yerushalayim universal brotherhood
23:26 04.11.2017 | Saudi Crown Prince Mohammed bin Salman in Riyadh, Saudi Arabia ] perché io ho sostenuto e protetto i Russi nella loro disperazione e loro si disinteressano del genocidio dei cristiani in Korea del Nord? [ allora, a quali bestie, io ho prolungato e reso più dolorosa la agonia?
TESTI LIBERAMENTE CONSULTABILI
Articoli, recensioni, CAPITOLI di libri, a cura di d. Curzio Nitoglia
FILOSOFIA POLITICA E DIRITTO NATURALE DON CURZIO NITOGLIA
14 giugno 2010 http://www.doncurzionitoglia.com/filosofia_politica_diritto1.htm
Introduzione Abbiamo già visto, in questo stesso sito, come «prudentia relata ad bonum commune vocatur politica», onde la politica è una virtù e specificatamente la virtù di prudenza applicata alla vita comune o sociale dell’uomo. La politica ci fornisce i principii di ciò che l’uomo in quanto ragionevole, libero e socievole, deve fare per cogliere il suo fine prossimo (benessere comune temporale) subordinatamente a quello ultimo soprannaturale (Dio). La morale sociale o politica trae i suoi principii dalla filosofia speculativa o teoretica, la quale dalle creature risale alla esistenza di Dio, dimostra che l’uomo è fornito anche di un’anima spirituale, con intelletto e volontà ordinate al vero e al bene, onde gli atti umani sono buoni se corrispondono al suo fine (vero/bene) e cattivi se se ne allontanano (errore/male). L’uomo,
inoltre, tende a tal fine non solo come singolo individuo, ma anche come animale socievole che vive in una famiglia e assieme ad altre famiglie forma una polis (in greco) o societas (in latino) ovvero lo Stato o Società civile. La politica deriva da una metafisica e da una filosofia morale individuale. Perciò non si può vivere bene in socie
tà se prima non si vive virtuosamente come singolo e il singolo, a sua volta, ha bisogno della famiglia e della Società per ottenere tutti i mezzi di cui ha bisogno per cogliere il suo fine prossimo e ultimo. Quindi il rifiuto della politica classica, comporta il rifiuto della natura socievole e sociale dell’uomo quale è stato creato da Dio e dunque il piano di Dio stesso. Di qui nasce la necessità di approfondire il concetto di diritto na
turale, divino e positivo. San Tommaso d’Aquino nella Somma Teologica (I-II) parla della legge in generale alla questione 90
. Nel 1° articolo spiega che la legge è la regola degli atti umani e, come tale, è propria della ragione più che della volontà, poiché è la ragione che ordina e dispone i mezzi al fine. Nel 2° articolo insegna che ha ragione di legge tutto ciò che è ordinato al bene comune. Nel 4° definisce la legge come “ordinamento della ragione al bene comune, promulgato da colui cui spetta la cura della società”. Alla questione 91 parla delle diverse specie di legge. Nel 1° articolo
insegna che il mondo, il quale è retto da Dio, è ordinato al fine dalla ragione eterna divina e questa è la legge eterna. Nel 2°
spiega che la legge eterna è impressa nelle cose secondo la loro natura ed è partecipata all’uomo secondo la sua essenza di animale razionale, perciò è conosciuta da lui col lume della ragione naturale e questa è la legge naturale. Il 3° articolo
insegna che le leggi positive umane applicano i principii comuni della legge naturale tramite disposizioni particolari della ragione umana. La questione 92 indaga gli effetti della legge ed insegna nell’articolo 1° che l’effetto della legge è render buoni e virtuosi gli uomini, nell’articolo 2° che l’ufficio della legge è comandare gli atti di virtù e proibire i vizi ed infine punire le inadempienze e le mancanze. La questione 93 studia la legge eterna e nell’articolo 2° mostra che la legge eterna in sé è nota solo a Dio e ai Santi del Cielo, ma, per la sua irradiazione nella conoscenza della verità, è nota a tutti. La questione 94
nell’articolo 2°
tratta della legge naturale, che ritrae l’uomo dal male e lo indirizza al bene, ossia a ciò che gli conviene come ente animale e razionale. La questione 95
sulla legge positiva nell’articolo 2°
insegna che la legge positiva umana, la quale sia in disaccordo con quella naturale e con la retta ragione non è legge ma corruzione di legge. Quindi la legge positiva deve derivare da quella naturale e mai contraddirla. La legge o diritto naturale
S. Tommaso insegna che la legge o diritto naturale è la regola che dirige l’uomo come animale razionale, ossia nella sua essenza, e consiste nel far concordare la condotta umana coi fini che Dio ha inserito nella natura uma
na, di cui è il Creatore. Perciò non bisogna confondere natura o legge naturale coll’istinto, che è solo la parte più bassa dell’uomo, composto di corpo e anima razionale e quindi di passioni, ma anche di intelletto e libera volontà, nelle quali è riflessa la legge eterna di Dio.
Onde la legge in genere viene definita «ordinatio rationis ad bonum commune ab eo qui curam communitatis habet promulgata» e il diritto naturale «una certa impressione della luce [lex-lux] di Dio in noi e una partecipazione della legge eterna divina nella creatura razionale». L’Angelico, riguardo alla legge, studia la natura non metafisicamente come sostanza o ente, ma nel suo valore morale-giuridico e nel suo significato finalistico, in quanto “principio di moto e quiete” o “principio attivo e passivo di generazione”, e distingue la forma, che è la parte attiva della natura o “principio attivo del movimento”, dalla materia, che è la parte passiva o “principio passivo”. La natura, come principio formale o attivo, dice ordine all’azione, tendere verso qualche cosa ossia un fine, il che presuppone l’appetito verso il fine, e l’intelletto, che ordini l’appetito al fine, poiché ordinare una cosa ad un’altra come mezzo al fine è proprio dell’intelligenza che è ordinatrice. Di conseguenza “naturale” esprime ciò cui la natura, come “tendere a”, è inclinata, ossia il bene che è conforme all’inclina
zione naturale. Infatti naturale, in questo contesto, non significa rapporto di causalità efficiente cieca, necessitante e necessitata “ex natura”, ma finalità intelligente e ordinatrice o “secundum naturam”. La legge naturale, quindi, non è qualcosa di esclusivamente genetico e istintivo,
come vorrebbero lo scientismo, il materialismo e il freudismo, ma anche e soprattutto qualcosa di razionale e volontario, ossia ordinato al fine (perfezionamento o bene individuale e sociale dacché l’uomo è animale non solo razionale, ma anche socievole): essa è assieme “ex natura” e “secundum naturam”. La legge naturale è una attività della potenza conoscitiva e volitiva, in forza delle quali l’uomo è diretto ad agire conformemente al suo fine: il vero e il bene. Padre
LUIGI TAPARELLI D’AZEGLIO
la definisce così: “la natura è quel principio di tendenza che porta un essere al fine pel quale fu fatto dal suo Creatore”. Quindi, specificando ancor meglio, si distinguono le diverse nozioni di “diritto naturale”, come norma oggettiva e immutabile di moralità (opposta al “diritto positivo”) e di “legge naturale”, come principio da cui deriva il diritto naturale. L’essenza umana fondamento primo del diritto naturale
La legge morale naturale si fonda innanzi tutto sull’essenza entitativa dell’uomo, vale a dire «deve corrispondere all’essenza della natura umana», e ultimamente si fonda in Dio, autore della natura. L’essenza ontologico-metafisica dell’uomo è il fondamento primo della legge o diritto naturale, ma tale essenza entitativa è stata data all’uomo da Dio, assieme all’operare conformemente alla natura del suo essere di animale razionale, libero e sociale. Se in primo luogo
la legge naturale è intrinseca all’essere dell’uomo, in ultimo luogo
essa è fondata in Dio, autore della natura umana. Perciò la legge naturale ci dice di adeguarci al nostro essere e di essere e diventare ciò che siamo: “uomini siate e non pecore matte” direbbe Dante. Dall’essere dipende il dover essere, l’agire (“agere sequitur esse”). In breve, l’etica individuale e sociale presuppone una metafisica, poiché l’agire o il dovere (oggetto della morale) sono una conseguenza dell’essere (oggetto della metafisica). La legge morale naturale è, perciò, la legge dell’essere che si diffonde nella pratica e nell’agire. «Quindi è impossibile ammettere la metafisica dell’essere nella concezione aristotelico-tomistica e negare il diritto naturale. […]. La filosofia morale della persona umana si fonda sulla metafisica dell’essere, ma oggi, purtroppo, c’è una forte pregiudiziale antifilosofica, una diffusa avversione alla metafisica, un congedo dall’essere, e questa fine della metafisica porta facilmente anche alla fine dell’etica». La filosofia moderna, dal Seicento all’Ottocento, si è allontanata dalla metafisica dell’essere, che fonda l’agire e il pensare. Per la modernità si parte dal primato del soggetto, che non riconosce l’oggettività ontologica e reale del mondo esterno e neppure quella dell’ordine morale. Onde vi è un primato non solo del Cogito
sulla realtà extramentale, ma anche della coscienza soggettiva o “di comodo” sulla morale oggettiva. Invece per Aristotele e S. Tommaso è l’essere che fonda il pensiero umano, onde la coscienza morale dell’uomo procede dall’esser vero e buono, in quanto le leggi dell’agire dipendono da quelle dell’essere (nell’ordine metafisico: sì = sì, no = no; sì ≠ no; bene = bene, male = male, bene ≠ male; nell’ordine praDco o morale: “bonum faciendum, malum vitandum”
). Perciò l’uomo deve agire secondo la sua natura di animale razionale e libero, ossia secondo ragione o virtù e quindi anche secondo il suo fine o il principio di finalità, che regola l’essere e l’agire. La metafisica sfocia inevitabilmente in filosofia morale (individuale e sociale, poiché l’uomo non è animale solìvago, ma socievole). Però l’uomo possiede la sua natura non da sé, ma da Dio, e da essa è orientato o finalizzato a raggiungere il suo scopo o la sua finalità, che coincide con la beatitudine o felicità. Inoltre, in quanto animale razionale, l’uomo si auto-orienta ragionevolmente e liberamente al suo fine. In breve, dobbiamo realizzare liberamente e ragionevolmente la nostra natura umana fornita di intelletto e volontà: “Esto vir” (vir = “uomo buono” da virtus, ossia capace di agire veramente bene di essere ed agire moralmente). Ancora Dante ci canta: “fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtude e conoscenza”. Onde sarò veramente uomo, se seguo le leggi in me stesso naturalmente inscritte del mio dover agire bene o moralmente, alle quali debbo ubbidire volontariamente e liberamente, se non voglio tradire la mia essenza di animale ragionevole e libero, ordinato al vero e al bene. Il vero uomo è colui che vive secondo tali leggi, che sono fondate in primo luogo nella natura umana e in ultimo in Dio, autore di essa, le quali leggi sono il fondamento del diritto positivo, che da esse riceve valore. Dio fondamento ultimo del diritto naturale Dio è il fondamento ultimo
del diritto naturale. I migliori filosofi greco-romani (Platone-Aristotele, Cicerone-Seneca) e specialmente i Padri
e gli Scolastici sublimati da S. Tommaso d’Aquino e successivamente dalla seconda sc
olastica (GREGORIO DA RIMINI, In II Sent., dist. 34, q. 1, a. 2; G
ABRIEL BIEL,In II Sent., dist. 35, q. unica, a. 1; G
ABRIEL V
ÀZSQUEZ, In I-II Sum. Theol. S. Thomae, disp. 97, c. 1; F
RANCISCO S
UÀREZ,
De legibus ac Deo legislatore, II, c. 6, nn. 3-5-11; F
RANCISCO DE V
ITORIA,
In Sum. Theol. S. Thomae, I-II, q. 94, a. 2; S
ALAMANTICENSES M
ORALES,
t. III, tract. XI, De le gibus, c. I, punctum III, par II, nn. 24-25; DOMINGO DE SOTO,De justitia et jure, I, q. 4, 3) riconoscono che la legge naturale ha valore solo se si riconosce come suo fondamento ult
imo un Legislatore, che l’ha inscritta nella natura umana ed ha stabilito una sanzione e un premio per tutelarla. L’Aquinate definisce la legge naturale come «partecipazione della creatura razionale alla legge eterna». Essa è un ordine dato e tutelato da Dio, per cui deviare da quest’ordine è uno snaturarsi o andare contro natura
. Gli antichi greci e romani, ancor prima della Rivelazione cristiana, seppero colla ragione naturale elevarsi all’altezza di una legge divina dalla quale quella naturale deriva. Purtroppo la modernità, avendo rotto i ponti con la metafisica classica e soprattutto tomistica, ha invertito anche il concetto di legge naturale, giungendo alle aberrazioni della post-modernità con Freud e la scuola psicanalitica, che hanno promulgato una contro-legge anti-naturale ed anti-divina, ossia oggettivamente diabolica. La nozione di “legge eterna”
Dio, in quanto Creatore o Principio della natura e suo Fine ultimo, è di conseguenza Autore anche della legge eterna concepita come il piano il disegno secondo il quale Dio governa tutte le cose che ha fatto per Se stesso. S.AGOSTINO
definisce la “legge eterna” come «la ragione e volontà divina, che comanda di conservare l’ordine naturale e proibisce di perturbarlo». S. TOMMASO D’AQUINO ci dà la definizione divenuta classica e comune: «la legge eterna è la stessa ragione, che governa tutte le cose, esistente in Dio, re dell’universo»; essa dirige «tutti gli atti e movimenti al debito fine». In breve la Provvidenza divina realizza la nozione stessa di legge in quanto ordina al loro fine tutte le cose. Siccome Dio è assolutamente semplice, la legge eterna si fonda nell’Essenza di Dio, coincide con essa ed è Dio stesso regolatore supremo, che da tutta l’eternità conosce se stesso come imitabile ed amabile in quanto fine ultimo. Quindi il diritto non si fonda sull’arbitrio umano, ma sulla legge di natura in quanto partecipazione di quella eterna. Il vero concetto di legge o diritto naturale comporta una dipendenza ontologica, teologica e finalistica delle creature dalla Causa prima incausata. Dio è la ragione ultima dell’essere, del divenire e dell’agire e quindi è la regola primo/ultima della moralità. Conseguentemente «Dio è la causa prima e principale di ogni nostro obbligo o dovere, essendo Egli il Principio primo e il Fine ultimo di tutte le cose». Come il principio di non contraddizione regola la metafisica e la logica, così il principio di finalità e la sinderesi regolano ogni agire pratico o morale. Questo ordine del mondo (sia fisico che morale) è la legge eterna, finalità fisica
inscritta nelle cose irrazionali e finalità morale
inscritta nelle creature ragionevoli, che ci fa risalire al Legislatore e Giudice supremo. Così Dio non solo comunica l’essere alle creature, ma le ordina ad un fine e le provvede affinché lo conseguano. Il concetto di Dio Causa finale ultima, completa quello di Dio Causa efficiente prima: come “agere sequitur esse”, così, ordinando le cose ad un fine (“omne agens agit propter finem”), Egli aggiunge una perfezione finale (legislazione) ad una iniziale (creazione). Per S. Tommaso il concetto di legge include le leggi fisiche, giuridiche positive e naturali in quanto partecipazioni di quella eterna. La legge abbraccia cielo e terra. La legge per l’Angelico non è un paragrafo del codice civile o penale, tanto “caro” agli avvocati e specialmente ai loro clienti (quando pagano le parcelle). La legge eterna partecipata nell’uomo La legge eterna, che è «superiore alla ragione naturale», è la fonte primordiale di ogni altra legge. Tutte le creature sono sottoposte ad essa a) sia quelle irrazionali (piante e minerali), che hanno una inclinazione cieca e necessaria verso l’atto e il fine proprio (il sasso cade nel vuoto, la pianta cresce o secca) e questa è la legge fisica-naturale; b) sia quelle sensibili (animali bruti), che hanno un appetito sensitivo determinato ad unum (il cane di fronte alla bistecca non può non mangiarla)
e questa è la legge dell’istinto necessario; c) sia quelle razionali(uomo), che, possedendo la ragione e la volontà libera, conoscono se stesse, il loro fine e si guidano liberamente, e subordinatamente alla Causa prima, verso la meta che Dio ha inscritto nella loro natura razionale, tramite la realizzazione del loro essere razionale, libero e socievole, e questo è il dominio della legge morale naturale (l’uomo di fronte ad una bistecca di venerdì si astiene liberamente dal mangiarla, anche se gli piace) . L’Aquinate definisce la legge morale naturale come «partecipazione della legge eterna nella creatura ragionevole». L’uomo, infatti, partecipa alla legge eterna razionalmente e liberamente, a differenza dei bruti, delle piante e dei minerali. La legge naturale non è scritta, ma immessa o inscritta (“indita, non scripta”) nell’essere stesso della creatura regolato dalla legge eterna. Nelle creature irrazionali, che son guidate ab aliis, si ha invece una partecipazione alla legge eterna non cosciente, materiale, fisica ed esecutiva, per cui le leggi fisico-naturali sono necessitanti e passivamente compiute non mediante ragione e volontà libera, ma per naturalem inclinationem; è la necessità fisica del non potere non essere/agire. Per cui il nome completo e in senso stretto della legge natura
le sarebbe legge divino-naturale, in quanto sia la natura umana da cui deriva (ontologicamente) sia la ragione che la conosce (gnoseologicamente) sono create da Dio. Onde la legge divino-naturale è l’insieme di principii e giudizi pratici, che, come luce (lex/lux) diffusa da Dio nella nostra coscienza, ci fa conoscere quasi istintivamente il bene e il male, ciò che bisogna fare ed evitare. Riassumendo, siccome Dio è causa esemplare, efficiente e finale di ogni cosa, significa che in Dio c’è una legge eterna
alla quale tutto è soggetto. Inoltre, in quanto questa legge eterna esce da Dio ed è partecipata limitatamente dalle creature secondo la loro capacità, da questa partecipazione nasce la legge naturale, inserita in ogni ente creato. Quindi, anche l’uomo non conosce pienamente e perfettamente, la legge naturale, ma a suo modo e imperfettamente, in quanto la conosce secondo certi principii universali. Perciò è necessario che la legge positiva (divina e umana) stabilisca norme particolari e concrete. Se Dio è il fondamento ultimo del diritto, non significa che la Sua volontà si manifesti solo attraverso la legge rivelata o positiva-divina, ma anche attraverso la legge naturale, la quale deve ispirare la legge positiva umana, che dovrebbe esserne una specificazione o concretizzazione. Quindi la legge morale non è autonoma (come diceva Kant), ma trascendente ed eteronoma. Come l’uomo non è il creatore della sua natura, così non è neppure il legislatore del suo agire. Il tomismo concilia l’elemento trascendente ed oggettivo della
legge con l’elemento razionale e naturale, insegnando che fondamento prossimo
della legge è la natura umana e fondamento ultimo è Dio. Purtroppo, la filosofia moderna rifiuta l’idea di diritto naturale per una falsa concezione di natura, concepita come contraria alla libertà e necessitante, mentre nell’uomo essa è razionale e libera; come pure rigetta l’idea di diritto naturale per un altro concetto falso di libertà proprio del liberalismo, che ne fa un assoluto e non un mezzo il quale deve aiutarci a scegliere i mezzi migliori per cogliere il fine ossia il bene, onde fare il male non è segno di libertà ma difetto di essa, come la malattia significa che l’essere ammalato è,
sì, ancora vivo, ma deficiente di salute. Per il tomismo l’intelletto umano di fronte alla legge naturale è come l’occhio davanti alla luce (lex/lux): «la legge naturale è come una luce della ragione, che ci permette di discernere il bene e il male, essa in noi è un’impronta della luce divina». Ogni soggettivismo, e quindi la modernità, è incapace di fondare una morale naturale, mentre la post-modernità la vorrebbe distruggere persino nella sua forma relativistica, soggettivistica e immanentistica datale dalla filosofia moderna. Invece, siccome tutto è creato da Dio coma Causa prima efficiente e tutto ritorna a Lui come Causa finale anche il diritto va ricondotto a Dio come Causa efficiente e finale, mediante la legge eterna, naturale e positiva. La legge divina del Sommo Legislatore, la legge naturale scritta nella natura umana e partecipazione di quella divina, e la legge positiva conforme ai dettami specificati e concretizzati della legge divino-naturale, questa è la meravigliosa armonia pratica della morale tomistica. Quindi la legge naturale dà forza e nello steso tempo delimita la legge positiva umana, che, qualora se ne distacchi, non ha forza di legge ma è piuttosto corruzione di essa (“corruptio legis”). La crisi morale odierna è quindi innanzi tutto una crisi di ordine metafisico, che rifiuta l’oggettività dell’essere extramentale riducendo tutto a puro soggettivismo e conseguentemente fondando una “morale” autonoma e soggettiva o del momento e di comodo. Infatti la ragione umana è finita e limitata e non può essere autosufficiente o legge a se stessa (Kant); perciò la modernità è approdata al pluralismo filosofico, etico e teologico. Poi, con la post-modernità nichilistica (Nietzsche-Marx-Freud), si è andati oltre la negazione della metafisica e si è preteso di distruggere l’essere p
er partecipazione delle creature in odio all’Essere per essenza del Creatore e conseguentemente si è sprofondati, oltre la “moralità” soggettiva, nell’immoralismo per principio e nella dittatura dell’immoralità, che vorrebbe distruggere ogni traccia di natura e di Dio anche dall’agire umano. Non si può stravolgere il concetto di essere, di natura umana e di Dio senza sovvertire totalmente il sano concetto di morale o di legge naturale, divina e positiva. Al teocentrismo corrisponde una morale oggettiva e naturale-divina, all’antropocentrismo corrisponde una morale soggettiva, al nichilismo entitativo, antropologico e teologico corrisponde un immoralismo (che è esploso nel 1968, con la rivoluzione studentesca) o un’anti-morale che non è esagerato definire diabolica, in quanto ritiene bene ciò che è male e viceversa. ETIENNE GILSON
scriveva: «se Dio non esiste, tutto è permesso. Nulla è più proibito, non c’è più limite, non c’è nulla che non si possa tentare [vedi gli esperimenti della genetica odierna, che vorrebbe “creare” la vita umana nel laboratorio del chimico, nda], che non si debba tentare perché se tutto ciò che è stato vero un tempo lo è stato partendo dall’ipotesi che Dio esisteva, ora che Dio non esiste, nulla di ciò che era vero allora è adesso vero, nulla di ciò
che era bene è bene; dobbiamo ricreare tutto. Ma, prima di ricreare, bisogna cominciare col distruggere […], il migliore augurio che si possa fare all’uomo moderno è di rientrare nell’ordine naturale [non naturalistico alla Grozio-Pufendorf, nda] che è quello della creazione divina». Diritti naturali dell’uomo
La sinderesi “bonum est faciendum, malum est vitandum” è il principio primo per sé noto dell’ordine pratico o morale, è il preambolo del diritto naturale. Inoltre vi sono tre inclinazioni essenziali nell’uomo per ottenere il conseguimento del fine ultimo. Esse sono le finalità della natura umana, che non dipendono dall’arbitrio o capriccio dei singoli, ma sono inscritte nella natura umana e conosciute con l’esercizio della ragion pratica. Sono inclinazioni e non solo istinti, poiché hanno valore umano e non solamente animale. S. Tommaso ci presenta le regole fondamentali, che ordinano diverse, donde la necessità del diritto positivo. Con la positività si ha la certezza del diritto per tutti. Infatti la legge naturale è conosciuta da tutti solo nei suoi princìpi supremi, mentre a misura che si passa da questi alle conclusioni concrete, sorgono dubbi e pericoli di errore. Quindi è necessario che l’autorità stabilisca, tramite il diritto positivo le conclusioni più remote della legge naturale; per esempio: come e quando si devono pagare le tasse? Si può passare col semaforo rosso? A che velocità debbono andare le automobili? Bisogna circolare a destra o a sinistra? Si può far uso di droga? Come si vede la legge positiva umana (quando è conforme a quella naturale) è obbligatoria sotto pena di cadere nell’anarchia selvaggia iper-liberista o cavernicola e tribale. Legge positiva divina
Differisce da quella eterna di Dio, poiché, pur essendo ambedue divine, quella positiva è una manifestazione della legge eterna
fatta all’uomo con segni esterni e sensibili (a Mosè sul Sinai) e non solo con l’esercizio della ragione umana. Differisce anche dalla legge naturale, che è presupposta da quella positiva, deve essere confermata, specificata, applicata ai casi concreti, ma mai contraddetta, poiché Dio da cui entrambe le leggi procedono non si contraddice. La legge divina positiva è resa necessaria dalla deficienza creaturale-finita dell’uomo, il quale, pur essendo ordinato liberamente da Dio al fine ultimo soprannaturale, che supera le sue capacità umane naturali, deve necessariamente essere diretto da Dio a questo fine che da solo è incapace di cogliere, sorpassando esso le sue forze puramente naturali. Diritto naturale per rapporto al diritto positivo
●Il diritto naturale è il fondamento di quello positivo, come abbiamo visto. Tuttavia esso non è qualcosa di astratto esistente nel mondo dell’Iperuranio, ma una regola concreta e reale, superiore al diritto positivo e che tuttavia influisce realmente e efficacemente su di esso, il quale a sua volta lo specifica e lo cala nei casi particolari e contingenti. Innanzi tutto il diritto naturale,che è quello eterno partecipato dall’uomo, serve a distinguere il diritto positivo buono (se conforme a quello divino-naturale) da quello cattivo o ingiusto (“corruptio legis”), che ne è difforme. Il diritto positivo non è decretato dall’arbitrio del legislatore umano (civile o ecclesiastico), che potrebbe sancire il torto e non il retto. Non sempre, infatti, il giusto si identifica col legale: per esempio, l’aborto è stato legalizzato, ma rimane ingiusto poiché difforme dal diritto naturale. La legge, per essere vera e buona, non solo deve essere promulgata dall’autorità (“Auctoritas facit legem”), ma deve essere conforme alla ragionevolezza e al bene (“Veritas facit legem”). Il ritorno al diritto naturale è il ritorno alla realtà, alla verità, all’essenza della natura umana come Dio l’ha concepita. La legge è “un ordine della ragione o ragionevole, promulgato dall’autorità in vista del bene comune”. Quindi, solo il diritto giusto è obbligatorio (la legge che legalizza l’aborto non obbliga in coscienza, perché è un arbitrio imposto e, come tale, non obbligante). In alcuni casi, le leggi ingiuste (per esempio tasse eccessive) possono essere osservate, per evitare un male maggiore, a meno che non vadano contro il diritto divino (per esempio l’idolatria o l’aborto), nel qual caso “bisogna obbedire a Dio,
piuttosto che agli uomini”. ●Per quanto riguarda la liceità della resistenza alle leggi positive ingiuste, vedi il succitato mio Il buono, il cattivo e il pessimo governo. Filosofia della politica, Pinerolo, NovAntico, 2010, 1° vol., capitolo IV, Origine del potere, la tirannide e il tirannicidio,
pp. 45-67. Ritorno alla metafisica e morale naturale tomistica
Per concludere, «dobbiamo riaffermare la dipendenza
dell’uomo dal fine ultimo e dalla legge eterna imposta da Dio tramite la legge naturale, che costituisce la nostra stessa essenza di animali intelligenti e liberi e la cui osservanza attua tale nostra natura nel modo migliore». Purtroppo la nostra epoca è caratterizzata da una specie di fobia per la metafisica, la quale si incentra sull’essere per es
senza e per partecipazione e dalla creatura risale al Creatore, il quale trascende sia lo Stato che l’uomo. Quindi la modernità si preclude la possibilità di giungere alla nozione di diritto naturale, il quale «muovendo dall’antichità ebraica e greco-romana, è arrivato sino a noi attraverso la tradizione della scolastica, della filosofia perenn
e, che riduce il diritto naturale a pochi, sommi principii, che non possono mai essere violati, ma suscettibili di diverse applicazioni storiche nei casi particolari, e bisog
nosi di essere determinati nei contenuti, integrati nelle istituzioni, fatti rispettare anche
con congegni più positivi». Dalla restaurazione della metafisica e del realismo della
conoscenza, dipende anche la restaurazione della morale naturale, la quale ci aiuta ad essere veramente uomini, intelligenti e liberi e ci impedisce di farci travolgere dalla marea montante della sovversione nichilistica animalesca, la quale rende l’uomo simile al bruto, schiavo e determinato dai suoi istinti più bassi. La frase succitata di G
ILSON
(in “
Se Dio non esiste tutto è permesso”, ne “Il nostro tempo”, 24 novembre 1960) è più attuale che mai e mi permetto di ripeterla a mo’ di chiusa: «Se Dio non esiste, tutto è permesso. Nulla è più proibito, non c’è più limite, non c’è nulla che non si possa tentare, che non si debba tentare perché se tutto ciò che è stato vero un tempo lo è stato partendo dall’ipotesi che Dio esisteva, ora che Dio non esiste, nulla di ciò che era vero allora è adesso vero, nulla di ciò che era bene è bene; dobbiamo ricreare tutto. Ma, prima di ricreare, bisogna cominciare col distruggere […], il migliore augurio che si possa fare all’uomo moderno è di rientrare nell’ordine naturale, che è quello della creazione divina». Speriamo e sforziamoci di iniziare a risalire la ch
ina per poter esclamare col Poeta, che si era smarrito in “una selva selvaggia, aspra e forte”, “e quinci uscimmo a riveder le stelle”. DON CURZIO NITOGLIA
14 giugno 2010
http://www.doncurzionitoglia.com/filosofia_politica_diritto1.htm
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“Piano Kalergi e invasione dell’Europa”
~ Video Conferenza don Curzio Nitoglia a Frascati il 21/9/2015
https://www.youtube.com/watch?v=S1OYqL63AzU
Spiegazione della nota “P. P. errata corrige”
L’Ossessione di Bergoglio: “Incontro e Unità” e la Mano Tesa ai Tradizionalisti
“Il Problema dell’Ora Presente” ~ Conferenza don Curzio Nitoglia, Milano, 22/1/2015
Presentazione della Vita di San Tommaso d’Aquino
(in appendice il discorso intergrale del ’47)
La Seconda, la Terza Scolastica e il Neotomismo
La lunga marcia dei neoliberali per governare il mondo
Inconciliabilità di Cristianesimo, Modernismo ed Esoterismo
Varie Forme di Esoterismo Pubblico Contemporaneo ~ [“Eranos”, “Esalen” e dintorni]
Maurice Pinay: “Complotto Contro la Chiesa” ~ [invito alla lettura]
Il Nuovo Testamento Commentato da Padre Marco Sales – [Ristampato da Effedieffe]
La Forma del Battesimo e la Sua Validità
L’ingenuità dei Tradizionalisti di fronte alla “Mano Tesa” dal Modernismo
Dietrich Von Hildebrand: “Il Cavallo di Troia nella Città di Dio”
La Grande Eresia Secondo Marcel De Corte
Resistere all’Autorità Ecclesiastica
Alcuni esempi pratici della storia della Chiesa
La lezione da trarne nei nostri tristissimi tempi
“Rapporti Diplomatici tra Santa Sede e Sionismo”
“Mondialismo e Nuovo Ordine Mondiale”
Presentazione del “Trattato Demonologia”
Presentazione del “Trattato Demonologia” di Padre Paolo Calliari Introduzione Le Edizioni Effedieffe (Proceno di Viterbo) ristampano il Trattato di demonologia di padre Paolo Calliari (ed. Il Carroccio, Vigodarzere di Padova, 1992). Raccomando vivamente lo studio di questo libro che tra …
Castigat ridendo mores S. Agostino nel suo Commento alla prima Epistola di San Giovanni (steso mentre predicava ai suoi fedeli d’Ippona nella settimana santa del 413), con il suo spirito finemente ironico (“castigat ridendo mores”/scherzando e ridendo dice la verità), …
René Guénon († 1951) ha messo in luce, criticandola, la crisi del mondo moderno e ha rivalutato la Tradizione. Ma qual è la Tradizione cui egli si rifà e quale aspetto della Modernità ha criticato nelle sue opere?
La Tradizione guénoniana non è la Tradizione apostolica, ma la “Tradizione primordiale”, ossia … … …
SINTESI DI FILOSOFIA DELLA POLITICA
testo completo in formato PDF
Conferenza a Teramo, venerdí 22/5/2015:
“Il Vaticano riconosce lo Stato di Palestina”
intervengono:
Jilad Atzmon,
Claudio Moffa,
d. Curzio Nitoglia
Superlogge, Lobbies, Clubs e Think-Tank
La novità del libro di Gioele Magaldi
Originalità e Perfezione della Filosofia Tomistica
(rispetto al Platonismo e all’Aristotelismo)
Antico, Nuovo Testamento e Neopaganesimo
La Dottrina Sociale del Vangelo Contro il Socialismo e il Liberismo: il Ricco Epulone e il Povero Lazzaro
La “Humani Generis” di Pio XII: il Terzo Sillabo
Il Messaggio della Filosofia di Roma Antica all’Uomo d’Oggi: Marco Aurelio
Il Messaggio della Filosofia di Roma Antica all’Uomo d’Oggi: Marco Tullio Cicerone
[Apocalisse 6°] ~ Breve Commento al Cuore dell’Apocalisse: Capitolo XX [seconda parte]
[Apocalisse 5°] ~ Breve Commento al Cuore dell’Apocalisse: Capitolo XX [prima parte]
[Apocalisse 4°] ~ Breve Commento al Cuore dell’Apocalisse: Capitolo XIX
Natale in Medioriente, con i Cristiani di Knayeh, Siria (confine nord-est)
[Apocalisse 3°] ~ Breve Commento al Cuore dell’Apocalisse: Capitolo XIII
[Apocalisse 2°] ~ Breve Commento al Cuore dell’Apocalisse: Capitolo XII
[Apocalisse 1°] ~ Breve Commento al Cuore dell’Apocalisse: Capitolo XI
Politica e Virtù, Consigli ai Governanti [2]: Politica Moderna e Tradizionale
Politica e Virtù, Consigli ai Governanti [1]: La Virtù é Indispensabile al Governante
Il Motu Proprio di S. Pio X “Fin dalla Prima” (18/12/1903) ~ Sulla Azione Politica Cristiana
Necessità e Attualità della Metafisica Tomistica
Pio X, Leone XIII e Pio XI: due pesi e due misure?
La Seconda Scolastica, la Filosofia Politica e l’Ecclesiologia
La calunnia è un venticello assai sottile che rimbomba come un tuono di cannon
L’Attualità alla Luce dell’Esperienza della Tradizione
Perché ho dovuto querelare Roberto De Mattei
R I S P O S T A A D E M A T T E I
Putin, Dugin, De Maistre, De Mattei e i Teocon
Lo Scacco della Modernitá: il Nichilismo Post-Moderno
Henry Delassus: “Il problema dell’ora presente” ~ [recensione]
Perché Non Possiam Non Dirci Americanisti ~ Irenica e Polemica
La Resistenza Anti-Modernista: “Tenémose a vista!”
Dal Libero Spirito al Libertinismo Liberale e Libertario
Sintesi sulla Validitá dei “Nuovi Sacramenti”
Le Organizzazioni Non Governative
LE RIORDINAZIONI: il problema e la sua attualità
La validità dei Sacramenti dell’Ordine e della Cresima dopo il 1968
IRAQ, SIRIA, IRAN, USA: l’evoluzione veloce e preoccupante della situazione in MO
L’Anarchia, il Liberismo e il Comunismo, loro sostanziale somiglianza e accidentale diversità
L’Avanzata del ‘Nuovo Ordine Mondiale’ dalla Siria all’Ucraina tramite al Qaeda
La pericolositá della droga leggera
Netanyahu, Neoconservatorismo & Neosionismo
Dal Nominalismo al Modernismo passando per l’Empirismo
Puntualizzazione su De Maistre e “Le Serate di Pietroburgo”
È lecito resistere alla tirannia?
Da “Sodoma e Gomorra” al “Decalogo di Satana”, anche in Italia?
(Estratto dal libro: “La banca la moneta e l’usura” di Sua Ecc.za dott. Bruno Tarquini)
Mons. Williamson, Vescovo Cattolico, esprime in 8 punti il “BUON SENSO SIRIANO” (Ita-Eng)
La parabola dei vignaiuoli e l’abbandono d’Israele
Il Mondialismo Ebraico-Americano da Pearl Harbor a Damasco
Holocaustica Religio, una Contro-Religione in un Mondo alla Rovescia
Le Tre Forme di Governo e la Tirannide
Tre Occasioni Create dagli Usa per Entrare in Guerra
Cristo Re della Societá Civile
La Societá Civile e le Sue 4 Cause
NAHUM GOLDMANN, dal processo di Norimberga al Concilio Vaticano II
La Fonte ed il Fine delle Due Guerre Mondiali
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo: 24a Tesi (rapporti di Dio col mondo)
Qui Latronem Exaudisti Mihi Quoque Spem Dedisti
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo: 23a Tesi (l’essenza di Dio)
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo: 22a Tesi (l’esistenza di Dio)
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo: 21a Tesi (l’intelletto e la volontà)
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo: 20a Tesi
LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE ECCLESIALE ATTUALE: Siamo giunti al Vaticano III?
Ultima intervista rilasciata dal Comandante Erich Priebke
Francesco I e il ‘Vaticano III’ ~ L’intervista di Eugenio Scalfari a papa Bergoglio
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo: 19a Tesi
I SEMPREVERDI: “La “Moneta”, Dio o Mammona?” del Prof. Giacinto Auriti
Attualitá di Milton Friedman: “Il capitalismo e gli ebrei”, Conferenza di Mont Pelerin in Svizzera nel 1972
La Vera Faccia della Rivoluzione Spagnola
Conferenza: “Caso Priebke e la Giustizia Giusta” – Relatori: Massimo Fini, Paolo Giachini,Mirko Beier, Nils Larisch, Italo Linzalone –A Vicenza 7/8/2013 – (vedi locandina)
L’inquietante psicologia ebraica secondo Gilad Atzmon
Comunione quotidiana e non via al “sacrilegio quotidiano”
La Dottrina Sociale al Concilio Vaticano I
Ausculta filii praecepta magistri
Il Problema dell’Ora Presente: il Giudeo-Americanismo
L’Imperialismo Ebraico-Americano e la Shoah
La Nascita della Questione Palestinese
USA, IRAQ, IRAN E GUERRA NUCLEARE
LEONE XIII, PIO XI E “LA CIVILTÀ CATTOLICA”
~ L’unica vera soluzione del problema ebraico
Il Cristianesimo Equivale a “Porgere l’Altra Guancia”?
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo:
17a Tesi – “Le facoltà organiche e spirituali del composto umano”
Papa Bergoglio, vita e pensiero: la “cultura dell’incontro”
San Tommaso e l’Immacolata Concezione
Il Liberismo è Incompatibile con la Retta Ragione, ma è Connaturale all’Americanismo Teoconservatore
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo –
16a Tesi – “L’unione dell’anima con il corpo”
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo –
15a Tesi – “L’anima umana”
«ET AB OCCULTIS MEIS MUNDA ME» ~ Necessità della schiavitù mariana ~
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo –
14a Tesi – “l’anima vegetativa e sensitiva”
Lettera di un prete perplesso a “La Tradizione cattolica”
Mons. Gherardini sul Magistero: recenti precisazioni
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo –
13a Tesi – “l’anima come principio di vita”
Certezza del Papa e dei Sacramenti, o Dubbio Metodico?
Relativamente all’articolo “Certezza del Papa e dei Sacramenti, o Dubbio Metodico?” ~ Un Appunto
“SIGNORAGGIO BANCARIO”, dall’Economia all’Affaristica
Benedetto XVI ai Parroci Romani: 14 febbraio 2013 il Modernismo Impenitente
La Tesi di Cassicìacum: Il Papato materiale ~ Per un dibattito sereno
Attualità del Diluvio Universale
Complotto della “Contro-Chiesa” nella Divina Rivelazione e nel Magistero
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo –
12a Tesi
Conferenza di Mons. Williamson (5/1/2013): quale lezione trarne?
Il giudaismo e la Chiesa: prima e dopo il Vaticano II ~ (PDF)
Ritiro Spirituale del 10 marzo 2013
L’Imperatore Giuliano detto l’Apostata
L’Arte di Utilizzare le Proprie Colpe
LETTURE NATALIZIE ~ IL CASO PRIEBKE
LETTURE NATALIZIE ~ Peto Quod Petivit Latro Penitens
LETTURE NATALIZIE ~ Flavio Giuseppe & la Distruzione del Tempio di Gerusalemme
Il Discorso Escatologico di Gesù
La responsabilità di Ponzio Pilato nella condanna a morte di Gesù
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 11a Tesi
A proposito del “donatismo” e di san Cipriano da Cartagine
Il Vaticano II e la “menzogna” del Giudeo-Cristianesimo
Espulsione di Mons. Williamson: non lasciamolo solo!
Vita e pensiero di don Julio Meinvielle
Fede Ortodossa & Giurisdizione Delegata o Supplita
Se sia lecito andare alla Messa dei sacerdoti sedevacantisti
Recensione libraria: “Il fez e la kippah”
Roma Pagana e Roma Cristiana – Secondo il Cardinale Alfredo Ottaviani
il “NEO-DONATISMO”, UN PERICOLO SEMPRE ATTUALE
IL “BIBI-BLITZ” & IL “ROMNEY-PENSIERO”
LA SIRIA DEGLI ASSAD E GLI ALAWITI
2 Conferenze di don Curzio Nitoglia – 11 e 12 Agosto 2012
Madre Maria Agnese a Roma – Conferenza sulla Siria
In caso d’invasione della Siria, qual’è la forza bellica dell’Iran??
Rapporti tra Alta Finanza, Giudeo-Massoneria e Comunismo: i Rothschild in Italia
“RIVOLUZIONE E CONTRORIVOLUZIONE”, “SOVVERSIONE & RESTAURAZIONE” Quali le differenze?
IL MESSIANISMO TERRENO: dall’Apocalittica al Mondialismo ebraico/sionista
PIGRIZIA E ABBATTIMENTO: I DIFETTI DELL’UOMO E DEL RELIGIOSO CONTEMPORANEO
DALLA GUERRA FREDDA A QUELLA NUCLEARE
“RIVOLUZIONE E CONTRORIVOLUZIONE”, “SOVVERSIONE & RESTAURAZIONE”: quali le differenze?
SIRIA, RUSSIA E AMERICA, È CAMBIATO QUALCOSA?
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 10a Tesi
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 9a Tesi
LA PACE DELL’ANIMA (quarta parte)
IL DOVERE DI PAGARE LE TASSE GIUSTE
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 8a Tesi
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 7a Tesi
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 6a Tesi
PERICOLI PER LA VITA SACERDOTALE NEL NOSTRO TEMPO
LA PACE DELL’ANIMA (terza parte: l’accettazione della sofferenza)
LA PACE DELL’ANIMA (seconda parte: l’accettazione di sé)
IN CASO DI GUERRA CONTRO L’IRAN LA CINA SAREBBE IL SUO VERO PILASTRO ANCORA PIÙ DELLA RUSSIA ?
LA PACE DELL’ANIMA (prima parte: libertà, felicità e oblazione)
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 5a Tesi
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 4a Tesi
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 3a Tesi
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 2a Tesi
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – 1a Tesi
IL SILLABO TOMISTA – Commento alle XXIV Tesi del tomismo – PROLOGO – ‘LE XXIV TESI DEL TOMISMO’ CONTENGONO L’ESSENZA DELLA FILOSOFIA TOMISTICA E METTONO IN GUARDIA CONTRO I PERICOLI DELLAFALSA METAFISICA –
DAVID GROSSMAN: “NON ATTACCATE L’IRAN!”
L’AMERICA È GIUNTA AL TERMINE?
L’ATTACCO ALL’IRAN VISTO DA DAN SEGRE
TANTO RUMORE PER NULLA : La “conclusione” del caso Williamson
AMICO MIO, SE NON BOMBARDI TU BOMBARDO IO!
ISRAELE VUOLE VERAMENTE LA GUERRA CONTRO L’IRAN?
2012: L’ANNO DELL’IRAN E D’ISRAELE
UNIFORMITÀ ALLA VOLONTÀ DIVINA
IRAN, USA, INDIA E IL “NUOVO ORDINE MONDIALE” ALLA LUCE DELLA “TEOLOGIA DELLA STORIA”
PREGARE ALLA FAMILIARE CON DIO
IRAN USA FACCIA A FACCIA FINALE?
FINE DEL LIBERISMO ED ELOGIO DELLA FRUGALITÀ
USA E ISRAELE APPOGGIANO GLI ASSASSINI DEGLI SCIENZIATI NUCLEARI IRANIANI
LA MASSONERIA AMERICANA È ESOTERICA E LUCIFERIANA
L’ITALIA E’ SOTTO OCCUPAZIONE STRANIERA
LA CRISI INTERNA DEGLI USA FORIERA DI UNA GUERRA ALL’IRAN?
Il Magistero “luogo teologico”, da SìSìNoNo (PARTE 2)
Introduzione a “LA VERA NOZIONE DEL MAGISTERO” (PARTE 1)
SACRILEGIO A TRENTO: LA CHIESA DI SAN SIMONINO DIVERRA’ SINAGOGA
2011 SECONDA FASE ‘MONDIALISTA’ DELLA SVOLTA GIUDEO-CRISTIANIZZANTE
L’IMMANENTISMO RADICALE DI BENEDETTO CROCE
LA DISTINZIONE REALE TRA ‘ESSERE’ ED ‘ESISTERE’ CHIAVE DI VOLTA DELLA METAFISICA TOMISTICA
LA PREMOZIONE COME FONDAMENTO DELLA PREDESTINAZIONE
L’IMPORTANZA DELL’ANALOGIA DI PROPORZIONALITÀ E DI ATTRIBUZIONE NELLA TEOLOGIA: da Gaetano a p. Tyn, da Ferrarense a p. Fabro
SI AVVICINA L’ATTACCO ALL’IRAN ?
LO STRUTTURALISMO NICHILISTICO AVANGUSTO DELLE PENE DELL’INFERNO: Sarte, Ricoeur e Lévy-Strauss
MASSONERIA AMERICANA, MONDIALISMO E TEOCONSERVATORISMO
LA FALSA FILOSOFIA DI EDITH STEIN
DALLA SHOAH A NOSTRA AETATE SINO ALLO STATO D’ISRAELE
TRANI, ANNO MILLE: IL MIRACOLO EUCARISTICO DELL’OSTIA FRITTA
QUALE È IL FUTURO DELLA LIBIA?
LIBIA E SIRIA (1) – Parvus bellum in principio fiet magnus in termino?
FALSO MISTICISMO E VERA MISTICA
IL BENE DEL TUTTO È MAGGIORE DEL BENE DELLA PARTE
LA STRAGE IN NORVEGIA: QUELLO CHE NON CI DICONO
LA CHIESA CATTOLICA NELLA DOTTRINA DI SANT’AGOSTINO
IL CASO KRAH: FATTI E DOCUMENTI, O MENZOGNE E CALUNNIE?
LA ‘DOTTRINA SOCIALE’ DI PIO XII
L’INDIVIDUALISMO ANTI-POLITICO È UN’IDEOLOGIA INNATURALE
LA COSTITUZIONE CRISTIANA DEGLI STATI E LA “LIBERTÀ RELIGIOSA”
BELLEZZA E SERIETÀ DEL MATRIMONIO
LA DEMOCRAZIA CRISTIANA E IL MODERNISMO – Don Romolo Murri, don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi
LE INSIDIE DEL NEO-COMUNISMO E DEL NEO-MODERNISMO – La collaborazione tra cattolici, comunisti e modernisti è impossibile
LIBERTÀ RELIGIOSA E TRADIZIONE APOSTOLICA
IL MIGLIORAMENTO DEL CARATTERE E DEL TEMPERAMENTO
DALLA CÀBALA AL POST-MODERNISMO – La càbala esoterica anima del modernismo
IL DEICIDIO COME CARATTERISTICA DELLA POST-MODERNITA’
LA DEVOZIONE ALLO SPIRITO SANTO – parte quarta e ultima
LA DEVOZIONE ALLO SPIRITO SANTO – parte seconda e terza
LA DEVOZIONE ALLO SPIRITO SANTO – parte prima
INTELLETTO E VOLONTÀ – Non separiamo ciò che Dio ha unito
MATRIMONIO, AMORE E CARITÀ: CONSIGLI AI FIDANZATI
LA “CONFERENZA EPISCOPALE TEDESCA” E LA “MASSONERIA LATINA & INGLESE”
VERA E FALSA CARITÀ – In memoria di Shahbaz Bhatti (con Video-testamento alla pagina)
“CON NOI”: Compendio dottrinale per la formazione forzanovista di base
LA DIGNITÀ DELLA DONNA : San Tommaso d’Aquino e Pio XII
“Bella”, la bellezza, la speranza e l’amore di mettere al mondo un figlio, nonostante le avversità della vita
“DIVINITAS” E L’EBRAISMO: IL PADRE DI TUTTI I PROBLEMI LA CONVERSIONE DELL’EBRAISMO A CRISTO
MONSIGNOR BERNARD TISSIER DE MALLERAIS: “LA FALSA TEOLOGIA DI BENEDETTO XVI”
SIONISMO E GENOCIDIO DEI PALESTINESI
PAOLO VI, GIOVANNI PAOLO II E L’ERMENEUTICA DELLA CONTINUITÀ
LA SHOAH E LA SVOLTA TEOLOGICA “GIUDAICO-CRISTIANA” DEL 1965
CHIESA CATTOLICA E HITLERISMO: LUCI E OMBRE
LA REGINA ELISABETTA CONTRO ROMA
GIUDEO-PROTESTANTESIMO ANGLICANO
GIUDEO-CALVINISMO CONTRO CATTOLICESIMO
MONDIALISMO, BENSON, ORWELL E IL CARDINALE NEWMAN – 2a parte: Orwell 1984 – Newman e liberalismo
MONDIALISMO, BENSON, ORWELL E IL CARDINALE NEWMAN – 1a parte: Benson e “Il padrone del mondo”
CARITÀ E GIUSTIZIA SOCIALI COME FONDAMENTO DELLA POLITICA
IDA MAGLI, L’EUROPA DI MAASTRICHT E IL MONDIALISMO
INNOCENZO IV, PIO XII E LA TORTURA
I VITTORIOSI DELL’ITALIA SCONFITTA
BREVE STORIA DI UN “GRANDE UOMO”: DONNA RACHELE MUSSOLINI
Schema Magistero ed Infallibilità:
ROMEO, SPADAFORA E LA SANA ESEGESI SULL’OGGETTO DELL’APOCALISSE
HAEC OMNIA TIBI DABO, SI CADENS ADORAVERIS ME
TRADI-ECUMENISMO O TRADI-MENTO?
LA SECONDA GUERRA MONDIALE: TUTTA LA COLPA È SOLO DI HITLER?
L’INCIDENTE DI ANTIOCHIA E LA SHOAH
IL CUORE DEL PROBLEMA ATTUALE – La rivoluzione antropolatrica del Vaticano II
Risposta a Sodalitium n° 64 “Appunti per lo studio delle Sante Scritture”
SALAZAR FILOSOFO DELLA POLITICA E VERO UOMO DI GOVERNO
CHI NEGA IL “PRINCIPIO D’IDENTITÀ” PERDE ANCHE LA “SINDERESI”
IL NUOVO [DIS]ORDINE MONDIALE: dalla dissocietà alla dissociazione
KASPER, LA ‘SHOAH’ E LA VERA “CATASTROFE” CONCILIARE
FILOSOFIA POLITICA E DIRITTO NATURALE – anche in PDF 278 KB
ROMA IMMORTALE DI MARTIRI E DI SANTI
MONSIGNOR JOSEF TISO E IL PROBLEMA EBRAICO : Per un sano revisionismo storico
IL PRINCIPE CRISTIANO CONTRO IL PRINCIPE DI MACHIAVELLI
QUANDO IL SALE DIVENTA INSIPIDO
Evitiamo sterili polemiche tra cattolici antimodernisti
L’ITALIA, ISRAELE E IL MOSSAD DAL 1945 AI GIORNI NOSTRI
PIO XII E LA SCOMUNICA DEL COMUNISMO
IL VATICANO II E “DISINCANTO” DELL’ «ECCLESIASTE»
IL SIONISMO: TRIONFO APPARENTE E FINE REALE DI ISRAELE ?
LA “REGRESSIONE” GIUDAIZZANTE DEL VATICANO II: LA “MENZOGNA” DEL GIUDEO-CRISTIANESIMO
NON C’È PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE!
TRE PAPI CALUNNIATI: PECCI, RATTI E PACELLI
CRISTIANESIMO NON È SERVILISMO: TIRANNIDE E TIRANNICIDIO
IN MEMORIAM : MONSIGNOR UGO LATTANZI 110 anni dalla nascita e 40 dalla morte
IL “LIBERALISMO SOCIALE” DI CHARLES Maurras
VERSAILLES, NORIMBERGA E STREICHER
ANTICO TESTAMENTO, CRISTIANESIMO E NEOPAGANESIMO
LA CHIESA E IL NAZISMO: Pio XI, la Mit brennender Sorge e Pio XII
BRAVO CASTRILLÒN, FORZA WILLIAMSON!
LA CONCEZIONE POLITICA DI DANTE: Alighieri e il De Monarchia
IL MESSICO E PIO XI PAPA “LIBERALE”?
TEOCONSERVATORISMO, AMERICANISMO E DEMOCRAZIA
BIFFI, EUROPA-ISLÀM E MARCHETTO
ATTENZIONE ALLE “MEZZE VERITÀ” disponibile in PDF 71 KB
“L’ECUMENISMO”: CONCILIAZIONE TRA “CRISTO E BELIAR”?
L’ANTIREVISIONISMO NON È ONNIPOTENTE
Mons. GHERARDINI e il VATICANO II
BENEDETTO XVI in TERRA SANTA: “Distinguere per unire”
UN “VESCOVO-SOLDATO”: S. AGOBARDO DA LIONE
Un ultimo appello alla prudenza e alla giustizia
VERA E FALSA PRUDENZA: risposta a Domenico Savino
ELIA BENAMOZEGH, CRISTIANESIMO E GIUDAISMO
BREVI CONSIDERAZIONI SULLA SITUAZIONE ATTUALE
GUAI A VOI, SCRIBI, FARISEI [MODERNISTI], IPOCRITI
CASO WILLIAMSON, VATICANO II e GIUDAISMO
DIVO BARSOTTI: Giudaismo e Cristianesimo negli “Atti degli Apostoli
STATO SOCIALE o ANARCO-CAPITALISMO?
HAMAS-ISRAELE e “GENOCIDI” VARI
Fini-Pacelli, Toaff, Burg, Mlečin e la Shoah
IL CORPO STA ALL’ANIMA COME LA “RAZZA” ALLA CIVILTÀ
ESISTE UNA MISSIONE DIVINA DELLA FRANCIA
4 : CONCLUSIONE – Il “sedevacantismo mitigato” accessibile a tutti
2 : L’ANALOGIA : risposta a Sodalitium n. 62
1 : “TESI di CASSICIACUM”: è ancora certa?
LA CONTRO-CHIESA – in appendice : “Sugli ebrei, così serenamente”, di Mons. B. Gherardini
IL MILLENARISMO GIOACHIMITA – fonte remota del giudeo-americanismo
LA QUESTIONE ARABA o «l’arabofobia»
USA, IRAN, IRAQ e GUERRA NUCLEARE
LOBBY EBRAICA e GIUDEO-AMERICANISMO
SIONISMO : magnifico sogno o terribile scacco?
Appendice al COMMENTARIO su NOSTRA ÆTATE
“Il Modernismo, la sua Natura,
le sue Cause e le sue Conseguenze”
Conferenza di Mons. Richard Williamson
a Roma, il 30-11-2016
Presentazione di don Curzio Nitoglia
(altre informazioni a questo link)
DUE INIZIATIVE DA SOSTENERE
Mons. Michel Faure
e l’Iniziativa del Seminario
San Luigi Grignion de Montfort
Mons. Richard Williamson
e l’Iniziativa San Marcel
ULTIMO AGGIORNAMENTO
19-09-2016
~
AUDIO-VIDEO della CONFERENZA
L I N K S :
https://www.youtube.com/watch?v=B1T6nP-nvfU
[solo don Curzio Nitoglia]
https://www.youtube.com/watch?v=c02q5ZSluPM
~
.
TUTTI I VIDEO DELLE CONFERENZE
DI DON CURZIO NITOGLIA A QUESTO LINK
https://www.youtube.com/user/doncurzionitoglia
.
~
6 SPAZI IN RETE
http://doncurzionitoglia.wordpress.com/
Per garantire maggiore visibilitá e sicurezza,
in caso d’oscuramento tecnico
https://www.facebook.com/d.curzionitoglia
~
https://twitter.com/Curzio_Nitoglia
Visto l’uso che quasi tutti ne fanno,
per offrire fonti genuinamente riconducibili
agli spazi web di don Curzio
e solo per ri-pubblicare gli articoli giá apparsi
in questo spazio web e su WordPress
QUESTE PAGINE FACEBOOK & TWITTER NON SONO INTERATTIVE
ED HANNO IL SOLO SCOPO DI DIVULGARE E PUBBLICIZZARE
MAGGIORMENTE GLI ARTICOLI DI DON CURZIO NITOGLIA.
NON UTILIZZATELE PER COMUNICARE CON DON CURZIO
PERCHE’ NON VI VERRA’ DATA ALCUNA RISPOSTA.
NESSUN NOMINATIVO VERRA’ MOSTRATO PUBBLICAMENTE
E NESSUN POST ESTERNO VERRA’ INSERITO
NELLE PAGINE SENZA AUTORIZZAZIONE
doncurzionitoglia
YOUTUBE
Video & Audio
Conferenze
http://www.youtube.com/user/doncurzionitoglia
Tutti i video delle conferenze di don Curzio Nitoglia,
oltre ad altri interessanti video scelti
di altri autori, preghiere, liturgia ecc…..
SEGNALAZIONI DI BUONI VIDEO SARRANO BEN GRADITE
E POTREMO AGGIUNGERELE TRA I PREFERITI
Mons. Williamson
e l’Iniziativa San Marcel
(ITALIANO)
Un impegno per tutti i fini della Resistenza Cattolica
patrocinato da Sua Eccellenza Mons. Richard Williamson
Sembra che, oggi, Dio voglia una rete a maglie larghe, fatta di sacche di resistenza cattolica indipendenti, riunite intorno alla S.Messa, liberamente in contatto l’un l’altra, ma senza una struttura di falsa obbedienza, che é servita solo ad affondare la Chiesa tradizionale nel 1960, come ora sta affondando la Fraternitá San Pio X. Se siete d’accordo, potete dare un contributo alla Iniziativa St. Marcel, che certamente potrá tornare utile. Per quanto mi riguarda, una volta che la mia situazione si sia stabilizzata, sono pronto a mettere i miei poteri vescovili a disposizione di chiunque possa farne un saggio uso.
Mons. Richard Williamson, Londra, 3 Novembre, 2012
Contribuisci oggi, tramite uno dei metodi sotto elencati,
da qualsiasi parte nel mondo tu sia
Residenti negli Stati Uniti, potete contribuire per telefono, al
numero verde: 855-4-S. Marcel (855.476.2723)
Oppure internazionalmente inviando la vostra donazione
su
donations@stmarcelinitiative.com
~
link originale dell’iniziativa: http://www.stmarcelinitiative.com/
(ENGLISH)
An Endeavour for all purposes of the Catholic Resistance Patronized by His Excellency Bishop Richard Williamson
It seems that, today, God wants a loose network of independent pockets of Catholic Resistance, gathered around the Mass, freely contacting one another, but with no structure of false obedience, which served to sink the mainstream Church in the 1960’s and is now sinking the Society of St. Pius X. If you agree, make contributions to the St. Marcel Initiative; they will certainly come in useful. For myself, once my situation stabilizes, I am ready to put my bishop’s powers at the disposal of whoever can make wise use of them.
His Excellency Bishop Richard Williamson, London, November 3, 2012
Contribute today by any of these following methods,
from anywhere in the world you are
Or, if you prefer, in the U.S., make your contribution by telephone,
toll free: 855-4-S. Marcel (855.476.2723)
Or internationally, by sending your donation
directly to
donations@stmarcelinitiative.com
~
original link for this initiative: http://www.stmarcelinitiative.com/
VIDEO ANTIDEPRESSIVO
NOVITA’ LIBRARIA
IL BUONO IL CATTIVO IL PESSIMO GOVERNO
FILOSOFIA DELLA POLITICA
PRESENTAZIONE DEL LIBRO ANCHE IN VIDEO-CONFERENZA
(video & audio mp3)
I SEMPREVERDI:
IL PROGRESSISMO – Cardinal Siri
Rivista Diocesana Genovese, gennaio 1975 –
DOCUMENTO DISPONIBILE ANCHE IN PDF
La Tradizione e il Concilio Vaticano II:
da SiSiNoNo, n.10 del 31 maggio 2010
presentazione del libro di Mons. Brunero Gherardini
il Prologo
La Tradizione vita e giovinezza della Chiesa
il Cap. VII
(Tradizione e PostConcilio), parte 2
Casa Mariana Editrice, Frigento (AV), 2010, pp. 460, euro 25,
per richiesta di copie: apostolatostampa@immacolata.ws
I SEMPREVERDI:
FILOSOFIA POLITICA E DIRITTO NATURALE
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la pregevole opera di Mons. Francesco Spadafora