver bloccato le uscite della piazza polizia ed esercito spararono all\’impazzata: le cifre ufficiali parlano di 15.000 proiettili (8.000 militari di vari corpi impegnati nell\’azione, 300 mezzi fra carri armati, blindati vari e jeeps armate di mitragliatrici) che provocarono, non meno di 700 feriti ed un numero di morti che oscilla tra i 150 e i 300. Furono arrestati e detenuti 5000 studenti, alcuni dei quali sottoposti a torture e a finte fucilazioni, alcuni dei quali, 300, rimasero in carcere fino all\’amnistia del 1971.
Il regime messicano, allora preoccupato di mostrare al mondo la propria faccia democratica e moderna attraverso le imminenti Olimpiadi, da subito insabbiò la strage di Piazza Tlatelolco; una strage provocata ad arte, che segnò in generale la società messicana e che dette un duro colpo al movimento studentesco, centrato soprattutto sull\’attivismo degli studenti della UNAM (Universidad Nacional Autonoma de Mexico) e del Politecnico che rivendicavano un\’apertura democratica nei confronti dell\’autoritarismo del regime fondato sul Partido Revolucionario Insitucional (PRI)
http://www.infoaut.org/index.php/blog/storia-di-classe/item/2779-3-ottobre-1968-la-strage-di-piazza-tlateolco
Il massacro di Tlatelolco avvenne il 2 ottobre 1968 nella Piazza delle tre culture a Tlatelolco, Città del Messico. Non si è mai riusciti ad avere un numero preciso dei morti: alcune stime dicono più di 300 persone, ma quasi tutte le fonti governative riportano stime non oltre i 40 o 50 morti, al momento della strage il governo parlò di 34 morti in gran parte militari. Il massacro avvenne dieci giorni prima dell\’inizio dei Giochi della XIX Olimpiade che si sono svolti a Città del Messico
Il massacro fu preceduto da mesi di inquietudini politiche nella capitale messicana, con manifestazioni e proteste studentesche per appoggiare gli eventi che succedevano nel mondo nel 1968. Il 27 agosto più di 200.000 studenti scesero in piazza e si accamparono nel Zócalo e il giorno dopo furono dispersi dall\’esercito messicano.
Gli studenti volevano approfittare dell\’attenzione che c\’era sulla città per via dei Giochi olimpici del 1968. Il presidente di allora Gustavo Diaz Ordaz, settimane prima del massacro ordinò all\’esercito di occupare il Campus dell\’UNAM. L\’esercito indiscriminatamente picchiò molti studenti e per protesta il rettore Javier Barros Sierra si dimise il 23 settembre. Le proteste degli studenti non diminuirono. Le manifestazioni crebbero a tal punto che il 2 ottobre dopo 9 settimane di sciopero studentesco, 15.000 studenti di varie università marciarono per le vie della città, protestando contro l\’occupazione del campus. Al calare della notte 5.000 studenti e lavoratori, molti dei quali con la famiglia si raccolsero nella Plaza de las tres Culturas di Tlatelolco.
Alla fine della giornata le forze militari e politiche con carri blindati e veicoli da combattimento circondarono la piazza e aprirono il fuoco, puntando sulle persone che protestavano o che semplicemente passavano di lì. In breve tempo una massa di corpi copriva tutta la superficie della piazza. Fra i feriti, anche la scrittrice fiorentina Oriana Fallaci, che si trovava in un grattacielo sovrastante la piazza per controllare al meglio le azioni fra manifestanti e forze dell\’ordine. Ferita da un elicottero in volo, fu creduta morta e portata in obitorio, dove un prete si rese conto che era ancora viva. La giornalista riportò tre ferite d\’arma da fuoco. Il massacro continuò tutta la notte, i soldati si accamparono negli appartamenti vicini alla piazza. Testimoni riferirono che i corpi furono spostati con camion dell\’immondizia. La spiegazione ufficiale fu che facinorosi armati iniziarono a sparare verso le forze dell\’ordine che per difesa personale iniziarono a sparare. I media di tutto il mondo diffusero le immagini e pubblicarono la notizia che si era registrato lo scontro più violento tra studenti e forze dell\’ordine.
http://www.controappuntoblog.org/2012/10/02/il-massacro-di-tlatelolco-e-oriana-fallaci/

[ oriana fallaci ferita nella strage in messico. ] Caricato in data 27/gen/2008 [il massacro del capitalismo USA, di farisei anglo-americani ] video  [ oriana fallaci ferita nella strage in messico. ] ferita nella strage nella piazza delle 3 culture.
Per reprimere la protesta che ha il suo fulcro nell\’Università di Città del Messico la polizia usa i bazooka. migliaia i morti.
/watch?v=iyfctzztLkE&feature=player_embedded

    [ come il nazismo di: Nwo-Fmi, ha potuto soffocare le aspirzioni democratiche dei popoli, come, le democrazie massoniche, di associazioni segrete, vietate dalla Costituzione, sono state corrotte, allo stesso modo, le prmavere arabe hanno portato i salafiti! Questo è un solo Nwo, contro Israele, l\’ultimo baluardo delle aspirazioni di libertà dei popoli ] O capitano! Mio capitano!… \”Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.\” [Oscar Wilde] 2 ottobre 2013. 2 ottobre 1968 Città del Messico Il massacro di Tlatelolco. [i am unius REI, king of Israel ] Città del Messico, 2 ottobre 1968. Nella piazza delle Tre Culture, nel quartiere Tlatelolco, migliaia di studenti e lavoratori messicani si danno appuntamento per manifestare pacificamente contro il Governo di Gustavo Diaz Ordaz, a capo di un partito che di rivoluzionario ha solo il nome. Mancano appena dieci giorni all\’inizio della 19esima edizione dei Giochi Olimpici. Ma è dall\’estate che il Paese è attraversato dalle tensioni che del resto caratterizzano l\’intero anno, dalla protesta studentesca all\’offensiva in Vietnam, dagli assassini di Martin Luther King e Bob kennedy ai carri armati russi che soffocano nel sangue la Primavera di Praga. Il 22 luglio 1968, nella capitale messicana, una banale rissa tra istituti studenteschi viene sedata con la forza dai granaderos, i carabinieri messicani. È la scintilla che nell\’anno olimpico, fa scattare il corto circuito tra le due anime del Paese, come spiega Marco Bellingeri, docente di storia dell\’America latina all\’università di Torino e direttore del centro di cultura italiana a Città del messico.
Eddy Ottoz allora era un ragazzo di 24 anni. Quarto ai Giochi di Tokio nei 110 ostacoli, in Messico era pronto per puntare a una medaglia olimpica. Giovane attento, spirito libero, Ottoz aveva avuto occasione per conoscere da vicino le tensioni della società messicana, avendo più volte visitato il Paese negli anni precedenti, proprio in vista di quelle Olimpiadi, particolarmente attese per il clima politico, l\’altitudine che avrebbe condizionato molti risultati, la diretta tv che per la prima volta avrebbe portato i Giochi nelle case di tutto il mondo. Quel 2 ottobre 1968 sono oltre 10mila i giovani che accorrono in Piazza delle Tre Culture per partecipare alla manifestazione antigovernativa. Il segnale della repressione arriva alle 17.30, dal cielo. Le vie di fuga della piazza vengono chiuse: all\’improvviso, dai tetti del ministero degli Esteri e dagli elicotteri partono raffiche di mitra sulla folla: sono 62 interminabili minuti di fuoco. Tra i feriti anche l\’inviata dell\’Europeo Oriana Fallaci che rilascia al Tg Uno questa drammatica testimonianza dal suo letto d\’ospedale il giorno dopo. Il bilancio della carneficina è di oltre 300 vittime, 1200 feriti, 1800 arrestati, 25mila colpi sparati. il silenzio di Ottoz, tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia, è più eloquente di qualsiasi parola. Molto si è scritto e detto su quello che rimane uno degli episodi più tragici della storia dell\’olimpismo. Le trame sottostanti a quella strage sembrano ora più chiare ed evidenti, e solo di recente il Messico è riuscito a fare i conti con quel passato scomodo e tragico. Il sangue sparso a piazza delle Tre Culture non fermò, però, le Olimpiadi messicane. Le parole di Ottoz sembrano un monito prezioso anche sulla strada verso Pechino. Ma qual è oggi, l\’eredità dei morti di Piazza delle tre culture?

2 ott 2012 [ http://www.gennarocarotenuto.it/21777-chi-ricorda-il-massacro-di-tlatelolco-in-messico/ ] [ maledetti americani satanisti Spa, Fmi-Nwo, massoni, i predatori del mondo! un demone lupo (satanismo massonico Spa, di farisei, Illuminati ) vestito da agnello (democrazia)]  Chi ricorda il massacro di Tlatelolco in Messico? [ i am Unius REI King of Israel ] Come sempre \”2 de octubre no se olvida\”, il due d\’ottobre non si dimentica. È il massacro di Tlatelolco, piazza delle Tre Culture nel Nord di Città del Messico, 44 anni fa. Fermava nel sangue e nella repressione selvaggia a venire (ma in apparente pace e democrazia per l\’occhio del mondo) il movimento studentesco messicano reo di voler essere come qualunque altro movimento studentesco in quell\’anno al mondo in quel paese già allora troppo lontano da dio e troppo vicino agli Stati Uniti. Fu una strage di Stato stabilizzante e impunita come quelle italiane, da Piazza Fontana alla Stazione di Bologna, quella di Tlatelolco e fu anche il punto di inflessione nella storia del PRI e del paese da Gustavo Díaz Ordaz che istituzionalizzò una dittatura mascherata, verso il salinismo che vent\’anni dopo liquidò il paese nel neoliberismo fino all\’attuale stato di guerra civile a bassa intensità mascherata da lotta al Narco. Pochi giorni dopo, il 12 d\’ottobre, cominiciavano i Giochi Olimpici che, come altre volte nella storia (il primo gennaio del 1994 col NAFTA e la contemporanea rivolta zapatista, o la modernità neoliberale delle maquiladoras) nella retorica ufficiale aprivano al Messico le porte del primo mondo. Il sangue di quelle centinaia di ragazzi era già stato lavato.

1_2. Oriana Fallaci da Città del Messico [ il massacro degli innocenti, come si soffoca le aspirazioni di democrazia, di un popolo, la predazione delle Corporazioni Spa, americane Spa, Fmi-Nwo ]. La notte di sangue in cui sono stata ferita
Oriana Fallaci, ferita mercoledì 2 ottobre a Città del Messico, durante i gravissimi incidenti di piazza delle Tre Culture, ci ha fatto giungere il suo racconto della stanza dell\’ospedale in cui era ricoverata. Lo stato in cui si trovava, dopo le ferite e l\’operazione subita, le ha impedito di mettersi alla macchina da scrivere. Essa ha però voluto ugualmente farci avere la propria testimonianza sui fatti di cui è stata anche protagonista: ha inciso su nastri tutto il racconto. La registrazione che è giunta da Città del Messico dura due ore e mezzo, con le inevitabili ripetizioni, gli indugi, e le interruzioni di una testimonianza resa a viva voce da una persona ancora sotto choc del rischio mortale che ha corso. Oriana Fallaci ci ha inviato i nastri raccomandandoci di usare la sua narrazione per ricavarne un servizio su ciò che era accaduto il 2 ottobre in Messico. Noi, dopo aver ascoltato queste bobine, abbiamo deciso di trascrivere esattamente ciò che vi è detto, senza cambiare niente. Nessun servizio avrebbe potuto essere più vivo, più drammatico di questo racconto fatto con la sua voce viva. Ogni tanto il discorso è interrotto da qualche lamento, da medici e infermieri che entrano ad escono dalla stanza, da pause di stanchezza della nostra collega. Il servizio di Oriana Fallaci che pubblichiamo è più di un racconto: è un eccezionale documento giornalistico. (All\’inizio del nastro si sentono voci, c\’è gente nella stanza d\’ospedale dove si trova Oriana Fallaci. Un\’infermiera le ordina, in spagnolo, di non agitarsi. Poi comincia il racconto di Oriana Fallaci.) Mi sento male, ho ancora la testa confusa. Vedi, c\’è qualcosa che mi fa più male del dolore, di questo dolore tremendo alla spalla, al polmone, al ginocchio, alla gamba, mi fa più male del dolore fisico: mi fa male questo incubo che ritorna, che mi ossessiona. Il dolore fisico si sopporta, ma l\’incubo no. Non è l\’incubo della guerra del Vietnam, io nel Vietnam ho visto delle cose spaventose, ho seguito delle battaglie tremende, dei pericoli allucinanti, ma era diverso, perché sapevo di andare alla guerra. Uno va in Vietnam, e sa che va alla guerra e la guerra è una cosa dove ci sono dei signori armati da una parte e degli altri signori armati dall\’altra: sai anche che si spara da tutte e due le parti. Ma quello che è successo là la sera in cui sono stata ferita, non era una guerra. Era atroce perché non era la battaglia di Dak-To, non era la battaglia ai confini con la Cambogia o che diavolo. E non aveva niente a che vedere con le guerre, che più o meno tutti, facendo questo mestiere, abbiamo visto come corrispondenti. Capisci? Non era una guerra. E non doveva essere una notte si sangue. Se insisto su questo punto, è perché voglio cercare di spiegare quest\’incubo che mi torna e mi ritorna la notte. La storia dell\’altra sera è questa: poi andrò indietro e ti racconterò il perché, come siamo arrivati a questo. Mercoledì alle cinque era stata indetta una manifestazione nella piazza delle Tre Culture a Città del Messico. Questa piazza, che credo sia una delle più grandi di Città del Messico e anche una delle più note, si chiama delle Tre Culture perché riunisce in un certo senso, simbolicamente, le tre culture del paese: quella azteca, quella spagnola, quella moderna: c\’è una chiesa spagnola del 1500, c\’è la base di una piramide azteca e ci sono gli edifici moderni, quelli costruiti ora. Gli studenti l\’hanno sempre scelta per le loro manifestazioni, non soltanto perché si trova nel quartiere di Tlatelolco, vale a dire abbastanza vicino alla loro università, ma anche perché è molto grande, ha molte vie d\’accesso e molte vie di fuga: è facile arrivarci ed è facile uscirne. E in questo paese è sempre meglio riunirsi in luoghi dove fai presto ad arrivare e fai presto a scappare. Io ero già stata testimone di una manifestazione del genere nella piazza delle Tre Culture, esattamente il giorno dopo in cui ero arrivata in Messico. Era lì infatti, in una manifestazione del genere, nella piazza delle Tre Culture, che avevo conosciuto i capi degli studenti e avevo cominciato a intervistarli. Ero arrivata la notte tra il giovedì e il venerdì, e al venerdì ci fu subito questa manifestazione. Era la prima alla quale assistevo, e mi fece subito un effetto profondo. Mi avevano impressionata queste grandi migliaia di ragazzi, perché sono ragazzi, sai, tredici, quattordici, sedici diciotto, al massimo ventitré o ventiquattro anni. Ragazzi poveri poi, perché degli studenti messicani solo una piccola parte sono figli di borghesi. La massima parte sono figlioli di contadini, di operai e appartengono in maggioranza al Politecnico. Al Politecnico ci vanno i figli degli operai, dei contadini: allora tu vedi questi ragazzini, che non sono come i nostri studenti, con le camicie pulite, il golf stirato di fresco, le scarpe pulite, ma sono brutti e sembrano i contadini che alla domenica vanno al villaggio, come si vedevano in Italia venti o trent\’anni fa e forse anche oggi. E un po\’ timidi, come sono i contadini. Mi ero commossa a vederli lì tutti ordinati, tutti insieme.
Questi ragazzi s\’erano riuniti nella piazza delle Tre Culture, quello scorso venerdì, per commemorare i loro morti, perché avevano già avuto dei morti, un centinaio credo, dal ventisei luglio, il giorno in cui sono incominciate le repressioni della polizia. Quel venerdì c\’era la polizia, soltanto la polizia, non l\’esercito; era riunita però sulla terrazza della Scuola numero 7, ancora occupata dalla truppe governative. Questa scuola si affaccia proprio sulla piazza delle Tre Culture. Dalla parte moderna della piazza i ragazzi erano arrivati, con i loro cartelli, erano intervervenute le madri dei ragazzi ammazzati dalla polizia. Avevo conosciuto in quell\’occasione alcuni capi del Comitato della huelga, il comitato dello sciopero, e li avevo intervistati. I discorsi erano tenuti (questo è importante perché è lì che poi è successo il disastro ieri l\’altro) dalla terrazza di un edificio, una specie di grattacielo popolare, che guarda proprio la piazza delle Tre Culture. A ogni piano di questo edificio che si chiama Chihuahua Building, c\’è una grande terrazza con una balaustra abbastanza bassa e lì i ragazzi mettevano degli altoparlanti e parlavano. Era stata una manifestazione, ripeto, commovente perché ad un certo punto c\’era stata la commemorazione dei morti: pioveva, e tutti questi ragazzi stavano immobili sotto la pioggia, e le madri dei ragazzi morti stavano immobili sotto la pioggia. Finita la manifestazione, anzi durante il minuto di raccoglimento per i morti, qualcuno aveva acceso un accendino, poi un altro, un altro ancora e poi un altro ancora e s\’eran formati in tutta questa piazza come dei fuochi, piccoli fuochi fatui, dappertutto c\’erano queste fiammelle: fiammelle e fiammelle e fiammelle, di accendini e di fiammiferi che finivano per bruciarsi sulle dita. Finchè qualcuno aveva avuto l\’idea di arrotolare dei giornali e farne delle fiaccole e allora tutti si erano messi ad arrotolare giornali e fare fiaccole e la manifestazione s\’era sciolta oserei dire pacificamente con questa grande fiaccolata. Capisci, avevano arrotolato i giornali, erano andati via uno a uno, una fila lunga lunga verso il ponte, queste torce accese, cantando le canzoni degli studenti. Le canzoni dicono: «Goya, Goya. Cachu, cachu rara, cachu cachu rara, Goya Goya Universidad». Non vuole dire niente, sono dei suoni da bambini, questa è la canzone dell\’università; la canzone del Politecnico è: «Gueu, Gloria a la cachi cachi porra, a la cachi cachi porra Gueu pin pon porra Politecnico Politecnico gloria». Pensa un po\’ che canzoni pericolose. E cantando «pin pon porra cachu rara» questi ragazzi, con la loro fiaccolata, si allontanarono e questa era la pericolosa manifestazione che avrebbe dovuto mettere in pericolo la stabilità e l\’attuazione delle Olimpiadi. Dopo questa manifestazione il governo messicano decise di togliere le truppe dall\’università, che poi fu un\’evacuazione parziale, gli studenti mercoledì indissero un\’altra manifestazione, sempre nella piazza delle Tre Culture; gli studenti mi dissero che questa era una manifestazione importante e sarebbe stato bene se io l\’avessi vista, e ci andai. (A questo punto nella registrazione si inserisce la voce di un medico che domanda a Oriana Fallaci come si sente. La risposta è: «Mal, doctor, muy mal. Mi duole tutta la schiena». Il medico dice che le farà un\’iniezione per la notte. Il racconto riprende.) La manifestazione doveva avvenire alle cinque. A un quarto alle cinque io ero lì nella piazza delle Tre Culture e la piazza era già piena a metà. Nelle varie terrazze di questo edificio popolare che guarda la piazza, c\’erano già vari capi degli studenti ma una gran parte si erano riuniti nella terrazza del terzo piano dove c\’erano gli altoparlanti con le bandiere, le bandiere messicane e le bandierine dello sciopero che sono rosse e nere. Sono per noi colori anarchici, per loro no. Per i messicani la bandiera dello sciopero è una bandiera rossa e nera; non è né anarchica né non anarchica: è la bandiera dello sciopero. Gli operai quando sono in sciopero innalzano questa bandiera rossa e nera. Non sono anarchici più di quanto siano comunisti o cattolici, liberali o che altro. A un quarto alle cinque la piazza era già piena a metà, io sono arrivata, sono salita sulla terrazza del terzo piano e ho trovato Guevara che è uno dei capi, ho trovato Manuel un altro capo, un ragazzo che studia biologia ed è figlio di un contadino. Ho trovato Manuel che è figlio di un musicista e studia al Conservatorio, ho trovato Socrates, un altro dei capi, e ho trovato Maribilla una ragazza che studia, mi pare, medicina. Ho chiesto come si mettevano le cose, se c\’era la polizia intorno, se si aspettavano un attacco e mi hanno detto di no, sembrava che la manifestazione fosse tranquilla. In realtà dalla terrazza della Scuola numero 7, dove la settimana avanti, durante l\’altra manifestazione, quella della fiaccolata, avevo visto per tutto il tempo i granaderos con i mitra puntati, non c\’era niente, non c\’erano neanche i granaderos. Intanto la piazza si riempiva in un modo incredibile: guarda, nel giro di dieci minuti io credo che siano arrivate tremila, quattromila persone, perché ad un certo punto c\’erano almeno seimila persone. Mentre la piazza si riempiva è arrivato Angel, un altro ragazzo dei capi del Comitato generale dello sciopero; sembrava molto turbato e mi ha detto: «Sai, sono in ritardo perché quasi tutta la piazza a tre o quattro chilometri da qui è circondata di autoblindo e di camion: a un certo punto c\’è una strada sbarrata, mi sembra che fosse la strada Manuel Gonzales, sbarrata con ben trenta camion carichi di soldati con le mitragliatrici e non lasciano passare nessuno. Ho dovuto fare un lungo giro e per questo sono arrivato in ritardo». Ora sono confusa, faccio male il racconto. Dopo la manifestazione i ragazzi volevano andare a una delle scuole del Politecnico che è ancora occupata dall\’esercito, capito? Volevano andare a fare una manifestazione lì. Quando Angel è arrivato, dicendo che c\’era l\’esercito e la polizia schierata dappertutto, i ragazzi tra di loro si sono riuniti e hanno deciso di non andare più perché, hanno detto, se andiamo tutti lì dove ci stanno aspettando con i bazooka sembra che vogliamo provocarli. Al che io gli ho detto per carità non andate, non lo fate, lasciate perdere, è inutile, è una bravata superflua, non ci andate. Allora il Socrates è andato al microfono, in questa piazza che continuava a riempirsi, e ha detto: «Compañeros, abbiamo cambiato idea, volevamo andare a manifestare davanti alla scuola. Non ci andiamo più, perché l\’esercito ci sta aspettando con le autoblindo, con i bazooka. Andarci è una provocazione inutile, per cui mi raccomando, compañeros, appena la nostra riunione sarà conclusa disperdetevi e andate alle nostre case». La folla, i ragazzi rumoreggiavano un po\’: erano un po\’ delusi; ma era evidente che avevano deciso di rinunciare alla sfilata in direzione della scuola, mi pare fosse la scuola di Economia e Commercio. Hanno incominciato la riunione vera e propria. I discorsi sono stati aperti dalla ragazzina Maribilla la qualche ha detto: «L\’esercito ha evacuato la nostra lotta fino all\’applicazione di tutti i sei punti». La Maribilla è una ragazzina di circa diciotto anni, graziosina, un po\’ sciupata da un labbro leporino, gentile, un po\’ timida, parlava con una vocina che sembrava un uccellino: anche con l\’altoparlante non si sentiva niente.
Dopo ha preso la parola Socrates, che sembra un bambino coi baffi, ha la faccia di un bambino, come quella di Emiliano Zapata, ha diciotto-diciannove anni e questi immensi baffi che è tutto quello che gli è rimasto dei capelloni lunghi perché i ragazzi fino all\’agosto scorso avevano i capelli lunghi, non perché volessero fare gli hippies, non perché volessero imitare i Beatles, ma perché c\’è una tradizione al Messico che i rivoluzionari hanno i capelli lunghi. Così fino a poco tempo fa, i ragazzi portavano tutti i capelli lunghi. Quando la polizia ha cominciato a fotografarli, a seguirli, ad arrestarli, c\’è stata una ecatombe di capelli lunghi e di baffoni e l\’unico che non ha voluto rinunciare ai baffi è stato il Socrates, poveretto, che con i suoi baffoni è andatati lì al microfono e ha detto: «Compagni, questa è una manifestazione pacifica, noi oggi l\’abbiamo indetta innanzitutto per festeggiare l\’evacuazione della nostra università da parte delle truppe governative, poi per chiedere che il resto delle scuole secondarie vengano anch\’esse liberate dalla presenza dei soldati e infine per indurre i compañeros a cominciare, a partire da lunedì, uno sciopero della fame, per dimostrare che noi non vogliamo attaccare nessuno. Cerchiamo d\’ora innanzi dei sistemi pacifici. Lunedì cominceremo, chiunque vorrà partecipare a questo sciopero della fame si sistemerà nella città universitaria dinnanzi alla piscina olimpica… che farà lo sciopero della fame fino alla fine delle Olimpiadi». Socrates aveva appena finito di parlare, che un elicottero ha cominciato a volare sopra la piazza, un elicottero verde dell\’esercito, in cerchi concentrici, sempre più bassi, sempre più bassi. Io mi sono preoccupata e ho detto a Manuel: che cos\’è questa storia? Lui mi ha risposto di non preoccuparmi; i ragazzi non erano eccitati, erano tranquilli, quieti. Mentre si discuteva della presenza dell\’elicottero, l\’elicottero ha lanciato due bengala verdi. Ora, venendo dal Vietnam, so benissimo che tutte le volte che un elicottero o un aereo butta giù un bengala, è perché vuole localizzare il punto da colpire. Allora io mi sono preoccupata e ho detto subito a questi ragazzi: guardate che sta buttando i bengala, se butta giù i bengala vuol dire che hanno intenzione di sparare. Ma loro non mi hanno preso sul serio. Siccome sapevano che ero stata in Vietnam hanno detto: «Eh, tù ves las cosas come en Vietnam». Non avevano finito di parlare che si è sentito un gran fracasso, un grande rumore di camion e di carri armati e la piazza è stata letteralmente circondata dalle quattro parti, perché l\’edificio dove eravamo noi, questo terzo piano dove c\’erano gli studenti, guarda la piazza, quindi da qualsiasi parte si guardasse, si vedevano arrivare camion e autoblindo. Sul fondo, di fronte all\’edificio, c\’è una specie di cavalcavia e si sono piantati su questo cavalcavia. I camion si sono aperti, cioè la parte posteriore dei camion, i soldato si sono buttati giù sparando. Ma non sparando in aria, sparando in basso, i fucili non li tenevano in alto, li tenevano in basso. Per due o tre minuti siamo rimasti sbalorditi, allibiti quasi, per questa cosa; questa cosa era un incubo, era al di là dell\’assurdo perché non era successo niente che potesse giustificare l\’arrivo di queste truppe. Stavano dicendo che volevano indire lo sciopero della fame lunedì! I ragazzi hanno cominciato a scappare. Socrates, non essendosi ancora reso conto che stavano sparando veramente alla folla, è andato al microfono e ha detto: «Compañeros, compañeros, calma calma calma, es una provocaciòn, es una provocaciòn!». Ma loro continuavano a scappare, volevano venire in avanti, E ad un tratto ho cominciato a vederli cadere, sai quando vai a caccia e le lepri corrono, come fanno le lepri quando le colpisci, fanno una specie di capriola e poi restano lì. Da lontano si vedevano piccoli, e si vedevano queste lepri, che correvano e facevano una capriola, bom! E restavano in terra. Io ero immobilizzata, letteralmente immobilizzata al balcone e guardavo la confusione violenta, tremenda che era scoppiata e sentivo Socrates che stava raccomandando alla folla la calma: ma non so che razza di calma potesse raccomandare a questo punto perché erano già cominciati a cadere i primi morti. Davanti a me c\’era la piazza, la grande piazza rettangolare che dalla nostra parte, dove eravamo noi, finisce in una grande scalinata. Ora c\’è una cosa ti voglio spiegare, ti ricordi nel film della corazzata Potiomkin quella scena della folla che scappa per quella scalinata e restano quelle donne, quei bambini, tutti ciondoloni, ecco sembrava la corazzata Potiomkin, questa scalinata ripida dove restavano tutti in giù, a testa in giù, era una cosa spaventosa. Noi eravamo chiusi in trappola, ci eravamo resi conto benissimo che stavano puntando verso di noi, verso il terzo «piso», il terzo piano, dove c\’erano gli altoparlanti, ma ho capito anche che non c\’era nulla da fare. Voglio dire ho fatto il movimento di andare verso l\’ascensore, ma l\’ascensore era stato bloccato, capisci, nello stesso momento la Maribilla che era scesa giù, è arrivata gridando, chiamando Angel, e Angel è sceso giù al piano terreno e quando è sceso giù al piano terreno ha trovato decine, decine, decine di poliziotti in borghese che hanno cominciato a gridare «figlio de chingada», «hijo de puta», «figlio di cane», «donde vas hijo de chingada», allora Angel e gli altri dicevano «Abajo, abajo!» e allora loro hanno detto «Arriva, arriba!» e li hanno mandati su. Io mi sono girata voltando le spalle al massacro che era cominciato nella piazza e ho visto piombare, come nei film, una quarantina, una cinquantina prima, poi una sessantina di uomini di mezza età in borghese, in camicia, avevano tutti la camicia bianca, la mano sinistra dentro un guanto bianco, oppure fasciata in un fazzoletto bianco, era per riconoscersi, perché erano in borghese.
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2_2. Oriana Fallaci da Città del Messico [ il massacro degli innocenti, come si soffoca le aspirazioni di democrazia, di un popolo, la predazione delle Corporazioni Spa, americane Spa, Fmi-Nwo ]. Sono entrati sparando, hanno cominciato a sparare con queste rivoltelle dappertutto, non addosso alla gente, devo dire, ma per terra dappertutto, e agguantando la gente. Socrates è scomparso, io non l\’ho più visto Socrates, Angel era già scomparso prima, quando la Maribilla era venuta a dire che c\’erano i poliziotti. Io mi sono ritrovata insieme a Moises, che è un ragazzino del Politecnico, figlio di un contadino, a Manuel, un amico mio, e ho guardato i poliziotto venire avanti, in uno stato di totale stupore, anche se per stupire me ce ne vuole parecchio e per stupirmi dopo che avevo visto quello che stava succedendo nella piazza, quel piombare senza ragione, ce ne voleva ancora di più. Ma era talmente pazzo il piombare di questi qua, che li guardavo sbalordita.
Una guardia mi ha preso pei capelli, io ho i capelli lunghi, mi ha agguantata per i capelli, sai come nelle vignette dell\’uomo delle caverne che agguanta la donna per i capelli, e prendendomi pei capelli (io credo che gliene siano rimasti un bel po\’ in mano), mi ha fatto fare mulinello, mi ha letteralmente scaraventata contro il muro. Sono rimasta qualche secondo stordita, naturalmente. Non so se avete capito com\’era la terrazza. C\’è questa terrazza grande, con le scale dalle parti, poi c\’è il muro con i due ascensori e poi c\’è la balaustra. Lui m\’ha buttato contro il muro dalla parte dove ci sono gli ascensori. Quando mi sono ripresa mi sono trovata da Moises e Manuel, gli altri erano spariti, nello sfondo c\’erano altri, giornalisti tedeschi, olandesi, c\’era un giapponese, dei francesi, eccetera. E questo qui che gridava «Detenidos, detenidos, detenidos!», cioè arrestati, arrestati, arrestati. Io sono rimasta in piedi. Intanto continuava la sparatoria nella piazza, ma non era ancora una sparatoria violenta. Io ho detto una parola: «Yo italiana». Chissà perché ho detto italiana, mi è venuto così per istinto di sopravvivenza, non lo so. Quello ha preso e mi ha messo la rivoltella alla tempia. A questo punto, ti dico la verità, io avrei voluto dire periodista, giornalista, ma non sono riuscita a dirlo, con quella pistola puntata alla tempia e col pensiero che se avessi voluto tentare di dimostrarlo, non avrei neanche potuto, perché far vedere un documento, soltanto mettere la mano nella tasca della giacchetta (avevo i pantaloni e la giacchetta) e tirar fuori un documento voleva dire farti sparare, perché si dovevano tenere le mani quelli lì facevano partire un colpo. Ci hanno fatto mettere… Dunque sta\’ a sentire: loro ci hanno fatto mettere al muro. Devo dire che fino a quel momento, malgrado la tremenda sparatoria fosse già cominciata, io non ero spaventata, un po\’ perché c\’era Manuel, questo ragazzo che continuava a dire: «Lo fanno per ragioni psicologiche», un po\’ perché ero andata a intervistare il capo della polizia, quel generale Queto di cui gli studenti chiedono le dimissioni insieme allo scioglimento del corpo dei granaderos. Ero stata ricevuta da questo signore nel suo bellissimo ufficio ed egli aveva incominciato a intrattenermi a lungo sui vini italiani, sul fatto che a lui piace il Bardolino e il Chianti meno, che c\’è un ristorante che si chiama Mamma Roma, Mamma Maria, non mi ricordo come a New York. Quando poi gli avevo posto delle domande precise, gli avevo chiesto spiegazioni sul fatto che la polizia attaccava gli studenti, sparava sulla popolazione, con aria tranquilla mi aveva detto: «Ma no, ma nada, no pasa nada, no pasa nada nunca, mentira, mentira». E aveva aggiunto: «Lei ha visto che anche l\’ultima volta vi è stata la manifestazione alla piazza delle Tre Culture, non è successo niente».
Ed era vero che non era successo niente, capisci. Così io non ero eccessivamente spaventata. Il capo stesso della polizia mi aveva rassicurata. La mia sola preoccupazione era data, devo dire, dalla presenza di questi poliziotti in borghese con il guanto bianco per riconoscersi, con le pistole puntate. Intanto la sparatoria si era fatta ancora più intensa. Le raffiche partivano dalle mitragliatrici delle autoblindo, che circondavano la piazza, e dai mitragliatori e dai fucili automatici dell\’esercito, e dai granaderos, i granatieri che qui chiamano granaderos, e infine da questo elicottero che si abbassava sempre di più, capisci, e sparava sulla folla ormai sparsa per tutta la piazza e sulla terrazza dove eravamo noi. Ho spiegato che su questa terrazza l\’unico punto in cui si poteva cercare un pochino di protezione era sotto la balaustra, sotto il muricciolo, e sotto il muricciolo si sono messi tutti questi poliziotti col guanto bianco e le rivoltelle in pugno, puntate contro di noi e noi, che eravamo i detenidos, gli arrestati, siamo stati messi invece dalla parte del muro. Così eravamo un bellissimo bersaglio per quelli che sparavano dalla piazza, dall\’elicottero, eravamo un bersaglio per tutti.
(A questo punto la voce di Oriana Fallaci si interrompe. Quando si riprende dice: «Scusami, ferma un momento il magnetofono che mi sento male, molto male. Mi sento morire…») Ecco, riprendiamo. Vedi, quando io dico che era peggio che nel Vietnam, voglio dire che nel Vietnam, quando sei dentro una battaglia, cerchi di ripararti, di salvarti, ti butti in un buco, ti butti in un bunker, ti ripari dietro qualche cosa e mentre fai questo non c\’è mica un poliziotto con la rivoltella spianata che te lo impedisce. E non potevi trovare nessun rifugio, non potevi entrare in nessun buco, non c\’era nessun bunker nel quale ti potevi rifugiare e tutte le volte che cercavi di muoverti di un millimetro da quel muro maledetto che costituiva il bersaglio principale e contro il quale ci avevano messi e cercavi di andare un pochino più in là dove c\’era il muricciolo, questi poliziotti distesi per terra ti sparavano addosso, capisci? Sparavano contro il muro. Hanno sparato due o tre volte nel muro! Hanno sparato nell\’ascensore due o tre volte. In questa sparatoria tremenda, mi cadevano i bossoli tutto d\’intorno. A un certo punto io ho detto: «Por favor, por favor quiero me haga venir, me haga venir cerca, cerca!», gliel\’ho detto anche in inglese: «Please, please let me come there, please please here is too dangerous, too bad, please»: per favore qui è troppo pericoloso, lasciatemi venire lì. Ma loro mi rispondevano puntandomi l\’arma contro e sparando nel muro.
Quindi io non mi potevo muovere, comprendi, non mi potevo muovere assolutamente. L\’incubo per cui io alla notte mi sveglio come impazzita è questo, è un incubo da racconto di Poe. C\’è il fuoco da tutte le parti, sei inseguito come uno scorpione circondato dal fuoco, che non soltanto ti sparano da tutte le parti ma non puoi neanche metterti in salvo perché quando fai un movimento per metterti in salvo te lo impediscono e ti sparano addosso. Poi qualcuno deve avermi dato l\’ispirazione per togliermi da quella posizione terribile, lì in piedi, a fare da bersaglio. A un bel momento ho finto di svenire, sicché sono calata giù come uno straccio, gli altri hanno fatto lo stesso e quelli ci hanno lasciato fare. Allora siamo rimasti in quel modo sdraiati a pancia a terra. Io mi trovavo fra questi due studenti, questo Moises e questo Manuel: Moises è rimasto subito ferito alla mano perché ho visto che la mano era tutta insanguinata. Manuel cercava di proteggermi e quando la polizia si è accorta che lui cercava di proteggermi un poliziotto ha incominciato a gridare perché ci staccassimo. Per quanto possibile cercava di proteggermi, mi teneva le mani sulla testa, e mi tenevo anch\’io le mani sulla testa. La polizia allora, sempre puntando le rivoltelle, ha ordinato a lui di staccarsi e a tutti e due e anche a Moises di alzare le mani in modo che non ci potevamo neanche proteggere la testa dalle schegge. Niente, capisci: è questa la cosa meravigliosa.
Quando Manuel si è staccato da me e Moises si è staccato, io centimetro per centimetro, perché stavo tutta distesa bocconi sullo stomaco, perché mi sentivo più sicura, ho cominciato a scivolare lungo il muro e sono riuscita a spostarmi di un metro indietro mentre questo poliziotto gridava e mi puntava la rivoltella. Questo movimento è stato quello che mi ha salvato, perché se no la pallottola mi sarebbe arrivata nella testa anziché nelle spalle. La sparatoria era ininterrotta, ho detto che sparavano da tutte le parti mentre noi eravamo sempre sotto le rivoltelle della polizia. A un certo punto l\’elicottero si è abbassato, si è sentita una grande raffica e io ho avvertito come due o tre pezzi di sasso che si abbattevano sopra di me e un coltello che mi entrava nella schiena. Il coltello era la scheggia della pallottola dell\’elicottero che si è fermata a pochi millimetri dalla colonna vertebrale. Un\’altra scheggia è entrata nel ginocchio sinistro e mi ha squarciato tutta la gamba in quel punto, però ho avuto questa fortuna incredibile che il professor Viale ha definito una fortuna scandalosa perché è andata a incastrarsi tra l\’arteria principale e tutti i legamenti nervosi e la vena, senza tagliare né l\’una né l\’altra. Un\’altra ancora è entrata nella coscia. È entrata da una parte ed è uscita educatamente da quell\’altra, senza fare nulla, lasciando solo due o tre schegge che risultano dalla radiografia ma che non possono togliere. Resteranno sempre lì tanto non mi danno noia e io le tengo come ricordo. […]
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Suspects from 2002 Karachi Massacre Arrested

Partial Victory Seen in Ruling on Kidnapped Girls

17 gennaio, 18:59 #MOSCA, [  #salafiti, #ottomani, #wahhabiti, vogliono mettere la #sharia, anche, in #Russia?, per iniziare, meglio, il #califfato #mondiale? di questo io sono sicuro, gli #islamici (tutta la #Lega #ARABA ) combatteranno, la terza guerra mondiale, per se stessi, fingendo alleanze, contrapposte, ma, con lo scopo di aumentre territorialmente il loro imperialismo. gli islamici non hanno nessun rispetto, per, il valore della vita umana, fanno morire il loro popolo contro, al-Qaeda, che, poi. loro stessi finanziano segretamente! ] Due esplosioni hanno colpito un ristorante a #Makhatchkala, capitale del #Daghestan, nel #Caucaso #russo, causando diversi feriti ma nessuna vittima. L\’attentato é stato compiuto con un lanciarazzi e #autobomba. #agenzia #Ria #Novosti ha parlato di nove persone ricoverate. Secondo una prima ricostruzione, un uomo e\’ salito al primo piano del ristorante \’Impero d\’oro\’ e ha sparato con un #lanciagranate. Poi, all\’arrivo della polizia, e\’ esplosa un\’autobomba. [interessante, dove, un #cittadino #saudita, che, loro sono nazisti, può avere la possibilità, di comprare, un #lanciagranate? ]

17 gen.2014, #Datagate #Ue, bene Obama, ci ha ascoltati. Ok anche da Germania, \”tutela dati personali anche per non #Usa\” [ #Obama vi ha ascoltati? e questo cosa significa? è #Bush #senjor e #Rothschild che, comanda la #America #USA, è con loro, che, dovete parlare, cioè, il satanismo ideologico e pratico! ]

18 gennaio, 09:23 #KABUL, [ perché i suoi #talebani, #boko #haram sanno riconosce i satanisti e il king saudi aarabia non li sa riconoscere? forse che lui nella #LEGA #ARABA hanno una agenda segreta? eeh furbacchione, perché, sei entrato, nella #massoneria anche tu? ] E\’ salito a 21 morti l\’ultimo bilancio delle vittime dell\’attentato di ieri in un ristorante di Kabul. Lo riferisce #Afp il capo della polizia della capitale afghana, Mohammed Zahir, precisando che i morti sono 13 stranieri e 8 afghani. Cinque persone sono rimaste ferite. Tra le vittime, anche, 4 membri, dello #staff #Onu e uno #Fmi.

18 gennaio, 09:33, #India moglie muore, ministro in ospedale ( è perché avete fatto di voi stessi, i traditori del popolo, e della costituzione, cioè, diventando i complici del #signoraggio #bancario, che, Rothschild ha rubato, che, prima, o poi, io vedrò la vostra faccia di merda, sulle notizie tragiche, della ANSA) Il ministro #indiano #Shashi #Tharoor è stato ricoverato stamani in ospedale con dolori al petto dopo che, ieri la moglie è stata trovata morta per un sospetto, caso di suicidio. Lo riferisce la #Bbc online citando un portavoce dell\’ospedale. Il corpo di #Sunanda #Pushkar era stato trovato in un hotel di #New #Delhi dopo che su #Twitter, era apparsa la notizia di una presunta relazione tra il marito e una giornalista #pachistana. #Tharoor aveva negato la relazione sostenendo di essere vittima di #stalking.

chi di voi potrebbe dire \”noi vogliamo dare il nucleare ad Hitler!\” nessuno! allora, gli islamici senza diritti umani, e con la #sharia? sono nazisti, peggiori di Hitler! loro uccidono, stuprano, violentano, cristiani, schiavi dhimmi, ogni giorno, sotto i vostri occhi. 18 gennaio, 09:36 #Nucleare:ispettori Aiea arrivati in Iran #TEHERAN, ispettori #Agenzia #internazionale per #energia #atomica ( #Aiea) incaricati di accertare che dopodomani venga attuato #accordo di #Ginevra negli impianti di arricchimento dell\’uranio di #Natanz e #Fordo. Lo riferisce #agenzia #iraniana #Fars. L\’intesa raggiunta a novembre prevede fra l\’altro la sospensione semestrale delle attività di arricchimento dell\’uranio al 20% in cambio della revoca di alcune sanzioni contro il #programma #nucleare iraniano. [IO NON SONO IL VOSTRO INGENUO, VOI AVETE BISOGNO DELLA GUERRA MONDIALE, PER DISTRUGGERE ISRAELE, E PER IMPORRE UFFICIALMENTE IL SATANISMO, CIOÈ, IL NUOVO ORDINE MONDIALE! ] dopo tutto, il momento presente, deve essere così schifoso, che, qualsiasi altra cosa, dovrà sembrare migliore!

#Lenin, 90 anni dopo sopravvive il fantasma. Neppure Putin ha il coraggio di rimuovere il mausoleo dal cuore di Mosca. 18 gennaio, 14:12 [ sono la feccia dell\’inferno, anticristi! hanno fatto del male a persone innocenti, senza motivo, e per merda ideologica! ] il Paradiso non li conosce!

18 gennaio, 14:54, #Brasile fulmine danneggia statua #Cristo #SAN #PAOLO, [ di una persona buona si dice \”lui è un parafulmine, cioè ha sofferto al posto nostro! \”] Un fulmine ha colpito la statua del Cristo Redentore, uno dei simboli di #Rio de #Janeiro, danneggiando lievemente la punta del dito medio della mano destra. Un altro fulmine ha colpito e distrutto una targa di marmo ai piedi della colossale statua piazzata sulla #collina del #Corcovado. L\’incidente si e\’ verificato nel mezzo di un forte temporale, durante il quale si sono abbattuti su Rio, ben 1.109 fulmini. L\’Arcidiocesi di Rio ha annunciato, che, il dito della statua sara\’ restaurato martedi\’. [ogni città dovrebbe tenere un \”parafulmini così\”]

18 gennaio, 14:31, #Hollande oggi visita feudo elettorale #PARIGI, ] questo è interessante, lui, io, noi, voi, loro, 75%, e, 62%, risponderemo il giorno del giudizio, su come, noi abbiamo rispettato, la Torà ] [ Il presidente francese François Hollande, è oggi in visita ufficiale nella regione della Correze, il suo feudo elettorale, nel centro della Francia. Secondo un sondaggio pubblicato oggi il 75% dei francesi approva il silenzio di Hollande sulle sue vicende private durante la conferenza stampa di martedì scorso. Per il 62% degli intervistati ritiene inoltre che si tratti di \”una vicenda privata\”.

Papa a dipendenti Rai, servire la verità, Evitare disinformazione e calunnia, mantenere alto livello etico [ tutte stronzate! ] 18 gennaio, 13:23, #Papa a #dipendenti #Rai, servire la verità #CITTA\’ #VATICANO, [ è impossibile, essere liberi ed onesti, nel #sistema #massonico, #monopolistico, #Banca #mondiale, #Spa, #bildenberg, del #signoraggio #bancario rubato, alla costituzione del popolo sovrano, quindi, l\’informazione sensibile politicamente, deve essere necessariamente una truffa! io ho sudato 7 camicie, per impedire la aggressione della #Siria, con il conseguente sterminio dei cristiani, residenti! è un vero peccato, che, il mio ministero, non era attivo, quando, fu aggredito lo Iraq. ] La Rai deve essere \”un servizio alla verità, un servizio alla bontà e un servizio alla bellezza\”. Lo ha raccomandato il Papa nell\’udienza ai dirigenti e al personale dell\’azienda radiotelevisiva italiana. \”Evitare queste cose che fanno tanto male la disinformazione, la diffamazione, la calunnia. Mantenere alto livello etico\”. #Bergoglio ha ricordato anche la \”responsabilità a cui chi è titolare del servizio pubblico non può per nessun motivo abdicare\”.

18 gennaio, 10:01. #Mumbai, calca tra fedeli, 18 morti #NEW #DELHI, [sorry India, le mie più sentite condoglianze, io sono veramente dispiaciuto, per questo incidente, io faccio a te, le mie condoglianze, perché, il tuo islam è buono, mentre, l\’islam di Pakistan, Turchia, e Arabia Saudita, è un Islam criminale! ] Almeno 18 persone sono morte in nottata in una calca avvenuta a Mumbai nei pressi della casa di un leader di una setta musulmana, morto ieri mattina a 102 anni. Lo riferiscono i media locali. I fedeli sono accorsi a rendere omaggio a #Syedna #Mohammed #Burhanuddin, considerato un discendente del Profeta Maometto e famoso per i suoi insegnamenti spirituali e per l\’amore per la natura. Non si sa cosa abbia scatenato il movimento di folla che ha causato anche una cinquantina di feriti.

18 gennaio, 15:15 #Michelle-Hillary, vita comincia a 50 anni #WASHINGTON, [ non credo, che, i cinquantenni, del sud del mondo, abbiano un altrettantta, positiva, visione della vita, visto che, è il sistema dei farisei anglo-americani, che, hanno creato queste ingiustizie sociali ] Michelle e #Hillary, due first lady, che, dimostrano come la vita possa ricominciare, a 50 anni. la moglie di #Bill #Clinton, appare lanciatissima [come, un #missile #intercontinentale, a #testata #nucleare]. perché, senza, la carneficina della guerra mondiale, poi, i popoli spinti in una recessione monetaria, fittizia, per scopi #speculativi, #usurocratici, faranno la rivoluzione, questa truffa, delle #Banche #Centrali, #Spa, #Fmi, e del #sistema #massonico, questa voltà verrà a galla, dopotutto, il destino della merda, è sempre quello di venire a galla! [ su dai satana, non fare il permaloso, tu non fare i capricci, tanto, tu lo sai, che, prima o poi?, io pubblicherò, questo articolo! ]

[ cazzo, coglione, #India, questo non è un processo, questo è un sequestro di persona! ] [ la tua posizione contro tutte le nazioni del mondo sta diventando una posizione troppo odiosa! tu rischi l\’embargo, internazionale, e, mondiale! ] Marò pr.cons. Puglia, disertare Indian Day. Invito a premier Letta, il 22/1 odg in assemblea regionale. 18 gennaio, 14:07. 14:24. Mauro, India rimandi marò a casa, \”Doveva decidere in due mesi, sono passati due anni\”

18 gennaio, 14:32  [ chi è che, lui pensa, che, questa #patologia #islamica, sia qualcosa, che, a noi non interessa? questa patologia islamica è stata fatta e concepita, da maniaci religiosi, della #sharia, per fare del male, a tutti i popoli del mondo! la ipocrisia, di questi criminali, del #Califfato, non potrà mai superare, la ipocrisia dei #farisei #anglo-americani, #Spa, #Fmi, #FED, #Bce, [è vero ] ma, comunque, viene, subito dopo quel satanismo, quindi, non è dai fatti giornalistici, che, voi potrete giudicare, le loro reali intenzioni, quelle sono un #depistaggio, invece! #farisei, #ideologi #salafiti, #islamisti, #satanisti, non hanno nessun rispetto, per il valore della vita umana! Senza di me, Israele non avrebbe potuto avere, nessuna speranza, di poter sopravvivere! ] Un #diplomatico #iraniano è rimasto ucciso in un attacco armato oggi a #Hadda, il quartiere dei diplomatici di #Sanaa. Lo ha reso noto al Jazeera, citando fonti sanitarie e di polizia. L\’ambasciatore era rimasto colpito da raffiche di armi da fuoco provenienti da una camionetta mentre stava uscendo dalla sua residenza, vicino ad un centro commerciale nella capitale #yemenita. [cazzo, i miei commenti, stanno avendo un tale successo, che, mi bloccano la ADSL continuamente!]

perché, vi abbandonate, allo entusiasmo, così, ingenuamente? tutto quello, che, è terrestre, può essere fermato, con #raggi #laser dallo #spazio #cosmico! Quindi nessuna guerra, sulla terra, può essere vinta, se prima non vengono distrutte le strutture spaziali! ] Il nuovo progetto cinese seppellirà il sistema di difesa antimissilistica americano? La Cina ha testato la #testata #ipersonica per missile #balistico #intercontinentale. I test effettuati dimostrano, che, il dispiegamento dei missili balistici intercontinentali cinesi, con tali parti, è possibile già in un futuro prevedibile. I test effettuati della testata ipersonica per missile balistico intercontinentale, è il primo risultato pratico, del programma su vasta scala in via di realizzazione dei cinesi, volto all\’elaborazione dell\’arma ipersonica.

[ #AIEA vuole spendere $6 milioni per #Iran] [ idioti, e se, io metto una centrifuga, nello scantinato di casa mia, per arricchire l\’uranio segretamente? Quindi è la Sharia, che deve essere abolita, in tutta la Lega Araba, dei nazisti, er dhimmi schiavi, ecco, come, il terrorismo finirà!  ] L\’Agenzia internazionale per l\’energia atomica ( #AIEA) ha calcolato che occorrono 6 milioni di dollari per controllare la realizzazione degli accordi di Ginevra, raggiunti tra i mediatori internazionali e Teheran, comunicano i mass media. Il piano congiunto dell\’Iran e del \”sestetto\” ( #Russia, #Cina, #USA, #Gran #Bretagna, #Francia e #Germania) entrerà in vigore il 20 gennaio. Teheran ha assunto gli impegni di non arricchire l\’uranio oltre il 5 %, e di ridurre i tempi di sviluppo del programma nucleare. Da parte sua l\’Occidente, ha acconsentito ad attenuare le sanzioni economiche. Oggi la delegazione dell\’AIEA giunge in Iran.

[Libia, spariti due operai calabresi] [ la arroganza degli islamici, contro, i dhimmi schiavi è smisurata! tutto il razziso che è nato dalla sharia, e dall\’islam pervertito, e imperialistico, dei salafiti, per il califfato, tutte cose già viste, in 1400 anni!  ] Due cittadini italiani sono dispersi in Libia, comunica il Ministero degli Esteri del Paese. Francesco Scalise e Luciano Gallo a ndavano con il loro solito furgone a fare i lavori per cui erano stati impiegati ma non sono più rientrati. Scalise e Gallo sono della provincia di Catanzaro, rispettivamente residenti nei comuni di Pianopoli e di Feroleto. Il furgone è stato ritrovato vuoto in una zona isolata della Cirenaica che fa pensare ad un sequestro. Angelo Scalise, fratello di Francesco, in Libia anche lui per lavoro, ha dato l\’allarme, quando ha visto il mancato rientro dei due.

Gli scienziati #Università #Nazionale di #Tokyo, lavorano su un nuovo esperimento, nel quadro, del quale si prevede di creare un \”uomo-maiale\”. Si tratta del trapianto degli #organi #umani, al maiale. Come evidenziano i ricercatori, al momento si stanno svolgendo, le prime tappe, per #trapiantare ai #maiali #fegato e #pancreas. L\’obiettivo principale dall\’esperimento è ottenere l\’attecchimento normale, dei tessuti trapiantati dall\’uomo. In caso di successo, si potrà far crescere gli organi, per il trapianto nel corpo di un animale, questo aiuterà a risolvere il problema, della mancanza di organi in donazione. [ i titolo \”uomo-maiale\” è completamente fuorviante! perché questo \”uomo maiale\” è già stato realizzato dai satanisti americani! ] quello, che, i giapponesi stanno facendo è eticamente lecito, anche, se, i satanisti del Nwo, sono in mezzo a loro anche!

18 gennaio, 18:05  #IL #CAIRO, [ nessun #popolo #arabo, #islamico, potrà mai accettare, i salafiti, al di fuori, del loro terrorismo nazista, la sharia assassina, del califfato mondiale, demolitrice della civiltà, progresso scientifico, negazione dei diritti umani fondamentali, della libertà di religione! la congiura contro Israele, e contro, tutti i popoli liberi! ] [ finirà in tragedia questa brutta storia, di erdogan ottomano e di Saudita Al Qaeda ] Il presidente della commissione elettorale centrale egiziana, Nabil Salib, ha annunciato i risultati ufficiali del voto sul referendum per la nuova Costituzione affluenza al 38,6% (oltre 20mln votanti), con un 98,1% di \’sì\’ e i \’no\’ fermi all\’1,9%. Dopo l\’annuncio del risultato, sono iniziati i caroselli di auto a piazza Tahrir al Cairo. Alcune decine di sostenitori del governo, che inneggiano al generale al-Sisi, stanno cantando nella piazza simbolo delle rivolte contro Mubarak e Morsi.

18 gennaio, 15:17, [ io penso, che, tutti devono essere liberi di manifestare, anche, ad oltranza. Ma, il traffico urbano, gli uffici pubblici, non devono essere bloccati, cioè, al punto, di rendere impossibile, lo accesso a certe zone! Questi idioti, guarano alla #Europa #masonica, delle #lucertole #Bildenberg, come al paradiso, mentre, è sempre la truffa di #Rothschild e delle tasse, cioè, la #estorsione, anti-#costituzionale, per comprare il suo #denaro di satana! ] #Ucraina scontri #europeisti-filogoverno #KIEV, 18 GEN – Scontri tra manifestanti \’ #europeisti\’ e #filogovernativi sono scoppiati oggi a Kiev, dove decine di militanti del partito delle Regioni del presidente #Viktor #Ianukovich si sono presentati in piazza Maidan chiedendo ai pro-Ue di smantellare le barricate. I due gruppi sono venuti alle mani e sono volati ceffoni e spintoni. Nella notte gli \’europeisti\’ hanno rafforzato le #barricate, alcune delle quali erano state realizzate con mucchi di neve che si e\’ sciolta visto l\’inverno particolarmente mite.

Nel 2010 se ne contavano almeno sei Esercito di Liberazione del #Belucistan, Esercito Repubblicano del Belucistan, Fronte Popolare di Liberazione del #Belucistan, Fronte Popolare per la Resistenza Armata, Fronte per la Liberazione del #Belucistan e Fronte Unito per la Liberazione del Belucistan. 18 gennaio, 18:16 #ISLAMABAD, [certo, questi hanno diritto, ad ottenere la indipendenza ] Quattro persone sono morte e 35 sono rimaste ferite in un attentato a un treno nella provincia pachistana del Punjab. Il convoglio coinvolto e\’ il Khushaal Khan Khattak Express, in viaggio nel sud fra Peshawar e Karachi. Quando il treno é arrivato in un\’area rurale nella provincia di Rajanpur una bomba e\’ esplosa vicino ai binari facendo deragliare quattro carrozze e distruggendo oltre 200 metri di binari. L\’attentato e\’ stato rivendicato dall\’Esercito #repubblicano #Baloch ( #Bra).

    Il #Belucistan #pakistano viaggio in una provincia, che, vuole diventare uno Stato [ ecco perché, loro hanno diritto alla indipendenza ] di Alessandro Pagano Dritto. Un giorno gli abitanti di Kohak, un paese vicino alla frontiera, scoprirono di essere diventati iraniani. Nessuno, se non dopo molto tempo, li aveva avvertiti che lo Stato in cui erano nati e avevano vissuto, il Pakistan, li aveva ceduti all\’Iran. Ma tanto la maggior parte di loro non si sentiva né iraniana ne pakistana il loro paese era un altro, il Belucistan.
La situazione del Belucistan è simile a quella del Kurdistan, perché i Beluci si sentono una nazione ma non sono quello che vorrebbero anche essere uno Stato. «Ma a differenza del Kurdistan – spiegò una notte del dicembre 2007 Faiz Baloch al poliziotto inglese mentre gli perquisivano l\’appartamento – il Belucistan era un paese libero fino a quando gli Inglesi non l\’hanno diviso e poi l\’Iran e il Pakistan non l\’hanno occupato».
Dal 1947, anno dell\’annessione, a oggi, Belucistan è stato il nome di una provincia molto povera e molto importante nel sud ovest del Pakistan. Un documento della Banca Mondiale del maggio 2003 calcola la sua popolazione in poco più di 7 milioni di persone per una superficie di quasi 350.000 Km2. Uno strato di terra rocciosa e aspra separa la ricchezza del sottosuolo dalla povertà dei suoi abitanti, che poco o nulla vedono dell\’oro e del rame che vi viene estratto. In un suo articolo il beluco Sanaullah Baloch calcola che il 97% dei Beluci vive senza gas, il 78% senza elettricità, il 62% senza acqua potabile. I mezzi di comunicazione e le scuole sono realtà solo in poche città, la più importante delle quali e Quetta, capoluogo di provincia noto per essere la base dei Talebani del Mullah Omar. Per il resto intere aree vivono in condizioni assai precarie, tra gasdotti e impianti estrattivi controllati a vista dai soldati dell\’esercito federale, dalle guardie di frontiera, dalla polizia o da gruppi paramilitari. Nel gennaio 2000 il neoeletto presidente pakistano, generale Pervez Musharraf, manda l\’esercito a presidiare la provincia, dove da decenni è attiva una guerriglia armata di impronta laica e nazionalista composta da più gruppi. Nel 2010 se ne contavano almeno sei Esercito di Liberazione del Belucistan, Esercito Repubblicano del Belucistan, Fronte Popolare di Liberazione del Belucistan, Fronte Popolare per la Resistenza Armata, Fronte per la Liberazione del Belucistan e Fronte Unito per la Liberazione del Belucistan. La nazione del Belucistan. Si estende tra Iran e Pakistan, in minima parte anche in Afghanistan. Nonostante sia la provincia pakistana più povera, il suo sottosuolo e le sue coste sul Mar Arabico ne fanno una regione vitale per Islamabad e importantissima per tutto il Medio Oriente. (Fonte pakdefenceunit.wordpress.com) Quando questo avviene Faiz Baloch, nato nel villaggio di Kohak nel Belucistan iraniano, ha diciotto anni e sta studiando a Quetta. Abita però a Nuova Kahan e si sposta in città per studiare e insegnare come volontario. Passati i corpi dell\’«Operazione Libertà», come l\’ha chiamata il governo di Islamabad, Fraiz vede vetri rotti e tende strappate, «come se ci fosse stata la guerra». Nel paese rimangono solo donne, anziani e bambini sono spariti gli uomini, 125 in un giorno solo, e nessuno sa che fine abbiano fatto. Esiste un\’associazione specifica che si occupa dei casi di sparizione nel Belucistan Voice For Baloch Missing Persons. Per molti di questi casi i Beluci sospettano proprio delle diverse forze militari attive sul loro territorio nel luglio 2012 la giustizia pakistana sembra aver dato loro ragione condannando per falsa testimonianza un ufficiale di polizia che aveva negato di detenere sette Beluci della tribù Marri scomparsi quattro mesi prima nei dintorni di Quetta.
Anche Faiz aveva trovato una parte di quei 125 uomini scomparsi a Nuova Kahan proprio nelle stazioni di polizia e corrompendo un ufficiale era riuscito a parlarci e a farsi dire cosa era successo dopo l\’arresto. Un detenuto gli aveva raccontato che erano stati separati in due gruppi e poi riuniti in dieci o quindici per volta in un locale di Quetta, interrogati e torturati. Le cose per il Belucistan sono peggiorate negli ultimi sei anni, dopo che il 26 agosto 2006 uno dei capi storici e più carismatici della resistenza locale, Nawab Akbar Khan Bugti, è stato ucciso nel corso di un\’operazione dell\’esercito. Ora pare che il suo antico feudo nel quale ha trovato la morte, la città di Bugti, sia diventato un centro di detenzione e tortura dell\’opposizione Beluca. A causa della repressione militare la diffidenza dei Beluci nei confronti del governo di Islamabad rimane alta quasi nessuno sembra credere al piano varato dal governo nel 2010 per un risanamento economico e sociale della regione. Solo la smilitarizzazione della zona e l\’investimento di denaro pubblico in campi come l\’istruzione possono risollevare le sorti del Belucistan. Dice a un giornalista di Al Jazeera un pescatore di Gwadar, importantissimo porto sul mar arabo nel sud della provincia «Hanno promesso un lavoro per tutti i disoccupati di Gwadar. Ma chi abita qui è ancora disoccupato. Io non ho un\’istruzione, ma molti altri sì. Alcuni hanno una laurea, ma nessuno di loro ha un lavoro. Sono tutti pescatori. Lavorano duro giorno e notte per pagare un\’istruzione ai loro figli».
Di questa pluridecennale guerra tra il governo federale di Islamabad e il Belucistan sembra essersi accorto adesso anche il governo statunitense nel febbraio 2012 il repubblicano Dana Rohrabacher ha presentato una risoluzione a favore delle rivendicazioni beluche. In un suo articolo apparso sul Washington Post lo scorso aprile spiegava i motivi della risoluzione sostenendo che gli Stati Uniti non possono collaborare con uno Stato che ha deciso di proteggere i Talebani «E\’ tempo che Washington smetta di aiutare il Pakistan e sviluppi un\’amicizia più stretta con l\’India e, forse, col Belucistan». L\’esercito pattuglia le strade di una città del Belucistan. Dal 2000 in poi la presenza dell\’esercito, della polizia e di gruppi paramilitari nelle città e nei punti nevralgici per l\’economia della regione si è intensificata. In molti dei casi registrati di sequestri, torture e uccisioni è stata verificata la responsabilità dei militari. (Fonte http://www.chakranews.com) Difficile non notare però – ha scritto in aprile Suba Chandran dell\’Institute for Peace and Conflict Studies – che questa risoluzione arriva subito dopo il rifiuto del governo pakistano di prolungare la presenza di truppe americane a Karachi truppe utili a combattere il terrorismo forse, ma certo troppo vicine al territorio dell\’Iran perché questo non se ne lamenti. E il progetto comune tra Iran, Pakistan e Afghanistan sancito a Islamabad proprio nel febbraio di quest\’anno rende sconsigliabili le lamentele. Nel frattempo molti Beluci cercano vita migliore altrove ed emigrano si ritiene che il numero dei migranti si aggiri sul milione. Scelta che ha dovuto fare anche Faiz Baloch, che a un certo punto cominciò a sentirsi troppo osservato a causa delle sue ricerche. A Nuova Kahan avevano chiesto di lui a un commerciante che aveva mentito dicendo di non conoscerlo; inoltre uno dei detenuti visitati gli aveva detto, cercando di non farsi capire dagli agenti di sorveglianza, che era «un tipo interessante». A quel punto a Faiz non era rimasto altro che viaggiare, a piedi e in macchina, fino all\’aeroporto più vicino, da lì volare a Londra e, appena atterrato, fare richiesta d\’asilo. Per la vicenda di Faiz Baloch si veda la sua intervista a Karlos Zurutuza e Wendy Johnson del settembre 2010 http://thebaluch.com/090110_FaizBaluch.php
http://ilreferendum.it/2012/09/10/il-belucistan-pakistano-viaggio-in-una-provincia-che-vuole-diventare-uno-stato/
L\’esercito pakistano, nazista, sharia imperialismo, pattuglia le strade di una città del Belucistan. Dal 2000 in poi la presenza dell\’esercito, della polizia e di gruppi paramilitari nelle città e nei punti nevralgici per l\’economia della regione si è intensificata. In molti dei casi registrati di sequestri, torture e uccisioni è stata verificata la responsabilità dei militari. (Fonte http://www.chakranews.com)

Padre rock cinese, non si piega a censura, Rinuncia a galà fine anno, per veto a canzone studenti #Tiananmen. 18 gennaio, 15:30. #PECHINO, [mai tacere di fronte a nessuna ingiustizia, noi vogliamo un mondo migliere tutto quì! ] Il #cantante #Cui #Jian, considerato il \’\’padre\’\’ del rock and roll cinese\’\’, non si e\’ voluto piegare alle richieste della censura ed ha rinunciato a partecipare al popolare \’\’gala\’\’ di fine anno, trasmesso dalla televisione di Stato, la #Cctv. Lo affermato la sua manager. Al cantante era stato chiesto nella serata del 31 gennaio, giorno del capodanno cinese, di non cantare \’ #\’Nothing #To #My #name\’\’ che era stata scelta come \’\’ #inno\’\’ dagli studenti che nel 1989 avevano occupato piazza #Tiananmen.

king saudi arabia, se, un tuo alunno viene da te, e ti dice, \”ecco professore questa è la ricerca, su \”massacro di Tlatelolco\”, che, voi avete chiesto\”, ed in realtà, questo, non è vero, tu puoi pensare due cose soltanto, o il ragazzo ha battuto la testa ad un palo, oppure, è stato lo Spirito Santo, che, vuole stanare i satanisti americani, cioè, i veri mandanti di quella strage!

Massacro di Tlatelolco ] [ Da Wikipedia, l\’enciclopedia libera] [ questi sono i assoni satanisti, farisei, che, ancora hanno il controllo di USa Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale, io li voglio morti! ma, se si arrendono a me, io li perdonerò ] Plaza de las Tres Culturas, Città del Messico, luogo del massacro del 2 ottobre 1968. Il massacro di Tlatelolco avvenne il 2 ottobre 1968 nella Piazza delle tre culture a Tlatelolco, Città del Messico. Non si è mai riusciti ad avere un numero preciso dei morti alcune stime dicono più di 300 persone, ma quasi tutte le fonti governative riportano stime non oltre i 40 o 50 morti. Al momento della strage il governo parlò di 34 morti in gran parte militari. Il massacro avvenne dieci giorni prima dell\’inizio dei Giochi della XIX Olimpiade che si svolsero a Città del Messico dal 12 ottobre al 27 ottobre 1968. Il massacro fu preceduto da mesi di inquietudini politiche nella capitale messicana, con manifestazioni e proteste studentesche per appoggiare gli eventi che succedevano nel mondo nel 1968. Il 27 agosto più di 200.000 studenti scesero in piazza e si accamparono nel Zócalo, per poi venir dispersi il giorno successivo dall\’esercito messicano. Gli studenti volevano aumentare la propria visibilità grazie all\’attenzione che c\’era sulla città a causa dei Giochi olimpici del 1968. Il presidente di allora, Gustavo Diaz Ordaz, settimane prima del massacro ordinò all\’esercito di occupare il #Campus dello #UNAM. In quest\’occasione l\’esercito indiscriminatamente picchiò molti studenti e il rettore Javier Barros Sierra si dimise per protesta il 23 settembre.Le proteste degli studenti non diminuirono. Le manifestazioni crebbero a tal punto che il 2 ottobre, dopo 9 settimane di sciopero studentesco, 15.000 studenti di varie università marciarono per le vie della città, protestando contro l\’occupazione del campus. Al calare della notte 5.000 studenti e lavoratori, molti dei quali con la propria famiglia, si raccolsero nella Plaza de las tres Culturas di Tlatelolco.
Alla fine della giornata le forze militari e politiche con carri blindati e veicoli da combattimento circondarono la piazza e aprirono il fuoco, puntando sulle persone che protestavano o che semplicemente passavano di lì. In breve tempo una massa di corpi copriva tutta la superficie della piazza. Fra i feriti, anche la scrittrice fiorentina Oriana Fallaci, che si trovava in un grattacielo sovrastante la piazza per controllare al meglio le azioni fra manifestanti e forze dell\’ordine. Ferita da un elicottero in volo, fu creduta morta e portata in obitorio, dove un prete si rese conto che era ancora viva. La giornalista riportò tre ferite d\’arma da fuoco.
Il massacro continuò tutta la notte, i soldati si accamparono negli appartamenti vicini alla piazza. Testimoni riferirono che i corpi furono spostati con camion dell\’immondizia. La spiegazione ufficiale fu che facinorosi armati iniziarono a sparare verso le forze dell\’ordine che per difesa personale iniziarono a sparare. I media di tutto il mondo diffusero le immagini e pubblicarono la notizia che si era registrato lo scontro più violento tra studenti e forze dell\’ordine.
Indagini sul massacro
29 anni dopo il massacro, nell\’ottobre 1997, il congresso messicano formò un comitato per investigare sul massacro di #Tlatelolco. Il comitato raccolse vari testimoni e attivisti politici dell\’epoca, incluso l\’ex presidente #Luis #Echeverria #Alvarez, che all\’epoca era Segretario del Governo. Echeverria ammise che gli studenti erano disarmati e che l\’attacco militare fu pianificato precedentemente per distruggere il movimento studentesco.
Nell\’ottobre 2003, 35 anni dopo il massacro, il #National #Security #Archive dell\’Università George Washington pubblicò documenti della CIA, del Pentagono, del dipartimento di stato, del FBI e della Casa Bianca. I documenti rivelano che:
in risposta alle preoccupazioni del governo messicano per la sicurezza dei Giochi olimpici, prima e durante la crisi il Pentagono inviò in Messico alcuni istruttori di lotta antisovversiva, armi, munizioni e materiale per il controllo della protesta;
tra il luglio e l\’ottobre 1968, numerosi agenti della CIA che si trovavano in Messico facevano quotidianamente rapporto su quello che accadeva nella comunità universitaria e all\’interno del governo. Sei giorni prima del massacro il segretario di Governo e il direttore della sicurezza federale, comunicando con alcuni agenti della CIA, informarono che la protesta sarebbe stata controllata in breve tempo;
secondo la CIA il governo messicano sistemò le cose con il leader studentesco Socrates Campos Lemus.

Il massacro di Tlatelolco e Oriana Fallaci. [le multinazionali, Spa, il lavoro dei satanisti americani, USA, Fmi-Nwo, per depredare i popoli ] [come gli Usa, Sp, Farisei hanno depredato, il mondo e la america latina] Pubblicato il 2 ottobre 2012 da admin , A Città del Messico il 3 ottobre 1968 la piazza di Tlatelolco è ricoperta da centinaia di morti sono quasi tutti studenti. A ordinare una feroce sparatoria è stato il presidente Gustavo Diaz Ortaz. L\’esercito ha sparato dagli elicotteri e dai tetti del ministero degli Esteri.
Il 1968 messicano ha inizio il 22 luglio quando i \”granaderos\”, carabinieri messicani, intervengono a reprimere una rivolta scoppiata all\’interno di due licei con cruda brutalità. Questa repressione viola il principio dell\’autonomia delle università e delle scuole messicane, da sempre considerate luoghi dove polizia e esercito non potevano intervenire. Il 30 luglio per reprimere la protesta scoppiata all\’Università di Città del Messico, la polizia si arma di bazooka. La risposta è la nascita di comitati di lotta in tutte le scuole e poi di un Comitato nazionale che raccoglie studenti e professori, le cui richieste sono varie e molteplici liberazione di tutti i detenuti politici; scioglimento dei \”granaderos\”, dimissioni del capo della polizia, risarcimento alle famiglie delle vittime della repressione, punizione per i responsabili delle azioni repressive, abrogazione degli articoli del codice penale che limitano il diritto di manifestare. Il 1° settembre il presidente Diaz Ordaz chiude ogni possibilità di trattativa e accusa gli studenti di voler sabotare i giochi olimpici che si sarebbero inaugurati il 12 ottobre. Il 18 settembre l\’esercito occupa l\’Università il rettore Javier Barrios Siena si dimette per protesta.
Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre gli studenti si danno appuntamento in piazza delle Tre culture (detta anche Piazza Tlatelolco). Polizia e esercito sparano all\’impazzata, dopo avere bloccato le uscite della piazza il bilancio in termini di morti è altissimo, anche se non se ne avrà mai un resoconto definitivo.
Molti sostengono che fu una strage pianificata a tavolino (l\’operazione militare era infatti già partita alle 18 del 2 ottobre); passata alla storia come la più sanguinosa e crudele repressione del movimento studentesco.
Dopo aver bloccato le uscite della piazza polizia ed esercito spararono all\’impazzata le cifre ufficiali parlano di 15.000 proiettili (8.000 militari di vari corpi impegnati nell\’azione, 300 mezzi fra carri armati, blindati vari e jeeps armate di mitragliatrici) che provocarono, non meno di 700 feriti ed un numero di morti che oscilla tra i 150 e i 300. Furono arrestati e detenuti 5000 studenti, alcuni dei quali sottoposti a torture e a finte fucilazioni, alcuni dei quali, 300, rimasero in carcere fino all\’amnistia del 1971.
Il regime messicano, allora preoccupato di mostrare al mondo la propria faccia democratica e moderna attraverso le imminenti Olimpiadi, da subito insabbiò la strage di Piazza Tlatelolco; una strage provocata ad arte, che segnò in generale la società messicana e che dette un duro colpo al movimento studentesco, centrato soprattutto sull\’attivismo degli studenti della UNAM (Universidad Nacional Autonoma de Mexico) e del Politecnico che rivendicavano un\’apertura democratica nei confronti dell\’autoritarismo del regime fondato sul Partido Revolucionario Insitucional (PRI)
http://www.infoaut.org/index.php/blog/storia-di-classe/item/2779-3-ottobre-1968-la-strage-di-piazza-tlateolco
Il massacro di Tlatelolco avvenne il 2 ottobre 1968 nella Piazza delle tre culture a Tlatelolco, Città del Messico. Non si è mai riusciti ad avere un numero preciso dei morti alcune stime dicono più di 300 persone, ma quasi tutte le fonti governative riportano stime non oltre i 40 o 50 morti, al momento della strage il governo parlò di 34 morti in gran parte militari. Il massacro avvenne dieci giorni prima dell\’inizio dei Giochi della XIX Olimpiade che si sono svolti a Città del Messico
Il massacro fu preceduto da mesi di inquietudini politiche nella capitale messicana, con manifestazioni e proteste studentesche per appoggiare gli eventi che succedevano nel mondo nel 1968. Il 27 agosto più di 200.000 studenti scesero in piazza e si accamparono nel Zócalo e il giorno dopo furono dispersi dall\’esercito messicano.
Gli studenti volevano approfittare dell\’attenzione che c\’era sulla città per via dei Giochi olimpici del 1968. Il presidente di allora Gustavo Diaz Ordaz, settimane prima del massacro ordinò all\’esercito di occupare il Campus dell\’UNAM. L\’esercito indiscriminatamente picchiò molti studenti e per protesta il rettore Javier Barros Sierra si dimise il 23 settembre. Le proteste degli studenti non diminuirono. Le manifestazioni crebbero a tal punto che il 2 ottobre dopo 9 settimane di sciopero studentesco, 15.000 studenti di varie università marciarono per le vie della città, protestando contro l\’occupazione del campus. Al calare della notte 5.000 studenti e lavoratori, molti dei quali con la famiglia si raccolsero nella Plaza de las tres Culturas di Tlatelolco.
Alla fine della giornata le forze militari e politiche con carri blindati e veicoli da combattimento circondarono la piazza e aprirono il fuoco, puntando sulle persone che protestavano o che semplicemente passavano di lì. In breve tempo una massa di corpi copriva tutta la superficie della piazza. Fra i feriti, anche la scrittrice fiorentina Oriana Fallaci, che si trovava in un grattacielo sovrastante la piazza per controllare al meglio le azioni fra manifestanti e forze dell\’ordine. Ferita da un elicottero in volo, fu creduta morta e portata in obitorio, dove un prete si rese conto che era ancora viva. La giornalista riportò tre ferite d\’arma da fuoco. Il massacro continuò tutta la notte, i soldati si accamparono negli appartamenti vicini alla piazza. Testimoni riferirono che i corpi furono spostati con camion dell\’immondizia. La spiegazione ufficiale fu che facinorosi armati iniziarono a sparare verso le forze dell\’ordine che per difesa personale iniziarono a sparare. I media di tutto il mondo diffusero le immagini e pubblicarono la notizia che si era registrato lo scontro più violento tra studenti e forze dell\’ordine.
http://www.controappuntoblog.org/2012/10/02/il-massacro-di-tlatelolco-e-oriana-fallaci/

[ oriana fallaci ferita nella strage in messico. ] Caricato in data 27/gen/2008 [il massacro del capitalismo USA, di farisei anglo-americani ] video  [ oriana fallaci ferita nella strage in messico. ] ferita nella strage nella piazza delle 3 culture.
Per reprimere la protesta che ha il suo fulcro nell\’Università di Città del Messico la polizia usa i bazooka. migliaia i morti.
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    [ come il nazismo di Nwo-Fmi, ha potuto soffocare le aspirzioni democratiche dei popoli, come, le democrazie massoniche, di associazioni segrete, vietate dalla Costituzione, sono state corrotte, allo stesso modo, le prmavere arabe hanno portato i salafiti! Questo è un solo Nwo, contro Israele, l\’ultimo baluardo delle aspirazioni di libertà dei popoli ] O capitano! Mio capitano!… \”Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.\” [Oscar Wilde] 2 ottobre 2013. 2 ottobre 1968 Città del Messico Il massacro di Tlatelolco. [i am unius REI, king of Israel ] Città del Messico, 2 ottobre 1968. Nella piazza delle Tre Culture, nel quartiere Tlatelolco, migliaia di studenti e lavoratori messicani si danno appuntamento per manifestare pacificamente contro il Governo di Gustavo Diaz Ordaz, a capo di un partito che di rivoluzionario ha solo il nome. Mancano appena dieci giorni all\’inizio della 19esima edizione dei Giochi Olimpici. Ma è dall\’estate che il Paese è attraversato dalle tensioni che del resto caratterizzano l\’intero anno, dalla protesta studentesca all\’offensiva in Vietnam, dagli assassini di Martin Luther King e Bob kennedy ai carri armati russi che soffocano nel sangue la Primavera di Praga. Il 22 luglio 1968, nella capitale messicana, una banale rissa tra istituti studenteschi viene sedata con la forza dai granaderos, i carabinieri messicani. È la scintilla che nell\’anno olimpico, fa scattare il corto circuito tra le due anime del Paese, come spiega Marco Bellingeri, docente di storia dell\’America latina all\’università di Torino e direttore del centro di cultura italiana a Città del messico.
Eddy Ottoz allora era un ragazzo di 24 anni. Quarto ai Giochi di Tokio nei 110 ostacoli, in Messico era pronto per puntare a una medaglia olimpica. Giovane attento, spirito libero, Ottoz aveva avuto occasione per conoscere da vicino le tensioni della società messicana, avendo più volte visitato il Paese negli anni precedenti, proprio in vista di quelle Olimpiadi, particolarmente attese per il clima politico, l\’altitudine che avrebbe condizionato molti risultati, la diretta tv che per la prima volta avrebbe portato i Giochi nelle case di tutto il mondo. Quel 2 ottobre 1968 sono oltre 10mila i giovani che accorrono in Piazza delle Tre Culture per partecipare alla manifestazione antigovernativa. Il segnale della repressione arriva alle 17.30, dal cielo. Le vie di fuga della piazza vengono chiuse all\’improvviso, dai tetti del ministero degli Esteri e dagli elicotteri partono raffiche di mitra sulla folla sono 62 interminabili minuti di fuoco. Tra i feriti anche l\’inviata dell\’Europeo Oriana Fallaci che rilascia al Tg Uno questa drammatica testimonianza dal suo letto d\’ospedale il giorno dopo. Il bilancio della carneficina è di oltre 300 vittime, 1200 feriti, 1800 arrestati, 25mila colpi sparati. il silenzio di Ottoz, tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia, è più eloquente di qualsiasi parola. Molto si è scritto e detto su quello che rimane uno degli episodi più tragici della storia dell\’olimpismo. Le trame sottostanti a quella strage sembrano ora più chiare ed evidenti, e solo di recente il Messico è riuscito a fare i conti con quel passato scomodo e tragico. Il sangue sparso a piazza delle Tre Culture non fermò, però, le Olimpiadi messicane. Le parole di Ottoz sembrano un monito prezioso anche sulla strada verso Pechino. Ma qual è oggi, l\’eredità dei morti di Piazza delle tre culture?

2 ott 2012 [ http://www.gennarocarotenuto.it/21777-chi-ricorda-il-massacro-di-tlatelolco-in-messico/ ] [ maledetti americani satanisti Spa, Fmi-Nwo, massoni, i predatori del mondo! un demone lupo (satanismo massonico Spa, di farisei, Illuminati ) vestito da agnello (democrazia)]  Chi ricorda il massacro di Tlatelolco in Messico? [ i am Unius REI King of Israel ] Come sempre \”2 de octubre no se olvida\”, il due d\’ottobre non si dimentica. È il massacro di Tlatelolco, piazza delle Tre Culture nel Nord di Città del Messico, 44 anni fa. Fermava nel sangue e nella repressione selvaggia a venire (ma in apparente pace e democrazia per l\’occhio del mondo) il movimento studentesco messicano reo di voler essere come qualunque altro movimento studentesco in quell\’anno al mondo in quel paese già allora troppo lontano da dio e troppo vicino agli Stati Uniti. Fu una strage di Stato stabilizzante e impunita come quelle italiane, da Piazza Fontana alla Stazione di Bologna, quella di Tlatelolco e fu anche il punto di inflessione nella storia del PRI e del paese da Gustavo Díaz Ordaz che istituzionalizzò una dittatura mascherata, verso il salinismo che vent\’anni dopo liquidò il paese nel neoliberismo fino all\’attuale stato di guerra civile a bassa intensità mascherata da lotta al Narco. Pochi giorni dopo, il 12 d\’ottobre, cominiciavano i Giochi Olimpici che, come altre volte nella storia (il primo gennaio del 1994 col NAFTA e la contemporanea rivolta zapatista, o la modernità neoliberale delle maquiladoras) nella retorica ufficiale aprivano al Messico le porte del primo mondo. Il sangue di quelle centinaia di ragazzi era già stato lavato.

1_2. Oriana Fallaci da Città del Messico [ il massacro degli innocenti, come si soffoca le aspirazioni di democrazia, di un popolo, la predazione delle Corporazioni Spa, americane Spa, Fmi-Nwo ]. La notte di sangue in cui sono stata ferita
Oriana Fallaci, ferita mercoledì 2 ottobre a Città del Messico, durante i gravissimi incidenti di piazza delle Tre Culture, ci ha fatto giungere il suo racconto della stanza dell\’ospedale in cui era ricoverata. Lo stato in cui si trovava, dopo le ferite e l\’operazione subita, le ha impedito di mettersi alla macchina da scrivere. Essa ha però voluto ugualmente farci avere la propria testimonianza sui fatti di cui è stata anche protagonista ha inciso su nastri tutto il racconto. La registrazione che è giunta da Città del Messico dura due ore e mezzo, con le inevitabili ripetizioni, gli indugi, e le interruzioni di una testimonianza resa a viva voce da una persona ancora sotto choc del rischio mortale che ha corso. Oriana Fallaci ci ha inviato i nastri raccomandandoci di usare la sua narrazione per ricavarne un servizio su ciò che era accaduto il 2 ottobre in Messico. Noi, dopo aver ascoltato queste bobine, abbiamo deciso di trascrivere esattamente ciò che vi è detto, senza cambiare niente. Nessun servizio avrebbe potuto essere più vivo, più drammatico di questo racconto fatto con la sua voce viva. Ogni tanto il discorso è interrotto da qualche lamento, da medici e infermieri che entrano ad escono dalla stanza, da pause di stanchezza della nostra collega. Il servizio di Oriana Fallaci che pubblichiamo è più di un racconto è un eccezionale documento giornalistico. (All\’inizio del nastro si sentono voci, c\’è gente nella stanza d\’ospedale dove si trova Oriana Fallaci. Un\’infermiera le ordina, in spagnolo, di non agitarsi. Poi comincia il racconto di Oriana Fallaci.) Mi sento male, ho ancora la testa confusa. Vedi, c\’è qualcosa che mi fa più male del dolore, di questo dolore tremendo alla spalla, al polmone, al ginocchio, alla gamba, mi fa più male del dolore fisico mi fa male questo incubo che ritorna, che mi ossessiona. Il dolore fisico si sopporta, ma l\’incubo no. Non è l\’incubo della guerra del Vietnam, io nel Vietnam ho visto delle cose spaventose, ho seguito delle battaglie tremende, dei pericoli allucinanti, ma era diverso, perché sapevo di andare alla guerra. Uno va in Vietnam, e sa che va alla guerra e la guerra è una cosa dove ci sono dei signori armati da una parte e degli altri signori armati dall\’altra sai anche che si spara da tutte e due le parti. Ma quello che è successo là la sera in cui sono stata ferita, non era una guerra. Era atroce perché non era la battaglia di Dak-To, non era la battaglia ai confini con la Cambogia o che diavolo. E non aveva niente a che vedere con le guerre, che più o meno tutti, facendo questo mestiere, abbiamo visto come corrispondenti. Capisci? Non era una guerra. E non doveva essere una notte si sangue. Se insisto su questo punto, è perché voglio cercare di spiegare quest\’incubo che mi torna e mi ritorna la notte. La storia dell\’altra sera è questa poi andrò indietro e ti racconterò il perché, come siamo arrivati a questo. Mercoledì alle cinque era stata indetta una manifestazione nella piazza delle Tre Culture a Città del Messico. Questa piazza, che credo sia una delle più grandi di Città del Messico e anche una delle più note, si chiama delle Tre Culture perché riunisce in un certo senso, simbolicamente, le tre culture del paese quella azteca, quella spagnola, quella moderna c\’è una chiesa spagnola del 1500, c\’è la base di una piramide azteca e ci sono gli edifici moderni, quelli costruiti ora. Gli studenti l\’hanno sempre scelta per le loro manifestazioni, non soltanto perché si trova nel quartiere di Tlatelolco, vale a dire abbastanza vicino alla loro università, ma anche perché è molto grande, ha molte vie d\’accesso e molte vie di fuga è facile arrivarci ed è facile uscirne. E in questo paese è sempre meglio riunirsi in luoghi dove fai presto ad arrivare e fai presto a scappare. Io ero già stata testimone di una manifestazione del genere nella piazza delle Tre Culture, esattamente il giorno dopo in cui ero arrivata in Messico. Era lì infatti, in una manifestazione del genere, nella piazza delle Tre Culture, che avevo conosciuto i capi degli studenti e avevo cominciato a intervistarli. Ero arrivata la notte tra il giovedì e il venerdì, e al venerdì ci fu subito questa manifestazione. Era la prima alla quale assistevo, e mi fece subito un effetto profondo. Mi avevano impressionata queste grandi migliaia di ragazzi, perché sono ragazzi, sai, tredici, quattordici, sedici diciotto, al massimo ventitré o ventiquattro anni. Ragazzi poveri poi, perché degli studenti messicani solo una piccola parte sono figli di borghesi. La massima parte sono figlioli di contadini, di operai e appartengono in maggioranza al Politecnico. Al Politecnico ci vanno i figli degli operai, dei contadini allora tu vedi questi ragazzini, che non sono come i nostri studenti, con le camicie pulite, il golf stirato di fresco, le scarpe pulite, ma sono brutti e sembrano i contadini che alla domenica vanno al villaggio, come si vedevano in Italia venti o trent\’anni fa e forse anche oggi. E un po\’ timidi, come sono i contadini. Mi ero commossa a vederli lì tutti ordinati, tutti insieme.
Questi ragazzi s\’erano riuniti nella piazza delle Tre Culture, quello scorso venerdì, per commemorare i loro morti, perché avevano già avuto dei morti, un centinaio credo, dal ventisei luglio, il giorno in cui sono incominciate le repressioni della polizia. Quel venerdì c\’era la polizia, soltanto la polizia, non l\’esercito; era riunita però sulla terrazza della Scuola numero 7, ancora occupata dalla truppe governative. Questa scuola si affaccia proprio sulla piazza delle Tre Culture. Dalla parte moderna della piazza i ragazzi erano arrivati, con i loro cartelli, erano intervervenute le madri dei ragazzi ammazzati dalla polizia. Avevo conosciuto in quell\’occasione alcuni capi del Comitato della huelga, il comitato dello sciopero, e li avevo intervistati. I discorsi erano tenuti (questo è importante perché è lì che poi è successo il disastro ieri l\’altro) dalla terrazza di un edificio, una specie di grattacielo popolare, che guarda proprio la piazza delle Tre Culture. A ogni piano di questo edificio che si chiama Chihuahua Building, c\’è una grande terrazza con una balaustra abbastanza bassa e lì i ragazzi mettevano degli altoparlanti e parlavano. Era stata una manifestazione, ripeto, commovente perché ad un certo punto c\’era stata la commemorazione dei morti pioveva, e tutti questi ragazzi stavano immobili sotto la pioggia, e le madri dei ragazzi morti stavano immobili sotto la pioggia. Finita la manifestazione, anzi durante il minuto di raccoglimento per i morti, qualcuno aveva acceso un accendino, poi un altro, un altro ancora e poi un altro ancora e s\’eran formati in tutta questa piazza come dei fuochi, piccoli fuochi fatui, dappertutto c\’erano queste fiammelle fiammelle e fiammelle e fiammelle, di accendini e di fiammiferi che finivano per bruciarsi sulle dita. Finchè qualcuno aveva avuto l\’idea di arrotolare dei giornali e farne delle fiaccole e allora tutti si erano messi ad arrotolare giornali e fare fiaccole e la manifestazione s\’era sciolta oserei dire pacificamente con questa grande fiaccolata. Capisci, avevano arrotolato i giornali, erano andati via uno a uno, una fila lunga lunga verso il ponte, queste torce accese, cantando le canzoni degli studenti. Le canzoni dicono «Goya, Goya. Cachu, cachu rara, cachu cachu rara, Goya Goya Universidad». Non vuole dire niente, sono dei suoni da bambini, questa è la canzone dell\’università; la canzone del Politecnico è «Gueu, Gloria a la cachi cachi porra, a la cachi cachi porra Gueu pin pon porra Politecnico Politecnico gloria». Pensa un po\’ che canzoni pericolose. E cantando «pin pon porra cachu rara» questi ragazzi, con la loro fiaccolata, si allontanarono e questa era la pericolosa manifestazione che avrebbe dovuto mettere in pericolo la stabilità e l\’attuazione delle Olimpiadi. Dopo questa manifestazione il governo messicano decise di togliere le truppe dall\’università, che poi fu un\’evacuazione parziale, gli studenti mercoledì indissero un\’altra manifestazione, sempre nella piazza delle Tre Culture; gli studenti mi dissero che questa era una manifestazione importante e sarebbe stato bene se io l\’avessi vista, e ci andai. (A questo punto nella registrazione si inserisce la voce di un medico che domanda a Oriana Fallaci come si sente. La risposta è «Mal, doctor, muy mal. Mi duole tutta la schiena». Il medico dice che le farà un\’iniezione per la notte. Il racconto riprende.) La manifestazione doveva avvenire alle cinque. A un quarto alle cinque io ero lì nella piazza delle Tre Culture e la piazza era già piena a metà. Nelle varie terrazze di questo edificio popolare che guarda la piazza, c\’erano già vari capi degli studenti ma una gran parte si erano riuniti nella terrazza del terzo piano dove c\’erano gli altoparlanti con le bandiere, le bandiere messicane e le bandierine dello sciopero che sono rosse e nere. Sono per noi colori anarchici, per loro no. Per i messicani la bandiera dello sciopero è una bandiera rossa e nera; non è né anarchica né non anarchica è la bandiera dello sciopero. Gli operai quando sono in sciopero innalzano questa bandiera rossa e nera. Non sono anarchici più di quanto siano comunisti o cattolici, liberali o che altro. A un quarto alle cinque la piazza era già piena a metà, io sono arrivata, sono salita sulla terrazza del terzo piano e ho trovato Guevara che è uno dei capi, ho trovato Manuel un altro capo, un ragazzo che studia biologia ed è figlio di un contadino. Ho trovato Manuel che è figlio di un musicista e studia al Conservatorio, ho trovato Socrates, un altro dei capi, e ho trovato Maribilla una ragazza che studia, mi pare, medicina. Ho chiesto come si mettevano le cose, se c\’era la polizia intorno, se si aspettavano un attacco e mi hanno detto di no, sembrava che la manifestazione fosse tranquilla. In realtà dalla terrazza della Scuola numero 7, dove la settimana avanti, durante l\’altra manifestazione, quella della fiaccolata, avevo visto per tutto il tempo i granaderos con i mitra puntati, non c\’era niente, non c\’erano neanche i granaderos. Intanto la piazza si riempiva in un modo incredibile guarda, nel giro di dieci minuti io credo che siano arrivate tremila, quattromila persone, perché ad un certo punto c\’erano almeno seimila persone. Mentre la piazza si riempiva è arrivato Angel, un altro ragazzo dei capi del Comitato generale dello sciopero; sembrava molto turbato e mi ha detto «Sai, sono in ritardo perché quasi tutta la piazza a tre o quattro chilometri da qui è circondata di autoblindo e di camion a un certo punto c\’è una strada sbarrata, mi sembra che fosse la strada Manuel Gonzales, sbarrata con ben trenta camion carichi di soldati con le mitragliatrici e non lasciano passare nessuno. Ho dovuto fare un lungo giro e per questo sono arrivato in ritardo». Ora sono confusa, faccio male il racconto. Dopo la manifestazione i ragazzi volevano andare a una delle scuole del Politecnico che è ancora occupata dall\’esercito, capito? Volevano andare a fare una manifestazione lì. Quando Angel è arrivato, dicendo che c\’era l\’esercito e la polizia schierata dappertutto, i ragazzi tra di loro si sono riuniti e hanno deciso di non andare più perché, hanno detto, se andiamo tutti lì dove ci stanno aspettando con i bazooka sembra che vogliamo provocarli. Al che io gli ho detto per carità non andate, non lo fate, lasciate perdere, è inutile, è una bravata superflua, non ci andate. Allora il Socrates è andato al microfono, in questa piazza che continuava a riempirsi, e ha detto «Compañeros, abbiamo cambiato idea, volevamo andare a manifestare davanti alla scuola. Non ci andiamo più, perché l\’esercito ci sta aspettando con le autoblindo, con i bazooka. Andarci è una provocazione inutile, per cui mi raccomando, compañeros, appena la nostra riunione sarà conclusa disperdetevi e andate alle nostre case». La folla, i ragazzi rumoreggiavano un po\’ erano un po\’ delusi; ma era evidente che avevano deciso di rinunciare alla sfilata in direzione della scuola, mi pare fosse la scuola di Economia e Commercio. Hanno incominciato la riunione vera e propria. I discorsi sono stati aperti dalla ragazzina Maribilla la qualche ha detto «L\’esercito ha evacuato la nostra lotta fino all\’applicazione di tutti i sei punti». La Maribilla è una ragazzina di circa diciotto anni, graziosina, un po\’ sciupata da un labbro leporino, gentile, un po\’ timida, parlava con una vocina che sembrava un uccellino anche con l\’altoparlante non si sentiva niente.
Dopo ha preso la parola Socrates, che sembra un bambino coi baffi, ha la faccia di un bambino, come quella di Emiliano Zapata, ha diciotto-diciannove anni e questi immensi baffi che è tutto quello che gli è rimasto dei capelloni lunghi perché i ragazzi fino all\’agosto scorso avevano i capelli lunghi, non perché volessero fare gli hippies, non perché volessero imitare i Beatles, ma perché c\’è una tradizione al Messico che i rivoluzionari hanno i capelli lunghi. Così fino a poco tempo fa, i ragazzi portavano tutti i capelli lunghi. Quando la polizia ha cominciato a fotografarli, a seguirli, ad arrestarli, c\’è stata una ecatombe di capelli lunghi e di baffoni e l\’unico che non ha voluto rinunciare ai baffi è stato il Socrates, poveretto, che con i suoi baffoni è andatati lì al microfono e ha detto «Compagni, questa è una manifestazione pacifica, noi oggi l\’abbiamo indetta innanzitutto per festeggiare l\’evacuazione della nostra università da parte delle truppe governative, poi per chiedere che il resto delle scuole secondarie vengano anch\’esse liberate dalla presenza dei soldati e infine per indurre i compañeros a cominciare, a partire da lunedì, uno sciopero della fame, per dimostrare che noi non vogliamo attaccare nessuno. Cerchiamo d\’ora innanzi dei sistemi pacifici. Lunedì cominceremo, chiunque vorrà partecipare a questo sciopero della fame si sistemerà nella città universitaria dinnanzi alla piscina olimpica… che farà lo sciopero della fame fino alla fine delle Olimpiadi». Socrates aveva appena finito di parlare, che un elicottero ha cominciato a volare sopra la piazza, un elicottero verde dell\’esercito, in cerchi concentrici, sempre più bassi, sempre più bassi. Io mi sono preoccupata e ho detto a Manuel che cos\’è questa storia? Lui mi ha risposto di non preoccuparmi; i ragazzi non erano eccitati, erano tranquilli, quieti. Mentre si discuteva della presenza dell\’elicottero, l\’elicottero ha lanciato due bengala verdi. Ora, venendo dal Vietnam, so benissimo che tutte le volte che un elicottero o un aereo butta giù un bengala, è perché vuole localizzare il punto da colpire. Allora io mi sono preoccupata e ho detto subito a questi ragazzi guardate che sta buttando i bengala, se butta giù i bengala vuol dire che hanno intenzione di sparare. Ma loro non mi hanno preso sul serio. Siccome sapevano che ero stata in Vietnam hanno detto «Eh, tù ves las cosas come en Vietnam». Non avevano finito di parlare che si è sentito un gran fracasso, un grande rumore di camion e di carri armati e la piazza è stata letteralmente circondata dalle quattro parti, perché l\’edificio dove eravamo noi, questo terzo piano dove c\’erano gli studenti, guarda la piazza, quindi da qualsiasi parte si guardasse, si vedevano arrivare camion e autoblindo. Sul fondo, di fronte all\’edificio, c\’è una specie di cavalcavia e si sono piantati su questo cavalcavia. I camion si sono aperti, cioè la parte posteriore dei camion, i soldato si sono buttati giù sparando. Ma non sparando in aria, sparando in basso, i fucili non li tenevano in alto, li tenevano in basso. Per due o tre minuti siamo rimasti sbalorditi, allibiti quasi, per questa cosa; questa cosa era un incubo, era al di là dell\’assurdo perché non era successo niente che potesse giustificare l\’arrivo di queste truppe. Stavano dicendo che volevano indire lo sciopero della fame lunedì! I ragazzi hanno cominciato a scappare. Socrates, non essendosi ancora reso conto che stavano sparando veramente alla folla, è andato al microfono e ha detto «Compañeros, compañeros, calma calma calma, es una provocaciòn, es una provocaciòn!». Ma loro continuavano a scappare, volevano venire in avanti, E ad un tratto ho cominciato a vederli cadere, sai quando vai a caccia e le lepri corrono, come fanno le lepri quando le colpisci, fanno una specie di capriola e poi restano lì. Da lontano si vedevano piccoli, e si vedevano queste lepri, che correvano e facevano una capriola, bom! E restavano in terra. Io ero immobilizzata, letteralmente immobilizzata al balcone e guardavo la confusione violenta, tremenda che era scoppiata e sentivo Socrates che stava raccomandando alla folla la calma ma non so che razza di calma potesse raccomandare a questo punto perché erano già cominciati a cadere i primi morti. Davanti a me c\’era la piazza, la grande piazza rettangolare che dalla nostra parte, dove eravamo noi, finisce in una grande scalinata. Ora c\’è una cosa ti voglio spiegare, ti ricordi nel film della corazzata Potiomkin quella scena della folla che scappa per quella scalinata e restano quelle donne, quei bambini, tutti ciondoloni, ecco sembrava la corazzata Potiomkin, questa scalinata ripida dove restavano tutti in giù, a testa in giù, era una cosa spaventosa. Noi eravamo chiusi in trappola, ci eravamo resi conto benissimo che stavano puntando verso di noi, verso il terzo «piso», il terzo piano, dove c\’erano gli altoparlanti, ma ho capito anche che non c\’era nulla da fare. Voglio dire ho fatto il movimento di andare verso l\’ascensore, ma l\’ascensore era stato bloccato, capisci, nello stesso momento la Maribilla che era scesa giù, è arrivata gridando, chiamando Angel, e Angel è sceso giù al piano terreno e quando è sceso giù al piano terreno ha trovato decine, decine, decine di poliziotti in borghese che hanno cominciato a gridare «figlio de chingada», «hijo de puta», «figlio di cane», «donde vas hijo de chingada», allora Angel e gli altri dicevano «Abajo, abajo!» e allora loro hanno detto «Arriva, arriba!» e li hanno mandati su. Io mi sono girata voltando le spalle al massacro che era cominciato nella piazza e ho visto piombare, come nei film, una quarantina, una cinquantina prima, poi una sessantina di uomini di mezza età in borghese, in camicia, avevano tutti la camicia bianca, la mano sinistra dentro un guanto bianco, oppure fasciata in un fazzoletto bianco, era per riconoscersi, perché erano in borghese.
http://www.oriana-fallaci.com/numero-42-1968/articolo.html

2_2. Oriana Fallaci da Città del Messico [ il massacro degli innocenti, come si soffoca le aspirazioni di democrazia, di un popolo, la predazione delle Corporazioni Spa, americane Spa, Fmi-Nwo ]. Sono entrati sparando, hanno cominciato a sparare con queste rivoltelle dappertutto, non addosso alla gente, devo dire, ma per terra dappertutto, e agguantando la gente. Socrates è scomparso, io non l\’ho più visto Socrates, Angel era già scomparso prima, quando la Maribilla era venuta a dire che c\’erano i poliziotti. Io mi sono ritrovata insieme a Moises, che è un ragazzino del Politecnico, figlio di un contadino, a Manuel, un amico mio, e ho guardato i poliziotto venire avanti, in uno stato di totale stupore, anche se per stupire me ce ne vuole parecchio e per stupirmi dopo che avevo visto quello che stava succedendo nella piazza, quel piombare senza ragione, ce ne voleva ancora di più. Ma era talmente pazzo il piombare di questi qua, che li guardavo sbalordita.
Una guardia mi ha preso pei capelli, io ho i capelli lunghi, mi ha agguantata per i capelli, sai come nelle vignette dell\’uomo delle caverne che agguanta la donna per i capelli, e prendendomi pei capelli (io credo che gliene siano rimasti un bel po\’ in mano), mi ha fatto fare mulinello, mi ha letteralmente scaraventata contro il muro. Sono rimasta qualche secondo stordita, naturalmente. Non so se avete capito com\’era la terrazza. C\’è questa terrazza grande, con le scale dalle parti, poi c\’è il muro con i due ascensori e poi c\’è la balaustra. Lui m\’ha buttato contro il muro dalla parte dove ci sono gli ascensori. Quando mi sono ripresa mi sono trovata da Moises e Manuel, gli altri erano spariti, nello sfondo c\’erano altri, giornalisti tedeschi, olandesi, c\’era un giapponese, dei francesi, eccetera. E questo qui che gridava «Detenidos, detenidos, detenidos!», cioè arrestati, arrestati, arrestati. Io sono rimasta in piedi. Intanto continuava la sparatoria nella piazza, ma non era ancora una sparatoria violenta. Io ho detto una parola «Yo italiana». Chissà perché ho detto italiana, mi è venuto così per istinto di sopravvivenza, non lo so. Quello ha preso e mi ha messo la rivoltella alla tempia. A questo punto, ti dico la verità, io avrei voluto dire periodista, giornalista, ma non sono riuscita a dirlo, con quella pistola puntata alla tempia e col pensiero che se avessi voluto tentare di dimostrarlo, non avrei neanche potuto, perché far vedere un documento, soltanto mettere la mano nella tasca della giacchetta (avevo i pantaloni e la giacchetta) e tirar fuori un documento voleva dire farti sparare, perché si dovevano tenere le mani quelli lì facevano partire un colpo. Ci hanno fatto mettere… Dunque sta\’ a sentire loro ci hanno fatto mettere al muro. Devo dire che fino a quel momento, malgrado la tremenda sparatoria fosse già cominciata, io non ero spaventata, un po\’ perché c\’era Manuel, questo ragazzo che continuava a dire «Lo fanno per ragioni psicologiche», un po\’ perché ero andata a intervistare il capo della polizia, quel generale Queto di cui gli studenti chiedono le dimissioni insieme allo scioglimento del corpo dei granaderos. Ero stata ricevuta da questo signore nel suo bellissimo ufficio ed egli aveva incominciato a intrattenermi a lungo sui vini italiani, sul fatto che a lui piace il Bardolino e il Chianti meno, che c\’è un ristorante che si chiama Mamma Roma, Mamma Maria, non mi ricordo come a New York. Quando poi gli avevo posto delle domande precise, gli avevo chiesto spiegazioni sul fatto che la polizia attaccava gli studenti, sparava sulla popolazione, con aria tranquilla mi aveva detto «Ma no, ma nada, no pasa nada, no pasa nada nunca, mentira, mentira». E aveva aggiunto «Lei ha visto che anche l\’ultima volta vi è stata la manifestazione alla piazza delle Tre Culture, non è successo niente».
Ed era vero che non era successo niente, capisci. Così io non ero eccessivamente spaventata. Il capo stesso della polizia mi aveva rassicurata. La mia sola preoccupazione era data, devo dire, dalla presenza di questi poliziotti in borghese con il guanto bianco per riconoscersi, con le pistole puntate. Intanto la sparatoria si era fatta ancora più intensa. Le raffiche partivano dalle mitragliatrici delle autoblindo, che circondavano la piazza, e dai mitragliatori e dai fucili automatici dell\’esercito, e dai granaderos, i granatieri che qui chiamano granaderos, e infine da questo elicottero che si abbassava sempre di più, capisci, e sparava sulla folla ormai sparsa per tutta la piazza e sulla terrazza dove eravamo noi. Ho spiegato che su questa terrazza l\’unico punto in cui si poteva cercare un pochino di protezione era sotto la balaustra, sotto il muricciolo, e sotto il muricciolo si sono messi tutti questi poliziotti col guanto bianco e le rivoltelle in pugno, puntate contro di noi e noi, che eravamo i detenidos, gli arrestati, siamo stati messi invece dalla parte del muro. Così eravamo un bellissimo bersaglio per quelli che sparavano dalla piazza, dall\’elicottero, eravamo un bersaglio per tutti.
(A questo punto la voce di Oriana Fallaci si interrompe. Quando si riprende dice «Scusami, ferma un momento il magnetofono che mi sento male, molto male. Mi sento morire…») Ecco, riprendiamo. Vedi, quando io dico che era peggio che nel Vietnam, voglio dire che nel Vietnam, quando sei dentro una battaglia, cerchi di ripararti, di salvarti, ti butti in un buco, ti butti in un bunker, ti ripari dietro qualche cosa e mentre fai questo non c\’è mica un poliziotto con la rivoltella spianata che te lo impedisce. E non potevi trovare nessun rifugio, non potevi entrare in nessun buco, non c\’era nessun bunker nel quale ti potevi rifugiare e tutte le volte che cercavi di muoverti di un millimetro da quel muro maledetto che costituiva il bersaglio principale e contro il quale ci avevano messi e cercavi di andare un pochino più in là dove c\’era il muricciolo, questi poliziotti distesi per terra ti sparavano addosso, capisci? Sparavano contro il muro. Hanno sparato due o tre volte nel muro! Hanno sparato nell\’ascensore due o tre volte. In questa sparatoria tremenda, mi cadevano i bossoli tutto d\’intorno. A un certo punto io ho detto «Por favor, por favor quiero me haga venir, me haga venir cerca, cerca!», gliel\’ho detto anche in inglese «Please, please let me come there, please please here is too dangerous, too bad, please» per favore qui è troppo pericoloso, lasciatemi venire lì. Ma loro mi rispondevano puntandomi l\’arma contro e sparando nel muro.
Quindi io non mi potevo muovere, comprendi, non mi potevo muovere assolutamente. L\’incubo per cui io alla notte mi sveglio come impazzita è questo, è un incubo da racconto di Poe. C\’è il fuoco da tutte le parti, sei inseguito come uno scorpione circondato dal fuoco, che non soltanto ti sparano da tutte le parti ma non puoi neanche metterti in salvo perché quando fai un movimento per metterti in salvo te lo impediscono e ti sparano addosso. Poi qualcuno deve avermi dato l\’ispirazione per togliermi da quella posizione terribile, lì in piedi, a fare da bersaglio. A un bel momento ho finto di svenire, sicché sono calata giù come uno straccio, gli altri hanno fatto lo stesso e quelli ci hanno lasciato fare. Allora siamo rimasti in quel modo sdraiati a pancia a terra. Io mi trovavo fra questi due studenti, questo Moises e questo Manuel Moises è rimasto subito ferito alla mano perché ho visto che la mano era tutta insanguinata. Manuel cercava di proteggermi e quando la polizia si è accorta che lui cercava di proteggermi un poliziotto ha incominciato a gridare perché ci staccassimo. Per quanto possibile cercava di proteggermi, mi teneva le mani sulla testa, e mi tenevo anch\’io le mani sulla testa. La polizia allora, sempre puntando le rivoltelle, ha ordinato a lui di staccarsi e a tutti e due e anche a Moises di alzare le mani in modo che non ci potevamo neanche proteggere la testa dalle schegge. Niente, capisci è questa la cosa meravigliosa.
Quando Manuel si è staccato da me e Moises si è staccato, io centimetro per centimetro, perché stavo tutta distesa bocconi sullo stomaco, perché mi sentivo più sicura, ho cominciato a scivolare lungo il muro e sono riuscita a spostarmi di un metro indietro mentre questo poliziotto gridava e mi puntava la rivoltella. Questo movimento è stato quello che mi ha salvato, perché se no la pallottola mi sarebbe arrivata nella testa anziché nelle spalle. La sparatoria era ininterrotta, ho detto che sparavano da tutte le parti mentre noi eravamo sempre sotto le rivoltelle della polizia. A un certo punto l\’elicottero si è abbassato, si è sentita una grande raffica e io ho avvertito come due o tre pezzi di sasso che si abbattevano sopra di me e un coltello che mi entrava nella schiena. Il coltello era la scheggia della pallottola dell\’elicottero che si è fermata a pochi millimetri dalla colonna vertebrale. Un\’altra scheggia è entrata nel ginocchio sinistro e mi ha squarciato tutta la gamba in quel punto, però ho avuto questa fortuna incredibile che il professor Viale ha definito una fortuna scandalosa perché è andata a incastrarsi tra l\’arteria principale e tutti i legamenti nervosi e la vena, senza tagliare né l\’una né l\’altra. Un\’altra ancora è entrata nella coscia. È entrata da una parte ed è uscita educatamente da quell\’altra, senza fare nulla, lasciando solo due o tre schegge che risultano dalla radiografia ma che non possono togliere. Resteranno sempre lì tanto non mi danno noia e io le tengo come ricordo. […]
http://www.oriana-fallaci.com/numero-42-1968/articolo.html

Banchiere AS drag

lamentarsi, respingere la mia proposta? è legittimo, se tu hai una TUA soluzione alla Guerra mondiale! E ALLORA TU VUOI SOSTITUIRE LA GUERRA MONDIALE CON CHE COSA?
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GLI USA NON HANNO NESSUN DIRITTO DI: CUSTODIRE IN LOCALITà SEGRETE: 1. ALIENI, 2. IBRIDI TRA ANIMALI ED ESSERI UMANI, 3. UOMINI IN STATO CATATONICO ZOMBIES, 4. ecc.. SENZA IL PERMESSO DEL GENERE UMANO! 5. altresì, è proibito appropriarsi del genoma umano, per venderlo ,o modificarlo, senza il consenso delle Nazioni, la violazione di una queste clausole comporta la dichiarazione di guerra, automatica, di tutte le Nazioni del Mondo contro gli USA, in maniera automatica!

E perché io dovrei dirti di “no!” se, la mia felicità, come lo scopo della tua vita è la felicità? TU DIMOSTRAMI DI NON COMMETTERE UNA QUALCHE INGIUSTIZIA, PIUTTOSTO! oppure tu pensi di fare risultare ingiusto Unius REI? [ SATANISTI ALIENI VAMPIRI ] SE I FARISEI NON VANNO SUBITO IN ARABIA SAUDITA? GIURO CHE VI UCCIDO TUTTI! PERCHé QUALCUNO TI VOGLIA DICHIARARE COLPEVOLE DI QUALCOSA? POI, DOVREBBE CHIEDERE IL PERMESSO A ME, mentre, io ho concesso la amnistia assoluta per tutti i delitti commessi prima del mio regno, in favore di tutti i miei alleati!
ma poiché Maometto è uno dei tanti antiCristI? poi, come lui potrebbe stare in Paradiso? MA COME la tua fede, ti ha plasmato come una bestia di satana?! E CHI NON CREDE DI ESSERE COSì? VENGA SUBITO DA ME! ma, chi crede di essere diventato una bestia di satana? PROPRIO LUI DEVE VENIRE SUBITO DA ME: PRIMA CHE LO COLGA ANCHE LA MORTE ESTERIORE! e tu non puoi venire da me fisicamente, perché io non sono 7miliardi di persone, ma, tu puoi leggere i miei articoli e, tu puoi trovare una comunione con i miei ideali! NON TEMERE: io non pretendo di modificare la tua religione o la tua identità!
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QUALI diritti umani SHARIA genocidio nazisti, LA LEGA ARABA PUò RAPPRESENTARE IN ONU? che Sauditi hannno detto sull’altare di satana della CIA: “abbiamo fatto bene noi, a rifiutare di entrare anche noi in ONU, con Unius REI in giro? era molto pericoloso!”
dubito che, si possa parlare di politica o di finanza, o di economia, adeguatamente, perché questa è tutta una maçonnerie Rothschild: ALTO TRADIMENTO COSTITUZIONALE ] e se, FARISEI non fanno in fretta a Realizzare il regno delle Tribù di Israele in ARABIA SAUDITA? finiranno COME I PEZZENTI, dopo avere rubato per secoli TUTTO il genere umano, finiranno tutti con il culo per terra: TUTTI questi satanisti farisei del Talmud!
MARIO MONTI BILDENBERG E LA POLITICA DELLO SCHIAVO: FELICE TASSATO: LA PRIMA SUPERCAZZOLA DEL 2016 [Video] COME SI DEVE ANESTETIZZARE UN PAESE NAZIONE, E PER CONVINCERLO A PAGARE IL PROPRIO DENARO AD INTERESSE! LA FILOSOFIA DELLA SCHIAVO FELICE E TRUFFATO! NULLA OTTERREMO DI MENO DELLA NOSTRA SOVRANITà MONETARIA, FINO ALLA FINE DEL MONDo! La prima supercazzola del 2016 di Mario Monti, ospite di Giovanni Floris. La spending review? “Un concetto dinamico evolutivo in qualche misura evanescente”. http://www.byoblu.com/post/video-dal-web/mario-monti-la-prima-supercazzola-del-2016
CIOè VOI MI DITE CHE AVETE FATTO MORIRE QUESTA RAGAZZA MENTRE LEI STAVA COMPIENDO UN PECCATO MORTALE? QUESTO SI CHE è TERRORISMO SESSUALE! DI QUESTO PASSO VOI STATE MANDANDO IN FUMO 50 ANNI DI PORNOCRAZIA! Ventenne muore durante un aborto al Cardarelli di Napoli
ma io non ho mai parlato di declino USA SpA Banche Centrali FED, infatti la vostra pirati bullismo predazione? è soltanto il declino di tutto il GENERE UMANO! SOLTANTO DIO VI PUò STERMINARE A TUTTI VOI, E NOI DEL REGNO DI DIO? CI STIAMO LAVORANDO! Obama: ‘Chi parla di declino America vende fantasia’
AFFERMATIVO! DIO NON VUOLE EMARGINARE NESSUNO, E LUI PARLA CONTINUAMENTE AL CUORE DI TUTTI I PECCATORI, E NOI SIAMO TUTTI PECCATORI! SOLTANTO CHE GUARDIAMO CON COMPASSIONE AI NOSTRI PECCATI, E CON DUREZZA AI PECCATI DEGLI ALTRI! Quello che è il delitto sociale e politico, per eccellenza, è un pensiero ideologico massimalista, e la pretesa dello Stato Massone Islamico Darwin GENDER: di parlare con categorie morali! “Corrotti perdono pudore e dignità, provino vergogna” Esce libro. “Mai emarginare i gay, ogni creatura è amata da Dio”
ORMAI è LA CATASTROFE! A COSA SERVONO 250 MILIONI DI MIGRANTI ENTRO IL 2060. Ci sono 24 milioni di disoccupati in Europa e 14 milioni di inattivi in Italia: servono davvero i migranti per pagare le pensioni?. Ecco le ragioni più plausibili dietro a un progetto scellerato: http://www.byoblu.com/post/notiziedalweb/a-cosa-servono-250-milioni-di-migranti
l’apparato militare industriale USA, senza un nemico? fallisce! ECCO PERCHé LORO SONO 50 ANNI CHE NON DORMONO LA NOTTE PER INVENTARE DEI NEMICI! … è in questo modo, che hanno convinto i sauditi a creare al-Qaeda! e poi, è tutta una storia di delitti.. questa è una storia infinita infernale!
BUSH Clinton sauditi, turchi, FED SPA FMI, CIA NATO, SPA FARISEI, SISTEMA MASSONICO? è soltanto una questione di penne dell’unico Baal OWL!
BOKO HARAM, AL-NURSA, QATAR, BAHRAIN, SAUDI ERDOGAN ISIS, ECC..? IS ONE ONLY SHARIA UMMAH LEAGUE ONU
LAGARDE in Ucraina? lei vi è andata insieme a MADRE TERESA DI CALCUTTA, e poi, per un fatale errore fortuito, al suo finco ha trovato la CIA i cecchini GOLPE a Maidan: e nessuno di loro è stato arrestato: perché avevano la immunità diplomatica!
OVVIAMENTE A MERKEL HOLLANDE, LE CONDOGLIANZE SONO DOVUTE, IN CASO DI TRAGICA FATALITà, MA QUESTO DISASTRO DI TERRORISMO EUROPEO è TUTTO IL SATANISMO SHARIA, CHE TU E IL TUO OBAMA GENDER, VOI AVETE PORTATO IN SIRIA TRA I MARTIRI CRISTIANI: PER LA LORO DISTRUZIONE! VOI SIETE I RESPONSABILI DI TUTTO IL TERRORISMO ISLAMICO NEL MONDO, E QUESTA TRAGEDIA SADDAM, ASSAD E GHEDDAFI, TUTTO ERA STATO PREVISTO, da loro, IN TEMPI NON SOSPETTI! E QUESTA STORIA TURCA E SAUDITA NATO SHARIA, PER VOI? SIAMO SOLTANTO ALL’INIZIO, MA PER VOI POTRà FINIRE SOLTANTO IN TRAGEDIA! Kamikaze tra i turisti a Istanbul, Almeno 10 morti. Otto vittime sono tedesche.
EIH MERKEL SPA BANCHE CENTRALI BILDENBERG, LA PROSSIMA VOLTA CHE TU VAI A TROVARE ERDOGAN SHARIA ISIS PETROLIUM? FATTI LA CINTURA DI CASTITà IN ACCIAIO INOX!
Colonia, 653 SONO le denunce per aggressione SESSUALE: IN UNA SOLA NOTTE! PRATICAMENTE, SI SONO PALPEGGIATE TUTTE LE TEDESCHE I MAOMETTANI SHARIA, POCO CI MANCAVA CHE DI LI PASSAVA ANCHE LA MERKEL!
Obama, ‘l’America è ancora il Paese più forte al mondo’ OK! MA DA QUALE PUNTO DI VISTA? 1. A FILMINI PORNOGRAFICI? è CERTAMENTE IL PIù FORTE! 2. A LEGIONI DI DEMONI E SATANISTI? è SICURAMENTE IL PIù FORTE? 3, AD ALLEATI NAZISTI PRAVY SECTOR E ISLAMICI TERRORISTI SHARIA? è SICURAMENTE IL PIù FORTE! 4. A STRAGI PER FUTILI MOTIVI? è SICURAMENTE IL PIù FORTE, 5. AD ABORTI E DIVORZI? è SICURAMENTE IL PIù FORTE! E L’ELENCO VERGOGNOSO? POTREBBE CONTINUARe Ancora a LUNGO! ma, se ci pensi? ha una buona protezione aerea, ma, nessuna nazione è così vulnerabile, per un corpo di marina da sbarco, che è la NAzione più facile da conquistare ed invadere!
islam sharia? è soltanto un genocidio ONU
http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2016/01/12/lady-gaga-nuda-con-boyfirend-taylor-kinney-dopo-aver-fatto-sesso_c1f44a42-bee3-4793-b8ea-585b270c9fdc.html COSA è TUTTA QUESTA CASCIARA di cagnara? Vi sembra questa una notizia di ANSA? Starebbe a suo agio, su un giornale specializzato per questo genere di cose: per ADULTI, non su un pubblico servizio sovvenzionato da contribuenti! VOI AVETE PERSO IL SENSO DELLA MISURA! MA, VOI PENSATE A COME, noi POSSIAMO DARE SCANDOLO AD UN PEDOFILO POLIGAMO DI ISLAMICO ORGIA DOMESTICA? IN QUESTO MODO? VOI MI FATE SALTARE LA FRATELLANZA UNIVERSALE! voi RENDETE IMPOSSIBILE IL DIALOGO TRA ORIENTE ED OCCIDENTE E ALTRO CHE AMORE: “VOI REALIZZATE PROPRIO LA GUERRA MONDIALE!”
questo si che è un evento culturale importante: degno di ANSA GENDER ideologia: per la ideologia religione evoluzione darwin sodoma: regime bildenberg, un rito liturgico fondamentale ed essenziale: per celebrare: il NUOVO ORDINE MONDIALE: new age SPA FED BCE: il Grande FRATELLO BUSH, ma, io ricordo che, una volta in mezzo ai cadaveri, si pregava, oggi, Satana si accontenta di altro, si fa letteratura pornogratica, perché, il nostro Stato? è un lenone! Lady Gaga nuda con boyfriend Taylor Kinney dopo aver fatto sesso, Il selfie shock: “Facciamo sesso per la pace, contro la violenza e il terrorismo”
Califfato Islamico ISIS LEGA takfiri galassia jihadista? è un terrorista erdogan hitler sharia, new ottomano impero!
Abd Allāh takfiro Saʿūd sharia hitler SAUDI ARABIA isis daesh is CIA NWO
mafia SPA BANCHE CENTRALI? è regime bildenberg massone, la più grande mafia occulta legalizzata della storia del genere umano!
ROTHSCHILD TU SEI IL PIù GRANDE SATANISTA ED ASSASINO DELLA STORIA! PER COLPA TUA ABBIAMO AVUTO MILIONI DI SUICIDI DA USUROCRAZIA
datagate UK GEZABELE SECOND enter in my ADSL
ALLAH king ABD serpente pene PEDO POLIGAMO APOSTATA IDOLATRA SATANISTA DELLA CIA? è SEMPRE UN TAKFIRO Allah sharia
[ ISRAEL VEDI CHE, UK SEGRET SERVICES HA INTERCETTATO LA MIA PRIMA CONNESSIONE CHIAVETTA E MI HA BLOCCATO! ] QUESTA è LA MIA SECONDA CONNESSIONE [SALMAN SHARIA SAUDI ARABIA TAKFIRO SUDAIRIO ] è vero che, io non ho Dio in tasca, ma, per quello che so io? lui di massacri su larga scala? ne ha già fatti parecchi!
DARWIN GENDER IS TALMUD JABULLON FREEMASONRY SPA FED NWO: THE BEST OF SATANA ALLAH KORAN
Illuminati Arab SHARIA conspiracy LEAGUE ENLIGHTENED NWO? WILL KILL ISRAEL!
AMEN ] CIA FED OWL BAAL PHARISEES CANNIBAL TALMUD AGENDA 666 NWO ENTITà, BABYLON TOWER SPA FMI BCE, NATO ARAB LEAGUE ONE ONLY ABOMINAZIONE OF ANTICHRIST SODOMA BLASFEMIA APOSTASIA TAKFIRI SUDAIRI SAUDITI TURCHI OTTOMANI MASSONI BILDENBERG FECCIA GENDER DARWIN PEDOFILIA POLIGAMIA ZAPATERO SESSO CON I CANI PORNO DOPPIA FICA JABULLON ALLAH SHARIA [ olo: AMEN
my holy JHWH ] li senti? soffrono come bestie, tutte le bestie di satana, ma, nessuno di loro ha il coraggio di farsi vedere, come sono tutti nascosti dietro i loro computer, sono tutti gli assassini! NON NE AVERE PIETà!
“CAPUT ISRAELE PER LA TERZA VOLTA!” lo ha detto Rothschild il fariseo, ed io lo ho sentito, mente lui lo diceva!
DARWIN HA IL CULO GENDER! SALMAN SAUDI SHARIA TACFIRO SUDAIRIO: DI UN TAGLIAGOLE BLASFEMO PAGANO APOSTATA IDOLATRA.. il NWO è stato fondato su di te, sui sodomiti e sui satanisti massoni! ORA DIMMI TU, COME PUò RIMANERE IN PIEDI UNA FECCIA COSA DI QUESTO TIPO?
DARWIN HA IL CULO GENDER! MERKEL ASSASSINA DI MARTIRI CRISTIANI: IN TUTTO IL MONDO! ANTICRISTO GENDER DARWIN OBAMA IMAM DI SATANA CIA NATO! E TUTTI COLORO CHE: NON CONDANNANO LA SHARIA? VEDRANNO DIVAMPARE IL TERRORISMO ISLAMICO SOTTO CASA LORO! 12.01.2016 ( PERCHé LA SHARIA è UN IMPERIALISMO DEMONIACO, PER LA CONQUISTA SAUDITA DEL MONDO, ED è PROPRIO QUESTO: IL VERO MOTIVO PER CUI TANTI ISRAELIANI SONO MORTI, IN QUESTI 66 ANNI, PERCHé NON ESISTE UN PROBLEMA PALESTINESE, INFATTI, I PALESTINESI NON ESISTONO, SE, è VERO CHE ESISTE LA UMMAH! QUINDI LA UMMAH NEGA LA ESISTENZA DEL GENERE UMANO! ) L’ordigno sarebbe stato innescato da un attentatore suicida. Una potente esplosione ha scosso la piazza centrale di Istanbul, causando un numero imprecisato di feriti, come riporta la tv turca NTV: http://it.sputniknews.com/mondo/20160112/1871705/turchia-terrorismo-bomba.html#ixzz3x38CdoPO
“TUTTI PER UNO E UNO PER TUTTI”, è UN CODICE DI ONORE DEI CAVALIERI CRISTIANI, CHE DEI FARABUTTI MASSONI, TRADITORI E COMPLICI DI TORRE DI BABILONIA OCCHIO PIRAMIDE, DI LUCIFERO ROTHSCHILD ENTITà DEMONIACA: REGIME BILDENBERG? LORO NON HANNO, NESSUN DIRITTO DI APPELLARE PER LORO! IO LO GIURO: “QUESTA PROFANAZIONE CONTRO LA MIA REGALITà? IO, IL RE DI ISRAELE? IO VE LA FARò PAGARE! ” L’Estonia vuole ottenere la dislocazione permanente delle forze NATO nel paese, 12.01.2016, Ne ha parlato il Primo Ministro estone Taavi Roivas in un suo articolo dedicato agli obiettivi del governo nel 2016. L’articolo è stato pubblicato sull’influente Postimees. “Considero molto importante per il summit estivo della NATO (che si terrà a Varsavia l’8 e il 9 luglio) prendere una decisione sulla presenza permanente degli Alleati in Estonia e nei paesi vicini. Questo potrebbe essere un chiaro segnale che con i paesi della NATO non bisogna litigare, in quanto noi seguiamo il principio “uno per tutti, tutti per uno”, ha scritto Roivas nel suo articolo. Alla fine dello scorso anno in Estonia è arrivato dagli Stati Uniti il primo convoglio di mezzi militari pesanti. Sono state consegnate 40 unità tecniche, compresi 4 carri armati M1A2 Abrams, 10 veicoli corazzati Bradley e 3 semimoventi d’artiglieria Paladin e due veicoli per usi speciali: http://it.sputniknews.com/mondo/20160112/1875802/estonia-nato-dislocazione-permanente.html#ixzz3x36UwSnd
SE NON FACCIAMO CROLLARE LA BANCA MONDIALE SPA? NON C’è NESSUNA SPERANZA DI OTTENERE DEI POLITICI OCCIDENTALI, CHE NON INGANNINO E CHE NON MENTINO SPUDORATAMENTE, PERCHé L’OBIETTIVO DEL FONDO MONETARIO PUò ESSERE SOLTANTO LA GUERRA MONDIALE! [ Obama, da messia a spia ] 17:04 12.01.2016 (What they say about USA. I giornalisti negli Stati Uniti si lamentano per il livello di repressione a cui sono stati sottoposti dall’amministrazione di Obama negli ultimi anni: CHI PRENDE IL CONTROLLO DELLA BANCA MONDIALE? IO, PROPRIO IO, UNIUS REI OVVIAMENTE! IO HO IL VOTO DI POVERTà, NON SO CHE FARMENE DEI SOLDI! http://it.sputniknews.com/mondo/20160112/1876616/obama-giornalisti-persecuzioni.html#ixzz3x358oIFj
ULTIME NOTIZIE:     16:57 L’Ucraina GOLPISTA E GENOCIDARIA, spenderà 500 milioni di dollari in armamenti [ E CHI LA MINACCIA? è LEI L’AGGRESSORE!
    15:38 Il premier giapponese invia a Vladimir Putin un messaggio personale [ PER OTTENERE I TERRITORI SETTENTRIONALI, TROPPO STRATEGICI IN IMMINENTE CONFLITTO MONDIALE! VI FAREMO DELLE BASI AEREE E NAVALI PER I CINESI, SE IL GIAPPONE NON RIVENDICHERà LA SUA SOVRANITà MONETARIA, E LA SUA INDIPENDENZA POLITICA!     15:04 La Russia ha deciso che non venderà più energia elettrica all’Ucraina AMEN!
    14:38 Istanbul, Erdogan SHARIA: kamikaze era siriano ISIS [ è TUTTO UN INCIUCIO SAUDITA SHARIA, PER DISTRUGGERE IL GENERE UMANO!
666SeigniorageofBank
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Europa Unione, EU, ONU, USA, anticristo NATO ] voi state facendo il gioco sporco e mortale, della CIA NATO LEGA ARABA: per offendere umanesimo di Israele e Russia, CINA ecc.., ATTRAVERSO IL DELITTO UNIVERSALE DELLA SHARIA, ed ora dovete mettere sul piatto della bilancia i vostri cadaveri, perché, ISIS Daesh sono sauditi e turchi, i loro servizi segreti: E QUESTO NON è UN SEGRETO: per chiunque! VOI AVETE VISTO DILANIARE IL POPOLO IRACHENO E SIRIANO, avete assistito al soffocameto dei cristiani ATTRAVERSO IL TERRORISMO ISLAMICO DELLA CIA: in questi 30 anni, E VOI VI SIETE RALLEGRATI, anzi voi avete nascosto le notizie circa i martiri cristiani, per non offendere i vostri affari con gli islamici, e per disprezzo contro Gesù Cristo: perché voi siete la bestia di satana: voi siete l’anticristo! ISTANBUL, 12 GEN – Il Governo turco ha annunciato che almeno 9 vittime dell’attentato di un kamikaze questa mattina a Sultanamhet sono cittadini tedeschi.
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LEGA ARABA ISLAMICI SHARIA ] che poi questa storia penosa, che Maometto è salito al cielo da Gerusalemme, 7 anni dopo la sua morte? è una delle poche cose che, fa divertire tutte le anime: disperati infelici, tribolate e dannate all’inferno! VOI ISLAMICI, VOI AVETE PORTATO INFAMIA SULL’ISLAM e voi avete profanato la Santità di Dio! Nessun islamico ha un pur minima speranza, di poter entrare in paradiso, la vostra speranza? è inutile!
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LEGA ARABA ISLAMICI SHARIA ] perché, nella vostra iniquità, ed ipocrisia, voi pensate che io non devo lasciare vivere dietro di me, la esistenza di massoni farisei e satanisti, e poi, proprio io, io debba poter lasciare vivere degli assassini seriali, maniaci religiosi sharia come voi, convinti ancora di glorificare Dio per uccidere persone del tutto innocenti che voi chiamate infedeli.. CHE GLI INFEDELI? SIETE PROPRIO VOI CON IL VOSTRO MAOMETTO ALL’INFERNO!
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IL FONDAMENTO GIURIDICO DI INDIPENDENZA E SOVRANITà DEI POPOLI, è STATO BRUTALIZZATO, DAI MASSONI BILDENBERG EUROPEI REGIME ROTHSCHILD SPA BANCHE CENTRALI, CHE IN NESSUN MODO DOVEVANO FARE ATTI DI VIOLENZA E TERRORISMO CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE! EUROPA DEVE RISPONDERE PER QUESTI DELITTI DI NAZISMO, CONTRO IL DIRITTO UNIVERSALE E INTERNAZIONALE A PROTEZIONE DELLA SOCIETà CIVILE! ]  Deputati della Crimea chiedono di fermare le azioni da genocidio dell’Ucraina, 13.01.2016(Il blocco energetico ed agroalimentare sono “una flagrante violazione dei diritti umani”, hanno affermato i deputati del Parlamento della Crimea. Chiedono di punire i responsabili dopo essersi rivolti a diversi tribunali internazionali. I deputati del Parlamento della Crimea hanno chiesto di fermare le azioni da genocidio da parte di Kiev, come quelle relative al blocco della penisola, e di punire i responsabili, si legge in una dichiarazione adottata nel corso della sessione di oggi. La Crimea e Sebastopoli sono entrate a far parte della Russia dopo un referendum condotto nel marzo nel 2014. Per la riunificazione con la Russia ha votato il 96,77% degli abitanti della Crimea e il 95,6% di Sebastopoli. Kiev e i Paesi occidentali hanno rifiutato di riconoscere la volontà popolare espressa tramite le urne ed hanno introdotto sanzioni contro la regione. Allo stesso tempo le autorità ucraine hanno chiuso completamente con la regione i collegamenti aerei, ferroviari e stradali. Inoltre hanno chiuso gli acquedotti e sospeso le forniture di cibo ed elettricità. Dalla metà di gennaio entrerà in vigore l’embargo commerciale parallelamente a misure restrittive in campo finanziario e al blocco marittimo e della rete mobile di telefonia.
I deputati ritengono che il blocco energetico e alimentare della penisola “sono un chiaro esempio di gravi violazioni dei diritti umani, azioni d’odio e genocidio che danneggiano la popolazione civile della Crimea.” Relativamente a questa situazione il Parlamento della Crimea ha chiesto ufficialmente al ministero degli Esteri della Federazione Russa assistenza politica, diplomatica e operativa per presentare denunce e mozioni all’Assemblea Generale e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e agli organi interparlamentari della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE). I deputati ritengono che le autorità ucraine non facciano nulla per impedire il blocco della penisola ed abbiano violato i loro obblighi per impedire atti di genocidio, come si afferma nella Convenzione sul genocidio. La questione del blocco della Crimea, secondo loro, dovrebbe essere inclusa nell’ordine del giorno della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e diventare una priorità del Tribunale Internazionale. Inoltre i parlamentari hanno invitato la Procura Generale e il Comitato Investigativo della Federazione Russa a condurre un’indagine per atti di genocidio contro la Crimea da parte dei deputati del Parlamento ucraino Mustafa Dzhemilev e Refat Chubarov, promotori del blocco della penisola. I deputati hanno inoltre chiesto di indagare la creazione di gruppi terroristici al confine della Crimea con le regioni meridionali dell’Ucraina: http://it.sputniknews.com/politica/20160113/1880894/Russia-Blocco-Giustizia-ONU-OSCE-PACE.html#ixzz3x7q04zkj
gli islamici sharia sono così criminali ed ipocriti? che possono essere soltanto un incrocio tra i demoni e i farisei! Obama lavora, come la troia schiava, di un alieno demone di nome Bush il Gufo NWO
USA, ma, io dubito, che, io abbia potuto rovinare la vostra reputazione, più di come voi abbiate potato rovinarla da voi stessi! LA PROSSIMA VOLTA CHE, VOI METTERETE I PIEDI IN UNA NAZIONE? TUTTI CHIAMERANNO GLI ESORCISTI: PRIMA! QUINDI SONO I SACERDOTI DI SATANA CHE HANNO DIFFUSO IL VANGELO IN TUTTO IL MONDO E NON IL VATICANO!

my JHWH, perché tu continui ad insistere? questi pezzi di merda, non meritano di vivere! #Datagate: #Ue, traditori di massoni, hanno detto. bene Obama, ci ha ascoltati [ #imbecilli voi state supplicando, qualcuno, che, lui è un satanista, notoriamente satanista, di essere amico, con voi, quando voi, non avete la tecnologia per accorgervi di nulla! ] Ok anche da Germania, “tutela dati personali anche per non Usa”
17 gennaio, 21:29. #BRUXELLES, #Commissione #Ue “saluta con favore il discorso di Obama sulla revisione dei programmi di intelligence, e in particolare il suo impegno ad accogliere i timori sulla raccolta dei dati da parte #Nsa”: lo afferma Bruxelles in una nota. “Obama dimostra di aver ascoltato i timori della Ue riconoscendo la necessità di agire”. Positiva reazione anche a #Berlino, secondo cui è importante che “la protezione di dati e diritti personali siano osservati anche per i cittadini non statunitensi”.

Banchiere da impiegati vestito da drag [ e allora, cosa c’è di strano? lo sanno tutti, che, ad una certa età, è più facile prenderlo, che, darlo! ] E’ #Gerrit #Zalm di #Abn #Amro, ex ministro delle Finanze olandese. 17 gennaio, 19:54. #LONDRA, Circa 7mila dipendenti del #colosso #bancario #olandese #Abn #Amro, sono rimasti allibiti quando ad una serata spettacolo per lo staff il loro presidente si è presentato sul palco vestito da ‘drag queen’. Ancor più se si pensa che il #banchiere #Gerrit #Zalm, 61 anni, è stato ministro delle #Finanze in #Olanda. #Parrucca, occhiali anni 50 e abito da donna blu elettrico, con tanto di guanti dorati, si è presentato sul palco come ‘ #Priscilla’ la sorella immaginaria del presidente, tenutaria di una casa chiusa. [ domani? tutti quelli del sesso libero, si sentiranno incoraggiati! ]

#Obama tu sei formalmente apparentemente in cima al potere di un pianeta, mentre, tutti sanno che tu sei un burattino che non conta un cazzo! e tu non hai nessun potere sul futuro delle tue figlie, senza di me! Quindi, tu non verrai a raccontare a me le tue stronzate!

17 gen. Per ‘spiare’ #Nsa, dovrà chiedere ok Corte. dear #Obamama quando loro fanno i sacrifici umani in onore di satana poi loro chiedono anche in quel caso il permesso alla Corte?

17 gennaio 19:03 #SAN GIMIGNANO ( #SIENA) [ma quanti gay sono entrati nella Chiesa Cattolica pur di non fare entrare i preti sposati? ] Benedizione apostolica di Papa Francesco per il circolo Arci di Ulignano frazione di S.Gimignano. Si tratta del gesto di riconoscenza del parroco locale don Luigi Miggiano realizzato con l’aiuto di un prelato della Curia vaticana che ha scelto il piccolo borgo come buen retiro. I due religiosi hanno voluto omaggiare il circolo Arci consegnando nelle mani della barista la pergamena con tanto di timbro papale in rilievo rilasciata dall’Elemosineria Apostolica del Vaticano.

Google sarà giudicata per violazioni in Gran Bretagna [ niente di tutto questo tutte le sue azioni sono intenzionali per la Nsa Rothschild NWO-Fmi quindi tanto vale che voi fate pagare la 666 Nsa Banca Mondiale Aliens abductions direttamente! ] In Gran Bretagna Google dovrà difendersi in tribunale dall’accuse di violazione della riservatezza degli utenti del browser “Apple Safari”. In precedenza Google era riuscita a cavarsela da un processo simile negli Stati Uniti: aveva dovuto pagare 225 milioni di dollari a favore della Federal Trade Commission e 17 milioni di dollari per coprire le spese processuali. Google era riuscita a dimostrare che le sue azioni non erano intenzionali evitando così sanzioni più severe.

Central African Republic conflict ‘political not religious’
Published: January 17 2014
CAR’s Protestant leader says fighting is for access to resources
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Nicolas Guerékoyamé-Gbangou says fighting between members of the disbanded Séléka rebel group and the anti-balaka self-defense militias is not a battle between Muslims and Christians.
hdptcar / Flickr / Creative Commons
The man chosen to lead what he says is 51% of the population of the Central African Republic (CAR) its Protestants says that the conflict in the country has nothing to do with religion.
Nicolas Guerékoyamé-Gbangou a guest lecturer at London’s School of Oriental and African Studies (SOAS) this week said that fighting between members of the disbanded Séléka rebel group and the anti-balaka (anti-machete) self-defence militias is not a battle between Muslims and Christians.
“There is no Christian militia and there is no Muslim militia as well… This conflict is not religious at all” he said explaining that the anti-balaka militias developed from local village self-defence groups originally formed against cattle rustlers and bandits. He added that around 90 per cent of Séléka was comprised of foreign nationals from neighbouring Chad and Sudan.
It has been widely reported in the media that the conflict has taken a clear religious tone with the Séléka group referred to as an Islamist force bent on turning the country into an Islamic state and the anti-balaka called a ‘Christian’ militia.
However Guerékoyamé-Gbangou says the conflict is really a battle for control of the country’s resource-rich northeast.
“Most of our resources are concentrated in the northeast in the region of [CAR’s former president] Michel Djotodia” he said. “This is what led to the rebellion in the northeast. It has been neglected for decades. And [fighting over this region] started in the colonial period so what does it have to do with Christianity or Islam? People want to exploit the natural resources but don’t want to develop the region because if it is developed it would appeal to lots of people and there would be more investors. [The leaders in the capital] prefer to leave the region like it is so that only the strong ones will have access to the resources.”
Nicolas Guerékoyamé-Gbangou says the conflict is really a battle for control of the country’s resource-rich northeast.
World Watch Monitor
Guerékoyamé-Gbangou added that it would be wrong to consider the CAR to be split solely between Christians and Muslims.
“There aren’t just Christians and Muslims” he said. “There are also animists Buddhists and people from other religions as well. The conflict is not religious; it is political. Those who led the country did not share resources and wealth.”
After the lecture he was asked why if CAR’s Christian comprise over 76% of the population (with he says 29% of them being Catholic and the rest Protestant Evangelical) the country has all the seeds for a genocide according to the Director of Operations for the UN Office for the Co-ordination of Humanitarian Affairs (UNOCHA).
In response the Head of the Evangelical Alliance said most committed Christians have not been actively involved in politics in CAR for the past 20 years and so have not been able to be influential in the governance of the country. He lamented that fact saying that was why he himself is an active member of Parliament.
While he was in London World Watch Monitor facilitated Rev. Nicolas Guerekoyame-Gbangou’s extended interview for BBC World Service’s programme ‘Outlook’ on Mon January 20 2014. bbc.co.uk/programmes/p01prcsr first broadcast 1206 GMT.
(BBC WS is also re-broadcast on many FM stations worldwide – please check local media).
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Bomb scare reignites Christian fear in northern Mali. Published: January 16 2014
Congregants forced to meet in school; explosives found nearby
Share on facebookShare on twitterShare on google_plusone_shareShare on redditMore Sharing Services6. The city of Gao was left badly damaged during the conflict between Malian forces and the Tuareg-led Islamist group last year.
MINUSMA/Marco Dormino / Flickr / Creative Commons
Christians in a city in northern Mali already forced to hold services in a school classroom because their church was looted and not ready to host meetings had a bomb scare on Sunday (Jan. 12).
Military personnel patrolling the area in Gao on Sunday morning discovered explosives near the school. French army personnel were able to safely defuse the devices and authorities are now investigating but the incident left church members shocked.
The pastor of the church whose identity is being withheld to protect his security told World Watch Monitor there is “insecurity in all aspects of life” at the moment but that his congregation was refusing to panic.
“I cannot say for sure that the bomb was intended to hurt us Christians” he said. “I only know that the location of the bomb was right next to our place of worship and also a route frequently used by the military.”
It is just over a year now since French troops ousted the Tuareg-led Islamist group which had taken over northern Mali and declared independence aiming to impose Islamic law on cities such as Gao.
On January 11 last year French troops moved to regain control of the region after the Islamist militants had attempted to progress further south.
For nearly a year the armed Islamist groups had ruled the region banning the practice of other religions and desecrating and looting churches and other places of worship.
Thousands including many Christians fled the occupation and found refuge in the south of the country or in neighbouring countries such as Niger and Burkina Faso.
After the French helped the Malian forces to regain control of the region the re-establishment of security took time and necessitated mass reconstruction as many displaced people returned home.
A number of public buildings were destroyed during the conflict including schools health clinics ancient monuments hotels and restaurants.
The pastor of the church in Gao told World Watch Monitor that around 50 members of his congregation have returned home in recent months.
“We came back because we want to revive the testimony of Christ here in our hometown” he said. “Despite the insecurity in all aspects of life we want everyone to return here and together to work for our God who loves us so much.”
Mali fell from 7th to 33rd on the 2014 World Watch List which ranks the 50 countries where practising Christianity is most fraught.
Following the French military intervention last year “the threat of an Islamist takeover has been averted at least temporarily” reported this year’s World Watch List which was compiled by Christian charity Open Doors International.
However the list reports that the presence and infrastructure of Christianity in the north was largely destroyed and that rebuilding a Christian presence will be difficult because many Christians who fled the north are afraid to return.
“Even though most Malian Christians (constituting less than 5% of the population) live in the south of the country they feel threatened by Islamists in the north and fear of a new uprising remains” reports the list.

Old wine new skin? Published: January 16 2014 by Markus Tozman
Analysis: Egypt’s new constitution contains welcome ideas but no guarantee they will be followed. Share on facebookShare on twitterShare on google_plusone_shareShare on redditMore Sharing Services3
Vote counting in an Alexandria polling station.
Imogen Anderson via Twitter (@Imo_Anderson)
Analysis by Markus Tozman
For the second time in 13 months Egyptians have approved a new constitution. Compared to the constitution they just tossed aside the new charter promises Christians a stronger standing and better representation than ever in the history of the Arab Republic. Coptic Pope Tawadros II and other Christian leaders endorsed it.
After the brief but disastrous rule of the Muslim Brotherhood the new constitution is cause for optimism to be sure but the document by itself won’t change the situation for Christians in Egypt. Like other national charters it announces principles of religious freedom. But Egypt also needs lawmakers and judges who establish and interpret laws in line with the constitution’s ideals. Here the future is not as clear: The new constitution promises Christians a place in its legislative assemblies for example but not in its courts.
Even so early returns indicate the new constitution has won overwhelming approval even as many of the supporters of the former Islamist regime of the Muslim Brotherhood and ousted president Mohamed Morsi sat out the vote in protest.
Egypt’s new constitution represents yet another swing of the pendulum since the revolution of 2011 that toppled autocrat President Hosni Mubarak. The Muslim Brotherhood mobilised 13 million voters in June 2012 to elect Morsi who supervised work on a new constitution. Work on the document lagged as frustrated Christians and other liberal elements dropped out of the Islamist-dominated drafting assembly. Late in 2012 Morsi ordered the remaining delegates to finish their work in one night and pushed the draft out for a quick vote.
Widespread anti-Morsi protests backed the military’s removal of the president in July. The Muslim Brotherhood was outlawed and work began on a new constitution.
The new charter reflects the desire to undo Muslim Brotherhood influence and expresses an ultra-nationalism that idealises the army as the protector of the people’s will. As many Egyptians pointed out voting in favour of the new constitution was an endorsement of the June 2012 revolution that drove out Morsi. The new constitution is a nationalist project intended to counter the Brotherhood’s Islamist policies and focuses on the unity of the Egyptian people bringing together Islam’s crescent and Christianity’s cross. Consequently supporters of the revolution would have been seen as traitors to the nationalist cause if they had voted against the document.
Highlighting the government’s appeal to national unity Egypt’s interim president Adly Mansour visited the Coptic Papal Seat at Saint Mark’s Cathedral the first Egyptian head of state to do so in more than 40 years. This gesture did not go unnoticed; Pope Tawadros endorsed the new constitution and urged Copts to vote in favour of it.
The new constitution has one major element in common with the document it replaces: It establishes Sharia as the principle source of legislation. But there is a difference.
Prior to the Brotherhood’s ascension to power in 2012 the interpretation of the “principles of Sharia” had been left to the courts. The 2012 constitution specifies in Article 219 that the principles “include general evidence the foundational principles of Islamic jurisprudence (usul ul-fiqh) and the reliable sources from among the Sunni schools of thoughts (madhahib)”. The potential consequences were far-reaching; Article 219 allowed Sharia law to penetrate all spheres of social and personal life paving the way for literal and archaic interpretations of Sharia as well as application of punishment.
The new constitution removes Article 219.
It also removes Article 212 which had granted the government far-reaching powers to control endowments and thus church finances and by extension their operations and social services. By removing Article 212 the new constitution takes the power of the church purse away from a government that will continue to be dominated by Muslims in a country where Islam remains the state religion.
Both the old and new constitutions ostensibly guarantee the independence of Christian and Jewish religious affairs and several new articles theoretically imply greater religious freedom. Article 64 sets forth the “absolute” freedom of belief (instead of the “inviolable” freedom established in the previous document) though it is restricted it to the Abrahamic religions leaving Baha’i Shia atheists and agnostics without constitutional cover. Article 74 prohibits the founding of religious political parties and parties that discriminate against “sex origin sect or geographic location”. Article 53 promises all “citizens are equal before the law possess equal rights and public duties and may not be discriminated against on the basis of religion belief sex origin race colour language disability social class political or geographical affiliation or for any other reason”.
An activist who works closely with persecuted Christians in the countryside said the addition of Article 63 which forbids forced displacement of citizens is especially welcome. Since the 1990s the state has turned a blind eye to displaced Christians in Upper Egypt and other rural regions. Under threat of violence and faced with massive repression and discrimination by Islamists tens of thousands of Christians had forcibly been displaced.
Constitutions typically confine themselves to broad principles and usually are not the place for the detail of carrying them out. But Egypt’s new charter speaks to several specific Christian concerns.
In contrast to the previous constitution for example the new constitution acknowledges the cultural and historic status of Christians and grants them greater political representation. In both the preamble and in Article 50 it refers to the cultural and historic heritage of the “Church of Jesus” and the Copts in particular. Article 244 enshrines “appropriate representation in the first House of Representatives” for Christians among other minorities. Article 180 reiterates this principle on the level of local councils.
The new constitution also tackles one of the most enduring and sensitive issues for Egypt’s Christians: Church building and renovation permits. Article 235 promises that “in its first legislative term after this Constitution comes into effect the House of Representatives shall issue a law to organise building and renovating churches guaranteeing Christians the freedom to practice their religious rituals”. It’s the first time in Egypt’s history that a constitution has addressed this issue.
It is worrisome then that such detailed provisions for Christians are not to be found in other places in the document. The judicial sector for example remains mostly unreformed. It gains a measure of independence in the new charter by moving the power to choose the prosecutor general from the president to the Supreme Judicial Council. But there is no provision reserving a share of seats on the bench for Christians. The articles in the new constitution concerning the courts are the same articles in the old constitution concerning the courts.
Elsewhere there is nothing to indicate whether the rights of religious minorities will be mirrored in for example educational curricula. Nor are there new mechanisms to hold individuals and institutions accountable for breaches of constitutional rights.
Christians about one-tenth of the population in the officially Islamic country have long been frustrated trying to obtain state jobs. Just as it carved out space for Christians in legislative assemblies the new constitution could have carved out space for Christians in the civil service. But it doesn’t.
“It is the best constitution Egypt has had yet but … [it is] still disappointing” said an Egyptian human rights activist who asked not to be named. The military-run interim government waged an intense vote-yes campaign and dissenters – including some of the leaders of the 2011 revolution – have found themselves in trouble with the authorities.
So indeed compared to the last constitution Christians have more rights. However the structural societal bureaucratic and judicial discrimination that has plagued Egypt’s Christians since the founding of the Arab Republic has historically been a consequence of the non-implementation of the different constitutions. Without any new enforcement mechanisms it is not likely that much will change for Egypt’s Christians. Their rights will remain theoretical.
To put it in the words of a government official from the Egyptian Foreign Service before this week’s vote: “This constitution is written for foreigners not for Egyptians. Egyptians do not respect simple traffic rules; How could they respect constitutional articles? No one read the constitution. Still the constitution will be passed with a majority vote of at least 70%.”
At best this new constitution represents a return to the pre-Brotherhood status for Egypt’s Christians. The wine-skins are new; the wine however is not.
Markus Tozman is a graduate student of the Middle East at Johns Hopkins University SAIS. The views expressed in this analysis are his own.

Anti-religion hostility rose worldwide in 2012 study says. Published: January 15 2014
Growth most rapid in North Africa Middle East Share on facebookShare on twitterShare on google_plusone_shareShare on redditMore Sharing Services3
The world became generally more hostile to religious believers of all faiths Christianity included in 2012 according to a major annual report issued Jan. 14.
Christians were harassed in more countries than followers of other faiths though pressure on Muslims and Jews was widespread globally according to the study conducted by the Washington D.C.-based Pew Research Center.
The report now in its sixth year measures constraints on religious freedom in two major categories: social hostilities and government restrictions. It surveys conditions in 198 countries encompassing 99 per cent of the world’s population.
Social Hostilities. A third of the world’s countries had high measures of social hostilities in 2012 the highest level recorded in the study’s six-year history. Pew defines social hostilities as ranging from terrorism and mob violence to harassment over religious attire. Nearly half of all countries reported abuse of religious minorities by individuals or groups who took offense at or felt threatened by the minority. In the first year of the study less than a quarter of all countries reported such abuse.
Violence or the threat of it against religious minorities to enforce religious norms was reported in 39 per cent of countries compared to 33 per cent a year earlier and 18 per cent in the first year of the study.
The report said 2012 growth of social hostilities was especially rapid in Northern Africa and the Middle East and was highest in Pakistan.
Government restrictions. High rates of official limits on religion were found in 29 per cent of the countries about the same as the previous year. Pew examines 20 indicators of government control including bans on specific faiths restrictions on conversions and preferential treatment to certain religions among others.
Increases were detected among several of those 20 measures. Government limits on worship were citied in 74 per cent of countries up from 69 per cent in 2011. Restrictions on public preaching were found in 38 per cent of countries up from 31 per cent. And government force such as arrest and prosecution was documented in 48 per cent of the world’s countries up from 41 per cent.
Egypt ranked highest on the report’s list of government restrictions.
Taking both categories — government restrictions and social hostility — into account high levels of overall religious restrictions were reported in 43 per cent of the world’s countries the highest ever recorded by Pew. In all three-quarters of the world’s population lives under high levels of restrictions according to the report.
The Christian experience. The Pew Center report concerns itself with all religions not Christianity alone. It did say however that Christians in 2012 were harassed in more countries 110 than any other single religion. Muslims were harassed in 109 and Jews 71. Since the report began in 2007 Christian harassment has been reported in 151 countries and harassment of Muslims in 135.
About the report. The Pew report released Tuesday covers 2012. It doesn’t take into account momentous developments in 2013 such as the ouster of Muslim Brotherhood leader Mohamed Morsi from Egypt’s presidency and the subsequent violence against Coptic churches across Egypt; or the anarchy and deadly Muslim-Christian violence in the Central African Republic; or the continued exodus of Christians from Syria and much of the Middle East; or the bombings in Peshawar Pakistan that killed scores of Christians. Pew also excludes North Korea from its study citing the inability to obtain reliable data from or about the reclusive country.
Data for the report is drawn from 18 public information sources most published by national governments the United Nations European Union and non-government human-rights organizations.

Report claims 30000 Eritreans kidnapped in 5 years
Published: December 10 2013 by Julius Mbaluto
Total of $600 million extorted in ransom payments
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Asmara Eritrea.
Carsten ten Brink / Flickr / Creative Commons
A report presented to the European Parliament shows that around 30000 Eritreans have been kidnapped since 2007 and taken to the Sinai while ransom payments are demanded.
The report conducted by an Eritrean human rights activist and professors from a Dutch University says that a total of around $600 million (€468m) was extorted from families. During its launch in London on December 4 it was confirmed that Christians were among the thousands kidnapped.
Eritrea is ranked 10th on the 2013 World Watch List which ranks the 50 countries in which Christians are most under pressure for their faith. According to Eritrea’s Evangelical Alliance approximately 1200 Christians are now incarcerated in Eritrea.
After 366 refugees died in early October off the coast of Lampedusa in Italy where they had been attempting to find refuge Father Mussie Zerai Chairman of the Habeshia Agency which works on behalf of these migrants told World Watch Monitor the majority of those involved in the shipwreck were Christians.
“I look at the list of the survivors and 90 per cent is Christian” he said. “They are coming from Eritrea and Ethiopia. The situation is very bad because politically in Eritrea there is a dictator and they live without any type of freedom or democracy. Many Christians are persecuted because of their faith. It’s not easy for them to live in Eritrea at this moment.”
The report says that Eritrea’s Border Surveillance Unit (BSU) and Sudanese Security officials are among the “actors” collaborating with the gangs that hold people hostage in Sinai.
The Eritrean military was also blamed for abducting young people and forcing them to join the National Youth Service while the Eritrean government came under fire for its inability to protect its citizens.
However speaking to BBC’s Focus on Africa Eritrean Ambassador to the UK Tesfamicael Gerahtu denied the allegations citing a conspiracy between Eritrean asylum seekers and the West. He said the Eritrean government was doing its best to deal with the criminals.
“Many Christians are persecuted because of their faith. It’s not easy for them to live in Eritrea at this moment.”
–Father Mussie Zerai
Dawit
One case which highlights the human trafficking journey from Eritrea to Egypt was movingly presented at the report’s launch.
Dawit a British citizen from Eritrea said that his sister a single mother was kidnapped on her way to work on July 12.
He said that when she did not come home after work her eldest daughter went to her office but found no sign of her and was told by locals that the business had not opened that day.
The next day Dawit received a call from his mother in Eritrea telling him that she had received a call from someone in Sudan saying that his sister had been kidnapped and demanding $10000 for her release.
Dawit told the gathering that he had no money at the time and that his mother didn’t want her son in London to call the kidnappers in case they increased the ransom upon realising that a family member lived and worked in the UK.
Dawit said that he was unable to raise the sufficient funds whereupon his sister was tortured. He said that his mother received phone calls during which his sister was raped and her mother was forced to sister to her screams. With her mother still on the phone the kidnappers also electrocuted her and threatened to kill her unless the ransom could be paid.
Eventually Dawit was able to raise the money by selling his car and borrowing money. The ransom was then paid but the kidnappers failed to release his sister despite their promises to do so.
Dawit’s sister was eventually said to have been released to the Egyptian authorities but he has since heard no word from her. He says that his sister’s ordeal shows that the Eritrea government cannot protect its citizens.
Dawit’s efforts to get the UK government’s help in securing his sister failed. However Stop Sinai Torture activists reported that they have since held meetings with the UK’s National Crime Agency (NCA) and there is a strong move to gather evidence and to prosecute the perpetrators.
Selam Kidane at the European Parliament
Release Eritrea
Selam Kidane a human rights activist said that the average amount demanded by kidnappers has increased over the years from $5000 in 2009 to $30000 today. Kidane said that even those who were released were severely traumatised.
The report claims that those released in Egypt and Israel were generally opposed to returning home but were forced to return and in Egypt were ordered to pay a repatriation fee.
Meanwhile the report claims those released in Libya are often detained tortured raped and forced to work for free.

Algerian churches NGOs wary as ‘restrictive’ law comes into force
Published: January 10 2014
Protestant Church concerned Amnesty International and EU head call for repeal of ‘draconian’ law. Mustapha Krim President of the Protestant Church of Algeria (EPA).
World Watch Monitor
A number of churches as well as foreign NGOs in Algeria have called for the abolishment of a new law which they say will hamper their work.
Under the law which will come into effect on Sunday (January 12) NGOs may be dissolved or suspended if their business is deemed to interfere with national affairs.
Those who fail to comply with the law by January 12 will be liable to prosecution.
Amnesty International claims the law gives Algerian authorities permission to restrict the work of foreign NGOs including human rights organisations.
The law was passed in January 2012 as part of Algerian President Abdelaziz Bouteflika’s political reforms but it has been criticised by Amnesty International as “draconian”.
In a statement released on December 18 2013 by its bureau in Algiers the human rights organisation said the law threatens freedom and democracy.
“The new Algerian law on associations should be repealed before the expiry of the deadline in January set for existing associations to get registered in order to avoid irreparable damage to Algerian civil society. This draconian law could lead to the closure of independent organisations and civil society and stifle debate on key political social and economic issues” said Amnesty’s statement.
The organisation adds that the law “arbitrarily restricts the right to freedom of association and elevated it de facto to a criminal offense in violation of state obligations prescribed by international human rights law”.
The Protestant Church of Algeria (EPA) is among a number of other local organisations concerned by the new law.
The law stipulates that an association must be present in at least 12 regions out of a total of 48 across the country in order to be granted national status. Previously the EPA in Algeria was present in only five regions so it has been obliged to obtain the affiliation of other churches located across seven additional regions in order to comply.
“We sent an updated version of our constitution to the Ministry of the Interior at the end of November just two weeks after our general assembly” explained Pastor Mustapha Krim president of the EPA. “We were advised by a lawyer to ensure we introduce our application in the right way. We have done everything necessary to comply with this new law.”
Under the provisions of the new law the Ministry of Interior will either issue a receipt of approval or a decision of refusal within 60 days.
Already facing restrictions due to the controversial 2006 law forcing churches to register with the state the provisions of this new law will further limit the activities of churches in Algeria.
The 2006 also law outlaws any Christian evangelism of Muslims as well as the distribution production and storing of material used for this purpose.
A group of associations including the Algerian League for Human Rights (LADDH) has called for a national campaign against the law.
The European Union has also expressed its concern. “We hope that these practical difficulties in the implementation of this law which are not quite the same for all associations will be lifted to facilitate the work of associations” said the head of the EU delegation of Algeria Marek Skolil during a press conference on December 22 in Algiers.

Two pastors killed in Kenya Published: October 29 2013 by Julius Mbaluto
Perpetrators must be arrested and security increased say church leaders. Mombasa.
Lauren Pressley / Flickr / Creative Commons Two pastors from southern coastal towns in Kenya were killed last weekend in separate attacks. Charles Mathole a leader of Mombasa’s Redeemed Gospel Church in Mtopanga was found dead in church on the morning of Sunday October 20 shot in the head and with a Bible in his lap. A member of the choir in his church said he seemed to have been preparing the Sunday morning service when he was shot. In Kilifi about 60 kilometres north of Mombasa the body of a pastor with the East African Pentecostal Churches Ibrahim Kithaka was found dumped in a patch of bushes near Madamani trading centre in Vitengeni according to members of his church. The two deaths come just a few days after the coastal town of Mombasa witnessed its worst rioting in recent years after the drive-by shooting of a Muslim Imam Ibrahim Rogo itself in the aftermath of the Westgate mall attack.
Rioters protesting against Rogo’s death had burned a Salvation Army Church in Kenya’s second largest city and four people lost their lives during the protests).
One local pastor whose name is being withheld for security reasons told World Watch Monitor the atmosphere remained tense following the murder of Sheikh Rogo and his three companions.
“Church leaders have all received threatening text messages in the past but they have increased since the sheikh was killed” he said. “The text messages from an unknown number say: ‘Be prepared we are coming for you.’ We reported them to the police but no arrests have been made.
Another local pastor said that Muslim leaders had openly incited local youth against Christians in the previous few weeks.
“They abused us very badly” he said. “We reported to the OCPD [Officer Commanding Police Division] who promised to disband the meeting but did not. We also hear [rumours] that [extremists] have targeted five specific churches for destruction. We do not know which churches those are but we have informed the police of this too.”
In a statement released on October 21 Mombasa Church Forum pastors called on the government to intensify security.
“The Mombasa Church Forum categorically states that no attack on Christians or their church leaders will deter us from our way of worship and our freedom of religion. To the perpetrators of these heinous attacks we hereby state that we will not be intimidated and will continue to worship our Lord in our churches” said Bishop Wilfred Lai Chairman of the Mombasa Church Forum.
Assistant Police Commissioner Vincent Kibaara said that Pastor Kithaka was in the process of setting up a church in the Muryachakwe area of Kilifi and it is believed he was attacked while travelling home.
The police chief said they were looking for two boys seen with the pastor before he was killed. “We are yet to get leads on what transpired but we are looking for the two boys last seen with the pastor. I am sure they will shed some light on his death” said Mr Kibaara.
Kilifi County Deputy Speaker Teddy Mwambire and Governor Amason Kingi asked Kilifi County Police Commander James Kithuka to clean up his office and fight crime. The acting Mombasa County Commissioner Mohamed Salim said police are investigating the incidents and asked for patience.
Kenya which has a Christian majority of 85 per cent has little history of interfaith tensions. However in recent years this has changed.
Kenyan forces have been in Somalia since 2011.
Albany Associates / Flickr / Creative Commons
One factor has been Kenya’s military involvement in Somalia since October 2011 and the retaliatory response of the Islamic extremist group Al-Shabaab which swore to attack Kenya until her troops were called back home from Somalia.
Recent attacks at Westgate Mall in Nairobi saw the terrorists force many of their captives to recite the Islamic prayer. Those who were not able were deemed ‘Kafirs’ or non-believers and were killed (although Muslims also died in Westgate so it was not clear-cut).
The terrorists were seen in recent CCTV footage praying inside Westgate shopping mall in Nairobi after killing 67 people including women and children and injuring over 200 others.
Kenyan Christian and Muslim leaders together condemned the Westgate attack telling Kenyans that they should not be divided by religion. Kenya’s former Prime Minister backed this campaign saying that Islam is a religion of peace and never condones killing therefore the killers were terrorists and not true Muslims.
Al-Shabaab’s campaign has been felt in many church quarters and in Kenya as a whole. Many churches now have routine security checks. Now the Westgate attacks seem to have increased Kenyans’ resolve to win the battle against Al-Shabaab. Whereas the attackers demanded the withdrawal of Kenya’s troops from Somalia President Uhuru Kenyatta was quoted as saying Kenyan troops will stay in Somalia until that country “gets its house in order”.
However there is another dimension to the assault on Christians in Kenya. In north-east Kenya tension has been high for much longer than Kenya’s involvement in fighting Al-Shabaab across the border.
Analysts say this assault is also about ridding the Muslim-dominated north east of its Christians an Islamist agenda for Kenya and a secessionist agenda in the region.
In February this year two pastors Abdi Welli and Ibrahim Makunyi were shot by unknown gunmen who killed the one and wounded the other. The two pastors were leaders in the East Africa Pentecostal church in Garissa in northern Kenya.
Kenya is a new arrival at No. 40 on the World Watch List which charts the countries where life as a Christian is most difficult.
“Kenya has come under the grip of Islamic extremism more and more and this is a source of hostility against Christians” reports the List. “Thousands of Somalis continue to cross the border into Kenya as the situation in Somalia worsens causing much instability in Kenya. Members of the extremist Islamic movement in Somalia therefore also cross into the north-eastern and coastal regions of Kenya spreading their extremist views and this is where the majority of Christian persecution takes place.”
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Iranian Christian jailed for 10 years freed. Published: November 05 2013
Successful appeal after just three months for 27-year-old
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Mostafa Bordbar 27 has been released after just three months.
Mohabat News
An Iranian Christian sentenced to 10 years in prison has been released after three months.
Mostafa Bordbar 27 was released Nov. 3 from Tehran’s Evin Prison after charges of participating in an “anti-security organisation” and “gathering with intent to commit crimes against Iranian national security” were overturned.
Bordbar was arrested in December last year during Christmas celebrations with friends and sentenced in July. The Oct. 30 appeals court hearing cleared him of all charges.
Iran has come under increasing pressure from the international community to improve its human rights record including its number of political prisoners or other prisoners of conscience such as the more than 40 Christians behind bars.
In September two Christians were released a decision welcomed internationally. Mitra Rahmati and Maryam Jalili were nearing the end of their sentences and were released just ahead of new President Hassan Rouhani’s first address to the U.N. General Assembly in New York.
The U.S. ambassador to the U.N. Samantha Power took to Twitter on Sept. 18 to hail the release of prisoners from Iran’s jails. “But it’s far from enough” she wrote. “Those missing or unjustly detained including Amir Hekmati Saeed Abedini and Bob Levinson must be returned home.”
Hekmati is awaiting retrial in Iran on espionage charges. Levinson was kidnapped in Iran in 2007 and is believed to remain in government custody. Meanwhile Abedini an Iranian-born U.S. citizen and pastor serving eight years in prison for his missionary work has written to Rouhani asking for justice and freedom.
At least 300 Christians have been arrested in the past three years in Iran with the most common charges being actions against public security and propaganda against the regime. Many of these Christians were arrested while taking part in “house churches” small meetings of Christians who gather to worship and pray together.
“In bringing about these charges against Christians both the government and the judiciary have made an error of law and fact because Christian gatherings either at homes or churches are mainly formed for Christians to worship together and to read and study the Bible not to change the regime and they do not have a goal of any political activity. So these are wrong judgments” human rights lawyer Attieh Fard told the United Nations Human Rights Council last month.
Fard urged Rouhani to make good on his promises to the U.N. in New York by releasing the 42 Christians known to be in jail and the 45 awaiting trial.
Bordbar’s victory in court comes one week after another four Iranian Christians lost their own appeals having been convicted of similar charges.
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Iranian Christian jailed for 10 years freed. Published: November 05 2013
Successful appeal after just three months for 27-year-old
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Mostafa Bordbar 27 has been released after just three months.
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An Iranian Christian sentenced to 10 years in prison has been released after three months.
Mostafa Bordbar 27 was released Nov. 3 from Tehran’s Evin Prison after charges of participating in an “anti-security organisation” and “gathering with intent to commit crimes against Iranian national security” were overturned.
Bordbar was arrested in December last year during Christmas celebrations with friends and sentenced in July. The Oct. 30 appeals court hearing cleared him of all charges.
Iran has come under increasing pressure from the international community to improve its human rights record including its number of political prisoners or other prisoners of conscience such as the more than 40 Christians behind bars.
In September two Christians were released a decision welcomed internationally. Mitra Rahmati and Maryam Jalili were nearing the end of their sentences and were released just ahead of new President Hassan Rouhani’s first address to the U.N. General Assembly in New York.
The U.S. ambassador to the U.N. Samantha Power took to Twitter on Sept. 18 to hail the release of prisoners from Iran’s jails. “But it’s far from enough” she wrote. “Those missing or unjustly detained including Amir Hekmati Saeed Abedini and Bob Levinson must be returned home.”
Hekmati is awaiting retrial in Iran on espionage charges. Levinson was kidnapped in Iran in 2007 and is believed to remain in government custody. Meanwhile Abedini an Iranian-born U.S. citizen and pastor serving eight years in prison for his missionary work has written to Rouhani asking for justice and freedom.
At least 300 Christians have been arrested in the past three years in Iran with the most common charges being actions against public security and propaganda against the regime. Many of these Christians were arrested while taking part in “house churches” small meetings of Christians who gather to worship and pray together.
“In bringing about these charges against Christians both the government and the judiciary have made an error of law and fact because Christian gatherings either at homes or churches are mainly formed for Christians to worship together and to read and study the Bible not to change the regime and they do not have a goal of any political activity. So these are wrong judgments” human rights lawyer Attieh Fard told the United Nations Human Rights Council last month.
Fard urged Rouhani to make good on his promises to the U.N. in New York by releasing the 42 Christians known to be in jail and the 45 awaiting trial.
Bordbar’s victory in court comes one week after another four Iranian Christians lost their own appeals having been convicted of similar charges.

dominusUniusRei

Two pastors killed in Kenya Published: October 29 2013 by Julius Mbaluto
Perpetrators must be arrested and security increased say church leaders. Mombasa.
Lauren Pressley / Flickr / Creative Commons Two pastors from southern coastal towns in Kenya were killed last weekend in separate attacks. Charles Mathole a leader of Mombasa’s Redeemed Gospel Church in Mtopanga was found dead in church on the morning of Sunday October 20 shot in the head and with a Bible in his lap. A member of the choir in his church said he seemed to have been preparing the Sunday morning service when he was shot. In Kilifi about 60 kilometres north of Mombasa the body of a pastor with the East African Pentecostal Churches Ibrahim Kithaka was found dumped in a patch of bushes near Madamani trading centre in Vitengeni according to members of his church. The two deaths come just a few days after the coastal town of Mombasa witnessed its worst rioting in recent years after the drive-by shooting of a Muslim Imam Ibrahim Rogo itself in the aftermath of the Westgate mall attack.
Rioters protesting against Rogo’s death had burned a Salvation Army Church in Kenya’s second largest city and four people lost their lives during the protests).
One local pastor whose name is being withheld for security reasons told World Watch Monitor the atmosphere remained tense following the murder of Sheikh Rogo and his three companions.
“Church leaders have all received threatening text messages in the past but they have increased since the sheikh was killed” he said. “The text messages from an unknown number say: ‘Be prepared we are coming for you.’ We reported them to the police but no arrests have been made.
Another local pastor said that Muslim leaders had openly incited local youth against Christians in the previous few weeks.
“They abused us very badly” he said. “We reported to the OCPD [Officer Commanding Police Division] who promised to disband the meeting but did not. We also hear [rumours] that [extremists] have targeted five specific churches for destruction. We do not know which churches those are but we have informed the police of this too.”
In a statement released on October 21 Mombasa Church Forum pastors called on the government to intensify security.
“The Mombasa Church Forum categorically states that no attack on Christians or their church leaders will deter us from our way of worship and our freedom of religion. To the perpetrators of these heinous attacks we hereby state that we will not be intimidated and will continue to worship our Lord in our churches” said Bishop Wilfred Lai Chairman of the Mombasa Church Forum.
Assistant Police Commissioner Vincent Kibaara said that Pastor Kithaka was in the process of setting up a church in the Muryachakwe area of Kilifi and it is believed he was attacked while travelling home.
The police chief said they were looking for two boys seen with the pastor before he was killed. “We are yet to get leads on what transpired but we are looking for the two boys last seen with the pastor. I am sure they will shed some light on his death” said Mr Kibaara.
Kilifi County Deputy Speaker Teddy Mwambire and Governor Amason Kingi asked Kilifi County Police Commander James Kithuka to clean up his office and fight crime. The acting Mombasa County Commissioner Mohamed Salim said police are investigating the incidents and asked for patience.
Kenya which has a Christian majority of 85 per cent has little history of interfaith tensions. However in recent years this has changed.
Kenyan forces have been in Somalia since 2011.
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One factor has been Kenya’s military involvement in Somalia since October 2011 and the retaliatory response of the Islamic extremist group Al-Shabaab which swore to attack Kenya until her troops were called back home from Somalia.
Recent attacks at Westgate Mall in Nairobi saw the terrorists force many of their captives to recite the Islamic prayer. Those who were not able were deemed ‘Kafirs’ or non-believers and were killed (although Muslims also died in Westgate so it was not clear-cut).
The terrorists were seen in recent CCTV footage praying inside Westgate shopping mall in Nairobi after killing 67 people including women and children and injuring over 200 others.
Kenyan Christian and Muslim leaders together condemned the Westgate attack telling Kenyans that they should not be divided by religion. Kenya’s former Prime Minister backed this campaign saying that Islam is a religion of peace and never condones killing therefore the killers were terrorists and not true Muslims.
Al-Shabaab’s campaign has been felt in many church quarters and in Kenya as a whole. Many churches now have routine security checks. Now the Westgate attacks seem to have increased Kenyans’ resolve to win the battle against Al-Shabaab. Whereas the attackers demanded the withdrawal of Kenya’s troops from Somalia President Uhuru Kenyatta was quoted as saying Kenyan troops will stay in Somalia until that country “gets its house in order”.
However there is another dimension to the assault on Christians in Kenya. In north-east Kenya tension has been high for much longer than Kenya’s involvement in fighting Al-Shabaab across the border.
Analysts say this assault is also about ridding the Muslim-dominated north east of its Christians an Islamist agenda for Kenya and a secessionist agenda in the region.
In February this year two pastors Abdi Welli and Ibrahim Makunyi were shot by unknown gunmen who killed the one and wounded the other. The two pastors were leaders in the East Africa Pentecostal church in Garissa in northern Kenya.
Kenya is a new arrival at No. 40 on the World Watch List which charts the countries where life as a Christian is most difficult.
“Kenya has come under the grip of Islamic extremism more and more and this is a source of hostility against Christians” reports the List. “Thousands of Somalis continue to cross the border into Kenya as the situation in Somalia worsens causing much instability in Kenya. Members of the extremist Islamic movement in Somalia therefore also cross into the north-eastern and coastal regions of Kenya spreading their extremist views and this is where the majority of Christian persecution takes place.”
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8 ore fa

Algerian churches NGOs wary as ‘restrictive’ law comes into force
Published: January 10 2014
Protestant Church concerned Amnesty International and EU head call for repeal of ‘draconian’ law. Mustapha Krim President of the Protestant Church of Algeria (EPA).
World Watch Monitor
A number of churches as well as foreign NGOs in Algeria have called for the abolishment of a new law which they say will hamper their work.
Under the law which will come into effect on Sunday (January 12) NGOs may be dissolved or suspended if their business is deemed to interfere with national affairs.
Those who fail to comply with the law by January 12 will be liable to prosecution.
Amnesty International claims the law gives Algerian authorities permission to restrict the work of foreign NGOs including human rights organisations.
The law was passed in January 2012 as part of Algerian President Abdelaziz Bouteflika’s political reforms but it has been criticised by Amnesty International as “draconian”.
In a statement released on December 18 2013 by its bureau in Algiers the human rights organisation said the law threatens freedom and democracy.
“The new Algerian law on associations should be repealed before the expiry of the deadline in January set for existing associations to get registered in order to avoid irreparable damage to Algerian civil society. This draconian law could lead to the closure of independent organisations and civil society and stifle debate on key political social and economic issues” said Amnesty’s statement.
The organisation adds that the law “arbitrarily restricts the right to freedom of association and elevated it de facto to a criminal offense in violation of state obligations prescribed by international human rights law”.
The Protestant Church of Algeria (EPA) is among a number of other local organisations concerned by the new law.
The law stipulates that an association must be present in at least 12 regions out of a total of 48 across the country in order to be granted national status. Previously the EPA in Algeria was present in only five regions so it has been obliged to obtain the affiliation of other churches located across seven additional regions in order to comply.
“We sent an updated version of our constitution to the Ministry of the Interior at the end of November just two weeks after our general assembly” explained Pastor Mustapha Krim president of the EPA. “We were advised by a lawyer to ensure we introduce our application in the right way. We have done everything necessary to comply with this new law.”
Under the provisions of the new law the Ministry of Interior will either issue a receipt of approval or a decision of refusal within 60 days.
Already facing restrictions due to the controversial 2006 law forcing churches to register with the state the provisions of this new law will further limit the activities of churches in Algeria.
The 2006 also law outlaws any Christian evangelism of Muslims as well as the distribution production and storing of material used for this purpose.
A group of associations including the Algerian League for Human Rights (LADDH) has called for a national campaign against the law.
The European Union has also expressed its concern. “We hope that these practical difficulties in the implementation of this law which are not quite the same for all associations will be lifted to facilitate the work of associations” said the head of the EU delegation of Algeria Marek Skolil during a press conference on December 22 in Algiers.

#Obama tu sei patetico ma quello di pensare che la #NSA si limiti a spiare è soltanto una analisi molto riduttiva loro possono entrare in tutti i siti e possono cancellare e modificare ogni cosa di quel sito web. infatti i satanisti sono arroganti e calpestano lo altrui pensiero culturale e quindi deridono il cristianesimo è con cavilli che hanno distrutto tanti siti web cristiani in youtube.

#Obama e se io ero un uomo bugiardo oppure un umo che non voleva bene a tutte le persone del mondo oppure un uomo che non voleva proteggere tutte le religioni e tuutti i governi poi io non potevo mai essere stato eletto da Dio ad essere Unius REI.

#Obama tu guarda tutto il male che noi abbiamo fatto al nostro pianeta visto che lui era prima il paradiso terrestre: fatto da Dio. 1. noi abbiamo fatto: la Torre di Babele 2. abbiamo meritato: il diluvio universale 3. poi abbiamo costruito tanti sistemi ideologici e politici per fare soffrire: tante persone innocenti. 4. infine: i farisei Illuminati Spa Fmi per nascondere la loro truffa di signoraggio bancario hanno preteso [cioè per motivi contabili hanno avuto bisogno] di due guerre mondiali ed hanno rovinato depauperato impoverito degradato in ogni modo il genere umano! 5. ecco perché di questo tutti sono sicuri: “voi senza Unius REI voi non potete minimamente sperare di poter sfuggire: anche: a questa terza guerra mondiale”

#Obama e poi che genere di merda i farisei anglo-americani Bildenberg le sinistre massoniche che dominano il mondo avendo rubato a tutti la sovranità monetaria hanno finaziato e portato a vittoria nel loro odio assurdo contro Gesù Cristo il giusto uomo nato a Betlemme? il relativimo il materialismo il secolarismo e quindi la eterna fiaba teoria della evoluzione che dopo 150 anni non potrà più essere dimostrata certamente. [ ecco perché le cose più aberranti come pedofilia eutanasia omosessualismo aborto ed ogni perversione sessuale il sataniso stesso hanno trovato (non solo una tolleranza) ma addirittura una giustificazione giuridica sul nostro pianeta! ]

#Obama tu sei formalmente apparentemente in cima al potere di un pianeta mentre tutti sanno che tu sei un burattino che non conta un cazzo! e tu non hai nessun potere sul futuro delle tue figlie senza di me! Quindi tu non verrai a raccontare a me le tue stronzate!

Banchiere da impiegati vestito da drag

my JHWH, perché tu continui ad insistere? questi pezzi di merda, non meritano di vivere! #Datagate: #Ue, traditori di massoni, hanno detto. bene Obama, ci ha ascoltati [ #imbecilli voi state supplicando, qualcuno, che, lui è un satanista, notoriamente satanista, di essere amico, con voi, quando voi, non avete la tecnologia per accorgervi di nulla! ] Ok anche da Germania, \”tutela dati personali anche per non Usa\”
17 gennaio, 21:29. #BRUXELLES, #Commissione #Ue \”saluta con favore il discorso di Obama sulla revisione dei programmi di intelligence, e in particolare il suo impegno ad accogliere i timori sulla raccolta dei dati da parte #Nsa\”: lo afferma Bruxelles in una nota. \”Obama dimostra di aver ascoltato i timori della Ue riconoscendo la necessità di agire\”. Positiva reazione anche a #Berlino, secondo cui è importante che \”la protezione di dati e diritti personali siano osservati anche per i cittadini non statunitensi\”.

Banchiere da impiegati vestito da drag [ e allora, cosa c\’è di strano? lo sanno tutti, che, ad una certa età, è più facile prenderlo, che, darlo! ] E\’ #Gerrit #Zalm di #Abn #Amro, ex ministro delle Finanze olandese. 17 gennaio, 19:54. #LONDRA, Circa 7mila dipendenti del #colosso #bancario #olandese #Abn #Amro, sono rimasti allibiti quando ad una serata spettacolo per lo staff il loro presidente si è presentato sul palco vestito da \’drag queen\’. Ancor più se si pensa che il #banchiere #Gerrit #Zalm, 61 anni, è stato ministro delle #Finanze in #Olanda. #Parrucca, occhiali anni 50 e abito da donna blu elettrico, con tanto di guanti dorati, si è presentato sul palco come \’ #Priscilla\’ la sorella immaginaria del presidente, tenutaria di una casa chiusa. [ domani? tutti quelli del sesso libero, si sentiranno incoraggiati! ]

#Obama tu sei formalmente apparentemente in cima al potere di un pianeta, mentre, tutti sanno che tu sei un burattino che non conta un cazzo! e tu non hai nessun potere sul futuro delle tue figlie, senza di me! Quindi, tu non verrai a raccontare a me le tue stronzate!

17 gen. Per \’spiare\’ #Nsa, dovrà chiedere ok Corte. dear #Obamama quando loro fanno i sacrifici umani in onore di satana poi loro chiedono anche in quel caso il permesso alla Corte?

17 gennaio 19:03 #SAN GIMIGNANO ( #SIENA) [ma quanti gay sono entrati nella Chiesa Cattolica pur di non fare entrare i preti sposati? ] Benedizione apostolica di Papa Francesco per il circolo Arci di Ulignano frazione di S.Gimignano. Si tratta del gesto di riconoscenza del parroco locale don Luigi Miggiano realizzato con l\’aiuto di un prelato della Curia vaticana che ha scelto il piccolo borgo come buen retiro. I due religiosi hanno voluto omaggiare il circolo Arci consegnando nelle mani della barista la pergamena con tanto di timbro papale in rilievo rilasciata dall\’Elemosineria Apostolica del Vaticano.

Google sarà giudicata per violazioni in Gran Bretagna [ niente di tutto questo tutte le sue azioni sono intenzionali per la Nsa Rothschild NWO-Fmi quindi tanto vale che voi fate pagare la 666 Nsa Banca Mondiale Aliens abductions direttamente! ] In Gran Bretagna Google dovrà difendersi in tribunale dall\’accuse di violazione della riservatezza degli utenti del browser \”Apple Safari\”. In precedenza Google era riuscita a cavarsela da un processo simile negli Stati Uniti: aveva dovuto pagare 225 milioni di dollari a favore della Federal Trade Commission e 17 milioni di dollari per coprire le spese processuali. Google era riuscita a dimostrare che le sue azioni non erano intenzionali evitando così sanzioni più severe.

Central African Republic conflict \’political not religious\’
Published: January 17 2014
CAR\’s Protestant leader says fighting is for access to resources
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Nicolas Guerékoyamé-Gbangou says fighting between members of the disbanded Séléka rebel group and the anti-balaka self-defense militias is not a battle between Muslims and Christians.
hdptcar / Flickr / Creative Commons
The man chosen to lead what he says is 51% of the population of the Central African Republic (CAR) its Protestants says that the conflict in the country has nothing to do with religion.
Nicolas Guerékoyamé-Gbangou a guest lecturer at London\’s School of Oriental and African Studies (SOAS) this week said that fighting between members of the disbanded Séléka rebel group and the anti-balaka (anti-machete) self-defence militias is not a battle between Muslims and Christians.
\”There is no Christian militia and there is no Muslim militia as well… This conflict is not religious at all\” he said explaining that the anti-balaka militias developed from local village self-defence groups originally formed against cattle rustlers and bandits. He added that around 90 per cent of Séléka was comprised of foreign nationals from neighbouring Chad and Sudan.
It has been widely reported in the media that the conflict has taken a clear religious tone with the Séléka group referred to as an Islamist force bent on turning the country into an Islamic state and the anti-balaka called a \’Christian\’ militia.
However Guerékoyamé-Gbangou says the conflict is really a battle for control of the country\’s resource-rich northeast.
\”Most of our resources are concentrated in the northeast in the region of [CAR\’s former president] Michel Djotodia\” he said. \”This is what led to the rebellion in the northeast. It has been neglected for decades. And [fighting over this region] started in the colonial period so what does it have to do with Christianity or Islam? People want to exploit the natural resources but don\’t want to develop the region because if it is developed it would appeal to lots of people and there would be more investors. [The leaders in the capital] prefer to leave the region like it is so that only the strong ones will have access to the resources.\”
Nicolas Guerékoyamé-Gbangou says the conflict is really a battle for control of the country\’s resource-rich northeast.
World Watch Monitor
Guerékoyamé-Gbangou added that it would be wrong to consider the CAR to be split solely between Christians and Muslims.
\”There aren\’t just Christians and Muslims\” he said. \”There are also animists Buddhists and people from other religions as well. The conflict is not religious; it is political. Those who led the country did not share resources and wealth.\”
After the lecture he was asked why if CAR\’s Christian comprise over 76% of the population (with he says 29% of them being Catholic and the rest Protestant Evangelical) the country has all the seeds for a genocide according to the Director of Operations for the UN Office for the Co-ordination of Humanitarian Affairs (UNOCHA).
In response the Head of the Evangelical Alliance said most committed Christians have not been actively involved in politics in CAR for the past 20 years and so have not been able to be influential in the governance of the country. He lamented that fact saying that was why he himself is an active member of Parliament.
While he was in London World Watch Monitor facilitated Rev. Nicolas Guerekoyame-Gbangou\’s extended interview for BBC World Service\’s programme \’Outlook\’ on Mon January 20 2014. bbc.co.uk/programmes/p01prcsr first broadcast 1206 GMT.
(BBC WS is also re-broadcast on many FM stations worldwide – please check local media).
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Bomb scare reignites Christian fear in northern Mali. Published: January 16 2014
Congregants forced to meet in school; explosives found nearby
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MINUSMA/Marco Dormino / Flickr / Creative Commons
Christians in a city in northern Mali already forced to hold services in a school classroom because their church was looted and not ready to host meetings had a bomb scare on Sunday (Jan. 12).
Military personnel patrolling the area in Gao on Sunday morning discovered explosives near the school. French army personnel were able to safely defuse the devices and authorities are now investigating but the incident left church members shocked.
The pastor of the church whose identity is being withheld to protect his security told World Watch Monitor there is \”insecurity in all aspects of life\” at the moment but that his congregation was refusing to panic.
\”I cannot say for sure that the bomb was intended to hurt us Christians\” he said. \”I only know that the location of the bomb was right next to our place of worship and also a route frequently used by the military.\”
It is just over a year now since French troops ousted the Tuareg-led Islamist group which had taken over northern Mali and declared independence aiming to impose Islamic law on cities such as Gao.
On January 11 last year French troops moved to regain control of the region after the Islamist militants had attempted to progress further south.
For nearly a year the armed Islamist groups had ruled the region banning the practice of other religions and desecrating and looting churches and other places of worship.
Thousands including many Christians fled the occupation and found refuge in the south of the country or in neighbouring countries such as Niger and Burkina Faso.
After the French helped the Malian forces to regain control of the region the re-establishment of security took time and necessitated mass reconstruction as many displaced people returned home.
A number of public buildings were destroyed during the conflict including schools health clinics ancient monuments hotels and restaurants.
The pastor of the church in Gao told World Watch Monitor that around 50 members of his congregation have returned home in recent months.
\”We came back because we want to revive the testimony of Christ here in our hometown\” he said. \”Despite the insecurity in all aspects of life we want everyone to return here and together to work for our God who loves us so much.\”
Mali fell from 7th to 33rd on the 2014 World Watch List which ranks the 50 countries where practising Christianity is most fraught.
Following the French military intervention last year \”the threat of an Islamist takeover has been averted at least temporarily\” reported this year\’s World Watch List which was compiled by Christian charity Open Doors International.
However the list reports that the presence and infrastructure of Christianity in the north was largely destroyed and that rebuilding a Christian presence will be difficult because many Christians who fled the north are afraid to return.
\”Even though most Malian Christians (constituting less than 5% of the population) live in the south of the country they feel threatened by Islamists in the north and fear of a new uprising remains\” reports the list.

Old wine new skin? Published: January 16 2014 by Markus Tozman
Analysis: Egypt\’s new constitution contains welcome ideas but no guarantee they will be followed. Share on facebookShare on twitterShare on google_plusone_shareShare on redditMore Sharing Services3
Vote counting in an Alexandria polling station.
Imogen Anderson via Twitter (@Imo_Anderson)
Analysis by Markus Tozman
For the second time in 13 months Egyptians have approved a new constitution. Compared to the constitution they just tossed aside the new charter promises Christians a stronger standing and better representation than ever in the history of the Arab Republic. Coptic Pope Tawadros II and other Christian leaders endorsed it.
After the brief but disastrous rule of the Muslim Brotherhood the new constitution is cause for optimism to be sure but the document by itself won\’t change the situation for Christians in Egypt. Like other national charters it announces principles of religious freedom. But Egypt also needs lawmakers and judges who establish and interpret laws in line with the constitution\’s ideals. Here the future is not as clear: The new constitution promises Christians a place in its legislative assemblies for example but not in its courts.
Even so early returns indicate the new constitution has won overwhelming approval even as many of the supporters of the former Islamist regime of the Muslim Brotherhood and ousted president Mohamed Morsi sat out the vote in protest.
Egypt\’s new constitution represents yet another swing of the pendulum since the revolution of 2011 that toppled autocrat President Hosni Mubarak. The Muslim Brotherhood mobilised 13 million voters in June 2012 to elect Morsi who supervised work on a new constitution. Work on the document lagged as frustrated Christians and other liberal elements dropped out of the Islamist-dominated drafting assembly. Late in 2012 Morsi ordered the remaining delegates to finish their work in one night and pushed the draft out for a quick vote.
Widespread anti-Morsi protests backed the military\’s removal of the president in July. The Muslim Brotherhood was outlawed and work began on a new constitution.
The new charter reflects the desire to undo Muslim Brotherhood influence and expresses an ultra-nationalism that idealises the army as the protector of the people\’s will. As many Egyptians pointed out voting in favour of the new constitution was an endorsement of the June 2012 revolution that drove out Morsi. The new constitution is a nationalist project intended to counter the Brotherhood\’s Islamist policies and focuses on the unity of the Egyptian people bringing together Islam\’s crescent and Christianity\’s cross. Consequently supporters of the revolution would have been seen as traitors to the nationalist cause if they had voted against the document.
Highlighting the government\’s appeal to national unity Egypt\’s interim president Adly Mansour visited the Coptic Papal Seat at Saint Mark\’s Cathedral the first Egyptian head of state to do so in more than 40 years. This gesture did not go unnoticed; Pope Tawadros endorsed the new constitution and urged Copts to vote in favour of it.
The new constitution has one major element in common with the document it replaces: It establishes Sharia as the principle source of legislation. But there is a difference.
Prior to the Brotherhood\’s ascension to power in 2012 the interpretation of the \”principles of Sharia\” had been left to the courts. The 2012 constitution specifies in Article 219 that the principles \”include general evidence the foundational principles of Islamic jurisprudence (usul ul-fiqh) and the reliable sources from among the Sunni schools of thoughts (madhahib)\”. The potential consequences were far-reaching; Article 219 allowed Sharia law to penetrate all spheres of social and personal life paving the way for literal and archaic interpretations of Sharia as well as application of punishment.
The new constitution removes Article 219.
It also removes Article 212 which had granted the government far-reaching powers to control endowments and thus church finances and by extension their operations and social services. By removing Article 212 the new constitution takes the power of the church purse away from a government that will continue to be dominated by Muslims in a country where Islam remains the state religion.
Both the old and new constitutions ostensibly guarantee the independence of Christian and Jewish religious affairs and several new articles theoretically imply greater religious freedom. Article 64 sets forth the \”absolute\” freedom of belief (instead of the \”inviolable\” freedom established in the previous document) though it is restricted it to the Abrahamic religions leaving Baha\’i Shia atheists and agnostics without constitutional cover. Article 74 prohibits the founding of religious political parties and parties that discriminate against \”sex origin sect or geographic location\”. Article 53 promises all \”citizens are equal before the law possess equal rights and public duties and may not be discriminated against on the basis of religion belief sex origin race colour language disability social class political or geographical affiliation or for any other reason\”.
An activist who works closely with persecuted Christians in the countryside said the addition of Article 63 which forbids forced displacement of citizens is especially welcome. Since the 1990s the state has turned a blind eye to displaced Christians in Upper Egypt and other rural regions. Under threat of violence and faced with massive repression and discrimination by Islamists tens of thousands of Christians had forcibly been displaced.
Constitutions typically confine themselves to broad principles and usually are not the place for the detail of carrying them out. But Egypt\’s new charter speaks to several specific Christian concerns.
In contrast to the previous constitution for example the new constitution acknowledges the cultural and historic status of Christians and grants them greater political representation. In both the preamble and in Article 50 it refers to the cultural and historic heritage of the \”Church of Jesus\” and the Copts in particular. Article 244 enshrines \”appropriate representation in the first House of Representatives\” for Christians among other minorities. Article 180 reiterates this principle on the level of local councils.
The new constitution also tackles one of the most enduring and sensitive issues for Egypt\’s Christians: Church building and renovation permits. Article 235 promises that \”in its first legislative term after this Constitution comes into effect the House of Representatives shall issue a law to organise building and renovating churches guaranteeing Christians the freedom to practice their religious rituals\”. It\’s the first time in Egypt\’s history that a constitution has addressed this issue.
It is worrisome then that such detailed provisions for Christians are not to be found in other places in the document. The judicial sector for example remains mostly unreformed. It gains a measure of independence in the new charter by moving the power to choose the prosecutor general from the president to the Supreme Judicial Council. But there is no provision reserving a share of seats on the bench for Christians. The articles in the new constitution concerning the courts are the same articles in the old constitution concerning the courts.
Elsewhere there is nothing to indicate whether the rights of religious minorities will be mirrored in for example educational curricula. Nor are there new mechanisms to hold individuals and institutions accountable for breaches of constitutional rights.
Christians about one-tenth of the population in the officially Islamic country have long been frustrated trying to obtain state jobs. Just as it carved out space for Christians in legislative assemblies the new constitution could have carved out space for Christians in the civil service. But it doesn\’t.
\”It is the best constitution Egypt has had yet but … [it is] still disappointing\” said an Egyptian human rights activist who asked not to be named. The military-run interim government waged an intense vote-yes campaign and dissenters – including some of the leaders of the 2011 revolution – have found themselves in trouble with the authorities.
So indeed compared to the last constitution Christians have more rights. However the structural societal bureaucratic and judicial discrimination that has plagued Egypt\’s Christians since the founding of the Arab Republic has historically been a consequence of the non-implementation of the different constitutions. Without any new enforcement mechanisms it is not likely that much will change for Egypt\’s Christians. Their rights will remain theoretical.
To put it in the words of a government official from the Egyptian Foreign Service before this week\’s vote: \”This constitution is written for foreigners not for Egyptians. Egyptians do not respect simple traffic rules; How could they respect constitutional articles? No one read the constitution. Still the constitution will be passed with a majority vote of at least 70%.\”
At best this new constitution represents a return to the pre-Brotherhood status for Egypt\’s Christians. The wine-skins are new; the wine however is not.
Markus Tozman is a graduate student of the Middle East at Johns Hopkins University SAIS. The views expressed in this analysis are his own.
 
Anti-religion hostility rose worldwide in 2012 study says. Published: January 15 2014
Growth most rapid in North Africa Middle East Share on facebookShare on twitterShare on google_plusone_shareShare on redditMore Sharing Services3
The world became generally more hostile to religious believers of all faiths Christianity included in 2012 according to a major annual report issued Jan. 14.
Christians were harassed in more countries than followers of other faiths though pressure on Muslims and Jews was widespread globally according to the study conducted by the Washington D.C.-based Pew Research Center.
The report now in its sixth year measures constraints on religious freedom in two major categories: social hostilities and government restrictions. It surveys conditions in 198 countries encompassing 99 per cent of the world\’s population.
Social Hostilities. A third of the world\’s countries had high measures of social hostilities in 2012 the highest level recorded in the study\’s six-year history. Pew defines social hostilities as ranging from terrorism and mob violence to harassment over religious attire. Nearly half of all countries reported abuse of religious minorities by individuals or groups who took offense at or felt threatened by the minority. In the first year of the study less than a quarter of all countries reported such abuse.
Violence or the threat of it against religious minorities to enforce religious norms was reported in 39 per cent of countries compared to 33 per cent a year earlier and 18 per cent in the first year of the study.
The report said 2012 growth of social hostilities was especially rapid in Northern Africa and the Middle East and was highest in Pakistan.
Government restrictions. High rates of official limits on religion were found in 29 per cent of the countries about the same as the previous year. Pew examines 20 indicators of government control including bans on specific faiths restrictions on conversions and preferential treatment to certain religions among others.
Increases were detected among several of those 20 measures. Government limits on worship were citied in 74 per cent of countries up from 69 per cent in 2011. Restrictions on public preaching were found in 38 per cent of countries up from 31 per cent. And government force such as arrest and prosecution was documented in 48 per cent of the world\’s countries up from 41 per cent.
Egypt ranked highest on the report\’s list of government restrictions.
Taking both categories — government restrictions and social hostility — into account high levels of overall religious restrictions were reported in 43 per cent of the world\’s countries the highest ever recorded by Pew. In all three-quarters of the world\’s population lives under high levels of restrictions according to the report.
The Christian experience. The Pew Center report concerns itself with all religions not Christianity alone. It did say however that Christians in 2012 were harassed in more countries 110 than any other single religion. Muslims were harassed in 109 and Jews 71. Since the report began in 2007 Christian harassment has been reported in 151 countries and harassment of Muslims in 135.
About the report. The Pew report released Tuesday covers 2012. It doesn\’t take into account momentous developments in 2013 such as the ouster of Muslim Brotherhood leader Mohamed Morsi from Egypt\’s presidency and the subsequent violence against Coptic churches across Egypt; or the anarchy and deadly Muslim-Christian violence in the Central African Republic; or the continued exodus of Christians from Syria and much of the Middle East; or the bombings in Peshawar Pakistan that killed scores of Christians. Pew also excludes North Korea from its study citing the inability to obtain reliable data from or about the reclusive country.
Data for the report is drawn from 18 public information sources most published by national governments the United Nations European Union and non-government human-rights organizations.

Report claims 30000 Eritreans kidnapped in 5 years
Published: December 10 2013 by Julius Mbaluto
Total of $600 million extorted in ransom payments
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Asmara Eritrea.
Carsten ten Brink / Flickr / Creative Commons
A report presented to the European Parliament shows that around 30000 Eritreans have been kidnapped since 2007 and taken to the Sinai while ransom payments are demanded.
The report conducted by an Eritrean human rights activist and professors from a Dutch University says that a total of around $600 million (€468m) was extorted from families. During its launch in London on December 4 it was confirmed that Christians were among the thousands kidnapped.
Eritrea is ranked 10th on the 2013 World Watch List which ranks the 50 countries in which Christians are most under pressure for their faith. According to Eritrea\’s Evangelical Alliance approximately 1200 Christians are now incarcerated in Eritrea.
After 366 refugees died in early October off the coast of Lampedusa in Italy where they had been attempting to find refuge Father Mussie Zerai Chairman of the Habeshia Agency which works on behalf of these migrants told World Watch Monitor the majority of those involved in the shipwreck were Christians.
\”I look at the list of the survivors and 90 per cent is Christian\” he said. \”They are coming from Eritrea and Ethiopia. The situation is very bad because politically in Eritrea there is a dictator and they live without any type of freedom or democracy. Many Christians are persecuted because of their faith. It\’s not easy for them to live in Eritrea at this moment.\”
The report says that Eritrea\’s Border Surveillance Unit (BSU) and Sudanese Security officials are among the \”actors\” collaborating with the gangs that hold people hostage in Sinai.
The Eritrean military was also blamed for abducting young people and forcing them to join the National Youth Service while the Eritrean government came under fire for its inability to protect its citizens.
However speaking to BBC\’s Focus on Africa Eritrean Ambassador to the UK Tesfamicael Gerahtu denied the allegations citing a conspiracy between Eritrean asylum seekers and the West. He said the Eritrean government was doing its best to deal with the criminals.
\”Many Christians are persecuted because of their faith. It\’s not easy for them to live in Eritrea at this moment.\”
–Father Mussie Zerai
Dawit
One case which highlights the human trafficking journey from Eritrea to Egypt was movingly presented at the report\’s launch.
Dawit a British citizen from Eritrea said that his sister a single mother was kidnapped on her way to work on July 12.
He said that when she did not come home after work her eldest daughter went to her office but found no sign of her and was told by locals that the business had not opened that day.
The next day Dawit received a call from his mother in Eritrea telling him that she had received a call from someone in Sudan saying that his sister had been kidnapped and demanding $10000 for her release.
Dawit told the gathering that he had no money at the time and that his mother didn\’t want her son in London to call the kidnappers in case they increased the ransom upon realising that a family member lived and worked in the UK.
Dawit said that he was unable to raise the sufficient funds whereupon his sister was tortured. He said that his mother received phone calls during which his sister was raped and her mother was forced to sister to her screams. With her mother still on the phone the kidnappers also electrocuted her and threatened to kill her unless the ransom could be paid.
Eventually Dawit was able to raise the money by selling his car and borrowing money. The ransom was then paid but the kidnappers failed to release his sister despite their promises to do so.
Dawit\’s sister was eventually said to have been released to the Egyptian authorities but he has since heard no word from her. He says that his sister\’s ordeal shows that the Eritrea government cannot protect its citizens.
Dawit\’s efforts to get the UK government\’s help in securing his sister failed. However Stop Sinai Torture activists reported that they have since held meetings with the UK\’s National Crime Agency (NCA) and there is a strong move to gather evidence and to prosecute the perpetrators.
Selam Kidane at the European Parliament
Release Eritrea
Selam Kidane a human rights activist said that the average amount demanded by kidnappers has increased over the years from $5000 in 2009 to $30000 today. Kidane said that even those who were released were severely traumatised.
The report claims that those released in Egypt and Israel were generally opposed to returning home but were forced to return and in Egypt were ordered to pay a repatriation fee.
Meanwhile the report claims those released in Libya are often detained tortured raped and forced to work for free.

Algerian churches NGOs wary as \’restrictive\’ law comes into force
Published: January 10 2014
Protestant Church concerned Amnesty International and EU head call for repeal of \’draconian\’ law. Mustapha Krim President of the Protestant Church of Algeria (EPA).
World Watch Monitor
A number of churches as well as foreign NGOs in Algeria have called for the abolishment of a new law which they say will hamper their work.
Under the law which will come into effect on Sunday (January 12) NGOs may be dissolved or suspended if their business is deemed to interfere with national affairs.
Those who fail to comply with the law by January 12 will be liable to prosecution.
Amnesty International claims the law gives Algerian authorities permission to restrict the work of foreign NGOs including human rights organisations.
The law was passed in January 2012 as part of Algerian President Abdelaziz Bouteflika\’s political reforms but it has been criticised by Amnesty International as \”draconian\”.
In a statement released on December 18 2013 by its bureau in Algiers the human rights organisation said the law threatens freedom and democracy.
\”The new Algerian law on associations should be repealed before the expiry of the deadline in January set for existing associations to get registered in order to avoid irreparable damage to Algerian civil society. This draconian law could lead to the closure of independent organisations and civil society and stifle debate on key political social and economic issues\” said Amnesty\’s statement.
The organisation adds that the law \”arbitrarily restricts the right to freedom of association and elevated it de facto to a criminal offense in violation of state obligations prescribed by international human rights law\”.
The Protestant Church of Algeria (EPA) is among a number of other local organisations concerned by the new law.
The law stipulates that an association must be present in at least 12 regions out of a total of 48 across the country in order to be granted national status. Previously the EPA in Algeria was present in only five regions so it has been obliged to obtain the affiliation of other churches located across seven additional regions in order to comply.
\”We sent an updated version of our constitution to the Ministry of the Interior at the end of November just two weeks after our general assembly\” explained Pastor Mustapha Krim president of the EPA. \”We were advised by a lawyer to ensure we introduce our application in the right way. We have done everything necessary to comply with this new law.\”
Under the provisions of the new law the Ministry of Interior will either issue a receipt of approval or a decision of refusal within 60 days.
Already facing restrictions due to the controversial 2006 law forcing churches to register with the state the provisions of this new law will further limit the activities of churches in Algeria.
The 2006 also law outlaws any Christian evangelism of Muslims as well as the distribution production and storing of material used for this purpose.
A group of associations including the Algerian League for Human Rights (LADDH) has called for a national campaign against the law.
The European Union has also expressed its concern. \”We hope that these practical difficulties in the implementation of this law which are not quite the same for all associations will be lifted to facilitate the work of associations\” said the head of the EU delegation of Algeria Marek Skolil during a press conference on December 22 in Algiers.

Two pastors killed in Kenya Published: October 29 2013 by Julius Mbaluto
Perpetrators must be arrested and security increased say church leaders. Mombasa.
Lauren Pressley / Flickr / Creative Commons Two pastors from southern coastal towns in Kenya were killed last weekend in separate attacks. Charles Mathole a leader of Mombasa\’s Redeemed Gospel Church in Mtopanga was found dead in church on the morning of Sunday October 20 shot in the head and with a Bible in his lap. A member of the choir in his church said he seemed to have been preparing the Sunday morning service when he was shot. In Kilifi about 60 kilometres north of Mombasa the body of a pastor with the East African Pentecostal Churches Ibrahim Kithaka was found dumped in a patch of bushes near Madamani trading centre in Vitengeni according to members of his church. The two deaths come just a few days after the coastal town of Mombasa witnessed its worst rioting in recent years after the drive-by shooting of a Muslim Imam Ibrahim Rogo itself in the aftermath of the Westgate mall attack.
Rioters protesting against Rogo\’s death had burned a Salvation Army Church in Kenya\’s second largest city and four people lost their lives during the protests).
One local pastor whose name is being withheld for security reasons told World Watch Monitor the atmosphere remained tense following the murder of Sheikh Rogo and his three companions.
\”Church leaders have all received threatening text messages in the past but they have increased since the sheikh was killed\” he said. \”The text messages from an unknown number say: \’Be prepared we are coming for you.\’ We reported them to the police but no arrests have been made.
Another local pastor said that Muslim leaders had openly incited local youth against Christians in the previous few weeks.
\”They abused us very badly\” he said. \”We reported to the OCPD [Officer Commanding Police Division] who promised to disband the meeting but did not. We also hear [rumours] that [extremists] have targeted five specific churches for destruction. We do not know which churches those are but we have informed the police of this too.\”
In a statement released on October 21 Mombasa Church Forum pastors called on the government to intensify security.
\”The Mombasa Church Forum categorically states that no attack on Christians or their church leaders will deter us from our way of worship and our freedom of religion. To the perpetrators of these heinous attacks we hereby state that we will not be intimidated and will continue to worship our Lord in our churches\” said Bishop Wilfred Lai Chairman of the Mombasa Church Forum.
Assistant Police Commissioner Vincent Kibaara said that Pastor Kithaka was in the process of setting up a church in the Muryachakwe area of Kilifi and it is believed he was attacked while travelling home.
The police chief said they were looking for two boys seen with the pastor before he was killed. \”We are yet to get leads on what transpired but we are looking for the two boys last seen with the pastor. I am sure they will shed some light on his death\” said Mr Kibaara.
Kilifi County Deputy Speaker Teddy Mwambire and Governor Amason Kingi asked Kilifi County Police Commander James Kithuka to clean up his office and fight crime. The acting Mombasa County Commissioner Mohamed Salim said police are investigating the incidents and asked for patience.
Kenya which has a Christian majority of 85 per cent has little history of interfaith tensions. However in recent years this has changed.
Kenyan forces have been in Somalia since 2011.
Albany Associates / Flickr / Creative Commons
One factor has been Kenya\’s military involvement in Somalia since October 2011 and the retaliatory response of the Islamic extremist group Al-Shabaab which swore to attack Kenya until her troops were called back home from Somalia.
Recent attacks at Westgate Mall in Nairobi saw the terrorists force many of their captives to recite the Islamic prayer. Those who were not able were deemed \’Kafirs\’ or non-believers and were killed (although Muslims also died in Westgate so it was not clear-cut).
The terrorists were seen in recent CCTV footage praying inside Westgate shopping mall in Nairobi after killing 67 people including women and children and injuring over 200 others.
Kenyan Christian and Muslim leaders together condemned the Westgate attack telling Kenyans that they should not be divided by religion. Kenya\’s former Prime Minister backed this campaign saying that Islam is a religion of peace and never condones killing therefore the killers were terrorists and not true Muslims.
Al-Shabaab\’s campaign has been felt in many church quarters and in Kenya as a whole. Many churches now have routine security checks. Now the Westgate attacks seem to have increased Kenyans\’ resolve to win the battle against Al-Shabaab. Whereas the attackers demanded the withdrawal of Kenya\’s troops from Somalia President Uhuru Kenyatta was quoted as saying Kenyan troops will stay in Somalia until that country \”gets its house in order\”.
However there is another dimension to the assault on Christians in Kenya. In north-east Kenya tension has been high for much longer than Kenya\’s involvement in fighting Al-Shabaab across the border.
Analysts say this assault is also about ridding the Muslim-dominated north east of its Christians an Islamist agenda for Kenya and a secessionist agenda in the region.
In February this year two pastors Abdi Welli and Ibrahim Makunyi were shot by unknown gunmen who killed the one and wounded the other. The two pastors were leaders in the East Africa Pentecostal church in Garissa in northern Kenya.
Kenya is a new arrival at No. 40 on the World Watch List which charts the countries where life as a Christian is most difficult.
\”Kenya has come under the grip of Islamic extremism more and more and this is a source of hostility against Christians\” reports the List. \”Thousands of Somalis continue to cross the border into Kenya as the situation in Somalia worsens causing much instability in Kenya. Members of the extremist Islamic movement in Somalia therefore also cross into the north-eastern and coastal regions of Kenya spreading their extremist views and this is where the majority of Christian persecution takes place.\”
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Iranian Christian jailed for 10 years freed. Published: November 05 2013
Successful appeal after just three months for 27-year-old
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Mostafa Bordbar 27 has been released after just three months.
Mohabat News
An Iranian Christian sentenced to 10 years in prison has been released after three months.
Mostafa Bordbar 27 was released Nov. 3 from Tehran\’s Evin Prison after charges of participating in an \”anti-security organisation\” and \”gathering with intent to commit crimes against Iranian national security\” were overturned.
Bordbar was arrested in December last year during Christmas celebrations with friends and sentenced in July. The Oct. 30 appeals court hearing cleared him of all charges.
Iran has come under increasing pressure from the international community to improve its human rights record including its number of political prisoners or other prisoners of conscience such as the more than 40 Christians behind bars.
In September two Christians were released a decision welcomed internationally. Mitra Rahmati and Maryam Jalili were nearing the end of their sentences and were released just ahead of new President Hassan Rouhani\’s first address to the U.N. General Assembly in New York.
The U.S. ambassador to the U.N. Samantha Power took to Twitter on Sept. 18 to hail the release of prisoners from Iran\’s jails. \”But it\’s far from enough\” she wrote. \”Those missing or unjustly detained including Amir Hekmati Saeed Abedini and Bob Levinson must be returned home.\”
Hekmati is awaiting retrial in Iran on espionage charges. Levinson was kidnapped in Iran in 2007 and is believed to remain in government custody. Meanwhile Abedini an Iranian-born U.S. citizen and pastor serving eight years in prison for his missionary work has written to Rouhani asking for justice and freedom.
At least 300 Christians have been arrested in the past three years in Iran with the most common charges being actions against public security and propaganda against the regime. Many of these Christians were arrested while taking part in \”house churches\” small meetings of Christians who gather to worship and pray together.
\”In bringing about these charges against Christians both the government and the judiciary have made an error of law and fact because Christian gatherings either at homes or churches are mainly formed for Christians to worship together and to read and study the Bible not to change the regime and they do not have a goal of any political activity. So these are wrong judgments\” human rights lawyer Attieh Fard told the United Nations Human Rights Council last month.
Fard urged Rouhani to make good on his promises to the U.N. in New York by releasing the 42 Christians known to be in jail and the 45 awaiting trial.
Bordbar\’s victory in court comes one week after another four Iranian Christians lost their own appeals having been convicted of similar charges.
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Iranian Christian jailed for 10 years freed. Published: November 05 2013
Successful appeal after just three months for 27-year-old
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Mostafa Bordbar 27 has been released after just three months.
Mohabat News
An Iranian Christian sentenced to 10 years in prison has been released after three months.
Mostafa Bordbar 27 was released Nov. 3 from Tehran\’s Evin Prison after charges of participating in an \”anti-security organisation\” and \”gathering with intent to commit crimes against Iranian national security\” were overturned.
Bordbar was arrested in December last year during Christmas celebrations with friends and sentenced in July. The Oct. 30 appeals court hearing cleared him of all charges.
Iran has come under increasing pressure from the international community to improve its human rights record including its number of political prisoners or other prisoners of conscience such as the more than 40 Christians behind bars.
In September two Christians were released a decision welcomed internationally. Mitra Rahmati and Maryam Jalili were nearing the end of their sentences and were released just ahead of new President Hassan Rouhani\’s first address to the U.N. General Assembly in New York.
The U.S. ambassador to the U.N. Samantha Power took to Twitter on Sept. 18 to hail the release of prisoners from Iran\’s jails. \”But it\’s far from enough\” she wrote. \”Those missing or unjustly detained including Amir Hekmati Saeed Abedini and Bob Levinson must be returned home.\”
Hekmati is awaiting retrial in Iran on espionage charges. Levinson was kidnapped in Iran in 2007 and is believed to remain in government custody. Meanwhile Abedini an Iranian-born U.S. citizen and pastor serving eight years in prison for his missionary work has written to Rouhani asking for justice and freedom.
At least 300 Christians have been arrested in the past three years in Iran with the most common charges being actions against public security and propaganda against the regime. Many of these Christians were arrested while taking part in \”house churches\” small meetings of Christians who gather to worship and pray together.
\”In bringing about these charges against Christians both the government and the judiciary have made an error of law and fact because Christian gatherings either at homes or churches are mainly formed for Christians to worship together and to read and study the Bible not to change the regime and they do not have a goal of any political activity. So these are wrong judgments\” human rights lawyer Attieh Fard told the United Nations Human Rights Council last month.
Fard urged Rouhani to make good on his promises to the U.N. in New York by releasing the 42 Christians known to be in jail and the 45 awaiting trial.
Bordbar\’s victory in court comes one week after another four Iranian Christians lost their own appeals having been convicted of similar charges.
 
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Two pastors killed in Kenya Published: October 29 2013 by Julius Mbaluto
Perpetrators must be arrested and security increased say church leaders. Mombasa.
Lauren Pressley / Flickr / Creative Commons Two pastors from southern coastal towns in Kenya were killed last weekend in separate attacks. Charles Mathole a leader of Mombasa\’s Redeemed Gospel Church in Mtopanga was found dead in church on the morning of Sunday October 20 shot in the head and with a Bible in his lap. A member of the choir in his church said he seemed to have been preparing the Sunday morning service when he was shot. In Kilifi about 60 kilometres north of Mombasa the body of a pastor with the East African Pentecostal Churches Ibrahim Kithaka was found dumped in a patch of bushes near Madamani trading centre in Vitengeni according to members of his church. The two deaths come just a few days after the coastal town of Mombasa witnessed its worst rioting in recent years after the drive-by shooting of a Muslim Imam Ibrahim Rogo itself in the aftermath of the Westgate mall attack.
Rioters protesting against Rogo\’s death had burned a Salvation Army Church in Kenya\’s second largest city and four people lost their lives during the protests).
One local pastor whose name is being withheld for security reasons told World Watch Monitor the atmosphere remained tense following the murder of Sheikh Rogo and his three companions.
\”Church leaders have all received threatening text messages in the past but they have increased since the sheikh was killed\” he said. \”The text messages from an unknown number say: \’Be prepared we are coming for you.\’ We reported them to the police but no arrests have been made.
Another local pastor said that Muslim leaders had openly incited local youth against Christians in the previous few weeks.
\”They abused us very badly\” he said. \”We reported to the OCPD [Officer Commanding Police Division] who promised to disband the meeting but did not. We also hear [rumours] that [extremists] have targeted five specific churches for destruction. We do not know which churches those are but we have informed the police of this too.\”
In a statement released on October 21 Mombasa Church Forum pastors called on the government to intensify security.
\”The Mombasa Church Forum categorically states that no attack on Christians or their church leaders will deter us from our way of worship and our freedom of religion. To the perpetrators of these heinous attacks we hereby state that we will not be intimidated and will continue to worship our Lord in our churches\” said Bishop Wilfred Lai Chairman of the Mombasa Church Forum.
Assistant Police Commissioner Vincent Kibaara said that Pastor Kithaka was in the process of setting up a church in the Muryachakwe area of Kilifi and it is believed he was attacked while travelling home.
The police chief said they were looking for two boys seen with the pastor before he was killed. \”We are yet to get leads on what transpired but we are looking for the two boys last seen with the pastor. I am sure they will shed some light on his death\” said Mr Kibaara.
Kilifi County Deputy Speaker Teddy Mwambire and Governor Amason Kingi asked Kilifi County Police Commander James Kithuka to clean up his office and fight crime. The acting Mombasa County Commissioner Mohamed Salim said police are investigating the incidents and asked for patience.
Kenya which has a Christian majority of 85 per cent has little history of interfaith tensions. However in recent years this has changed.
Kenyan forces have been in Somalia since 2011.
Albany Associates / Flickr / Creative Commons
One factor has been Kenya\’s military involvement in Somalia since October 2011 and the retaliatory response of the Islamic extremist group Al-Shabaab which swore to attack Kenya until her troops were called back home from Somalia.
Recent attacks at Westgate Mall in Nairobi saw the terrorists force many of their captives to recite the Islamic prayer. Those who were not able were deemed \’Kafirs\’ or non-believers and were killed (although Muslims also died in Westgate so it was not clear-cut).
The terrorists were seen in recent CCTV footage praying inside Westgate shopping mall in Nairobi after killing 67 people including women and children and injuring over 200 others.
Kenyan Christian and Muslim leaders together condemned the Westgate attack telling Kenyans that they should not be divided by religion. Kenya\’s former Prime Minister backed this campaign saying that Islam is a religion of peace and never condones killing therefore the killers were terrorists and not true Muslims.
Al-Shabaab\’s campaign has been felt in many church quarters and in Kenya as a whole. Many churches now have routine security checks. Now the Westgate attacks seem to have increased Kenyans\’ resolve to win the battle against Al-Shabaab. Whereas the attackers demanded the withdrawal of Kenya\’s troops from Somalia President Uhuru Kenyatta was quoted as saying Kenyan troops will stay in Somalia until that country \”gets its house in order\”.
However there is another dimension to the assault on Christians in Kenya. In north-east Kenya tension has been high for much longer than Kenya\’s involvement in fighting Al-Shabaab across the border.
Analysts say this assault is also about ridding the Muslim-dominated north east of its Christians an Islamist agenda for Kenya and a secessionist agenda in the region.
In February this year two pastors Abdi Welli and Ibrahim Makunyi were shot by unknown gunmen who killed the one and wounded the other. The two pastors were leaders in the East Africa Pentecostal church in Garissa in northern Kenya.
Kenya is a new arrival at No. 40 on the World Watch List which charts the countries where life as a Christian is most difficult.
\”Kenya has come under the grip of Islamic extremism more and more and this is a source of hostility against Christians\” reports the List. \”Thousands of Somalis continue to cross the border into Kenya as the situation in Somalia worsens causing much instability in Kenya. Members of the extremist Islamic movement in Somalia therefore also cross into the north-eastern and coastal regions of Kenya spreading their extremist views and this is where the majority of Christian persecution takes place.\”
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8 ore fa
 
Algerian churches NGOs wary as \’restrictive\’ law comes into force
Published: January 10 2014
Protestant Church concerned Amnesty International and EU head call for repeal of \’draconian\’ law. Mustapha Krim President of the Protestant Church of Algeria (EPA).
World Watch Monitor
A number of churches as well as foreign NGOs in Algeria have called for the abolishment of a new law which they say will hamper their work.
Under the law which will come into effect on Sunday (January 12) NGOs may be dissolved or suspended if their business is deemed to interfere with national affairs.
Those who fail to comply with the law by January 12 will be liable to prosecution.
Amnesty International claims the law gives Algerian authorities permission to restrict the work of foreign NGOs including human rights organisations.
The law was passed in January 2012 as part of Algerian President Abdelaziz Bouteflika\’s political reforms but it has been criticised by Amnesty International as \”draconian\”.
In a statement released on December 18 2013 by its bureau in Algiers the human rights organisation said the law threatens freedom and democracy.
\”The new Algerian law on associations should be repealed before the expiry of the deadline in January set for existing associations to get registered in order to avoid irreparable damage to Algerian civil society. This draconian law could lead to the closure of independent organisations and civil society and stifle debate on key political social and economic issues\” said Amnesty\’s statement.
The organisation adds that the law \”arbitrarily restricts the right to freedom of association and elevated it de facto to a criminal offense in violation of state obligations prescribed by international human rights law\”.
The Protestant Church of Algeria (EPA) is among a number of other local organisations concerned by the new law.
The law stipulates that an association must be present in at least 12 regions out of a total of 48 across the country in order to be granted national status. Previously the EPA in Algeria was present in only five regions so it has been obliged to obtain the affiliation of other churches located across seven additional regions in order to comply.
\”We sent an updated version of our constitution to the Ministry of the Interior at the end of November just two weeks after our general assembly\” explained Pastor Mustapha Krim president of the EPA. \”We were advised by a lawyer to ensure we introduce our application in the right way. We have done everything necessary to comply with this new law.\”
Under the provisions of the new law the Ministry of Interior will either issue a receipt of approval or a decision of refusal within 60 days.
Already facing restrictions due to the controversial 2006 law forcing churches to register with the state the provisions of this new law will further limit the activities of churches in Algeria.
The 2006 also law outlaws any Christian evangelism of Muslims as well as the distribution production and storing of material used for this purpose.
A group of associations including the Algerian League for Human Rights (LADDH) has called for a national campaign against the law.
The European Union has also expressed its concern. \”We hope that these practical difficulties in the implementation of this law which are not quite the same for all associations will be lifted to facilitate the work of associations\” said the head of the EU delegation of Algeria Marek Skolil during a press conference on December 22 in Algiers.

#Obama tu sei patetico ma quello di pensare che la #NSA si limiti a spiare è soltanto una analisi molto riduttiva loro possono entrare in tutti i siti e possono cancellare e modificare ogni cosa di quel sito web. infatti i satanisti sono arroganti e calpestano lo altrui pensiero culturale e quindi deridono il cristianesimo è con cavilli che hanno distrutto tanti siti web cristiani in youtube.

#Obama e se io ero un uomo bugiardo oppure un umo che non voleva bene a tutte le persone del mondo oppure un uomo che non voleva proteggere tutte le religioni e tuutti i governi poi io non potevo mai essere stato eletto da Dio ad essere Unius REI.

#Obama tu guarda tutto il male che noi abbiamo fatto al nostro pianeta visto che lui era prima il paradiso terrestre: fatto da Dio. 1. noi abbiamo fatto: la Torre di Babele 2. abbiamo meritato: il diluvio universale 3. poi abbiamo costruito tanti sistemi ideologici e politici per fare soffrire: tante persone innocenti. 4. infine: i farisei Illuminati Spa Fmi per nascondere la loro truffa di signoraggio bancario hanno preteso [cioè per motivi contabili hanno avuto bisogno] di due guerre mondiali ed hanno rovinato depauperato impoverito degradato in ogni modo il genere umano! 5. ecco perché di questo tutti sono sicuri: \”voi senza Unius REI voi non potete minimamente sperare di poter sfuggire: anche: a questa terza guerra mondiale\”

#Obama e poi che genere di merda i farisei anglo-americani Bildenberg le sinistre massoniche che dominano il mondo avendo rubato a tutti la sovranità monetaria hanno finaziato e portato a vittoria nel loro odio assurdo contro Gesù Cristo il giusto uomo nato a Betlemme? il relativimo il materialismo il secolarismo e quindi la eterna fiaba teoria della evoluzione che dopo 150 anni non potrà più essere dimostrata certamente. [ ecco perché le cose più aberranti come pedofilia eutanasia omosessualismo aborto ed ogni perversione sessuale il sataniso stesso hanno trovato (non solo una tolleranza) ma addirittura una giustificazione giuridica sul nostro pianeta! ]

#Obama tu sei formalmente apparentemente in cima al potere di un pianeta mentre tutti sanno che tu sei un burattino che non conta un cazzo! e tu non hai nessun potere sul futuro delle tue figlie senza di me! Quindi tu non verrai a raccontare a me le tue stronzate!

OGM Victory Seen SHARIA Ruling ALLAH Kidnapped Girls

ETTORE GOTTI TEDESCHI ha detto che nella Chiesa c\’é una struttura (massonica) di Governo che calpesta la autorità del Papa 2:05:22 (NON SOLO LO HA DETTO… MA LO HA ANCHE DIMOSTRATO) Angela Pellicciari – Milano 2017 – YouTube https://www.youtube.com/watch?v=P7YTg-Rzmf8

(cfr. Carlo Alberto Agnoli in \”La Massoneria all\’attacco della Chiesa\”)


Modernismo e scisma teologico nella Chiesa di Cristo


P. Pio dice \”Quanti disgraziati nostri fratelli non corrispondono all\’amore di Gesù col buttarsi a braccia aperte nell\’infame setta della massoneria!\”

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Carissimi amici, in tante occasioni Benedetto XVI ci ha chiesto di pregare per lui, contro la mafia di San Gallo, e contro Bergoglio il vicario di Pachamama, affinché svolga al meglio la sua Missione e affinché non fugga davanti ai lupi.
È venuto il momento di stargli vicino con tutto il nostro cuore…
Benedetto XVI hai tutto il nostro amore. I lupi potranno ringhiare, ma non appena sorge l\’ombra del VINCASTRO del Buon Pastore, si daranno alla fuga! FORZA BENEDETTO XVI
Modernismo
Un bambino di 8 anni con in mano il catechismo di S.Pio X, può far zittire un teologo o un vescovo modernisti!
Il modernismo è un\’eresia, una teosofia satanica già condannata e che vede l\’applicazione delle mode scientiste criminali come teoria della evoluzione e teoria del GENDER lgbt e dei suoi metodi falsi applicati alla teologia e questo ovviamente porta all\’ateismo e allo scetticismo, freddezza, aridità, cinismo, indurimento e poi… dannazione.
Questa eresia ha conquistato larghi settori del pensiero teologico contemporaneo e si sta insinuando subdolamente nei più alti livelli della gerarchia cattolica,
tanto che il Santo Padre ha espresso pubblicamente un grido di dolore!
Con la scusa del Concilio Vaticano II (pastorale), si vuol mettere a tacere l\’autorità di tutti i concili precedenti (dogmatici).
Ma tutti i concili dogmatici sono per natura intrinseca superiori al concilio pastorale che non ha preteso di prendere in riferimento un approfondimento della dottrina e che mai, comunque, nessun concilio potrebbe più negare!
Nietzsche fobico di odio verso Cristo è divenuto il criterio di discernimento delle scritture, per questi teologi e vescovi ormai segnati dal marchio di satana.
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Young Muslims Murder Three Christians

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universal Kingdom brotherhood Fedele
BIN SALMAN ] [ chi ha avuto nella storia la responsabilità di nascondere il bene, e di finanziare il male? gli ebrei massoni lo hanno fatto e lo stanno facendo!

my JHWH ] tutti coloro che perseguitano il cristianesimo, hanno la chiara consapevolezza che loro sono la merda ONU il nazismo legalizzato contro Israele! Cosa c\’è di più criminale di un tribunale, che persegue reati di opinione? Invece di cercare delitti, furti, violenze, soprusi, ripristinare uguaglianza e legalità, si fanno strumento tiranno e dittatoriale di qualche merda ideologia e religiosa, ed il mondo per colpa dei farisei Illuminati usurai internazionali? puzza da tutte le parti! Bush Kerry Obama ] voi siete soltanto i sacerdoti di satana [ tutto il mondo è mio perché io sono il Regno di Dio, VOI FATEVI DA PARTE OPPURE VI FARETE MALE SERIAMENTE! Voi rilasciate i prigionieri, voi lasciate partire il mio popolo ebreo!
MY JHWH ] URLERò COSì FORTE così COME RUGGISCE IL LEONE DELLA TRIBù DI GIUDA, E IL TERRORE SI DIFFONDERà, CONTRO TUTTE LE CREATURE MALVAGIE! SI DIFFONDERà il terrore PER TUTTO IL REGNO DELL\’ANTICRISTO con angoscianti e TERRIFICANTI PRESAGI DI MORTE.. la distruzione senza rimedio seguirà, per molti il sole del giorno dopo mai più potrà sorgere!

QUESTO È IL COMPLOTTO DI FARISEI E SALAFITI PER DISTRUGGERE ISRAELE EUROPA E RUSSIA! \”Caro Signor  , comprendo e condivido il Suo anelo per salvare il mondo, ma… Nel giorno del giudizio avrò l\’assoluzione per insufficienza di prove a mio carico e siccome discendo da una famiglia di banchieri ebrei, profitto personalmente del sistema del signoraggio. Che Allah la protegga! http://www.forum-mirabella ] QUESTO È IL COMPLOTTO DI FARISEI E SALAFITI PER DISTRUGGERE ISRAELE EUROPA E RUSSIA!

ISRAELE ] tu mi dirai \”che se ne possono fare i satanisti della CIA, di entrare nel tuo computer?\” [ ANSWER ] ci vengono ad adorare Satana nel mio computer, ovviamente! .. perché loro pensano che possa funzionare, ed invece? non funziona perché Satana è un frocio!

my ISRAEL ] ok! adesso i sauditi salafiti, devono spiegare a tutti i musulmani del mondo, perché, anche loro hanno deciso di diventare i sacerdoti di Satana nella CIA!

MY ISRAEL ] il secondo browser di UBUNTU, funziona correttamente, è questo firefox che mi hanno bloccato su blogger, perché, io penso, necessita di maggiore memoria RAM, infatti, io ho articoli pesanti.. ORA, se hanno fatto le orgie, ed hanno adorato satana, con il mio firefox, senza il mio consenso? Questo non significa che è diventato il loro 666 dominio dei Salafiti Farisei nella CIA i cannibali zombies!

my ISRAEL ] QUINDI, sono stati Rothschild e SALMAN con la forza del loro denaro che hanno detto alle Chiese di Satana \”voi avete diritto ad un vostro dominio!\” QUINDI, È LA MASSONERIA CHE DOMINA IL MONDO, e non i Parlamenti costituzionali, che seguono la legge positiva!
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QUESTO DI USA È UN ENNESIMO ATTO INFAMANTE IO TROVO DICHIARAZIONI CONTINUE, CIRCA LA presunta INFERIORITÀ MILITARE di USA, NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA, CHE, queste dichiarazioni HANNO SEMPLICEMENTE DEL RIDICOLO, SIA, SUL PIANO TECNOLOGICO, CHE NUMERICO! Gli USA come con la Seconda guerra mondiale, faranno delle provocazioni militari (da tenere segrete) perché, sia la Russia ( in questo caso ) ad apparire l\’AGGRESSORE! 07.04.2016 Usa “tecnicamente surclassati” da Mosca per potenza di fuoco, Lo ha affermato il generale Mark Milley dello stato maggiore americano intervenendo davanti al comitato per le forze armate del Senato http://it.sputniknews.com/archive/#ixzz45CjimKlF

che poi, a differenza di USA, la Russia non ha un interesse economico o ideologico nella realizzazione di una guerra! QUESTO DI USA È UN ENNESIMO ATTO INFAMANTE IO TROVO DICHIARAZIONI CONTINUE, CIRCA LA presunta INFERIORITÀ MILITARE di USA, NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA
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SYNNEK1 ha perso l\’equilibrio mentale ed è quindi, stato licenziato come Direttore di youtube, eppure lui è il satanista più intelligente, educato e preparato del NWO, perché, questo è potuto avvenire? io ho fatto comprendere a lui una verità teologica e logica al tempo stesso! POICHÉ, LA TUA INTELLIGENZA NON COMPRENDE L\’UNIVERSO nel suo scopo e nel suo insieme, POI, LA TUA INTELLIGENZA È IL TUO NEMICO PEGGIORE, PERCHÉ, LA TUA INTELLIGENZA, nel suo limite, TI CONDURRÀ A CERCARE DEI BENEFICI MATERIALI, IMMEDIATI, eppure, la vita è veramente un miracolo, dato che, noi non siamo in grado di realizzare in laboratorio una sola cellula di un filo d\’erba! Evoluzione e Big Ben, sono teorie senza conforto scientifico, ipotesi senza dimostrazione, QUINDI, FINGERE DI ESSERE ATEI, è vero RISOLVE TANTI PROBLEMI, E RENDE LA VITA PIÙ SEMPLICE, MA, QUANDO IL GRATTACIELO DELLA TUA VITa, TI CROLLERÀ ADDOSSO, PERCHÉ, TU LO HAI EDIFICATO SULLA \”SABBIA\” del RELATIVISMO, invece di fondarlo sulla ROCCIA, che è Cristo? Poi, all\’inferno ti rimarranno un rimpianto infinito, e una disperazione infinità. ma, la DISTRUZIONE dello EQUILIBRIO MENTALE DI SYNNEK1, POTREBBE AVERLO SALVATO DALL\’INFERNO!
Ovviamente, se tu puoi trovare un rabbino santo, o un prete santo, ( OPPURE UN MINISTRO SANTO DI OGNI ALTRA RELIGIONE ), che, può comprendere intellettivamente, quello che è il tuo satanismo in tutta la sua estensione, e poi, lui ti perdona? POI, TU SARAI PERDONATO VERAMENTE ANCHE DA DIO! PERCHÉ È DIO CHE PERDONA, ma tu non puoi sapere di essere stato perdonato, se, la tua espiazione e la tua conversione non hanno subito un processo completo, nel più profondo del tuo cuore! NON TI SERVIRÀ A NIENTE CERCARE UN CARDINALE VESCOVO DI COGLIONE, CHE È UN TUO COMPLICE, E CHE LUI NON TI CAPISCE, CIOÈ, NON CAPISCE TUTTO IL MALE, CHE TU HAI POTUTO FARE!

Synnek1 said \”2nite WE [SLAY]…CUM with [US]! >;-)\” #CINA #RUSSIA È NECESSARIO FARE REALIZZARE, DEI MISSILI \”pesanti\” interamente in plutonio, CHE POSSANO PERFORARE IL GRANITO PER 50 METRI PER POI ESPLODERE!

c\’è una guerra terribile, nel mio computer (lenovo AMD E1 essential) tra UBUNTU e la CIA, si Utuntu mi installa aggiornamenti ogni giorno, ma, non è riuscito a sboccarmi, il blocco della memoria della RAM, anche perché, le lucertole, mi hanno reso invisibile una partizione di 100Gb.. quindi ieri io pensavo che la colpa era di blogger, ma, mi sbagliavo! Mi hanno manomesso il computer portatile, che questa mattina ho trovato completamente scarico, perché, la CiA me lo ha acceso durante la notte!

ISRAELE ] hai visto? come li minaccio, poi, mi sbloccano! ora sono sbloccato, ma, non ha interagito l\’aggiornamento di UBUNTU, è la mia denuncia che ha interagito! MI BLOCCANO QUESTI CRIMINALI DELLA CIA!
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Panama Papers quando il pesce puzza dalla testa. SI, LA TESTA DEL SERPENTE DEMONIO TALMUD FARISEO ROTHSCHILD BILDENBERG SPA FMI FED, ECC.. 07.04.2016( Quando ho aperto le news, questa mattina, mi è venuto da sorridere Putin fra coloro che nascondono i propri soldi nei paradisi fiscali. E ti pareva – ho pensato – ora ci manca solo che scoprano che è un pedofilo, e il ritratto del grande babau sarà finalmente completato. Panama papers i media occidentali si sono accorti solo dei fatti legati alla Russia. La notizia dei Panama Papers, infatti, non avrebbe nulla di sconvolgente, se non fosse per il risalto esagerato che si è voluto dare alla figura del leader russo all\’interno di questo presunto nuovo scandalo. Ma quando vedi che tutte le testate occidentali — dal New York Times alla BBC, dall\’Espresso alla Cnn, mettono tutti l\’accento su Vladimir Putin, allora ti viene da sorridere è chiaro che si tratta di una operazione di discredito progettata a tavolino. La cosa divertente infatti è che tutte queste testate si danno un gran da fare per riempire la prima pagina con le foto dei vari personaggi coinvolti nello scandalo — da Cameron a Montezemolo, da Messi a Jackie Chan — ma il primo in alto a sinistra è quasi sempre lui Vladimir Putin. Un\’altra cosa che salta all\’occhio, in una rosa così forbita di grossi personaggi mondiali, è la totale assenza di un qualunque nome americano di rilievo. È come se il Dipartimento di Stato avesse chiesto alla C.I.A. se avevano qualcosa di nuovo da poter utilizzare contro Putin, e la C.I.A. avesse risposto \”Sì, volendo qualcosa di succoso ce l\’abbiamo si tratta di una lista di grossi nomi mondiali, che nascondono i propri soldi nei vari paradisi fiscali, grazie ad una società panamense. Si potrebbe aggiungere anche Putin fra quei nomi\”. \”Va bene — avranno detto al Dipartimento di Stato — fatela circolare tramite i soliti canali, ma prima state ben attenti a far sparire tutti i nomi degli americani coinvolti. Non vorremmo avere noie inutili in casa nostra.\” Panama Papers Controlleremo individui ed entità russe citata in documenti. Insomma, la predominanza totale della figura di Putin da un lato, e la totale assenza di grossi nomi americani dall\’altro, porta automaticamente a sospettare che questa sia la classica operazione telecomandata da Washington, per portare avanti la campagna di discredito contro il leader russo. La tragedia è che ora, pur di stare al gioco, i giornalisti di mezzo mondo fanno finta di credere che se davvero un uomo come Putin volesse nascondere i soldi dalle tasse, sarebbe costretto a mettersi nelle mani di una qualunque holding di offshore panamense (pronta a ricattarlo in qualunque momento).
Queste cose le fanno gli industriali e i personaggi pubblici di mezzo mondo, non le fanno gli ex-capi del KGB.
Originariamente pubblicato sul sito luogocomune.net
L\’opinione dell\’autore può non coincidere con la posizione della redazione.
Panama Papers, Cremlino La “Putinfobia” ha raggiunto nuove vette
L’ossessione dei media occidentali di contare i soldi di Putin
Wikileaks USA e Soros promotori dello scandalo “Panama Papers” per attaccare la Russia.
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Milano, giudice gay beccato a letto con zingaro minorenne condannato a 3 anni | Riscatto Nazionale. Si spiegano tante cose. Il già giudice del Tribunale di Sondrio, tal Pietro Paci, è stato condannato oggi a Milano a 3 anni di carcere per prostituzione .. http://www.riscattonazionale.it/2016/04/01/milano-giudice-gay-beccato-letto-zingaro-minorenne-condannato-3-anni/
mary cryss DOBBIAMO AVERE CHIARO IL QUADRO. https://plus.google.com/106687390527706830615/posts/66U6CLYZWAz La Cassazione ha sentenziato ieri affittare un utero è reato in Italia, ma se lo affitti ucraino in Ucraina non è più reato. Alla faccia di quelli che in Senato (anche alcuni miei amici cattolici del Pd, anche il mio amico Matteo Renzi) tromboneggiavano su mozioni per introdurre il \”reato universale\” dopo aver stralciato la stepchild adoption. Non è stato fatto niente, il ddl Cirinnà si appresta a essere approvato anche alla Camera, i tribunali marciano come schiacciasassi…

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¡Buenos días, lorenzo! La protección de la vida humana va en serio en Polonia. Negarse a adoptar las políticas de la Unión Europea para extender el aborto es algo más que una convicción personal de la primera ministra Beata Szydlo, del partido Ley y Justicia. La movilización de buena parte de la sociedad por el derecho fundamental a la vida se ha convertido en un dolor de cabeza para Bruselas. ¡Como si la Comisión no tuviera ya bastante con el “no” de los holandeses al acuerdo con Ucrania, el referéndum sobre la salida del Reino Unido, o con la caótica gestión de la crisis de los refugiados! Más de cien periodistas de diarios, canales de televisión y de radio han firmado una carta abierta dirigida a los diputados, pidiéndoles que apoyen la iniciativa legislativa popular para proteger la vida humana desde la concepción hasta la muerte natural, en todas las circunstancias, y sin excepciones. Invocan el ejemplo histórico de Stanislawa Leszczynska, una heroína polaca de los campos de la muerte, que expuso su vida defendiendo a mujeres embarazadas y a sus bebés frente a los experimentos del médico nazi Joseph Mengele.
El Parlamento decidirá, en los próximos días, si admite una iniciativa legislativa popular presentada por la plataforma cívica Stop aborto, que promueve una protección sin excepciones de la vida humana. La Conferencia Episcopal se ha sumado a la ofensiva del movimiento provida, con una declaración leída el pasado domingo en todas las iglesias de un país que sigue siendo mayoritariamente católico. El Gobierno acaba de hacer un gesto, reinstaurando la receta médica obligatoria para la llamada “píldora del día después”, en contra de las directrices de la Unión Europea, que en 2015 aprobó una norma para que este producto contraceptivo esté disponible sin prescripción, incluso para niñas de 15 años.
La reforma del aborto –que en Polonia es legal, bajo tres supuestos– no será fácil. Las represalias de la Unión Europea y la presión de los lobbies que rodean la industria del aborto y están bien implantados en Bruselas irán en aumento. La Comisión ya ha activado la Rule of Law Framework, el mecanismo de supervisión democrática sobre Polonia, una medida excepcional prevista en los tratados de la Unión, que nunca se había adoptado hasta ahora, y da a Bruselas el poder de evaluar los estándares democráticos en cada uno de los Estados miembro. El expediente puede acabar en sanciones, o incluso en la suspensión de los derechos políticos de Polonia en el Consejo Europeo. Es curioso que el Colegio de Comisarios se preocupe tanto del Estado de Derecho en el único país de la Unión cuya sociedad intenta, precisamente, que el Estado de Derecho funcione para todos los seres humanos. Parafraseando a Woody Allen con la música de Wagner, cuando Jean Claude Juncker oye hablar del aborto, le entran ganas de invadir Polonia.
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mary cryss ] con i soldi del nostro canone estorto ed imposto, fanno la ideologia del GENDER [ Alessandro Cecchi paone è diventato il direttore di tg4 …Neanche due giorni dopo il tg4 promuove e propaganda il gender Ecco il video
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1160621077290064&id=1114964335189072
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le scie chimiche producono l\’effetto serra, e lo scioglimento dell\’ARTICO apre la strada ad appetiti economici di grande interesse, quindi in questa zona le sanzioni (artefatto criminale USA) non contano! Russia, “la situazione politica non ostacola il progetto di sviluppo nell\’Artico”
© Sputnik. 07.04.2016 Nonostante la situazione internazionale, nel quadro della cooperazione nell\’Artico la Russia ha buoni rapporti sia con gli Stati Uniti che con gli altri Paesi, ha riferito il rappresentante del Ministero delle Situazioni di Emergenza della Russia Igor Veselov.
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Turchia, “230 milioni $ il valore dell\’abuso edilizio della residenza di Erdogan” MA SE ERDOGAN CONQUISTA TUTTE LE NAZIONI DEL MEDITERRANEO? POI, QUESTI SOLDI NON SONO STATI SPESI MALE! [ 07.04.2016( \”I costi per la costruzione di ulteriori locali adiacenti al palazzo presidenziale superano la cifra di 230 milioni di dollari\”, – ha riferito all\’edizione turca di Sputnik l\’architetto Tezcan Karakuş Candan, membro dell\’associazione degli Architetti di Turchia. Dal bilancio dello Stato turco sono stati stanziati 650 milioni di lire turche (circa 230 milioni di dollari) per la costruzione di ulteriori locali vicino alla residenza di nuova costruzione del presidente Erdogan.
La presidente della sezione di Ankara della Camera degli Architetti di Turchia Tezcan Karakuş Candan ha ricordato che la costruzione dei locali supplementari sarà realizzata sul territorio del parco \”Ataturk\”, una zona protetta non edificabile.
In precedenza i rappresentanti della Camera degli Architetti avevano presentato ricorso al tribunale con l\’obbligo di imporre il divieto alla costruzione di nuovi locali del palazzo presidenziale in un parco, ma la loro azione non ha avuto alcun effetto e i lavori di costruzione sono stati portati a termine. La Candan ha sottolineato che locali supplementari dovrebbero essere costruito su una superficie di 322mila metri quadri, tanto quanto l\’intera residenza. \”La costruzione di questa portata non era affatto necessaria. Attualmente la residenza del presidente non è sfruttata nemmeno per metà della sua capacità. La costruzione di questa portata del palazzo presidenziale non aveva alcuna giustificazione oggettiva in termini di amministrazione e controllo del Paese. I lavori avvenivano sullo sfondo di un acceso dibattito sulla transizione ad un assetto presidenzialista dello Stato, questo palazzo è stato costruito come un edificio che incarna il nuovo sistema del Paese. L\’area verde \”Ataturk\” è una zona protetta che è stata concessa dal fondatore della Repubblica in qualità di dono a tutti i turchi. In questa zona non si può costruire. Il terreno in cui si trova il bosco è stato acquistato da Ataturk nel 1925 col suo denaro dopodichè l\’ha trasformato in un parco forestale. Così questa zona è un patrimonio nazionale della Turchia, un luogo dove vive la memorie del fondatore della Repubblica turca. Costruire su questo terreno, detto in altri termini, è una violazione dei diritti del popolo turco\”. http://it.sputniknews.com/mondo/20160407/2433579/Parco-Ataturk-edilizia.html#ixzz45CiEQapV

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MY HOLY JHWH ] io sto rallentando, perché è vero, che, io posso stressare i nemici, ma, non vorrei anche stressare gli amici!
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Re [1-7814000011017] Contatta il servizio di supporto per i partner di YouTube 04/03/16  .lorenzo@gmail.com wrote youtube ritiene che il mio https://www.youtube.com/user/lorenzojhwh/ sia stato bloccato a motivo dei seguenti video, che sono stati penalizzati, in questo canale, ma, io ritengo che, questi video non possono essere di questo canale, e che, al massimo, i satanisti della CIA, loro hanno messo questi video nel mio canale per farmelo distruggere! youtube believes that my https://www.youtube.com/user/lorenzojhwh/discussion has been blocked because of the following video, which were penalized, in this channel, but, I believe that these videos can not be been, in this channel, and that, at most, the Satanists of the CIA, they put these videos in my channel against me, to destroy it! I work to save all the martyrs, and to stave off World War III, you how, you can help me, my brother? io lavoro per salvare tutti i martiri, e per scongiurare la guerra mondiale, tu in che modo puoi aiutare me tuo fratello? ============== Sono stati rimossi dal tuo account i seguenti video
\”Fatwa Posting photos pictures using social media\” all\’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=yKzndRVbzzM
è stato rimosso a causa di una rivendicazione sul copyright da parte di NDTV (Rightster) in data 06/25/2014
\”Muslim Psycho Sami Osmakac arrested planned Tampa terror\” all\’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=39Ebp_QkzKM
è stato rimosso a causa di una rivendicazione sul copyright da parte di Scripps Local News in data 07/14/2014
\”Yemen no Incapable Banning Child Marriage Rape\” all\’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=NuLBfcZvspA
è stato rimosso a causa di una rivendicazione sul copyright da parte di SBS Australia in data 09/23/2014
\”Pakistan DOES NOT Respect HINDU MINORITY\” all\’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=T9hCIm4VIVY
è stato rimosso a causa di una rivendicazione sul copyright da parte di SamaaTV in data 08/26/2015
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POTREBBE ESSERE, FORSE CHE, È LO STATO MASSONE FRANCESE CHE FINANZIA I PEDOFILI? APPROFONDIAMO L\’ARGOMENTO, IN FONDO A QUESTI ARTICOLI GENDER! ] [ La rinuncia della Francia all’ambasciatore gay in Vaticano. Hollande nomina il diplomatico Stefanini all’Unesco finisce così il braccio di ferro con la Santa Sede. http://www.corriere.it/esteri/16_aprile_07/rinuncia-francia-all-ambasciatore-gay-vaticano-e7630078-fc85-11e5-9628-57573544d3d4.shtml
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Sdoganato e imposto ufficialmente. signori uomini stamattina sotto la camicia non dimenticate di indossare la lingerie Victoria\’s Secrets possibilmente in seta nera e pizzo valencienne che occhieggi dalla suddetta lasciata sbottonata con premeditata negligenza e voi signore premuratevi di indossare un paio di mutande da uomo con tanto di apertura davanti per velocizzare le pratiche di minzione
attendiamo fiduciosi che anche a voi signori arrivi il mestruo perche\’ negare alle multinazionali il piacere…
https://lh3.googleusercontent.com/proxy/aiWaLrWx_zrKa67IMoanpOlOaXhD3XDULOxPMYTnFxtrImgYT_vFnWBWStp6CvsAyDWOWvptz0BkPZ_kbbIyx04SJ2mPccQurtqwt-w=s220-p-k-a
Gucci, il 2017 sarà l’anno delle sfilate ‘unisex’ La maison Gucci unificherà i flussi dell\’universo femminile con quello maschile in passerella. La prima sfilata double-gender si terrà nel 2017
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corrado Ferretti ANCHE ALL\’ESTERO I PEDOFILI NON SCHERZANO:LEGGEREL\’ARTICOLO E GUARDARE IL VIDEO!!!!
https://alienifranoi.wordpress.com/2016/03/26/pedofilio-finanziata-dallo-stato-ecco-il-video-trailer-scandaloso-2/

PEDOFILIO FINANZIATA DALLO STATO, ECCO IL VIDEO-TRAILER SCANDALOSO. C’è qualcosa di terribilmente marcio in questa società. E stavolta il marcio è davvero quel marcio stomacoso e disgustoso ai limiti dell’accettabile. PEDOFILIO FINANZIATA DALLO STATO, ECCO IL VIDEO-TRAILER SCANDALOSO di Gabriela Dobrescu 26 marzo 2016. C’è qualcosa di terribilmente marcio in questa società. E stavolta il marcio è davvero quel marcio stomacoso e disgustoso ai limiti dell’accettabile in Francia, come scrive Tommaso Scandroglio per „La Nuova Bussola”, la pedofilia è „finanziata dallo Stato”. Premi un pedale ed un pene diventerà eretto. Premilo ancora ed eiaculerà. Non si tratta di un gadget di un pornoshop bensì di uno “strumento interattivo educativo” per bambini, uno dei tanti presenti alla mostra “Zizi sexuel” che si tiene presso i padiglioni del Museo della Scienza e dell’Industria di Parigi. La parola francese “zizi” potrebbe essere da noi tradotta come “pisellino”. La mostra è rivolta ai bambini tra i 9 e 14 anni e vuole introdurre queste anime candide alla scoperta del sesso. Come se questi bambini una volta diventati ragazzini non diventeranno dei veri e propri sommozzatori nel mare magnum del sesso.
Dunque, oltre al manichino che si eccita se il bimbo pigia un pedale – e così gli imberbi penseranno che schiacciarsi un piede sia la cosa più eccitante che esista – vi sono altre curiosità pedopornografiche. C’è una campana con moltissimi profilattici colorati e ben gonfiati, una sagoma di una donna nuda senza testa dove le bambine possono metterci la loro di testa per provare l’”ebbrezza” di mostrarsi nude davanti a tutti, un letto dove i bambini guardano scene di sesso. In una stanza poi c’è la possibilità di ascoltare la descrizione di cosa sia la masturbazione o l’omosessualità. In questa stanza è vietato l’ingresso degli adulti, perché l’innocente non sa difendersi, ma papà e mamma invece monterebbero su tutte le furie se sapessero cosa passa in quelle cuffie e dunque è bene tenerli a distanza.
Vi è poi un libretto fornito a tutti i piccoli visitatori in cui accanto a scene di sesso esplicito ci sono anche scene violente. Per gli insegnanti più puritani esiste invece un vademecum sulla mostra e al fine di preservarli dallo scandalo vi sono contenute affermazioni rassicuranti come «la pornografia non recherà disturbo in merito alle condotte della futura vita sessuale dei bambini».
Il ministero dell’Educazione ha patrocinato l’iniziativa finanziandola e si è premurato di invitare migliaia di classi a questa mostra, o “mostro”, spesso all’insaputa dei genitori. All’ombra della Torre Eiffel la pedofilia è affare di Stato. Naturalmente chi ha organizzato l’evento non trova nulla da ridire sui messaggi espliciti e pornografici a cui sono esposte le verdissime coscienze del giovane pubblico. «La mostra cerca di veicolare i valori essenziali e universali l’amore, l’amicizia, il consenso e l’uguaglianza tra l’uomo e la donna. Cerca di rispondere alle domande tipiche dei più piccoli, come nascono i bambini, che cosa è l’amore», ha spiegato la curatrice della mostra, Maud Gouy. «Penso che sia importante», ha continuato la Gouy, «che l’esposizione parli di omosessualità e che spieghi che gli insulti sessisti sono un reato. É una parte importante dell’educazione civica e alla sessualità. Chi viene alla mostra non troverà nulla di scioccante». E a proposito di reati, l’associazione Sos Education ha lanciato una petizione contro questa esposizione, anzi esibizione. Petizione che ha raccolto sin ora 35mila firme. Stessa aria di violenza psico-sessuale a danno dei minori la respiriamo a Trondheim, in Norvegia. Presso l’istituto Breidablkk, ai bambini di prima elementare è stato chiesto di scrivere sotto l’immagine di un elefante quale animale vedessero. Peccato che – e ci scuseranno i lettori per tanta crudezza di descrizione – l’elefante con la propria proboscide stia aspirando sperma dal pene eretto di un uomo nudo appoggiato a un albero di mele. Il compito era da fare a casa e a casa non pochi genitori sono saltati sulla loro sedia Ikea (che è svedese ma poco importa). Norvegesi liberal e disinibiti sì, ma fino ad un certo punto. Henri Merge, l’autrice del disegno, ovviamente ha detto che non ne sapeva nulla, che questo bozzetto come tanti altri è in rete e dunque a disposizione di tutti. Proprio tutti, tanto che il ministro della Cultura realizzò tempo fa anche una mostra con questi disegni.
Morale della favola. I mostri esistono e stanno presso i ministeri dell’Educazione e nelle scuole. Pare banale sottolinearlo, ma queste due vicende a tinte foschissime stanno a dimostrare che una lobby pedofila esiste, eccome, ed opera ormai alla luce del sole ed ad altissimi livelli. Dietro al pretesto di fare educazione sessuale ai bambini – intento già da censurare per mille motivi – si cela il vero intento corrompere i bambini, abituarli alla sessualità precoce, renderli disinibiti e quindi ridurli a prede sessuali per gli adulti. A furia di maneggiare peni finti, vedere scene di sesso anche omosessuale, toccare ed essere toccati, guardare ed essere guardati, maschietti e femminucce saranno stati cucinati a dovere, pronti per essere divorati dai pedofili di Stato http://fuorisubito.blogspot.it/2014/11/pedofilio-finanziata-dallo-stato-ecco.html
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pornografia subliminale contro i bambini ] BUSH ROTHSCHILD MOGHERINI MERKEL INFAMI MALEDETTI FIGLI DEL DEMONIO, PERCHÉ PUGNALARE I NOSTRI BAMBINI IN QUESTO MODO! [ https://plus.google.com/100862977178063596929/posts/H1C63jmoXwE?cfem=1
teletubbies messaggio subliminale pornogafico Caricato il 27 lug 2008 https://youtu.be/I0paAMURzKo teletubbies teletabbies messaggio subliminale porno attenti ai bambini… https://www.youtube.com/watch?v=I0paAMURzKo&feature=player_embedded
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NON ESISTE PIÙ UN LIMITE ETICO PER I RICCHI! MA, AI POVERI I DIRITTI FONDAMENTALI NON POSSONO PIÙ ESSERE GARANTITI O ESSERE TUTELATI, PERCHÉ LORO NON HANNO IL DENARO PER POTERSI DIFENDERE! ] MALEDETTI SPA FARISEI MASSONI SPA FME [ L’utero in affitto è, da mesi, un tema che scalda gli animi. Da un lato vi è chi sostiene che questa pratica rende le donne schiave e i bambini merce, svilendo la dignità umana di entrambi e obbedendo a logiche di mercato che di ‘umano’ hanno poco o nulla. Dall’altra vi è chi non vede nulla di male nella possibilità di dare modo a tutte le persone – single, coppie eterosessuali (sterili, ma anche no), coppie omosessuali… – di vedere realizzato il proprio desiderio di maternità o paternità e che, anzi, considera la disponibilità della madri surrogate quasi un gesto altruistico. Sei un ProVita? Utero in affitto “Sì” contro utero in affitto “No”, dunque. La confusione è tanta, così come molti sono gli aspetti che spesso non vengono (volutamente?) presi in considerazione si pensi alla salute delle donne, al diritto dei bambini a conoscere i propri genitori biologici e a crescere con una mamma e un papà, alla selezione eugenetica degli embrioni, alle lobby che girano attorno – come avvoltoi – a questo prolifico mercato di vite umane… e l’elenco potrebbe continuare. A fare un cattivo servizio alla verità, proponendo agli italiani un servizio giornalistico incompleto e poco obiettivo, ora ci si mette anche la televisione di Stato, con un servizio di approfondimento mandato in onda nel corso del Tg2 serale del 31 marzo. Il servizio si apre con un’intervista della giornalista Giovanna Botteri a una donna – Mandy, dell’Oregon – che si dice felice di essere una ‘mamma surrogata’, scelta compiuta spontaneamente per molte ragioni ma soprattutto perché – afferma la donna – “amo essere incinta e avere bambini“. Il discorso è fuorviante ed è facile cadere nella trappola di un falso altruismo “Guarda che brava, si mette al servizio del prossimo…“. La donna sostiene infatti, con volto sereno “Far nascere un bambino che non è legato a me in nessun modo (sic!) è la cosa più positiva che io possa fare nella vita- […] E’ stato come pensare di dare, a uno dei miei migliori amici, il regalo migliore possibile“. vita_mamma_papà_mano_neonato_bambino_utero-in-affitto Peccato che nessuno sottolinei almeno quattro aspetti che, a un osservatore attento, non possono non sfuggire in primo luogo il vuoto della donna intervistata, che trova nella gravidanza un evidente palliativo per le sue ferite e che non riconosce minimamente il legame con la creatura che nutre e cresce nel suo grembo per nove mesi e che dà quindi alla luce con dolore; in seconda battuta il fatto che – perfettamente in linea con il pensiero denatalista oggi dominante – la donna e il marito hanno deciso a priori che avrebbero avuto posto solamente per due figli nel loro nucleo familiare (e se la seconda gravidanza fosse stata gemellare? Ne abortivano uno?); in terzo luogo, il totale silenzio rispetto al bambino concepito e portato in grembo dalla donna nessuno considera i suoi sentimenti, i suoi diritti… la sua dignità! infine, la questione economica veramente si può credere che non vi sia un compenso per tutto questo? Dopo l’intervista-testimonianza il servizio cambia tono, nel momento in cui viene dato spazio ad Assuntina Morresi, membro del Comitato Nazionale di Bioetica, organo che, con tante altre persone e associazioni, si esprime in maniera netta conto la pratica dell’utero in affitto. La Morresi è chiara “L’utero in affitto è un contratto con cui una donna si impegna a portare avanti una gravidanza e a cedere a terzi il bambino appena partorito. Quindi il suo corpo, la sua persona e il bambino sono un oggetto di scambio. E questo, a mio avviso, è intollerabile“.
Peccato poi che il servizio non lasci spazio ad argomentazioni ulteriori e approfondimenti, passando di netto a una subdola propaganda pro utero in affitto, con la semplice argomentazione che sono ormai tante le coppie che vanno all’estero.
Subito dopo, ecco il Tg2 sponsorizzare le adozioni gay – che in Italia stanno già passando, grazie ai giudici (si veda qui e qui) -, sfidando ogni evidenza scientifica nell’affermare che ci sono dei bambini che possono avere due mamme o due papà.
Insomma, in Italia quello che è vietato per legge – si legga l’art. 12 della Legge 40/04 – viene sponsorizzato dalla televisione di Stato, pagata dai cittadini. L’incoerenza è grande. Qualcuno, con noi, avrà il coraggio di indignarsi?
http://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/utero-in-affitto-sponsorizzato-dalla-rai-con-i-nostri-soldi/
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Report RAI3 CONFRONTING THE EVIDENCE Ita ] ORMAI IL DELITTO DI STATO DELL\’11-09 NON PUÒ PIÙ ESSERE NASCOSTO, CERTO, TUTTI I POLITICI DEL MONDO PAGHERANNO PER I LORO DELITTI! [ https://youtu.be/pzceN-VA4Jk Pubblicato il 10 set 2014 ] Puntata speciale di Report dedicata a \”Confronting the evidence\”, il primo filmato americano che mette in luce i punti oscuri sui fatti dell\’11 settembre. Dopo quanto è successo recentemente, infatti, abbiamo il fondato timore che non tutti avranno il tempo di vederlo, dato che la Rai ha già bloccato un altro filmato “scomodo” di Report per motivi di copyright (come potete controllare cliccando qui) poco dopo che l’avevamo rilanciato. Niente di strano se non fosse che Youtube è pieno di video di Report caricati da decine e decine di utenti che però non vengono rimossi. Basta cercare “Milena Gabanelli Report” su YT per rendersene conto.
Anche in questo caso ciò che non viene detto, e che pure è la diretta conseguenza di quanto esplicitamente affermato, è gravissimo il più grande attentato terroristico mai avvenuto potrebbe essere stato causato da quei governi che dovrebbero proteggerci.
Questo significherebbe, in parole povere, che siamo governati da pazzi assassini squilibrati.
http://sapereeundovere.com/report-dice-tutta-la-verita-sull11-settembre-attenzione-filmato-a-rischio-rimozione/
TROVATO MORTO CON I SUOI DUE FIGLI, ERA UN PILOTA CHE DENUNCIAVA IL COMPLOTTO DELL’11 SETTEMBRE
Autore del nuovo libro di 9/11 Truth è stato trovato morto con i suoi figli
L’ex pilota di linea Phillip Marshall ha trascorso molto tempo vicino a Santa Barbara lo scorso anno preparando the_big_bamboozle-marshall_philip-19006266-frntl2-194x300l’uscita del suo controverso libro sul complotto del 9/11 “The Big Bamboozle:. 9/11 e la Guerra al Terrore”
Durante il processo di editing e pre-marketing del libro, Marshall ha espresso un certo livello di paranoia perché il suo lavoro di saggistica accusa l’amministrazione Bush di essere in combutta con la comunità dell’intelligence saudita nella formazione dei dirottatori morti utilizzati negli attacchi.
“Pensate a questo,” Marshall ha detto l’anno scorso in una dichiarazione scritta, “La versione ufficiale di qualche fantasma (Osama bin Laden), in qualche grotta dall’altra parte del mondo, che è riuscito a sconfiggere il nostro intero establishment militare sul suolo americano è assolutamente assurda.”
Marshall ha continuato a dire “La vera ragione è che l’attacco ha avuto successo a causa di un interno di stand-militare e una azione di formazione coordinata che ha preparato i dirottatori per voli aerei di linee commerciali pesanti. Abbiamo decine di documenti dell’FBI per dimostrare che questo addestramento al volo è stato condotto in California, Florida e Arizona nei 18 mesi precedenti all’attacco. “ Il pilota veterano confidò che era preoccupato per il suo libro da 10 anni, lo studio indipendente sul 9/11 e più di recente a quanto indicato ai sauditi e alla comunità di intelligence di Bush come i carnefici dell’attacco che ha battuto tutte le difese militari degli Stati Uniti l’11 settembre , 2001. Marshall ha detto che sapeva che il suo libro avrebbe messo molte persone contro di lui.
A quando segue dalla relazione dello Sceriffo della contea i bambini stavano dormendo quando gli è stato sparato. Il pubblico ufficiale ha dichiarato che Macaila Marshall, 14, e Alex Marshall, 17, giacevano 6 piedi uno dall’altro in parti separate su un grande divano ad U in sezione. “La causa della morte è stata un unico colpo di pistola alla testa per tutti”, ha detto il medico legale. Il cane di famiglia inoltre è stato trovato ucciso da un colpo di pistola in una camera da letto.
La madre dei bambini, Sean Marshall, era in viaggio per lavoro in Turchia, al momento delle uccisioni. Il medico legale ha detto che è previsto l’arrivo nella zona presto per fare organizzare il funerale.
“Dopo un esauriente studio di 10 anni di questo attacco letale che ha usato aerei di linea Boeing pieni di passeggeri e membri dell’equipaggio compagni come missili guidati, io sono al 100% convinto che una squadra segreta di agenti dei servizi segreti sauditi era la fonte delle risorse finanziarie, logistiche e tattiche che la formazione diretta di volo essenziali per i dirottatori dell’11 / 9 per 18 mesi prima l’attacco “, scrive Marshall. “Questa conclusione è stata determinata sei anni fa e tutte le prove successive hanno fatto altro che confermare questa conclusione.”
L’anno scorso, Marshall ha parlato alla trasmissione radiofonica nazionale Coast to Coast AM. Ha detto che l’intero episodio 9/11 era “una trovata politica per favorire il governo americano ombra che sta facendo affari come la comunità di intelligence degli Stati Uniti.”
http://sapereeundovere.com/trovato-morto-con-suoi-due-figli-era-pilota-che-denunciava-il-complotto-dell11-settembre/
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IL CANONE RAI È UNA GRANDE INGIUSTIZIA, LO STATO MASSONE, NON SOLO GUADAGNA SULLA PUBBLICITÀ, MA, CI COSTRINGE A FINANZIARE CON I NOSTRI SOLDI LA IDEOLOGIA DEL GENDER PERCHÉ NON È POSSIBILE SOTTRARSI A QUESTA TASSA OBBLIGATORIA! ] [ CANONE RAI, LA MOSSA VINCENTE DI UN NOTO AVVOCATO ECCO COME FARE A NON PAGARE. Già, perché in primis, il canone è un’imposta espropriativa (in pochi anni di pagamento l’ammontare dell’imposta pagata supera il valore dell’oggetto tassato). Inoltre, secondo più fonti ed esperti, non è legittima la pretesa di un pagamento inserito in una bolletta destinata ad altri servizi (nel caso specifico, l’elettricità). Vi sono poi altre, ed eterne, questioni tutte italiane. Per esempio la Rai è la sola tv pubblica sovvenzionata da una tassa a fare affidamento sulla pubblicità per una percentuale pari al 43% dei suoi ricavi. In Gran Bretagna, alla Bbc, è addirittura vietato fare pubblicità.
Ed è in questo – avvelenato – contesto che si inserisce l’avvocato tributarista Luigi Piccarozzi, che annuncia di avere già pronti nel suo ufficio un centinaio di di ricorsi contro il canone in bolletta. Un faldone pronto a trasformarsi in una vera e propria class action contro il pagamento dei 100 euro che scatterà, nei programmi del governo e di Viale Mazzini, nel mese di luglio. Insomma, ci sono gli estremi per una causa collettiva contro Viale Mazzini, e c’è da scommettere che saranno in molti a voler aderire all’iniziativa. Un’iniziativa che, assicura l’avvocato Piccarozzi, ha ottime possibilità di successo.
FONTE http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11882527/canone-rai-bolletta-class-action.html
Tratto da http://www.grandecocomero.com
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DOVE I CRIMINALI, QUASI SEMPRE ISLAMICI SHARIA, FANNO DEL MALE A PERSONE INNOCENTI! PERCHÉ OBAMA È MASSONE E ROTHSCHILD È FARISEO SATANISTA. ] [ Laos cristiani privati dei loro documenti Sintesi in un Paese fra i più poveri al mondo, il \”libretto di famiglia” è il documento essenziale per la vita delle persone. Spesso i cristiani ne vengono privati e vivono in gravi difficoltà o, per la paura delle autorità locali, non dichiarano la loro fede. Teo (nome modificato) crede in Gesù Cristo. Per questo motivo il suo \”libretto di famiglia” è stato confiscato.
I libretti di famiglia sono documenti emanati dal Governo, essenziali per il funzionamento della società in Laos. Sono sottili libricini blu, con impressa sulla copertina un\’immagine del Paese, e, dal 1992, sono essenziali per lavorare, per viaggiare e anche per poter mandare i bambini a scuola. Senza questo documento, una famiglia di cristiani in Laos diventa semplicemente una famiglia di coloni e i suoi membri, pur rimanendo cittadini laotiani, perdono tutti i loro diritti.
Teo ha un piccolo negozio di alimentari, che è la sua principale fonte di sostentamento, ma opera illegalmente, perché il suo libretto di famiglia gli è stato confiscato. \”Prego che i cristiani qui abbiano di che sostenersi\”, condivide Teo. \”Sto pensando di creare una fattoria dove i cristiani possano lavorare insieme. Questa è una zona difficile per i cristiani, ma credo che Dio stia operando. Se ci concentriamo solo su ciò che vediamo, saremo scoraggiati”. \”Tutti i cristiani nel mio villaggio non hanno il loro libretto di famiglia\”, ci ha detto il responsabile di una chiesa di una tribù del sud-est del Paese. \”I cristiani spesso vivono nel segreto. Praticano ancora sacrifici di animali, perché se non lo fanno, gli verrà chiesto di andarsene\”. Anche Mei Mei (nome modificato) è una credente e ha sperimentato la pressione del Governo laotiano. Dopo essere diventata cristiana, ha condiviso il Vangelo con cinque giovani che si sono convertiti. \”A causa di questo, sono stati espulsi dal loro villaggio\”, ci spiega. \”Il capo del villaggio ha anche confiscato i loro libretti di famiglia. Tutto questo è successo a settembre dello scorso anno e i libretti non sono ancora stati restituiti loro. Molte volte io piango a causa dei sensi di colpa\”, continua Mei, \”Mi sento colpevole per quello che questi giovani stanno soffrendo\”. Mei ora vive in esilio in un villaggio a sei ore di distanza da casa sua. \”Non c\’è una chiesa nel nostro villaggio\”, dice. \”Le persone del mio villaggio non consentono semplicemente al cristianesimo di esistere. I miei familiari vorrebbero accettare Gesù Cristo, ma hanno paura delle reazioni delle autorità. Attualmente, ci sono dieci cristiani nel mio villaggio, ma non lo dichiarano apertamente perché hanno paura. Pregate che Dio doni loro il coraggio di vivere la loro fede”.

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Presidente TERRORISTA SHARIA Erdogan minaccia la UE dei SATANISTI MASSONI ANTICRISTO MERCHEL GENDER, PERCHÉ MAOMETTO UCCIDE I GAY! “Turchia può ritirarsi da accordo su profughi”. 07.04.2016 Intervenendo davanti le forze dell\’ordine ad Ankara, il presidente turco Erdogan ha accusato Bruxelles di non rispettare le promesse sull\’accordo relativo ai profughi ed ha minacciato il ritiro della Turchia dal documento. \”Con i nostri fondi manteniamo quasi 3 milioni di persone (profughi siriani). Non c\’è ancora nulla di quello che ci ha promesso l\’Europa. Se l\’UE non rispetterà le sue promesse, allora anche la Turchia non si atterrà all\’accordo. I Paesi che sono superiori a noi in termini economici non hanno mostrato la stessa superiorità umanamente\”, — Erdogan ha detto, segnala \”RIA Novosti\”.
Ha aggiunto che in base all\’accordo in materia di immigrazione tra la Turchia e l\’Unione Europea Bruxelles dovrebbe stanziare 6 miliardi di euro alla Turchia per l\’accoglienza dei profughi siriani.
I leader dei Paesi membri dell\’Unione Europea e il premier della Turchia Ahmet Davutoglu il 18 marzo avevano firmato un accordo per espellere tutti i clandestini che erano arrivati in Grecia attraverso la Turchia in cambio dell\’esenzione dal visto per i cittadini turchi, 3 miliardi di euro e il trasferimento in Europa dei profughi siriani http://it.sputniknews.com/politica/20160407/2429001/immigrazione-euro-promesse.html#ixzz458y1I6gW
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CHI HA DETTO CHE ROTHSCHILD SPA FED, lui DEVE STAMPARE E CREARE IL DENARO DAL NULLA, E NOI SIAMO I SUOI SCHIAVI, che gli dobbiamo pagare questo denaro ad interesse? ] [ Putin interviene al forum multimediale \”Fronte nazionale panrusso\” Mario Draghi Eurozona a rischio con nuovi shock. 07.04.2016) I dubbi del governatore nella prefazione al rapporto annuale della Bce per il 2015 prospettive economiche mondiali circondate da incertezza. La Bce vara nuove misure di stimolo. Dopo l\’allarme lanciato nelle ultime ore dalla Federal Reserve sui rischi che, i recenti sviluppi economici globali fanno incombere sul 2016, anche la Bce avverte sull\’incertezza delle prospettive di crescita. Nella prefazione al rapporto annuale per il 2015, è il governatore Mario Draghi ad esprimere i dubbi sulla capacità di tenuta della zona euro in caso di nuovi shock per l\’economia mondiale. \”Dobbiamo fare i conti con l\’incertezza delle prospettive dell\’economia globale, con continue forze disinflazionistiche e con la domanda su quale direzione prenderà l\’Europa e sulla sua capacità di affrontare nuovi contraccolpi\”. Il governatore ha ancora una volta ribadito che la Bce metterà in campo tutte le misure di politica monetaria necessarie per raggiungere la stabilità dei prezzi, sottolineando però la necessità che anche le forze politiche agiscano nella stessa direzione. \”È importante che il risanamento di bilancio sia favorevole alla crescita — scrive Draghi — rendere il sistema tributario più favorevole alla crescita e limitare l\’evasione fiscale\” http://it.sputniknews.com/economia/20160407/2427888/draghi-eurozona-rischio.html#ixzz458w6z3oi

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si! la strategia sharia dei satanisti massoni comunisti farisei gender darwin le scimmie di sodoma! ] [ 07.04.2016 ] Opinioni \”Moriremo musulmani, santità?\” A seguito delle recenti stragi in Francia e Belgio, nonché dell’espansione dell’Isis in Medio Oriente e in vari paesi africani, compresa la Libia, anche il mainstream politically correct ha riconosciuto che non siamo alle prese con gesta di fanatici isolati ma con una strategia di espansione islamica diretta anche verso l’Europa http://it.sputniknews.com/#ixzz45ABkiuu1

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ebrei e cristiani innocenti sono ritornati nel tormento, perché, i farisei SpA FED Fmi, i massoni Gender hanno pianificato di farli uccidere dagli islamici! 07/04/2016 – VATICANO. Per ebrei e cristiani “altro” è non solo il rifugiato, ma anche il perseguitato per la fede
La visione de L’Altro dal punto di vista sia ebraico sia cattolico è stata al centro della XXIII riunione del Comitato internazionale di collegamento cattolico-ebraico. Nel corso dell’incontro si è anche esaminato situazioni nelle quali cattolici ed ebrei “attualmente si trovano nella situazione di essere ‘altri’. L’antisemitismo nei discorsi e nei fatti è riapparso in Europa ed altrove, mentre la persecuzione di cristiani, in misura notevole nella maggior parte del Vicino Oriente ed in parte dell’Africa, ha raggiunto livelli che non si vedevano da tempo.

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#SALMAN #SHARIA #SAUDI #ARABIA ] È VERO, questa è la verità TU SEI NEL #NWO #666 #FED, #FMI Gufo #Allah, e tu puoi UCCIDERE IMPUNEMENTE, TUTTI QUELLI, CHE, NON SONO #SALAFITI, ED IO HO, soltanto, un COMPUTER del VALORE DI POCHI EURO! [ 07/04/2016, BANGLADESH, Dhaka, studente ucciso a colpi di machete per le sue idee contro l’estremismo islamico. Nazimuddin Samad aveva 28 anni e studiava Giurisprudenza alla Jagannath University. Gli amici lo descrivono come un coraggioso libero pensatore. Faceva parte del movimento Ganajagaran Mancha, che difende i diritti dei blogger. Sulla sua pagina Facebook, lo studente aveva criticato la deriva islamica del Paese. Dhaka (AsiaNews) – Nazimuddin Samad, uno studente di Giurisprudenza di 28 anni, è stato ucciso a colpi di machete e pistola per le sue idee contrarie al radicalismo islamico. L’omicidio è avvenuto intorno alle 8 di ieri sera in un incrocio molto trafficato nell’area di Sutrapur, un quartiere storico della capitale del Bangladesh. Il ragazzo stava rincasando con degli amici dopo aver seguito i corsi alla Jagannath University, dove era stato ammesso da pochi mesi. Gli amici hanno riferito che lo studente era un libero pensatore “coraggioso” e sosteneva la formazione di un Paese laico e rispettoso dei diritti umani. Faceva anche parte del Ganajagaran Mancha, movimento per i diritti dei blogger. Alcuni testimoni hanno riferito che tre assalitori in motocicletta hanno avvicinato Nazimuddin presso l’incrocio di Ekrampur e hanno iniziato a colpirlo con dei machete. Poi gli hanno sparato un colpo di pistola alla testa, per assicurarsi della morte. I testimoni hanno anche raccontato che mentre lo colpivano, gli aggressori gridavano “Allahu Akbar” (Allah è grande). Nessuno ha ancora rivendicato la responsabilità del gesto, ma la dinamica dell’incidente ricorda le modalità con cui sono stati uccisi altri quattro blogger, assassinati per le loro idee “atee”. Da diverso tempo estremisti islamici prendono di mira liberi pensatori e attivisti democratici. Ahmed Rajib Haider è stato il primo blogger a essere ucciso nel 2013 per le sue idee “contrarie all’islam”. Dall’inizio del 2015, altri quattro blogger hanno perso la vita a febbraio Avijt Roy è stato assassinato vicino all’Università di Dhaka; a fine marzo, nella capitale, fondamentalisti musulmani hanno ammazzato a colpi di machete Oyasiqur Rahman; due mesi più tardi è stato il turno di Ananta Bijoy Das, ucciso a Sylhet; l’ultimo, Niloy Chakrabarti, è stato giustiziato ad agosto in pieno giorno, sotto gli occhi della madre e della sorella. Il 31 ottobre Faisal Arefin Dipan, un editore dalle idee progressiste, è stato ucciso a coltellate.
Nazimuddin era il figlio di Shamshul Haque ed era nato nell’area di Sylhet. Era un attivista del gruppo Ganajagaran Mancha, che opera per la difesa del libero pensiero in Bangladesh e chiede la punizione per i criminali di guerra della lotta di Liberazione del 1971. Di recente, sul suo profilo Facebook aveva scritto “Non appartengo a nessuna religione”. Sulla stessa piattaforma, il giorno prima del suo omicidio aveva espresso preoccupazione per la deriva islamista del Paese e l’inazione del governo.

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#SALMAN #SHARIA #SAUDI #ARABIA ] È VERO, questa è la verità TU SEI NEL #NWO #666 #FED, #FMI Gufo #Allah, e tu puoi UCCIDERE IMPUNEMENTE, TUTTI QUELLI, CHE, NON SONO #SALAFITI, ED IO HO, soltanto, un COMPUTER del VALORE DI POCHI EURO! [ 03/11/2015 BANGLADESH ] Bangladesh, dura condanna della Chiesa cattolica per l’omicidio di intellettuali laici, Mons. Gervas Rozario denuncia l’assassinio dell’editore Dipan e il ferimento di un altro editore e tre blogger. Gli intellettuali sono presi di mira da fondamentalisti islamici per le loro idee democratiche. Dall’inizio del 2015 sono morti quattro blogger e molti sono fuggiti all’estero. Vescovo “Se non siamo attenti, illuminati e sensibilizzati dai valori umani, non riusciremo a fermare l’aumento delle violenze”.

31/03/2015 BANGLADESH. Dhaka, un altro blogger ucciso a colpi di machete criticava l’islam radicale, Md Oyasiqur Rahman Babu da tempo curava un sito di informazione contro le violazioni alle minoranze religiose in Bangladesh. Un commando di almeno tre persone lo ha ucciso per “punirlo” delle sue idee. La polizia conferma l’arresto di due assalitori.

06/12/2010 BANGLADESH, Dhaka, un ambulatorio delle \”suore blu\” per i poveri di qualsiasi religione. Le sorelle del Movimento contemplativo missionario di p. de Foucauld vanno negli slum in cerca di bisognosi e malati. Giovane mamma musulmana “Grazie alle medicine, la fisioterapia e il loro amore, mia figlia sta migliorando”.

03/04/2013 BANGLADESH, Bangladesh, arrestati tre blogger Hanno offeso l’islam. Gli attivisti rischiano fino a 10 anni di carcere e una multa di 10 milioni di taka (100mila euro). Proteste del movimento laico Shahbag “È una violazione alla libertà di parola e un insulto per la democrazia”. Nel Paese non esiste (ancora) una legge sulla blasfemia.

12/05/2015 BANGLADESH, Bangladesh, assassinato un altro blogger “anti-islam” è il terzo dal 2015. Quattro uomini hanno ucciso Ananta Bijoy Das con un machete. Era un attivista del Bangladesh Chhatra Union, movimento politico democratico, e scriveva sul blog Mukto Mona (“Libero pensiero”). Più volte ha criticato la deriva fondamentalista assunta dal Bangladesh negli ultimi due anni.

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#SALMAN #SHARIA #Saudi #ARABIA #TALMUD, #AIPAC, #USA, #SATANA #NWO #ERDOGAN, #ISIS, AL-NURSA, #HORROR, #BUSH, #ROTHSCHILD, #BILDENBER, #MASONRY, #LILIT, #MARDUK, #JABULLON, #ALLAH, ] OF COURSE, Is TRUE, this is the truth YOU ARE IN #NWO #666 #FED, #FMI #Owl #Allah, you can KILL impunity, ALL THOSE THAT ARE NOT #SALAFITI, AND, I HAVE, only a COMPUTER of FEW EURO! [ 04/07/2016, BANGLADESH, Dhaka, student hacked to death for his ideas against, Islamic extremism, Nazimuddin Samad was 28 years old and studied Law at the Jagannath University. Friends describe him as a brave free thinker. He was part of the Ganajagaran Mancha movement, which defends the rights of bloggers. On his Facebook page, the student had criticized the Islamic drift in the country. Dhaka (AsiaNews) – Nazimuddin Samad, a 28 year-old law student was hacked to death and shot for his ideas contrary to Islamic radicalism. The murder took place around 8 pm last night at a busy intersection in the Sutrapur, a historical district of the capital of Bangladesh. The young man was returning home with friends after attending courses offered by Jagannath University, where he had been admitted a few months ago. Friends have reported that the student as a \”courageous\” free thinker who supported the formation of a secular country that respects human rights. He was also part of Ganajagaran Mancha, a movement for bloggers’ rights. Some witnesses reported that three assailants on motorcycles approached Nazimuddin near the intersection of Ekrampur and started to attack him with machetes. Then they fired a gunshot to his head, to make sure of his death. Witnesses also report that as they struck him, the attackers shouted \”Allahu Akbar\” (God is great). No one has yet claimed responsibility for the act, but the incident recalls the killing of four other bloggers, murdered for their \”atheistic ideas\”. For some time, Muslim extremists have been targeting free thinkers and democracy activists, justifying their killing by calling their victims \”atheists\”. Ahmed Rajib Haider was the first blogger to be killed for his “anti-Islam\” ideas in 2013. So far this year, four other bloggers have lost their lives. In February Avijt Roy was murdered near the University Dhaka; in late March, also in the capital, Muslim fundamentalists hacked to death Oyasiqur Rahman; two months later, it was the turn of Ananta Bijoy Das, who was murdered in Sylhet; and finally, Niloy Chakrabarti was killed, execution style, in August in broad daylight, under the eyes of his mother and sister. On October 31, Faisal Dipan Arefin, a publisher with progressive ideas, was stabbed to death. Nazimuddin was the son of Shamshul Haque and he was born in Sylhet. He was an activist of the Ganajagaran Mancha group, which works for the defense of free thought in Bangladesh and calls for the punishment of war criminals from the struggle for liberation war of 1971. On his Facebook profile he wrote \”I do not belong to any religion\”. On the same platform, the day before his murder he had expressed his concern about the Islamist drift of the country and the government inaction.
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#SALMAN #SHARIA #Saudi #ARABIA #TALMUD, #AIPAC, #USA, #SATANA #NWO #ERDOGAN, #ISIS, #AL-NURSA, #HORROR, #BUSH, #NWO, #ROTHSCHILD, #BILDENBER, #MASONRY, #LILIT, #MARDUK, #JABULLON, #ALLAH, #Beelzebub, ] OF COURSE, Is TRUE, this is the truth YOU ARE IN #NWO #666 #FED, #FMI #Owl #Allah, you can KILL impunity, ALL THOSE THAT ARE NOT #SALAFITI, AND, I HAVE, only a COMPUTER of FEW EURO! [ 07/04/2016, BANGLADESH, Dacca, estudiante asesinado a golpes de machete por sus ideas contra el extremismo islámico, Nazimuddin Samad tenía 28 años y estudiaba Jurisprudencia en la Jagannath University. Los amigos lo describen como un valiente librepensador. Formaba parte del movimiento Ganajagaran Mancha, que defiende los derechos de los bloggers. En su página de Facebook, el estudiante había criticado la deriva islámica del país. Dacca (AsiaNews) – Nazimuddin Samad, un estudiante de Jurisprudencia de 28 años de edad, fue asesinado a golpes de machete y pistola por sus ideas contrarias al radicalismo islámico. El homicidio ocurrió alrededor de las 8 de ayer, en un cruce de calles con mucho tráfico en el área de Sutrapur, un barrio histórico de la capital de Bangladesh. El muchacho estaba regresando a casa con amigos suyos tras haber asistido a los cursos en la Jagannath University, adonde fue admitido hace pocos meses. Los amigos refirieron que el estudiante era un librepensador “valiente” y que apoyaba la formación de un país laico y respetuoso de los derechos humanos. Formaba parte del Ganajagaran Mancha, movimiento en defensa de los derechos humanos de los bloggers. Algunos testigos han informado que tres asaltantes en motocicleta se acercaron a Nazimuddin en el cruce de Ekrampur y comenzaron a golpearlo con machetes. Luego dispararon a su cabeza, para asegurarse de su muerte. Los testigos también contaron que mientras lo golpeaban, los agresores gritaban “Allahu Akbar” (Alá es grande). Nadie ha reivindicado aún la responsabilidad del gesto, pero la dinámica del incidente recuerda la modalidad con la cual fueron asesinados otros cuatro bloggers, a quienes dieron muerte por sus ideas “ateas”. Desde hace un tiempo que extremistas islámicos tienen en la mira a librepensadores y activistas democráticos. Ahmed Rajib Haider fue el primer blogger en ser asesinado, en el 2013, por sus ideas “contrarias al islam”. Desde principios de 2015, otros cuatro bloggers han perdido la vida en febrero, Avijt Roy fue asesinado cerca de la Universidad de Dacca; a fines de marzo, en la capital, fundamentalistas musulmanes mataron a golpes de machete a Oyasiqur Rahman; dos meses más tarde fue el turno de Ananta Bijoy Das, muerto en Sylhet; el último, Niloy Chakrabarti, fue ajusticiado en agosto a plena luz del día, ante la mirada de su madre y su hermana. El 31 de octubre Faisal Arefin Dipan, un editor de ideas progresistas, fue asesinado a cuchillazos.
Nazimuddin era hijo de Shamshul Haque y había nacido en el área de Sylhet. Era un activista del grupo Ganajagaran Mancha, que opera para la defensa del liubre pensamiento en Bangladesh y pide el castigo de los criminales de guerra en la Lucha de Liberación de 1971. Recientemente, en su perfil de Facebook , había escrito “No pertenezco a ninguna religión”. En la misma plataforma, el día anterior a su homicidio, había expresado su preocupación por la deriva islamista del país y la inacción del gobierno.

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#SALMAN #SHARIA #Saudi #ARABIA #TALMUD, #AIPAC, #USA, #SATANA #NWO #ERDOGAN, #ISIS, #AL-NURSA, #HORROR, #BUSH, #ROTHSCHILD, #BILDENBERG, #MASONRY, #LILIT, #MARDUK, #JA BULL ON, #ALLAH,] DE COURS, est vrai, ceci est la vérité vOUS ÊTES EN #NWO #666 #FED, #FMI #Owl #Allah, vous pouvez tuer l\’impunité, TOUS CEUX QUI NE sONT PAS #SALAFITI, ET, JE DOIS, seulement un ordinateur de l\’EURO FEW! [07.04.2016, BANGLADESH, Dhaka, étudiant piraté à mort pour ses idées contre l\’extrémisme islamique, Nazimuddin Samad avait 28 ans et a étudié le droit à l\’Université de Jagannath. Amis le décrivent comme un libre penseur courageux. Il a fait partie du mouvement Ganajagaran Mancha, qui défend les droits des blogueurs. Sur sa page Facebook, l\’étudiant avait critiqué la dérive islamique dans le pays. Dhaka (AsiaNews) – Nazimuddin Samad, un étudiant en droit de 28 ans a été piraté à mort et fusillé pour ses idées contraires au radicalisme islamique. Le assassiner a eu lieu vers 20 heures hier soir à un carrefour très fréquenté dans le Sutrapur, un quartier historique de la capitale du Bangladesh. Le jeune homme rentrait chez lui avec des amis après avoir assisté à des cours offerts par l\’Université Jagannath, où il avait été admis il y a quelques mois. Amis ont rapporté que l\’étudiant comme un libre penseur \”courageux\” qui ont soutenu la formation d\’un pays laïc qui respecte les droits de l\’homme. Il faisait également partie de Ganajagaran Mancha, un mouvement pour les droits des blogueurs. Certains témoins ont rapporté que trois assaillants à moto ont approché Nazimuddin près de l\’intersection de Ekrampur et a commencé à l\’attaquer avec des machettes. Ensuite, ils ont tiré un coup de feu à la tête, pour être sûr de sa mort. Des témoins rapportent également que, comme ils l\’ont frappé, les assaillants ont crié \”Allahu Akbar\” (Dieu est grand). Personne n\’a encore revendiqué la responsabilité de l\’acte, mais l\’incident rappelle l\’assassinat de quatre autres blogueurs, assassinés pour leurs «idées athées». Depuis quelque temps, des extrémistes musulmans ont pris pour cible les libres penseurs et militants de la démocratie, ce qui justifie leur mise à mort en appelant leurs victimes \”athées\”. Ahmed Rajib Haider a été le premier blogueur à être tué pour ses idées \”anti-islam\” en 2013. Jusqu\’à présent cette année, quatre autres blogueurs ont perdu la vie en Février Avijt Roy a été assassiné près de l\’Université de Dhaka;. À la fin Mars, aussi dans la capitale, les fondamentalistes musulmans piraté à mort Oyasiqur Rahman, deux mois plus tard, ce fut le tour de Ananta Bijoy Das, qui a été assassiné à Sylhet, et enfin, Niloy Chakrabarti a été tué, le style d\’exécution, en Août en plein jour, sous la les yeux de sa mère et sa sœur. le 31 Octobre, Faisal Dipan Arefin, un éditeur avec des idées progressistes, a été poignardé à mort. Nazimuddin était le fils de Shamshul Haque et il est né à Sylhet. il était un militant du groupe Ganajagaran Mancha, qui travaille pour la défense de la libre pensée au Bangladesh et appelle à la punition des criminels de guerre de la lutte pour la guerre de libération de 1971. sur son profil Facebook, il écrit \”. Je ne suis pas à une religion\” sur la même plate-forme, la jour avant son assassiner, il avait exprimé sa préoccupation au sujet de la dérive islamiste du pays et l\’inaction du gouvernement.

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#SALMAN #SHARIA #Saudi #ARABIA #TALMUD, #AIPAC, #USA, #SATANA #NWO #ERDOGAN, #ISIS, # AL-NURSA, #HORROR, #BUSH, #NWO, #ROTHSCHILD, #BILDENBER, #MASONRY, #LILIT, #MARDUK, #JABULLON, #ALLAH, #Beelzebub,] por supuesto, es TRUE, esta es la verdad NO sE ENCUENTRA EN #NWO # 666 #FED, #FMI #Owl #Allah, se puede matar a la impunidad, TODOS LOS qUE NO SON #SALAFITI, Y, TENGO, solamente en la computadora de la EURO pocos! [ 31/03/2015 BANGLADESH 31/03/2015 BANGLADESH ] Dhaka, otro blogger muerto a machetazos criticaba al Islam radical
Md Oyasiqur Rahman Babu había mantenido durante mucho tiempo un sitio web especial de información en contra de violaciones de las minorías religiosas en Bangladesh. Un comando de al menos tres personas lo mató para \”castigar\” sus ideas. La policía confirmó la detención de dos asaltantes.

03/11/2015 BANGLADESH ] Bangladesh, dura condena de la Iglesia católica por el homicidio de intelectuales laicos. Mons. Gervas Rozario denuncia el asesinato del editor Dipan y las heridas causadas a otro editor y tres blogger. Los intelectuales están en la mira de los fundamentalistas islámicos por sus ideas democráticas. Desde inicios de 2015 murieron cuatro blogger y muchos escaparon al exterior. Obispo “Si no estamos atentos, iluminados y sensibilizados por los valores humanos, no lograremos detener el aumento de la violencia”.

04/02/2014 BANGLADESH ] Bangladesh, centenares de católicos piden justicia después del homicidio de Ovidio Marandy. La Adibashi Cultural Academy organizó una manifestación para pedir una investigación neutral y un justo proceso para los culpables. Son aún muchos los puntos obscuros sobre la muerte del hombre. Era un magistrado católico tribal, encontrado muerto después de haber denunciado un ataque de algunos fundamentalistas islámicos.

21/05/2015 BANGLADESH ] Bangladesh, extremistas islámicos amenazan de “justa muerte” a 10 intelectuales y blogger. La lista de las “próximas víctimas” fue redactada por el grupo fundamentalista “Al Kaida Ansarullah Bangla Team 13” y enviada a los “culpables”. En el país es emergencia seguridad ya 3 críticos del islam fueron asesinados a golpes de machete. Blogger católico “No me siento más seguro”.

12/05/2015 BANGLADESH ] Bangladesh, asesinado otro blogger “anti islam” es el tercero en este año 2015. Cuatro hombres han asesinado a Ananta Bijoy Das con un machete. Era un activista del Bangladesh Chhatra Union, movimiento político democrático y escribía en el blog Mukto Mona (“Pensamiento libre”). Muchas veces criticó la derivación fundamentalista asumida por Bangladesh en los últimos años.

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#SALMAN #SHARIA #Saudi #ARABIA #TALMUD, #AIPAC, #USA, #SATANA #NWO #ERDOGAN, #ISIS, # AL-NURSA, #HORROR, #BUSH, #NWO, #ROTHSCHILD, #BILDENBER, #MASONRY, #LILIT, #MARDUK, #JABULLON, #ALLAH, #Beelzebub,] Natürlich ist TRUE, das ist die Wahrheit SIE SIND IN #NWO # 666 #FED, #FMI #Owl #Allah Sie ungestraft töten, ALLE, DIE NICHT #SALAFITI SIND, UND, ich habe, nur ein Computer paar Euro! [ 08/08/2015 BANGLADESH
Bangladesh, more religious violence another blogger critical of Islam killed. Niloy Chakrabarti was hacked to death with an ax in front of his sister and mother in their home in Khilgaon. He had long campaigned for the rights of minorities, against religious fanaticism. Killers are thought to be Islamic extremists. He is the fourth blogger killed so far this year.

08/02/2007 INDONESIA ] Aceh ex-separatist leader sworn in as new governor. Irwandi Yusuf, former spokesman of the Muslim separatist Free Aceh Movement, was sworn in at a ceremony in the provincial capital in the presence of diplomats and members of the central government. His first objective is to re-launch the local economy that was devastated by the tsunami.

16/02/2016 13:53:00 BANGLADESH ] Bangladesh, authorities close down book stand for insulting Islam. The stand belongs to Ba-DWIP publisher Prakashan, who was participating in the annual book fair in Dhaka. The publishing house had \”Bitarka Islam\” (Debate on Islam) on display. The radicals claimed that the text contains disparaging statements against Islam and Muhammad. Writer \”In Bangladesh if someone kills a man he is not punished, but if he says or writes something against Islam yes.\”

05/10/2015 BANGLADESH ] Dhaka, according to Sheikh Hasina, the Islamic state did not kill Caesar Tavella and Hoshi Kunio. In a press conference, the Prime Minister states that there are no caliphate cells in Bangladesh and that the two murders are the work of the alliance between BNP (Nationalist Party) and Jamaat-e-Islami (Islamist organization). The Japanese, 66, was killed less than a week after Caesar Tavella. Still doubt the motive. Kunio had recently converted to Islam.

15/02/2010 BANGLADESH ] Fighting polygamy woman castrates husband, and then kills him. With a kitchen knife, the woman cuts off her husband’s penis, then stabs him to death. His physical abuse and his decision to take a new wife drove her to such action. Polygamy is legal in Bangladesh but is a rapidly waning social practice. Only 10 per cent of men have more than one wife.

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#SALMAN، #SHARIA #Saudi #ARABIA، #TALMUD، #AIPAC، #USA، #SATANA #NWO، #ERDOGAN، #ISIS، #AL NURSA، #HORROR، #BUSH، #NWO، #ROTHSCHILD، #BILDENBER، #MASONRY، #LILIT، #MARDUK، #JABULLON، #ALLAH، #Beelzebub،] بالطبع، هذا صحيح، وهذا هو، والحقيقة أنت الآن في #NWO، #666، #FED، #FMI #Owl ، #Allah، يمكنك قتل والإفلات من العقاب، وجميع تلك التي ليست، #SALAFITI، وليس لدي سوى جهاز كمبيوتر، من، EURO قليلة! [ C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti, Croce del Santo Padre Benedetto, C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux, Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux, Che il dragone non sia il mio duce, V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana, Non mi persuaderai di cose vane, S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas, Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO (Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris, et Filii et Spiritui Sancto Croce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri, bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!

Vadre Retro satana SALMAN SHARIA Saudi ARABIA [ CIA 666 UK I CANI DI GEZABELE SECOND ] FACCIAMO COSÌ, poiché, voi mi bloccate blogger? io vado a letto a dormire, e voi salvate il genere umano dall\’olocausto nucleare al posto mio! ALLORA, FACCIAMO COSÌ?

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SIGNORI E SIGNORE ECCO A VOI I MAOMETTATI MALATI DI TESTA! Pakistani Christians in Thailand given temporary ID cards April 6, 2016 https://www.worldwatchmonitor.org/ Last month, World Watch Monitor reported that there are about 11,500 Pakistanis seeking asylum in Thailand, a 51 per cent increase from the previous year; all are classified as Christians in a recent report to the UK Parliament. Many of …
Pakistan Asylum Seekers Immigration Refugee Convention United Nations
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Turkey seizes six churches as state property in volatile southeast April 6, 2016
An army vehicle drives through the courtyard of the Sheikh Matar Mosque, past its famed Four-Footed Minaret (left), with the top of the bell tower of the Chaldean Mar Petyun church (in the extreme left background)

After 10 months of urban conflict in Turkey’s war-torn southeast, the government has expropriated …
Priest\’s crucifixion rumours false, says India\’s Foreign Minister
Published April 4, 2016 by Anto Akkara
Rev. Thomas Uzhunnalil in an undated photo 4 AprilIndia’s government has said rumours that a kidnapped Catholic priest was crucified on …
Kenyans mourn 147 victims on anniversary of Garissa attack
Published April 4, 2016 (4 April) Memorial events were held in Kenya on Saturday (2 April), as Kenyans marked the …
https://www.worldwatchmonitor.org/
Egypt Copt cleared of Facebook \’blasphemy\’
Published April 4, 2016
Kandhamal Christian granted month’s bail after 7 years in jail
Published April 1, 2016
Faith-based persecution on the rise in Asia-Pacific
Published March 31, 2016
Pakistani Christians bury their dead after Easter massacre
Published March 31, 2016
CAR\’s new President brings hope, but hunger threatens \’new start\’
Published March 30, 2016
Malaysian court upholds right to convert from Islam
Published March 29, 2016
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in principio era il VERBO, tutto è stato fatto per mezzo di LUI, ed in vista di LUi, quindi il Verbo è il senso di tutte le cose ] [ ECCO PERCHÉ CHI HA CREDUTO È STATO SALVATO, E CHI NON HA CREDUTO È STATO CONDANNATO! ] anche perché se la tua vita non è costruita sulla roccia che è Cristo, poi, se, non ti frana tutto prima? certo ti franerà tutto al momento della morte! QUINDI MORIRAI STRITOLATO DA TUTTE LE MENZOGNE CHE HANNO COSTRUITO LA TUA VITA ERRONEA! è vero \”la luce brilla nelle tenebre, ma, le tenebre non la hanno accolta\” perché le tenebre, e le opere delle tenebre sono cattive!

oltre ad ESSERE la \”PAROLA\” o il \”VERBO\” di JHWH (chi la vuole sentire? la sente, chi non la vuole sentire? non la sente! ok! questa è la democrazia) Gesù di Betlemme (casa del Re Davide) lui ha detto di se stesso, di essere la Roccia! E QUESTA È UNA AFFERMAZIONE MINACCIOSA PERCHÉ, LA ROCCIA OLTRE AD ESSERE IL FONDAMENTO sicuro di UNA COSTRUZIONE ETERNA, DIVENTA anche, QUALCOSA CONTRO CUI TU TI PUOI SFRACELLARE, e qualcosa che ti può schiacciare! ecco perché, è scritto che tutti i nemici di ISRAELE sono destinati a sfracellarsi perché questa è una ROCCIA TROPPO PESANTE DA POTER ESSERE SPOSTATA!

PERCHÉ GESÙ DI BETLEMME HA RINUNCIATO, AL SUO TEMPO, a fare il RE POLITICO DI ISRAELE? INFATTI. attraverso le genealogie paterne, LUI ERA IL LEGITTIMO DISCENDENTE DI DAVIDE, ED ATTRAVERSO LA SPADA AVREBBE POTUTO ATTERRIRE CHIUNQUE! ma adesso è chiaro, a tutti adesso è chiaro \”lui voleva essere il RE, nel cuore di tutti gli uomini e di tutte le donne!\” INFATTI, IL RE DI ISRAELE CHE IO SONO? NON POTREBBE MAI ESSERE IL SENSO e IL SIGNIFICATO, DI TUTTE LE COSE! anche se io mi farò amare da tutti come uomo, lui il Cristo ha deciso di farsi amare da tutti come DIO JHWH!

e se qualcuno può separare la sua PAROLA(il Figlio), dalla sua voce(il soffio vitale) poi, lui può dimostrare che Dio JHWH non è uno e trino.. e poiché, io non sono l\’AGNELLO di Dio, poi, non ha importanza per me, quante persone, io farò mettere a morte, prima di potermi sedere, sul mio trono a GERUSALEMME come Re di ISRAELE!

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FARISEI TALMUD FMI SPA E ISLAMICI SHARIA CORANO, SI SONO TROVATI al termine del loro itinerario, durante il loro interiore percorso di coscientizzazione, si sono ritrovati INSIEME A BUSH SULL\’ALTARE DI SATANA, PERCHÉ È SATANA IL LORO FONDATORE! QUESTA STORIA DELLA GALASSIA JIHADISTA (è una congiura della LEGA ARABA) È UNA RISULTANTE DEL NWO SpA FED, PER PORTARE A SATANA TUTTE LE COSE! Daesh giustizia 175 operai rapiti. 08.04.2016 ( In precedenza è stato comunicato che i terroristi del Daesh avevano rapito almeno 300 operai della società Al Badia Cement nei pressi di Damasco ) ISLAM SHARIA NE RISPONDERÀ! ORMAI SAUDITI E AMERICANI SONO FARISEI E MASSONI SATANISTI UNA SOLA FAMIGLIA DI SATANA!
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SE QUELL\’ASSASSINO DI CAMERON HA LA FACCIA DI CORNO DI UNA PROSTITUTA? POI, VEDRETE CHE NON SI DIMETTERÀ! ANCHE PERCHÉ SATANISTI E MASSONI HANNO MINORE DIGNITÀ DI UNA PROSTITUTA! 08.04.2016 Le prime ammissioni del primo ministro britannico, dopo una settimana di no comment alle domande sul coinvolgimento del padre nello scandalo Panama Papers. Il primo ministro britannico David Cameron ha ammesso di aver posseduto quote della Blairmore Investment Trust, dopo aver smentito per giorni ogni possibile coinvolgimento suo o di suoi familiari nello scandalo scoppiato una settimana fa con la pubblicazione dei documenti dello studio panamense Mossack Fonseca.

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SE LA POLIZIA NON COLLABORA È PERCHÉ È ERDOGAN, IL DITTATORE, CHE DEVE ESSERE ARRESTATO! ] [ 08.04.2016) La polizia turca si è rifiutata di indagare sull\’uccisione del pilota Oleg Peshkov. Inoltre, gli investigatori sono d\’accordo sul fatto che il crimine, per il quale la Russia accusa il militante Alparslan Celik, è stato commesso sul territorio siriano.Le relazioni tra la Russia e la Turchia sono entrate in crisi dopo il 24 novembre 2015, quando un caccia turco F-16 ha abbattuto un bombardiere russo Su-24 in Siria. Il presidente Vladimir Putin ha definito l\’evento \”una pugnalata alle spalle\” dai complici dei terroristi e ha firmato un decreto sulle misure di sicurezza nazionale e misure economiche speciali contro la Turchia http://it.sputniknews.com/mondo/20160408/2435538/turchia-indagini-rifiuto.html#ixzz45F4UKqgV
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è necessario essere diretti!] [ 08.04.2016. Russia-Nato, Stoltenberg Entro due settimane ci sarà incontro del Consiglio a livello ambasciatori.] SOLTANTO UNIUS REI POTREBBE CREARE UN NUOVO FONDO MONETARIO MONDIALE! ma, se non si vuole intronizzare Unius REI? è chiaro poi Rothschild pretenderà la guerra mondiale PER POTER REINTRODURRE UN NUOVO CICLO MONETARIO USUROCRATICO E PARASSITARIO DEVITALIZZATE GLI SCHIAVI DEI MASSONI, quindi, bisogna dire chiaramente, che disintegrare la LEGA ARABA, dei maomettani nazisti e malati mentali, porterà al genere umano una sofferenza sostenibile, e assai meno pericolosa che disintegrare Russia e CINA!
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e chi abbiamo NOI, al Governo delle NAZIONI (tranne qualche rara eccezione) sono tutti la feccia della feccia dell\’inferno! ECCO COSA SIGNIFICA QUANDO SI DICE \”I FARISEI TALMUD ENLIGHTENED SPa Fed TUTTO HANNO FONDATO SU SATANA! ] POI, NESSUNO DOVREBBE CHIEDERE A MERKEL E MOGHERINI ED AI LORO PROTETTORI, PERCHÉ AL DONBASS NON SI È CONCESSA LA INDIPENDENZA, ED AL KOSOVO SI! [ Il nuovo presidente del Kosovo è Hashim Thaci detto \’la serpe\’. 08.04.2016 Si è tenuto aggi a Pristina l\’insediamento del quarto presidente del Kosovo, Hashim Thaci. Alla cerimonia hanno partecipato più di mille ospiti stranieri provenienti da 50 paesi, così come i diplomatici accreditati a Pristina dei paesi che hanno riconosciuto il Kosovo, che nel 2008 ha dichiarato unilateralmente l\’indipendenza dalla Serbia. Hashim Thaci è soprannominato \”Serpe\”, perché striscia fuori da ogni situazione. L\’ex Procuratore del Tribunale penale internazionale per la ex-Jugoslavia, Carla del Ponte, nel suo libro \”La caccia Io e i criminali di guerra\”, ha scritto che Thaci è stato coinvolto nel traffico illegale di organi. Nel libro, in particolare, si afferma che nel 1999 circa 300 serbi e di altra nazionalità sono stati rapiti e portati nell\’Albania settentrionale, dove sono stati rimossi i loro organi, che sono stati poi inviati alle cliniche in tutta Europa. Il politico svizzero Dick Marty nel 2010 ha presentato la relazione del Consiglio d\’Europa su questo tema e Hashim Thaci ha promesso di fare causa, ma non è andato oltre le parole. Infine, nel rapporto del BND, recentemente pubblicato da \”Wikileaks\”, Thaci appare come un trafficante di armi, di droga, di parti umane e membro del gruppo Drenitskoy, noto per i suoi crimini in Kosovo. Finora il Tribunale speciale per i crimini di guerra dell\’organizzazione terroristica Esercito di liberazione del Kosovo a Pristina è stato creato solo sulla carta, tuttavia il presidente (che è ex primo ministro, ex vice primo ministro e capo del ministero degli Esteri) non sa se compariranno di fronte ad esso i fondatori del gruppo. Il giornalista Zivojin Rakocevic dell\’enclave serba di Gracanica in Kosovo, in un\’intervista a Sputnik ha affermato che \”ora l\’80% degli albanesi vogliono lasciare questo territorio che la NATO ha bombardato con proiettili all\’uranio impoverito, e Thaci li finiva con le sue strutture criminali. Egli ha distrutto ogni possibilità di ritorno dei serbi nella regione, ha attaccato la Chiesa ortodossa serba. Egli controlla i radicali islamici, che possono irrompere sulla scena in qualsiasi momento. Ma il più grande risultato di Thaci è il fatto che sia diventato un legittimo, importante e supportato amico della comunità internazionale e delle forze occidentali\”. Beljulj Becaj, politologo albanese-kosovaro di Pristina in un\’intervista a Sputnik ha osservato che \”le persone ambigue diventato presidente a causa del sistema elettorale della \’prima persona\’ del tutto dannoso\” (il presidente in Kosovo è eletto dal Parlamento). \”Questo non è ciò di cui ha bisogno il Kosovo. Il Kosovo ha bisogno di un presidente che sia il portavoce di onestà, di moralità e di giustizia\”. http://it.sputniknews.com/mondo/20160408/2436542/nuovo-presidente-kosovo.html#ixzz45FIVHBBY

Sisters Abducted, Forced to Convert to Islam

Policeman Tortures, Paralyzes Christian

Published Dec. 24, 2008 ISTANBUL, December 23 A Pakistani Christian boy’s quarrel with a Muslim policeman’s son has led to …

Dowry Demanded from Captor of Christian Girl

Published Dec. 16, 2008 ISTANBUL, December 16 After a judge yesterday placed new financial and social pressure on the …

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Published Oct. 24, 2008 ISTANBUL, Turkey, October 24 Lawyers for two underage Christian sisters who were kidnapped plan to …

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Published Oct. 17, 2008 ISTANBUL, October 17 In ongoing intimidation of a Pakistani pastor working in the outskirts of …

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Published Oct. 14, 2008 ISTANBUL, October 14 Taliban militants bombed a Catholic-run girls’ school in Pakistan’s war-torn …

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Elderly Christian Killed in Axe Murder

Published Sep. 4, 2008 ISTANBUL, September 4 Four Pakistani Muslims killed an elderly woman with an axe over a dispute with …

Custody Case Could Go to Supreme Court

Published Aug. 20, 2008 ISTANBUL, August 20 A custody battle in Pakistan over two Christian girls kidnapped and allegedly …

my JHWH, perché tu continui ad insistere? questi pezzi di merda, non meritano di vivere! #Datagate #Ue, traditori di massoni, hanno detto. bene Obama, ci ha ascoltati [ #imbecilli voi state supplicando, qualcuno, che, lui è un satanista, notoriamente satanista, di essere amico, con voi, quando voi, non avete la tecnologia per accorgervi di nulla! ] Ok anche da Germania, \”tutela dati personali anche per non Usa\”

17 gennaio, 21:29. #BRUXELLES, #Commissione #Ue \”saluta con favore il discorso di Obama sulla revisione dei programmi di intelligence, e in particolare il suo impegno ad accogliere i timori sulla raccolta dei dati da parte #Nsa\” lo afferma Bruxelles in una nota. \”Obama dimostra di aver ascoltato i timori della Ue riconoscendo la necessità di agire\”. Positiva reazione anche a #Berlino, secondo cui è importante che \”la protezione di dati e diritti personali siano osservati anche per i cittadini non statunitensi\”.

Banchiere da impiegati vestito da drag [ e allora, cosa c\’è di strano? lo sanno tutti, che, ad una certa età, è più facile prenderlo, che, darlo! ] E\’ #Gerrit #Zalm di #Abn #Amro, ex ministro delle Finanze olandese. 17 gennaio, 19:54. #LONDRA, Circa 7mila dipendenti del #colosso #bancario #olandese #Abn #Amro, sono rimasti allibiti quando ad una serata spettacolo per lo staff il loro presidente si è presentato sul palco vestito da \’drag queen\’. Ancor più se si pensa che il #banchiere #Gerrit #Zalm, 61 anni, è stato ministro delle #Finanze in #Olanda. #Parrucca, occhiali anni 50 e abito da donna blu elettrico, con tanto di guanti dorati, si è presentato sul palco come \’ #Priscilla\’ la sorella immaginaria del presidente, tenutaria di una casa chiusa. [ domani? tutti quelli del sesso libero, si sentiranno incoraggiati! ]

#Obama tu sei formalmente apparentemente in cima al potere di un pianeta, mentre, tutti sanno che tu sei un burattino che non conta un cazzo! e tu non hai nessun potere sul futuro delle tue figlie, senza di me! Quindi, tu non verrai a raccontare a me le tue stronzate!

17 gen. Per \’spiare\’ #Nsa, dovrà chiedere ok Corte. dear #Obamama quando loro fanno i sacrifici umani in onore di satana poi loro chiedono anche in quel caso il permesso alla Corte?

17 gennaio 19:03 #SAN GIMIGNANO ( #SIENA) [ma quanti gay sono entrati nella Chiesa Cattolica pur di non fare entrare i preti sposati? ] Benedizione apostolica di Papa Francesco per il circolo Arci di Ulignano frazione di S.Gimignano. Si tratta del gesto di riconoscenza del parroco locale don Luigi Miggiano realizzato con l\’aiuto di un prelato della Curia vaticana che ha scelto il piccolo borgo come buen retiro. I due religiosi hanno voluto omaggiare il circolo Arci consegnando nelle mani della barista la pergamena con tanto di timbro papale in rilievo rilasciata dall\’Elemosineria Apostolica del Vaticano.

Google sarà giudicata per violazioni in Gran Bretagna [ niente di tutto questo tutte le sue azioni sono intenzionali per la Nsa Rothschild NWO-Fmi quindi tanto vale che voi fate pagare la 666 Nsa Banca Mondiale Aliens abductions direttamente! ] In Gran Bretagna Google dovrà difendersi in tribunale dall\’accuse di violazione della riservatezza degli utenti del browser \”Apple Safari\”. In precedenza Google era riuscita a cavarsela da un processo simile negli Stati Uniti aveva dovuto pagare 225 milioni di dollari a favore della Federal Trade Commission e 17 milioni di dollari per coprire le spese processuali. Google era riuscita a dimostrare che le sue azioni non erano intenzionali evitando così sanzioni più severe.

Central African Republic conflict \’political not religious\’

Published January 17 2014

CAR\’s Protestant leader says fighting is for access to resources

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Nicolas Guerékoyamé-Gbangou says fighting between members of the disbanded Séléka rebel group and the anti-balaka self-defense militias is not a battle between Muslims and Christians.

hdptcar / Flickr / Creative Commons

The man chosen to lead what he says is 51% of the population of the Central African Republic (CAR) its Protestants says that the conflict in the country has nothing to do with religion.

Nicolas Guerékoyamé-Gbangou a guest lecturer at London\’s School of Oriental and African Studies (SOAS) this week said that fighting between members of the disbanded Séléka rebel group and the anti-balaka (anti-machete) self-defence militias is not a battle between Muslims and Christians.

\”There is no Christian militia and there is no Muslim militia as well… This conflict is not religious at all\” he said explaining that the anti-balaka militias developed from local village self-defence groups originally formed against cattle rustlers and bandits. He added that around 90 per cent of Séléka was comprised of foreign nationals from neighbouring Chad and Sudan.

It has been widely reported in the media that the conflict has taken a clear religious tone with the Séléka group referred to as an Islamist force bent on turning the country into an Islamic state and the anti-balaka called a \’Christian\’ militia.

However Guerékoyamé-Gbangou says the conflict is really a battle for control of the country\’s resource-rich northeast.

\”Most of our resources are concentrated in the northeast in the region of [CAR\’s former president] Michel Djotodia\” he said. \”This is what led to the rebellion in the northeast. It has been neglected for decades. And [fighting over this region] started in the colonial period so what does it have to do with Christianity or Islam? People want to exploit the natural resources but don\’t want to develop the region because if it is developed it would appeal to lots of people and there would be more investors. [The leaders in the capital] prefer to leave the region like it is so that only the strong ones will have access to the resources.\”

Nicolas Guerékoyamé-Gbangou says the conflict is really a battle for control of the country\’s resource-rich northeast.

World Watch Monitor

Guerékoyamé-Gbangou added that it would be wrong to consider the CAR to be split solely between Christians and Muslims.

\”There aren\’t just Christians and Muslims\” he said. \”There are also animists Buddhists and people from other religions as well. The conflict is not religious; it is political. Those who led the country did not share resources and wealth.\”

After the lecture he was asked why if CAR\’s Christian comprise over 76% of the population (with he says 29% of them being Catholic and the rest Protestant Evangelical) the country has all the seeds for a genocide according to the Director of Operations for the UN Office for the Co-ordination of Humanitarian Affairs (UNOCHA).

In response the Head of the Evangelical Alliance said most committed Christians have not been actively involved in politics in CAR for the past 20 years and so have not been able to be influential in the governance of the country. He lamented that fact saying that was why he himself is an active member of Parliament.

While he was in London World Watch Monitor facilitated Rev. Nicolas Guerekoyame-Gbangou\’s extended interview for BBC World Service\’s programme \’Outlook\’ on Mon January 20 2014. bbc.co.uk/programmes/p01prcsr first broadcast 1206 GMT.

(BBC WS is also re-broadcast on many FM stations worldwide – please check local media).

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Bomb scare reignites Christian fear in northern Mali. Published January 16 2014

Congregants forced to meet in school; explosives found nearby

Share on facebookShare on twitterShare on google_plusone_shareShare on redditMore Sharing Services6. The city of Gao was left badly damaged during the conflict between Malian forces and the Tuareg-led Islamist group last year.

MINUSMA/Marco Dormino / Flickr / Creative Commons

Christians in a city in northern Mali already forced to hold services in a school classroom because their church was looted and not ready to host meetings had a bomb scare on Sunday (Jan. 12).

Military personnel patrolling the area in Gao on Sunday morning discovered explosives near the school. French army personnel were able to safely defuse the devices and authorities are now investigating but the incident left church members shocked.

The pastor of the church whose identity is being withheld to protect his security told World Watch Monitor there is \”insecurity in all aspects of life\” at the moment but that his congregation was refusing to panic.

\”I cannot say for sure that the bomb was intended to hurt us Christians\” he said. \”I only know that the location of the bomb was right next to our place of worship and also a route frequently used by the military.\”

It is just over a year now since French troops ousted the Tuareg-led Islamist group which had taken over northern Mali and declared independence aiming to impose Islamic law on cities such as Gao.

On January 11 last year French troops moved to regain control of the region after the Islamist militants had attempted to progress further south.

For nearly a year the armed Islamist groups had ruled the region banning the practice of other religions and desecrating and looting churches and other places of worship.

Thousands including many Christians fled the occupation and found refuge in the south of the country or in neighbouring countries such as Niger and Burkina Faso.

After the French helped the Malian forces to regain control of the region the re-establishment of security took time and necessitated mass reconstruction as many displaced people returned home.

A number of public buildings were destroyed during the conflict including schools health clinics ancient monuments hotels and restaurants.

The pastor of the church in Gao told World Watch Monitor that around 50 members of his congregation have returned home in recent months.

\”We came back because we want to revive the testimony of Christ here in our hometown\” he said. \”Despite the insecurity in all aspects of life we want everyone to return here and together to work for our God who loves us so much.\”

Mali fell from 7th to 33rd on the 2014 World Watch List which ranks the 50 countries where practising Christianity is most fraught.

Following the French military intervention last year \”the threat of an Islamist takeover has been averted at least temporarily\” reported this year\’s World Watch List which was compiled by Christian charity Open Doors International.

However the list reports that the presence and infrastructure of Christianity in the north was largely destroyed and that rebuilding a Christian presence will be difficult because many Christians who fled the north are afraid to return.

\”Even though most Malian Christians (constituting less than 5% of the population) live in the south of the country they feel threatened by Islamists in the north and fear of a new uprising remains\” reports the list.

Old wine new skin? Published January 16 2014 by Markus Tozman

Analysis Egypt\’s new constitution contains welcome ideas but no guarantee they will be followed. Share on facebookShare on twitterShare on google_plusone_shareShare on redditMore Sharing Services3

Vote counting in an Alexandria polling station.

Imogen Anderson via Twitter (@Imo_Anderson)

Analysis by Markus Tozman

For the second time in 13 months Egyptians have approved a new constitution. Compared to the constitution they just tossed aside the new charter promises Christians a stronger standing and better representation than ever in the history of the Arab Republic. Coptic Pope Tawadros II and other Christian leaders endorsed it.

After the brief but disastrous rule of the Muslim Brotherhood the new constitution is cause for optimism to be sure but the document by itself won\’t change the situation for Christians in Egypt. Like other national charters it announces principles of religious freedom. But Egypt also needs lawmakers and judges who establish and interpret laws in line with the constitution\’s ideals. Here the future is not as clear The new constitution promises Christians a place in its legislative assemblies for example but not in its courts.

Even so early returns indicate the new constitution has won overwhelming approval even as many of the supporters of the former Islamist regime of the Muslim Brotherhood and ousted president Mohamed Morsi sat out the vote in protest.

Egypt\’s new constitution represents yet another swing of the pendulum since the revolution of 2011 that toppled autocrat President Hosni Mubarak. The Muslim Brotherhood mobilised 13 million voters in June 2012 to elect Morsi who supervised work on a new constitution. Work on the document lagged as frustrated Christians and other liberal elements dropped out of the Islamist-dominated drafting assembly. Late in 2012 Morsi ordered the remaining delegates to finish their work in one night and pushed the draft out for a quick vote.

Widespread anti-Morsi protests backed the military\’s removal of the president in July. The Muslim Brotherhood was outlawed and work began on a new constitution.

The new charter reflects the desire to undo Muslim Brotherhood influence and expresses an ultra-nationalism that idealises the army as the protector of the people\’s will. As many Egyptians pointed out voting in favour of the new constitution was an endorsement of the June 2012 revolution that drove out Morsi. The new constitution is a nationalist project intended to counter the Brotherhood\’s Islamist policies and focuses on the unity of the Egyptian people bringing together Islam\’s crescent and Christianity\’s cross. Consequently supporters of the revolution would have been seen as traitors to the nationalist cause if they had voted against the document.

Highlighting the government\’s appeal to national unity Egypt\’s interim president Adly Mansour visited the Coptic Papal Seat at Saint Mark\’s Cathedral the first Egyptian head of state to do so in more than 40 years. This gesture did not go unnoticed; Pope Tawadros endorsed the new constitution and urged Copts to vote in favour of it.

The new constitution has one major element in common with the document it replaces It establishes Sharia as the principle source of legislation. But there is a difference.

Prior to the Brotherhood\’s ascension to power in 2012 the interpretation of the \”principles of Sharia\” had been left to the courts. The 2012 constitution specifies in Article 219 that the principles \”include general evidence the foundational principles of Islamic jurisprudence (usul ul-fiqh) and the reliable sources from among the Sunni schools of thoughts (madhahib)\”. The potential consequences were far-reaching; Article 219 allowed Sharia law to penetrate all spheres of social and personal life paving the way for literal and archaic interpretations of Sharia as well as application of punishment.

The new constitution removes Article 219.

It also removes Article 212 which had granted the government far-reaching powers to control endowments and thus church finances and by extension their operations and social services. By removing Article 212 the new constitution takes the power of the church purse away from a government that will continue to be dominated by Muslims in a country where Islam remains the state religion.

Both the old and new constitutions ostensibly guarantee the independence of Christian and Jewish religious affairs and several new articles theoretically imply greater religious freedom. Article 64 sets forth the \”absolute\” freedom of belief (instead of the \”inviolable\” freedom established in the previous document) though it is restricted it to the Abrahamic religions leaving Baha\’i Shia atheists and agnostics without constitutional cover. Article 74 prohibits the founding of religious political parties and parties that discriminate against \”sex origin sect or geographic location\”. Article 53 promises all \”citizens are equal before the law possess equal rights and public duties and may not be discriminated against on the basis of religion belief sex origin race colour language disability social class political or geographical affiliation or for any other reason\”.

An activist who works closely with persecuted Christians in the countryside said the addition of Article 63 which forbids forced displacement of citizens is especially welcome. Since the 1990s the state has turned a blind eye to displaced Christians in Upper Egypt and other rural regions. Under threat of violence and faced with massive repression and discrimination by Islamists tens of thousands of Christians had forcibly been displaced.

Constitutions typically confine themselves to broad principles and usually are not the place for the detail of carrying them out. But Egypt\’s new charter speaks to several specific Christian concerns.

In contrast to the previous constitution for example the new constitution acknowledges the cultural and historic status of Christians and grants them greater political representation. In both the preamble and in Article 50 it refers to the cultural and historic heritage of the \”Church of Jesus\” and the Copts in particular. Article 244 enshrines \”appropriate representation in the first House of Representatives\” for Christians among other minorities. Article 180 reiterates this principle on the level of local councils.

The new constitution also tackles one of the most enduring and sensitive issues for Egypt\’s Christians Church building and renovation permits. Article 235 promises that \”in its first legislative term after this Constitution comes into effect the House of Representatives shall issue a law to organise building and renovating churches guaranteeing Christians the freedom to practice their religious rituals\”. It\’s the first time in Egypt\’s history that a constitution has addressed this issue.

It is worrisome then that such detailed provisions for Christians are not to be found in other places in the document. The judicial sector for example remains mostly unreformed. It gains a measure of independence in the new charter by moving the power to choose the prosecutor general from the president to the Supreme Judicial Council. But there is no provision reserving a share of seats on the bench for Christians. The articles in the new constitution concerning the courts are the same articles in the old constitution concerning the courts.

Elsewhere there is nothing to indicate whether the rights of religious minorities will be mirrored in for example educational curricula. Nor are there new mechanisms to hold individuals and institutions accountable for breaches of constitutional rights.

Christians about one-tenth of the population in the officially Islamic country have long been frustrated trying to obtain state jobs. Just as it carved out space for Christians in legislative assemblies the new constitution could have carved out space for Christians in the civil service. But it doesn\’t.

\”It is the best constitution Egypt has had yet but … [it is] still disappointing\” said an Egyptian human rights activist who asked not to be named. The military-run interim government waged an intense vote-yes campaign and dissenters – including some of the leaders of the 2011 revolution – have found themselves in trouble with the authorities.

So indeed compared to the last constitution Christians have more rights. However the structural societal bureaucratic and judicial discrimination that has plagued Egypt\’s Christians since the founding of the Arab Republic has historically been a consequence of the non-implementation of the different constitutions. Without any new enforcement mechanisms it is not likely that much will change for Egypt\’s Christians. Their rights will remain theoretical.

To put it in the words of a government official from the Egyptian Foreign Service before this week\’s vote \”This constitution is written for foreigners not for Egyptians. Egyptians do not respect simple traffic rules; How could they respect constitutional articles? No one read the constitution. Still the constitution will be passed with a majority vote of at least 70%.\”

At best this new constitution represents a return to the pre-Brotherhood status for Egypt\’s Christians. The wine-skins are new; the wine however is not.

Markus Tozman is a graduate student of the Middle East at Johns Hopkins University SAIS. The views expressed in this analysis are his own.

Anti-religion hostility rose worldwide in 2012 study says. Published January 15 2014

Growth most rapid in North Africa Middle East Share on facebookShare on twitterShare on google_plusone_shareShare on redditMore Sharing Services3

The world became generally more hostile to religious believers of all faiths Christianity included in 2012 according to a major annual report issued Jan. 14.

Christians were harassed in more countries than followers of other faiths though pressure on Muslims and Jews was widespread globally according to the study conducted by the Washington D.C.-based Pew Research Center.

The report now in its sixth year measures constraints on religious freedom in two major categories social hostilities and government restrictions. It surveys conditions in 198 countries encompassing 99 per cent of the world\’s population.

Social Hostilities. A third of the world\’s countries had high measures of social hostilities in 2012 the highest level recorded in the study\’s six-year history. Pew defines social hostilities as ranging from terrorism and mob violence to harassment over religious attire. Nearly half of all countries reported abuse of religious minorities by individuals or groups who took offense at or felt threatened by the minority. In the first year of the study less than a quarter of all countries reported such abuse.

Violence or the threat of it against religious minorities to enforce religious norms was reported in 39 per cent of countries compared to 33 per cent a year earlier and 18 per cent in the first year of the study.

The report said 2012 growth of social hostilities was especially rapid in Northern Africa and the Middle East and was highest in Pakistan.

Government restrictions. High rates of official limits on religion were found in 29 per cent of the countries about the same as the previous year. Pew examines 20 indicators of government control including bans on specific faiths restrictions on conversions and preferential treatment to certain religions among others.

Increases were detected among several of those 20 measures. Government limits on worship were citied in 74 per cent of countries up from 69 per cent in 2011. Restrictions on public preaching were found in 38 per cent of countries up from 31 per cent. And government force such as arrest and prosecution was documented in 48 per cent of the world\’s countries up from 41 per cent.

Egypt ranked highest on the report\’s list of government restrictions.

Taking both categories — government restrictions and social hostility — into account high levels of overall religious restrictions were reported in 43 per cent of the world\’s countries the highest ever recorded by Pew. In all three-quarters of the world\’s population lives under high levels of restrictions according to the report.

The Christian experience. The Pew Center report concerns itself with all religions not Christianity alone. It did say however that Christians in 2012 were harassed in more countries 110 than any other single religion. Muslims were harassed in 109 and Jews 71. Since the report began in 2007 Christian harassment has been reported in 151 countries and harassment of Muslims in 135.

About the report. The Pew report released Tuesday covers 2012. It doesn\’t take into account momentous developments in 2013 such as the ouster of Muslim Brotherhood leader Mohamed Morsi from Egypt\’s presidency and the subsequent violence against Coptic churches across Egypt; or the anarchy and deadly Muslim-Christian violence in the Central African Republic; or the continued exodus of Christians from Syria and much of the Middle East; or the bombings in Peshawar Pakistan that killed scores of Christians. Pew also excludes North Korea from its study citing the inability to obtain reliable data from or about the reclusive country.

Data for the report is drawn from 18 public information sources most published by national governments the United Nations European Union and non-government human-rights organizations.

Report claims 30000 Eritreans kidnapped in 5 years

Published December 10 2013 by Julius Mbaluto

Total of $600 million extorted in ransom payments

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Asmara Eritrea.

Carsten ten Brink / Flickr / Creative Commons

A report presented to the European Parliament shows that around 30000 Eritreans have been kidnapped since 2007 and taken to the Sinai while ransom payments are demanded.

The report conducted by an Eritrean human rights activist and professors from a Dutch University says that a total of around $600 million (€468m) was extorted from families. During its launch in London on December 4 it was confirmed that Christians were among the thousands kidnapped.

Eritrea is ranked 10th on the 2013 World Watch List which ranks the 50 countries in which Christians are most under pressure for their faith. According to Eritrea\’s Evangelical Alliance approximately 1200 Christians are now incarcerated in Eritrea.

After 366 refugees died in early October off the coast of Lampedusa in Italy where they had been attempting to find refuge Father Mussie Zerai Chairman of the Habeshia Agency which works on behalf of these migrants told World Watch Monitor the majority of those involved in the shipwreck were Christians.

\”I look at the list of the survivors and 90 per cent is Christian\” he said. \”They are coming from Eritrea and Ethiopia. The situation is very bad because politically in Eritrea there is a dictator and they live without any type of freedom or democracy. Many Christians are persecuted because of their faith. It\’s not easy for them to live in Eritrea at this moment.\”

The report says that Eritrea\’s Border Surveillance Unit (BSU) and Sudanese Security officials are among the \”actors\” collaborating with the gangs that hold people hostage in Sinai.

The Eritrean military was also blamed for abducting young people and forcing them to join the National Youth Service while the Eritrean government came under fire for its inability to protect its citizens.

However speaking to BBC\’s Focus on Africa Eritrean Ambassador to the UK Tesfamicael Gerahtu denied the allegations citing a conspiracy between Eritrean asylum seekers and the West. He said the Eritrean government was doing its best to deal with the criminals.

\”Many Christians are persecuted because of their faith. It\’s not easy for them to live in Eritrea at this moment.\”

–Father Mussie Zerai

Dawit

One case which highlights the human trafficking journey from Eritrea to Egypt was movingly presented at the report\’s launch.

Dawit a British citizen from Eritrea said that his sister a single mother was kidnapped on her way to work on July 12.

He said that when she did not come home after work her eldest daughter went to her office but found no sign of her and was told by locals that the business had not opened that day.

The next day Dawit received a call from his mother in Eritrea telling him that she had received a call from someone in Sudan saying that his sister had been kidnapped and demanding $10000 for her release.

Dawit told the gathering that he had no money at the time and that his mother didn\’t want her son in London to call the kidnappers in case they increased the ransom upon realising that a family member lived and worked in the UK.

Dawit said that he was unable to raise the sufficient funds whereupon his sister was tortured. He said that his mother received phone calls during which his sister was raped and her mother was forced to sister to her screams. With her mother still on the phone the kidnappers also electrocuted her and threatened to kill her unless the ransom could be paid.

Eventually Dawit was able to raise the money by selling his car and borrowing money. The ransom was then paid but the kidnappers failed to release his sister despite their promises to do so.

Dawit\’s sister was eventually said to have been released to the Egyptian authorities but he has since heard no word from her. He says that his sister\’s ordeal shows that the Eritrea government cannot protect its citizens.

Dawit\’s efforts to get the UK government\’s help in securing his sister failed. However Stop Sinai Torture activists reported that they have since held meetings with the UK\’s National Crime Agency (NCA) and there is a strong move to gather evidence and to prosecute the perpetrators.

Selam Kidane at the European Parliament

Release Eritrea

Selam Kidane a human rights activist said that the average amount demanded by kidnappers has increased over the years from $5000 in 2009 to $30000 today. Kidane said that even those who were released were severely traumatised.

The report claims that those released in Egypt and Israel were generally opposed to returning home but were forced to return and in Egypt were ordered to pay a repatriation fee.

Meanwhile the report claims those released in Libya are often detained tortured raped and forced to work for free.

Algerian churches NGOs wary as \’restrictive\’ law comes into force

Published January 10 2014

Protestant Church concerned Amnesty International and EU head call for repeal of \’draconian\’ law. Mustapha Krim President of the Protestant Church of Algeria (EPA).

World Watch Monitor

A number of churches as well as foreign NGOs in Algeria have called for the abolishment of a new law which they say will hamper their work.

Under the law which will come into effect on Sunday (January 12) NGOs may be dissolved or suspended if their business is deemed to interfere with national affairs.

Those who fail to comply with the law by January 12 will be liable to prosecution.

Amnesty International claims the law gives Algerian authorities permission to restrict the work of foreign NGOs including human rights organisations.

The law was passed in January 2012 as part of Algerian President Abdelaziz Bouteflika\’s political reforms but it has been criticised by Amnesty International as \”draconian\”.

In a statement released on December 18 2013 by its bureau in Algiers the human rights organisation said the law threatens freedom and democracy.

\”The new Algerian law on associations should be repealed before the expiry of the deadline in January set for existing associations to get registered in order to avoid irreparable damage to Algerian civil society. This draconian law could lead to the closure of independent organisations and civil society and stifle debate on key political social and economic issues\” said Amnesty\’s statement.

The organisation adds that the law \”arbitrarily restricts the right to freedom of association and elevated it de facto to a criminal offense in violation of state obligations prescribed by international human rights law\”.

The Protestant Church of Algeria (EPA) is among a number of other local organisations concerned by the new law.

The law stipulates that an association must be present in at least 12 regions out of a total of 48 across the country in order to be granted national status. Previously the EPA in Algeria was present in only five regions so it has been obliged to obtain the affiliation of other churches located across seven additional regions in order to comply.

\”We sent an updated version of our constitution to the Ministry of the Interior at the end of November just two weeks after our general assembly\” explained Pastor Mustapha Krim president of the EPA. \”We were advised by a lawyer to ensure we introduce our application in the right way. We have done everything necessary to comply with this new law.\”

Under the provisions of the new law the Ministry of Interior will either issue a receipt of approval or a decision of refusal within 60 days.

Already facing restrictions due to the controversial 2006 law forcing churches to register with the state the provisions of this new law will further limit the activities of churches in Algeria.

The 2006 also law outlaws any Christian evangelism of Muslims as well as the distribution production and storing of material used for this purpose.

A group of associations including the Algerian League for Human Rights (LADDH) has called for a national campaign against the law.

The European Union has also expressed its concern. \”We hope that these practical difficulties in the implementation of this law which are not quite the same for all associations will be lifted to facilitate the work of associations\” said the head of the EU delegation of Algeria Marek Skolil during a press conference on December 22 in Algiers.

Two pastors killed in Kenya Published October 29 2013 by Julius Mbaluto

Perpetrators must be arrested and security increased say church leaders. Mombasa.

Lauren Pressley / Flickr / Creative Commons Two pastors from southern coastal towns in Kenya were killed last weekend in separate attacks. Charles Mathole a leader of Mombasa\’s Redeemed Gospel Church in Mtopanga was found dead in church on the morning of Sunday October 20 shot in the head and with a Bible in his lap. A member of the choir in his church said he seemed to have been preparing the Sunday morning service when he was shot. In Kilifi about 60 kilometres north of Mombasa the body of a pastor with the East African Pentecostal Churches Ibrahim Kithaka was found dumped in a patch of bushes near Madamani trading centre in Vitengeni according to members of his church. The two deaths come just a few days after the coastal town of Mombasa witnessed its worst rioting in recent years after the drive-by shooting of a Muslim Imam Ibrahim Rogo itself in the aftermath of the Westgate mall attack.

Rioters protesting against Rogo\’s death had burned a Salvation Army Church in Kenya\’s second largest city and four people lost their lives during the protests).

One local pastor whose name is being withheld for security reasons told World Watch Monitor the atmosphere remained tense following the murder of Sheikh Rogo and his three companions.

\”Church leaders have all received threatening text messages in the past but they have increased since the sheikh was killed\” he said. \”The text messages from an unknown number say \’Be prepared we are coming for you.\’ We reported them to the police but no arrests have been made.

Another local pastor said that Muslim leaders had openly incited local youth against Christians in the previous few weeks.

\”They abused us very badly\” he said. \”We reported to the OCPD [Officer Commanding Police Division] who promised to disband the meeting but did not. We also hear [rumours] that [extremists] have targeted five specific churches for destruction. We do not know which churches those are but we have informed the police of this too.\”

In a statement released on October 21 Mombasa Church Forum pastors called on the government to intensify security.

\”The Mombasa Church Forum categorically states that no attack on Christians or their church leaders will deter us from our way of worship and our freedom of religion. To the perpetrators of these heinous attacks we hereby state that we will not be intimidated and will continue to worship our Lord in our churches\” said Bishop Wilfred Lai Chairman of the Mombasa Church Forum.

Assistant Police Commissioner Vincent Kibaara said that Pastor Kithaka was in the process of setting up a church in the Muryachakwe area of Kilifi and it is believed he was attacked while travelling home.

The police chief said they were looking for two boys seen with the pastor before he was killed. \”We are yet to get leads on what transpired but we are looking for the two boys last seen with the pastor. I am sure they will shed some light on his death\” said Mr Kibaara.

Kilifi County Deputy Speaker Teddy Mwambire and Governor Amason Kingi asked Kilifi County Police Commander James Kithuka to clean up his office and fight crime. The acting Mombasa County Commissioner Mohamed Salim said police are investigating the incidents and asked for patience.

Kenya which has a Christian majority of 85 per cent has little history of interfaith tensions. However in recent years this has changed.

Kenyan forces have been in Somalia since 2011.

Albany Associates / Flickr / Creative Commons

One factor has been Kenya\’s military involvement in Somalia since October 2011 and the retaliatory response of the Islamic extremist group Al-Shabaab which swore to attack Kenya until her troops were called back home from Somalia.

Recent attacks at Westgate Mall in Nairobi saw the terrorists force many of their captives to recite the Islamic prayer. Those who were not able were deemed \’Kafirs\’ or non-believers and were killed (although Muslims also died in Westgate so it was not clear-cut).

The terrorists were seen in recent CCTV footage praying inside Westgate shopping mall in Nairobi after killing 67 people including women and children and injuring over 200 others.

Kenyan Christian and Muslim leaders together condemned the Westgate attack telling Kenyans that they should not be divided by religion. Kenya\’s former Prime Minister backed this campaign saying that Islam is a religion of peace and never condones killing therefore the killers were terrorists and not true Muslims.

Al-Shabaab\’s campaign has been felt in many church quarters and in Kenya as a whole. Many churches now have routine security checks. Now the Westgate attacks seem to have increased Kenyans\’ resolve to win the battle against Al-Shabaab. Whereas the attackers demanded the withdrawal of Kenya\’s troops from Somalia President Uhuru Kenyatta was quoted as saying Kenyan troops will stay in Somalia until that country \”gets its house in order\”.

However there is another dimension to the assault on Christians in Kenya. In north-east Kenya tension has been high for much longer than Kenya\’s involvement in fighting Al-Shabaab across the border.

Analysts say this assault is also about ridding the Muslim-dominated north east of its Christians an Islamist agenda for Kenya and a secessionist agenda in the region.

In February this year two pastors Abdi Welli and Ibrahim Makunyi were shot by unknown gunmen who killed the one and wounded the other. The two pastors were leaders in the East Africa Pentecostal church in Garissa in northern Kenya.

Kenya is a new arrival at No. 40 on the World Watch List which charts the countries where life as a Christian is most difficult.

\”Kenya has come under the grip of Islamic extremism more and more and this is a source of hostility against Christians\” reports the List. \”Thousands of Somalis continue to cross the border into Kenya as the situation in Somalia worsens causing much instability in Kenya. Members of the extremist Islamic movement in Somalia therefore also cross into the north-eastern and coastal regions of Kenya spreading their extremist views and this is where the majority of Christian persecution takes place.\”

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Iranian Christian jailed for 10 years freed. Published November 05 2013

Successful appeal after just three months for 27-year-old

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Mostafa Bordbar 27 has been released after just three months.

Mohabat News

An Iranian Christian sentenced to 10 years in prison has been released after three months.

Mostafa Bordbar 27 was released Nov. 3 from Tehran\’s Evin Prison after charges of participating in an \”anti-security organisation\” and \”gathering with intent to commit crimes against Iranian national security\” were overturned.

Bordbar was arrested in December last year during Christmas celebrations with friends and sentenced in July. The Oct. 30 appeals court hearing cleared him of all charges.

Iran has come under increasing pressure from the international community to improve its human rights record including its number of political prisoners or other prisoners of conscience such as the more than 40 Christians behind bars.

In September two Christians were released a decision welcomed internationally. Mitra Rahmati and Maryam Jalili were nearing the end of their sentences and were released just ahead of new President Hassan Rouhani\’s first address to the U.N. General Assembly in New York.

The U.S. ambassador to the U.N. Samantha Power took to Twitter on Sept. 18 to hail the release of prisoners from Iran\’s jails. \”But it\’s far from enough\” she wrote. \”Those missing or unjustly detained including Amir Hekmati Saeed Abedini and Bob Levinson must be returned home.\”

Hekmati is awaiting retrial in Iran on espionage charges. Levinson was kidnapped in Iran in 2007 and is believed to remain in government custody. Meanwhile Abedini an Iranian-born U.S. citizen and pastor serving eight years in prison for his missionary work has written to Rouhani asking for justice and freedom.

At least 300 Christians have been arrested in the past three years in Iran with the most common charges being actions against public security and propaganda against the regime. Many of these Christians were arrested while taking part in \”house churches\” small meetings of Christians who gather to worship and pray together.

\”In bringing about these charges against Christians both the government and the judiciary have made an error of law and fact because Christian gatherings either at homes or churches are mainly formed for Christians to worship together and to read and study the Bible not to change the regime and they do not have a goal of any political activity. So these are wrong judgments\” human rights lawyer Attieh Fard told the United Nations Human Rights Council last month.

Fard urged Rouhani to make good on his promises to the U.N. in New York by releasing the 42 Christians known to be in jail and the 45 awaiting trial.

Bordbar\’s victory in court comes one week after another four Iranian Christians lost their own appeals having been convicted of similar charges.

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Iranian Christian jailed for 10 years freed. Published November 05 2013

Successful appeal after just three months for 27-year-old

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Mostafa Bordbar 27 has been released after just three months.

Mohabat News

An Iranian Christian sentenced to 10 years in prison has been released after three months.

Mostafa Bordbar 27 was released Nov. 3 from Tehran\’s Evin Prison after charges of participating in an \”anti-security organisation\” and \”gathering with intent to commit crimes against Iranian national security\” were overturned.

Bordbar was arrested in December last year during Christmas celebrations with friends and sentenced in July. The Oct. 30 appeals court hearing cleared him of all charges.

Iran has come under increasing pressure from the international community to improve its human rights record including its number of political prisoners or other prisoners of conscience such as the more than 40 Christians behind bars.

In September two Christians were released a decision welcomed internationally. Mitra Rahmati and Maryam Jalili were nearing the end of their sentences and were released just ahead of new President Hassan Rouhani\’s first address to the U.N. General Assembly in New York.

The U.S. ambassador to the U.N. Samantha Power took to Twitter on Sept. 18 to hail the release of prisoners from Iran\’s jails. \”But it\’s far from enough\” she wrote. \”Those missing or unjustly detained including Amir Hekmati Saeed Abedini and Bob Levinson must be returned home.\”

Hekmati is awaiting retrial in Iran on espionage charges. Levinson was kidnapped in Iran in 2007 and is believed to remain in government custody. Meanwhile Abedini an Iranian-born U.S. citizen and pastor serving eight years in prison for his missionary work has written to Rouhani asking for justice and freedom.

At least 300 Christians have been arrested in the past three years in Iran with the most common charges being actions against public security and propaganda against the regime. Many of these Christians were arrested while taking part in \”house churches\” small meetings of Christians who gather to worship and pray together.

\”In bringing about these charges against Christians both the government and the judiciary have made an error of law and fact because Christian gatherings either at homes or churches are mainly formed for Christians to worship together and to read and study the Bible not to change the regime and they do not have a goal of any political activity. So these are wrong judgments\” human rights lawyer Attieh Fard told the United Nations Human Rights Council last month.

Fard urged Rouhani to make good on his promises to the U.N. in New York by releasing the 42 Christians known to be in jail and the 45 awaiting trial.

Bordbar\’s victory in court comes one week after another four Iranian Christians lost their own appeals having been convicted of similar charges.

dominusUniusRei

Two pastors killed in Kenya Published October 29 2013 by Julius Mbaluto

Perpetrators must be arrested and security increased say church leaders. Mombasa.

Lauren Pressley / Flickr / Creative Commons Two pastors from southern coastal towns in Kenya were killed last weekend in separate attacks. Charles Mathole a leader of Mombasa\’s Redeemed Gospel Church in Mtopanga was found dead in church on the morning of Sunday October 20 shot in the head and with a Bible in his lap. A member of the choir in his church said he seemed to have been preparing the Sunday morning service when he was shot. In Kilifi about 60 kilometres north of Mombasa the body of a pastor with the East African Pentecostal Churches Ibrahim Kithaka was found dumped in a patch of bushes near Madamani trading centre in Vitengeni according to members of his church. The two deaths come just a few days after the coastal town of Mombasa witnessed its worst rioting in recent years after the drive-by shooting of a Muslim Imam Ibrahim Rogo itself in the aftermath of the Westgate mall attack.

Rioters protesting against Rogo\’s death had burned a Salvation Army Church in Kenya\’s second largest city and four people lost their lives during the protests).

One local pastor whose name is being withheld for security reasons told World Watch Monitor the atmosphere remained tense following the murder of Sheikh Rogo and his three companions.

\”Church leaders have all received threatening text messages in the past but they have increased since the sheikh was killed\” he said. \”The text messages from an unknown number say \’Be prepared we are coming for you.\’ We reported them to the police but no arrests have been made.

Another local pastor said that Muslim leaders had openly incited local youth against Christians in the previous few weeks.

\”They abused us very badly\” he said. \”We reported to the OCPD [Officer Commanding Police Division] who promised to disband the meeting but did not. We also hear [rumours] that [extremists] have targeted five specific churches for destruction. We do not know which churches those are but we have informed the police of this too.\”

In a statement released on October 21 Mombasa Church Forum pastors called on the government to intensify security.

\”The Mombasa Church Forum categorically states that no attack on Christians or their church leaders will deter us from our way of worship and our freedom of religion. To the perpetrators of these heinous attacks we hereby state that we will not be intimidated and will continue to worship our Lord in our churches\” said Bishop Wilfred Lai Chairman of the Mombasa Church Forum.

Assistant Police Commissioner Vincent Kibaara said that Pastor Kithaka was in the process of setting up a church in the Muryachakwe area of Kilifi and it is believed he was attacked while travelling home.

The police chief said they were looking for two boys seen with the pastor before he was killed. \”We are yet to get leads on what transpired but we are looking for the two boys last seen with the pastor. I am sure they will shed some light on his death\” said Mr Kibaara.

Kilifi County Deputy Speaker Teddy Mwambire and Governor Amason Kingi asked Kilifi County Police Commander James Kithuka to clean up his office and fight crime. The acting Mombasa County Commissioner Mohamed Salim said police are investigating the incidents and asked for patience.

Kenya which has a Christian majority of 85 per cent has little history of interfaith tensions. However in recent years this has changed.

Kenyan forces have been in Somalia since 2011.

Albany Associates / Flickr / Creative Commons

One factor has been Kenya\’s military involvement in Somalia since October 2011 and the retaliatory response of the Islamic extremist group Al-Shabaab which swore to attack Kenya until her troops were called back home from Somalia.

Recent attacks at Westgate Mall in Nairobi saw the terrorists force many of their captives to recite the Islamic prayer. Those who were not able were deemed \’Kafirs\’ or non-believers and were killed (although Muslims also died in Westgate so it was not clear-cut).

The terrorists were seen in recent CCTV footage praying inside Westgate shopping mall in Nairobi after killing 67 people including women and children and injuring over 200 others.

Kenyan Christian and Muslim leaders together condemned the Westgate attack telling Kenyans that they should not be divided by religion. Kenya\’s former Prime Minister backed this campaign saying that Islam is a religion of peace and never condones killing therefore the killers were terrorists and not true Muslims.

Al-Shabaab\’s campaign has been felt in many church quarters and in Kenya as a whole. Many churches now have routine security checks. Now the Westgate attacks seem to have increased Kenyans\’ resolve to win the battle against Al-Shabaab. Whereas the attackers demanded the withdrawal of Kenya\’s troops from Somalia President Uhuru Kenyatta was quoted as saying Kenyan troops will stay in Somalia until that country \”gets its house in order\”.

However there is another dimension to the assault on Christians in Kenya. In north-east Kenya tension has been high for much longer than Kenya\’s involvement in fighting Al-Shabaab across the border.

Analysts say this assault is also about ridding the Muslim-dominated north east of its Christians an Islamist agenda for Kenya and a secessionist agenda in the region.

In February this year two pastors Abdi Welli and Ibrahim Makunyi were shot by unknown gunmen who killed the one and wounded the other. The two pastors were leaders in the East Africa Pentecostal church in Garissa in northern Kenya.

Kenya is a new arrival at No. 40 on the World Watch List which charts the countries where life as a Christian is most difficult.

\”Kenya has come under the grip of Islamic extremism more and more and this is a source of hostility against Christians\” reports the List. \”Thousands of Somalis continue to cross the border into Kenya as the situation in Somalia worsens causing much instability in Kenya. Members of the extremist Islamic movement in Somalia therefore also cross into the north-eastern and coastal regions of Kenya spreading their extremist views and this is where the majority of Christian persecution takes place.\”

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\’White Widow\’ key suspect in Kenyan pastors\’ murders

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8 ore fa

Algerian churches NGOs wary as \’restrictive\’ law comes into force

Published January 10 2014

Protestant Church concerned Amnesty International and EU head call for repeal of \’draconian\’ law. Mustapha Krim President of the Protestant Church of Algeria (EPA).

World Watch Monitor

A number of churches as well as foreign NGOs in Algeria have called for the abolishment of a new law which they say will hamper their work.

Under the law which will come into effect on Sunday (January 12) NGOs may be dissolved or suspended if their business is deemed to interfere with national affairs.

Those who fail to comply with the law by January 12 will be liable to prosecution.

Amnesty International claims the law gives Algerian authorities permission to restrict the work of foreign NGOs including human rights organisations.

The law was passed in January 2012 as part of Algerian President Abdelaziz Bouteflika\’s political reforms but it has been criticised by Amnesty International as \”draconian\”.

In a statement released on December 18 2013 by its bureau in Algiers the human rights organisation said the law threatens freedom and democracy.

\”The new Algerian law on associations should be repealed before the expiry of the deadline in January set for existing associations to get registered in order to avoid irreparable damage to Algerian civil society. This draconian law could lead to the closure of independent organisations and civil society and stifle debate on key political social and economic issues\” said Amnesty\’s statement.

The organisation adds that the law \”arbitrarily restricts the right to freedom of association and elevated it de facto to a criminal offense in violation of state obligations prescribed by international human rights law\”.

The Protestant Church of Algeria (EPA) is among a number of other local organisations concerned by the new law.

The law stipulates that an association must be present in at least 12 regions out of a total of 48 across the country in order to be granted national status. Previously the EPA in Algeria was present in only five regions so it has been obliged to obtain the affiliation of other churches located across seven additional regions in order to comply.

\”We sent an updated version of our constitution to the Ministry of the Interior at the end of November just two weeks after our general assembly\” explained Pastor Mustapha Krim president of the EPA. \”We were advised by a lawyer to ensure we introduce our application in the right way. We have done everything necessary to comply with this new law.\”

Under the provisions of the new law the Ministry of Interior will either issue a receipt of approval or a decision of refusal within 60 days.

Already facing restrictions due to the controversial 2006 law forcing churches to register with the state the provisions of this new law will further limit the activities of churches in Algeria.

The 2006 also law outlaws any Christian evangelism of Muslims as well as the distribution production and storing of material used for this purpose.

A group of associations including the Algerian League for Human Rights (LADDH) has called for a national campaign against the law.

The European Union has also expressed its concern. \”We hope that these practical difficulties in the implementation of this law which are not quite the same for all associations will be lifted to facilitate the work of associations\” said the head of the EU delegation of Algeria Marek Skolil during a press conference on December 22 in Algiers.

#Obama tu sei patetico ma quello di pensare che la #NSA si limiti a spiare è soltanto una analisi molto riduttiva loro possono entrare in tutti i siti e possono cancellare e modificare ogni cosa di quel sito web. infatti i satanisti sono arroganti e calpestano lo altrui pensiero culturale e quindi deridono il cristianesimo è con cavilli che hanno distrutto tanti siti web cristiani in youtube.

#Obama e se io ero un uomo bugiardo oppure un umo che non voleva bene a tutte le persone del mondo oppure un uomo che non voleva proteggere tutte le religioni e tuutti i governi poi io non potevo mai essere stato eletto da Dio ad essere Unius REI.

#Obama tu guarda tutto il male che noi abbiamo fatto al nostro pianeta visto che lui era prima il paradiso terrestre fatto da Dio. 1. noi abbiamo fatto la Torre di Babele 2. abbiamo meritato il diluvio universale 3. poi abbiamo costruito tanti sistemi ideologici e politici per fare soffrire tante persone innocenti. 4. infine i farisei Illuminati Spa Fmi per nascondere la loro truffa di signoraggio bancario hanno preteso [cioè per motivi contabili hanno avuto bisogno] di due guerre mondiali ed hanno rovinato depauperato impoverito degradato in ogni modo il genere umano! 5. ecco perché di questo tutti sono sicuri \”voi senza Unius REI voi non potete minimamente sperare di poter sfuggire anche a questa terza guerra mondiale\”

#Obama e poi che genere di merda i farisei anglo-americani Bildenberg le sinistre massoniche che dominano il mondo avendo rubato a tutti la sovranità monetaria hanno finaziato e portato a vittoria nel loro odio assurdo contro Gesù Cristo il giusto uomo nato a Betlemme? il relativimo il materialismo il secolarismo e quindi la eterna fiaba teoria della evoluzione che dopo 150 anni non potrà più essere dimostrata certamente. [ ecco perché le cose più aberranti come pedofilia eutanasia omosessualismo aborto ed ogni perversione sessuale il sataniso stesso hanno trovato (non solo una tolleranza) ma addirittura una giustificazione giuridica sul nostro pianeta! ]

#Obama tu sei formalmente apparentemente in cima al potere di un pianeta mentre tutti sanno che tu sei un burattino che non conta un cazzo! e tu non hai nessun potere sul futuro delle tue figlie senza di me! Quindi tu non verrai a raccontare a me le tue stronzate!